Che succede a San Diego?

Norv Turner: quanto scotta la tua panchina?

Dopo 6 week è possibile cominciare a valutare quanto le previsioni iniziali siano state rispettate. Obiettivo della nostra analisi una delle squadre più accreditate prima del kickoff della stagione: i San Diego Chargers. Da dove possiamo cominciare per analizzare l'andamento di una formazione se non dalla classifica della sua division di appartenenza. L'ordine attuale è il seguente: San Diego Chargers, Kansas City Chiefs, Denver Broncos e Oakland Raiders. Fino a questo punto sembra tutto normale, ma andiamo ad osservare i record. Tomlinson & C. sono 3-3 così come la squadra di Larry Johnson, mentre Broncos e Raiders si trovano a 2-3. Come è possibile? San Diego, la squadra arrivata ad un passo dal Championship dello scorso anno così indietro? Proviamo ad analizzare il calendario: Chicago, @ New England, @ Green Bay, Kansas City, @ Denver, Oakland.
Non un calendario semplicissimo, ma per una squadra uscita da una stagione con 14 W e solo 2 L, ci si aspetta di più. Considerando che la squadra è rimasta pressoché immutata, che Philip Rivers ha un anno in più d'esperienza, che Tomlinson può essere considerato il Play-Maker con la P maiuscola, che la difesa è in grado di mettere in difficoltà  chiunque.
Proviamo a ripercorrere le 6 partite disputate dai Chargers: in uno scontro tra le deluse dei Championship 2006, le difese hanno dominato e solo due giocate speciali (TD pass di Tomlinson) hanno permesso ai californiani di prevalere.
Seconda partita in quel di Boston e l'attacco stellare della scorsa stagione fatica ancora ad emergere, imbrigliati perfettamente dagli schemi difensivi di Bill Belichick. Un Tomlinson tenuto solo a 43 yard su corsa è un evento molto raro. Se a questo si aggiunge una difficoltà  di Rivers a muovere la catena avendo a disposizione solo un ricevitore affidabile: Antonio Gates. Chiusa la week 2, San Diego si muove verso Green Bay per dimostrare che le prime due partite non sono state altro che un insieme di ruggine da inizio stagione e sfortuna per una schedule che li ha visti affrontare due delle difese più dominanti della lega. Ma la musica non cambia e l'attacco di San Diego non riesce ad esplodere: Tomlinson ancora sotto le 100 yard e Gates unico bersaglio di un Rivers che sembra non digerire le chiamate di Norv Turner. E la terza partita porta alla sconfitta numero 2 in stagione: il totale di L viste in tutta la stagione passata.

La parola crisi inizia a circolare in California e molti cominciano a rimpiangere Schottenheimer e la sua incapacità  di vincere nei playoff, perché nella testa dei tifosi, con un po' di pessimismo, entra il tarlo che Norv Turner non sia nemmeno in grado di portare questa squadra alla postseason. I Chiefs si presentano al Qalcomm Stadium e servono la sorpresa della settimana. 30 a 16 per gli ospiti con un incredibile 24 a 0 nel secondo tempo. E le critiche a Norv Turner esplodono con un grido "Marty, Marty" che si alza dagli spalti, a dimostrare il totale disamore esistente tra pubblico e l'head coach statisticamente più perdente della NFL. Il perché di questo "odio" è presto identificato: Tomlinson demolisce nel primo tempo la difesa dei Chiefs guadagnando oltre 100 yard. Qualunque allenatore dotato di raziocinio avrebbe continuato a muovere la catena usando la propria arma, allentando la tensione su un Rivers che non usciva molto bene dalle prime tre settimane di stagione. Invece, solo 3 portate per LT in tutto il terzo quarto e Rivers che lancia 2 intercetti nel secondo tempo. Incredibile ma vero: i Chargers ottengono 3 sconfitte in 4 partite, una in più di tutta la stagione 2006.

Nella week 5, il derby contro i Broncos è la partita chiave per Norv Turner che vede la sua panchina diventare sempre più bollente. Per sua fortuna, la crisi di identità  di Denver è impressionante, e tutta la formazione di San Diego si può permettere una giornata eccezionale: 41 a 3 con gloria per tutti. 2 TD per Rivers che si limita a soli 18 passaggi (di cui 13 completati), 140 total yard per LT, 147 yard su corsa per il Turner buono (Michael) e oltre 100 yard per Gates. Ovvio che questa sonante vittoria sia da addebitare più alle difficoltà  dei giocatori di Denver che ai Chargers, ma per il Turner odiato era necessario uscire da una buca molto profonda. Nonostante questo, la partita ha mostrato come un gameplan incentrato sulle corse sia fondamentale per lasciare tranquillo un Rivers che sembra rendere al meglio quando deve lanciare attorno ai 20 palloni a partita. Senza voler fare paragoni azzardati, il QB dei Chargers assomiglia a Ben Roethlisberger e proprio il signal-caller degli Steelers ha dimostrato che esasperare il gioco aereo è controproducente, e lo è ancora di più quando i tuoi RB sono Tomlinson e Turner e il tuo corpo di ricevitori può contare a occhi chiusi solo su Gates.

Proprio la week 6 sembra dimostrare che Norv sia riuscito ad imparare la lezione. Palla a LT e tutti gli altri a guardare. Risultato? 198 yard su corsa e 4 TD. Vittoria 28 a 14 e record portato sul 3-3. Purtroppo Rivers ha continuato a mostrare limiti notevoli chiudendo con 14/21, 156 yard e 1 INT. Non proprio un ruolino di marcia eccezionale per una contender. Se questi numeri miglioreranno, San Diego potrà  ancora dire la sua perché LT è sempre un fenomeno e la difesa sembra essere ancora in grado di poter forzare turnover e, nonostante qualche sbavatura sulle secondarie, di poter fornire una costanza di rendimento sufficiente a mantenere la squadra sempre in partita.

Ora si va in bye e la dirigenza ha deciso di aiutare Rivers portando in California Chris Chambers dai Dolphins per una seconda scelta 2008. Questo potrebbe dare un po' più di respiro agli schemi aerei e più libertà  a Gates che è costantemente raddoppiato. Questo non vuol dire che Turner debba sbilanciare il gioco verso i passaggi, perché, secondo me, le probabilità  di vittoria crescono col crescere del numero di portate di LT. Quanto più sarà  intasato il box per chiudere sulle corse, tanto più facile sarà  giocare sui ricevitori.

Sarà  in grado Norv Turner di capire questo o deciderà  di continuare per la sua strada. La sua fama non gli permetterà  molti altri errori, e non ci saranno sempre partite come quella contro i Broncos. Essere il peggior QB dell'NFL a livello statistico non è certamente il miglior biglietto da visita, soprattutto quando il tuo predecessore ha chiuso una stagione con un record di 14-2. Il problema è che questo allenatore sembra non essere in grado di gestire una squadra completamente. Guardando tutta la sua storia di allenatore è evidente come quando ha avuto l'opportunità  di fare l'offensive coordinator sia riuscito a far girare gli attacchi alla grande e, come accaduto coi 49ers, a far crescere bene i giovani. Ogni volta che gli è stata data in mano la gestione a 360 gradi, i risultati sono stati veramente scadenti.

Cosa sarà  della stagione dopo il bye? E' difficile dirlo, e molto probabilmente tutto dipenderà  dalle scelte dell'head coach. Non sarei stupito di u licenziamento prima della fine della stagione, ma la debolezza della division sembra poter consentire a Turner una sufficiente tranquillità . Poi, ai playoff basta poco per entrare nella storia, e il roster dei Charter ha tutte le potenzialità  per raggiungere l'anello. Sempre che il peggior allenatore a livello statistico non decida di metterci lo zampino"

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