AFC Report – Week 11

Phil Dowson festeggia il field goal dell'over time dopo che in un primo momento non era stato validato.

I Patriots convincono, vincono e stravincono mentre le dirette concorrenti o perdono, Steelers, o faticano non poco anche con avversari sulla carta inferiori, Colts. La situazione playoffs rimane ingarbugliata con squadre che perdono terreno, Titans e Charges, e altre che lo guadagnano, Jaguars, Broncos e Browns.
Sei settimane intense di grande football.

East

Patriots (10-0) -Buffalo (5-5) - Jets (2-8) - Miami (0-10)

MIA 7 @ PHI 17

Cambio di regia in casa Dolphins con John Beck al posto di Cleo Lemons. Sostituzione che nasce dal fatto di testare la seconda scelta del Draft di aprile e capire le potenzialità  del giovane. Purtroppo la situazione in attacco non cambia col QB che non completa il 50% dei passaggi per sole 109 yards; però non si fa intercettare e non commette fumble. Jessy Chatman con 3,3 yards a portata non riesce a incidere (demoralizzante le 13 yards perse su un 4th e goal ad una yard dalla end zone sul 17 a 7) così il loro unico touchdown è opera di Ted Ginn su punt return (87 yards) ad inizio partita.

Donovan McNabb è costretto a lasciare il campo per un colpo alla testa col terreno e con Jay Feeley a guidare l'attacco il gioco aereo diventa meno credibile. Rimane il fatto che la difesa di Miami, sugli 11 passaggi tentati da McNabb, è riuscita ad intercettarlo 2 volte. Il problema è stato fermare le corse con Brian Westbrook che raggiunge le 148 yards in 32 portate. Certo non si può recriminare sulla difesa dei Dolphins che ad ogni modo è riuscita a procurare 3 turnover e a fermare gli Eagles a 17 punti.

PIT 16 @ NYJ 19

Brutto stop per gli Steelers nella corsa al secondo posto in Conference e con i Browns ad una sola lunghezza di distanza. I Jets trovano la soluzione del match nelle corse di Thomas Jones (30 portate) riuscendo a penetrare le strette maglie della difesa di Pittsburgh che da 35 partite impediva ai runningback avversari di raggiungere le 100 yards. Con le sue 117 yards, Jones, zittisce la difesa di Pittsburgh. Gli Steelers sapevano che il maggior pericolo arrivava via terra con la presenza di Kellen Clemens come quarterback per New York. Clements ha però il pregio di saper guidare la squadra nell'ultimo drive del tempo regolare con freddezza, drive che avrebbe meritato di terminare con un touchdown anziché col field goal del pareggio e dell'overt time.

Ma se la difesa di Pittsburgh non è stata come suo solito, altrettanto l'attacco con Ben Roethlinsberger sotto tono (195 yards, 1 TD, 1 intercetto) e corse inefficaci sia per Willie Parker che per Najeh Davenport (91 yards in totale). I Jets sono stati abili a mettere pressione su Big Ben portando a segno 6 sacks e forzandogli 2 fumble (solo uno recuperato). Pesanti anche le 8 penalità  commesse per un totale di 100 yards.

Nell'over time è ancora la difesa a propiziare la vittoria costringendo al punt gli Steelers. Il ritorno di Leon Washington è ottimo e riporta la palla sin sulle 26 yards avversarie; Mike Nugent non sbaglia e interrompe la striscia perdente di 6 partite per i Jets.

NE 56 @ BUF 7

Lo scontro Divisionale tra Patriots e Bills non lasciava molte possibilità  di vittoria per questi ultimi. Quello che lascia un po' sconcertati e la facilità  con cui New England si sbarazza dei propri avversari domenica dopo domenica (a parte un paio di eccezioni). Ora il risultato parla da se e l'andamento di tutta la partita lo rispecchia pienamente.

Buffalo, squadra che incarna quest'anno il senso di gruppo, la fatica e l'impegno contro le sfortune del gioco, nulla ha potuto nulla, in nessun reparto, contro una squadra che ha sempre messo il 101% in ogni singola azione, in ogni singolo giocatore in ogni suo movimento, tanto che in alcune situazioni risultava superfluo, a risultato ormai acquisito, un impegno così morboso.
Ma questi sono i New England Patriots di questa stagione, dominanti, belli da vedere e strafottenti il cui unico ostacolo alla perfect season e all'anello (e ad altri record) può nascere solo da loro stessi.

Per i Bills un gap sicuramente demoralizzante ma la sconfitta era da mettere in conto. Devono continuare col loro campionato come hanno fatto fino adesso e qualche soddisfazione l'avranno sicuramente.

North

Steelers (7-3) - Browns (6-4) - Ravens (4-6)- Bengals (3-7)

CLE 33 @ BAL 30

Scontro importantissimo tra Browns e Ravens per il secondo posto (e una Wild Card?) in Division.
Gli ospiti dominano tre quarti dell'incontro per lasciarsi rimontare e superare nell'ultima frazione di gioco. E' un rocambolesco field goal di Phil Dawson a dare pareggio e over time. Inizialmente il calcio è dato non buono ma la crew arbitratale, dopo il replay, cambia la sua decisione: la palla colpisce l'uprights di sinistra quindi il palo verticale che sostiene tutto il goalpost, rendendo valido il calcio, per poi ricadere in campo nella end zone facendo sembrare il calcio nullo. Nel tempo supplementare è sempre Dawson a dare la vittoria.

Con Kyle Boller o Steve McNair alla regia poco cambia per Baltimore con una linea offensiva che non riesce a proteggere il proprio quarterback. 5 sono i sacks inflitti a Boller e 2 gli intercetti (uno da 100 yards riportato in meta). Per la prima segnatura si devono affidare a Ray Lewis (strepitoso con 16 tackels e un fumble ricoperto) e al suo intercetto e poi dare la palla a Willis McGahee (102 yards, 1 TD e 24 yards su ricezione).

Solo un poco meglio l'attacco di Cleveland che ha dovuto vedersela contro una difesa veramente in forma. Derek Anderson non sfoggia una grande prestazione ma almeno sbaglia poco (un solo intercetto) e segna anche un touchdown con una corsa da una yard. Anche per i Browns è il runningback, Jamal Lewis, a trascinare la squadra correndo 92 yards, ricevendone 30 e segnando un touchdown. Come già  detto la difesa gioca bene ma cede alla fine consentendo 16 punti ai Ravens nel quarto quarto.

Con la concomitante sconfitta di Pittsburgh, Cleveland si riavvicina alla vetta mentre per Baltimore i sogni di playoffs iniziano a vacillare.

ARI 35 @ CIN 27

Qualche errore di troppo per Carson Palmer, leggi 4 intercetti, e un grande Antrel Rolle, leggi 3 intercetti, 2 riportati in meta e il terzo allo scadere con soli 8 punti di vantaggio, proibiscono la vittoria ai Bengals.

Cinque turn over (c'è anche un fumble di Chad Johnson) sono troppi soprattutto in una partita punto a punto come questa. Avrebbero aiutato le corse ma ne Rudi Johnson (25 yards) ne Kenny Watson (45 yards) hanno contribuito significativamente lasciando tutte le responsabilità  al quarteback.

La difesa ha sofferto Larry Fitzgerald (93 yards, 1 TD) e Anquan Boldin (71 yards, 1 TD) controllando invece le corse (Edgerin James 52 yards, 1 TD) ma soprattutto senza riuscire a recuperare palle. Completano il quadro ben 11 penalità  per 79 yards.

South

Colts (8-2) - Jaguars (7-3) - Titans (6-4) -Texans (5-5)

SD 17 @ JAC 24

Dopo un periodo di difficoltà  i Jaguars ritornano prepotentemente a dire la loro nella corsa ai playoffs. Dopo aver dominato contro Tennessee settimana scorsa, controllano anche i Chargers. Il rientro di David Garrard è positivo ma soprattutto è opportuno. Senza strafare controlla bene il match lanciando 2 TD pass e senza mai perdere palla. Il gioco di corsa funziona con Fred Taylor come cavallo da tiro (20 per 85 yards) e Maurice Jones-Drew a segnare (12 per 33 yards, 1 TD) oltre che a portare un gran blocco a Shawne Merriman e permettere a Garrad di consegnare l'ovale a Merceded Lewis nell'ultima segnatura di Jacksonville.

San Diego è votata al gioco aereo con Philip Rivers che mette in aria la palla ben 40 volte completandone 22 con un TD pass e 2 intercetti importanti in fase di rimonta. Ne risente il LaDainian Tomlinson runninback (16 per 62 yards ed 1 TD) e ne giova il LaDainian Tomlinson wide reciver (5 per 93 yards). Se alla fine si era costretti per recuperare lo svantaggio accumulato, forse un gioco più equilibrato in precedenza avrebbe dato frutti migliori.
La West Division rimane livellata (verso il basso) e per San Diego nulla è compromesso. Jacksonville è carica e può fare la corsa su una Indianapolis poco in forma.

KC 10 @ IND 13

I Colts vincono contro i Chiefs come da pronostico, ma che fatica. A vederli arrancare in attacco non sembra neanche vero. Con Reggie Wayne strettamente marcato, Dallas Clark non al 100%, senza Marvin Harrison e Antony Gonzalez e una linea offensiva che non concede il tempo necessario, per Payton Manning diventa difficile guidare il proprio attacco. Bravi i Chiefs a saper colpire i punti giusti per mettere in difficoltà  Indianapolis. Se poi arrivano anche gli errori di Adam Vinatieri (2 questa domenica che aggiunti ai 2 della partita precedente fanno 4 field goal sbagliati consecutivamente, mai successo da quando gioca dal 1999), diventa davvero difficile vincere contro una Kansas City tutt'altro che irresistibile. Anche il kicker dei Chiefs, Dave Rayner, sbaglia 2 calci ma Vinatieri, almeno, ha la consolazione di segnare i 3 punti della vittoria in una partita a punteggio ravvicinato.

Sempre ottimo Joseph Addai che tra corse e ricezioni supera le 100 yards e segna un touchdown, mentre Priest Holmes fatica molto (19 per 55 yards) contro una difesa molto accorta. Brodie Croyle non entusiasma (neanche Manning in questa partita) ma gioca onesto senza commettere errori con un reparto reciver che certo non lo aiuta.
I Colts visti nelle ultime due settimane sono irriconoscibili e con delle performance così difficilmente faranno strada nei playoffs. La Division, in oltre, risulta tenace e devono quindi rimaner ben concentrati e trovare gli stimoli giusti per tornare ai fasti a cui ci hanno abituato.
Per i Chiefs un occasione sprecata contro una squadra, oggi, battibile. Nella loro Division nessuno decolla e un tempestivo recupero di Larry Johnson potrebbe dargli ancora qualche speranza.

NO 10 @ HOU 23

Di rientro dopo 7 partite di stop per un infortunio al ginocchio, Andre Johnson gioca alla grande e aiuta la squadra a vincere un match molto importante. Delle 290 yards lanciate da Matt Schaub 120 sono per Johnson con un big play da 73 nel primo quarto che apre le marcature per i Texans. Le corse di Ron Dayne (21 per 89 yards) tengono onesta la difesa di New Orleans.

Ma è la difesa di Houston a prendere le giuste misure nel secondo tempo e a neutralizzare l'attacco dei Saints. Drew Brees e compagni non vanno oltre le 144 yards di total offense e soprattutto non riescono più a mettere punti sul tabellone grazie a 3 fumbles e a 2 intercetti. Reggie Bush non funziona come runningback (34 yards) ed è più utile fuori dal backfield (70 yards) ma è autore 2 di fumbles, il primo a pochi centimetri dalla goal line. Ottime le prestazioni di Morlon Greenwood e Von Hutchin con 9 tackles e un intercetto a testa.
La squadra del Texas si riporta sotto, fanalino di coda in una Division dove nessuno ha record negativo.

West

Charges (5-5) - Broncos (5-5) - Chiefs (4-6) - Raiders (2-8)

OAK 22 @ MIN 29

Nonostante i 5 fumbles recuperati i Raiders non sono riusciti a portare a casa la vittoria. Discreta la pass rush (3 sacks) e la copertura sui lanci ma distratti sui trick play di Sidney Rice convertito a quarteback in due occasioni per un totale di 94 yards di passaggio e inefficace contro le corse di Chester Taylor diventato titolare dopo il brutto infortunio occorso ad Adrian Peterson; si fanno così correre in faccia 164 yards dal runningback dei Vikings permettendogli 3 touchdown.

Daunte Culpepper dopo la prova di carattere contro la sua ex squadra, i Miami Dolphins, non si ripete contro la sua prima squadra. 344 yards sono una bella produzione aerea, ma solo una volta si è giunti nella end zone avversaria e per cinque volte si è dovuti ricorrere alla gamba del buon vecchio Sebastian Janikowski. Sanguinoso il fumble di Culpepper nell'ultima frazione di gioco che propizia il terzo touchdown di Taylor e il vantaggio di 10 punti.
L'ultimo drive, quello del sperato touchdown del pareggio, si conclude con un lancio dell'Ave Maria che cade a terra incompleto.

La difesa nonostante qualche errore ha fatto il suo per mettere la squadra nellea possibilità  di vincere. L'attacco ha sciupato queste possibilità ; con un gioco di corsa più credibile (Justin Fargas 22 per 60 yards) sarebbe stato utile.

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