Hank Coger è il nuovo volto degli Angels. Lo rivedremo?
Sono molti report che il panorama non cambia in American League West, ed anche questo non fa eccezione. Texas mantiene le distanze su Oakland, che insegue a 8 partite, con un piccolo vantaggio a sua volta su Los Angeles. Seattle è sempre molto staccata, a circa 25 partite dalla vetta, e si prepata a chiudere una stagione piuttosto inutile.
Texas Rangers
Ulteriori preoccupazioni per lo stato di salute di Josh Hamilton. Lo slugger ha due fratture alle costole, come emerso nelle ultime ore, e chiaramente non può giocare senza sentire dolore. Si sta sottoponendo ad iniezioni di antidolorifico, pur non giocando, e nei prossimi gironi sapremo quando tornerà sul diamante. Con ogni probabilità verrà provato nelle ultime partite di regular season, sperando di poterlo utilizzare al massimo nei Playoff. I proibitivi turni di post season che attendono i Rangers non sembrano favorire il rientro dell'esterno, che sarà quindi "costretto" a giocare tutti gli scontri in ottobre senza risparmiarsi.
In prospettiva autunnale sono anche le prestazioni a destare apprensione. Tommy Hunter non vince dal primo settembre, e la sua ERA si è alzata fino a raggiungere gli standard della scorsa stagione. Non una grossa garanzia quindi per una gara 2 da giocare a Saint Petersburg o nel Bronx. Così come nebulosa è la situazione della possibile gara 3, episodio fondamentale della serie di ALDS. A combattere per un posto in quella partita sono in tre. L'attuale terzo della rotazione, Derek Holland, esce da una batosta lunedi sera con gli Angels, ed entrambi Colby Lewis e C.J. Wilson sono sicuramente migliori elementi ora.
A confortare i tifosi c'è il cappotto rifilato proprio agli Yankees, nel quale una vittoria contro Rivera ed una di Cliff Lee fanno ben sperare sul rendimento "sotto pressione" di Texas.
Tirando le somme, la squadra non arriva male ad ottobre, ma lo stato di salute di Hamilton e qualche altro grattacapo daranno da fare a Ron Washington per presentare una squadra che può legittimamente aspirare ad essere molto più di una comparsa in Post Season.
Oakland Athletics
Se esiste una squadra in MLB che può rendere in tempi morti come questi è Oakland. Dopo aver vinto 6 delle ultime 7 serie ed aver tolto ai White Sox le ultime speranze di titolo divisionale, gli Athletics si apprestano a chiudere la stagione poco sopra quota .500, ruolino di marcia mantenuto per tutto il 2010.
La continuità di risultati fa ben sperare per l'anno prossimo, anche considerando che è stato un anno tutt'altro che facile per quanto riguarda gli infortuni. Attualmente, gli A's sono la squadra più falcidiata dell'MLB. Coco Crisp non ha praticamente mai giocato e Ben Sheets non ha potuto essere una buona pietra di scambio anche per i molti problemi fisici.
Il GM Bob Geren sta tirando le somme della stagione, acclamando chi se lo merita. Difensivamente, ha affermato nei giorni scorsi che Trevor Cahill, Daric Barton e Mark Ellis meritano il Gold Glove nelle rispettive posizioni. Non sappiamo quanto la giuria sarà d'accordo, ma per quanto riguarda Barton e Cahill i numeri sono dalla sua parte, con il primo miglior difensore per range della lega ed il secondo con il più alto numero di assistenze tra i pitcher.
Degno di menzione in questo settembre interessante anche Bobby Cramer, partente mancino che nelle sue prime partenze è 2-0 e 2.45 di ERA. Ha dimostrato di alternare molti lanci con efficacia, e forse sarà una pedina in più per dare profondità alla rotazione nel 2011. A 30 anni, non vediamo però come possa aspirare ad uno dei primi cinque posti.
Rispetto alla preview dello scorso marzo, Oakland ci ha saputi smentire, quantomeno nel risultato finale, pur confermando l'impressione generale sul suo attacco ed il bisogno di avere più potenza per poter aspirare ad un ruolo da protagonista nel 2011.
Los Angeles Angels
Pur indicando l'infortunio a Kendry Morales come l'inizio della fine per gli Angels, non si può che bollare come deludente la stagione della squadra californiana. L'involuzione di Matsui e Abreu ha determinato il record negativo di questo 2010, così come ha fatto il fallimento di un paio di elementi del pitching team.
Per quanto riguarda lo slugger dominicano, ideale erede di un Vladimir Guerrero andato a raccogliere allori a Texas, il recupero sta andando come previsto, se non leggermente meglio. Morales può già saltare, anche se deve ancora riprendere la mazza in mano, e per questo avrà tutto il tempo durante l'inverno e lo spring training, a cui arriverà al 100%.
Una buona notizia, che potrebbe da sola bastare a recuperare qualche posto nei Power Ranking prestagionali, ma che non candiderà da subito gli Angels ad un ruolo da protagonista nel 2011. Bisogna recuperare qualche rincalzo per la rotazione e probabilmente un altro veterano nel lineup, le cui prestazioni risentono molto dall'esperienza dei suoi componenti.
Parlando dei nuovi inserimenti settembrini, sta ricevendo molti complimenti per l'atteggiamento difensivo Hank Conger, catcher 22enne. Lodato da Ervin Santana, che ha trovato subito l'intesa con lui, avrà qualche possibilità di essere a roster anche l'anno prossimo, molto probabilmente non da subito. Ha la sfortuna infatti di giungere alla fine della stagione della maturità di Mike Napoli, leader della squadra per fuoricampo, che sicuramente sarà un'altra pedina importante l'anno prossimo.
Seattle Mariners
Finalmente manca poco ad ottobre per gli M's.
Ichiro ha finalmente battuto più di 4 valide in una partita, cosa che non succedeva dal settembre 2009. Abituato ad imprese del genere, il giapponese testimonia con questo piccolo dato quanto chiunque abbia giocato male, o non al meglio, quest'anno. Saggio è stato Griffey a togliersi d'impaccio ad inizio estate, mentre la saggezza è l'ultima qualità del GM e di tutto il suo entourage di Seattle, che non ha trovato nulla di meglio che non licenziare il manager per giustificare i brutti risultati.
I Mariners sono finalmente riusciti ad essere ultimi in TUTTE le statistiche offensive. Fuoricampo, RBI, valide, media. Peggio di Kansas City, di Pittsburgh, di Houston. Fossimo in Felix Hernandez (OPS contro .592) non vedremmo l'ora di essere tradati come uno dei migliori pitcher della American League. La sua stagione dopo l'iniziale calma si è rivelata uguale, se non migliore, ad un 2009 che lo ha portato ad un soffio dal Cy Young. L'appuntamento con tale premio, inavvicinabile quest'anno, è solo rimandato, perchè sul valore del partente, dimostrato dal 1-hitter della scorsa settimana, non si ha alcun dubbio.
E' un peccato che un campione del genere galleggi in una squadra a fondo. Speriamo possa ritrovarsi in acque più benevole molto presto.
Parziali buone notizie dalla trade che portò Brandon League sul pacifico. Il rilievo ha avuto una buona stagione, ed i giovani ottenuti nello scambio per Brandon Morrow hanno ben figurato nelle Minors.
Il pitching di Seattle non appartiene al suo attuale stato di classifica, almeno tanto quanto il suo attacco non appartiene a questa lega. Il 2010 scivolerà via con gli scontri intradivisionali, che oltre a non decidere nulla in vetta, non faranno nemmeno nessun danno a Seattle, impeganti ormai da mesi a salvare solo l'onore.