I cancelli della metro di Wembley Park,
Buona la prima
Bilancio molto positivo per la prima vera uscita della NFL dal suolo nord americano. La partita di Londra infatti, sebbene gli dei del football non siano sembrati molto d'accordo con l'iniziativa di Goodell riversando sullo Wembley Stadium una pioggia particolarmente copiosa anche per gli standard londinesi, e' stata una festa per tutti gli appassionati europei. E' stato impressionane osservare l'uscita della metropolitana di Wembley Park, che gia' 5 ore prima della gara, riversava tifosi di tutte le eta' e tutte le provenienze, vestiti con le magliette dei loro eroi sportivi. A parte le maglie delle squadre impegnate in campo ho visto di tutto: da John Riggins a Brady Quinn, passando per Jerry Rice, Barry Sanders, Brett Favre, John Elway, Emmitt Smith, Steve Young, Troy Aikman, Steven Jackson e addirittura Michael Vick. Al di la' della partita, tecnicamente non eccelsa anche per colpa delle condizioni atmosferiche, anche il solo entrare allo Wembely Stadium e vedere i goal post e le hash mark e' stato un'emozione incredibile. E li', sul campo, a pochi metri da noi c'erano quei giocatori che avevamo potuto osservare solo in tv, a scaldarsi, a provare i punt, i field goal, le tracce, i drop back e i lanci. La partita vista dal vivo poi, ci ha permesso di apprezzare molto meglio di quanto non si possa fare da casa, i dettagli del gioco: dalle coperture in profondita' alle tracce dei ricevitori, dalle difficolta' di fare la giusta lettura dei quarterback alla velocita' impressionante dei giocatori che riescono a girare l'angolo. Buona la prima, stiamo gia' aspettando la seconda: thank you, Mr. Goodell.
Attento Bill!
Chi vincera' il campionato? Non ci sono dubbi: i Patriots. Sono i piu' forti, sono una schiacciasassi, distruggono qualsiasi avversario con un attacco che fara' il record di punti segnati in una stagione, un Qb che battera' il record di Manning per lanci da touchdown e una difesa arcigna e capace di recuperare molti palloni. Il merito di aver costruito questa corazzata e' ovviamente di un genio del football: Bill Belichick. Si tratta di un allenatore che e' stato capace di "spremere il sangue dalle rape" quando la sua squadra e' stata in netta difficolta' a causa degli infortuni e che riesce sempre a preparare le partite alla perfezione. Ultimamente pero' sembra che Bill si sia dimenticato una delle regole fondamentali, seppur non scritte, del football americano: quella di non infierire contro l'avversario nettamente piu' debole. Contro i Redskins Belichick ha giocato ben due quarti down alla mano: sul 38-0 dalle 7 yard avversarie avrebbe potuto benissimo calciare un field goal; sul 45-0 dalle 37 di Wasington un punt sarebbe stata la scelta giusta. Sembra che BB voglia umiliare l'avversario per dimostrare la strapotenza della sua squadra, premendo sull'acceleratore sempre e comunque. Se una tattica del genere puo' essere alle volte attuata contro dei rivali storici proprio per cattiveria sportiva, non si capisce perche' accanirsi contro i mal capitati Redskins se non per andare alla ricerca di qualche record. Attenzione Bill, pero': spesso esagerare in questo senso puo' essere controproducente. L'infortunio dei titolari importanti e' sempre in agguato, quindi risparmiarli potrebbe essre piu' furbo che inseguire record; se una squadra si e' sentita umiliata poi, la volta successiva avra' mille motivazioni in piu' per "fartela pagare" sul campo.
Fred Taylor
Il running back dei Jaguars potrebbe diventare gia' dalla prossima partita contro i Saints il ventunesimo giocatore a correre 10000 tard in carriera. Parliamo di un RB che in 9 stagioni ha superato le 1000 yard per 6 volte, compreso l'anno da rookie e includendo anche il 2001 in cui ha giocato solo 2 partite. Anche quest'anno, nonostante splitti le portate con Drew-Jones, e' in media per piu' di 950 yard a 4.4 yard a portata. Eppure continua ad essere l'unico giocatore NFL ad aver corso per piu' di 7000 yard senza essere mai andato al Pro Bowl: io credo che sia il caso di aiutarlo votando per lui su NFL.com.
Struggling quarterbacks
Al rientro da infortuni di vario genere, due giovani QB hanno faticato moltissimo domenica scorsa, ma con alterne fortune. Alex Smith, reduce da un infortunio abbastanza grave alla spalla e' stato chiamato forse troppo presto a tornare a guidare il pessimo attacco dei 9ers. La prima scelta del draft 2005 e' sembrato molto impreciso nei suoi lanci che avevano si' lo zip giusto, ma erano troppo spesso fuori bersaglio. Eroico il fatto che sia rimasto in campo fino alla fine nonostante il dolore alla spalla riacutizzato dai colpi subiti, ma forse non era il caso di rischiare in una partita ampiamente compromessa e dominata dai Saints. Vince Young invece, tornato in campo dopo un infortunio al quadricipite, e' stato aiutato dal resto della squadra ad avere la meglio sugli Oakland Raiders. Il QB dei Titans e' stato infatti completamente inefficace sul gioco aereo (6 su 14 per sole 42 yard) e meno incisivo del solito con le corse. La fortuna per i Titans e' stata l'ottima forma di LenDale White (seconda partita consecutiva oltre le 100 yard) e della difesa.