New England, chi ti ferma?

Per Tom Brady è arrivata un'altra vittoria. Ed altri tre passaggi da touchdown.

Parliamoci chiaro, signori miei: se i Patriots continuano in questo modo dovremo fermare il campionato, fare finta che nulla sia accaduto, restituire Moss ai Raiders, stringerci la mano e darci una pacca amichevole sulla spalla dicendo che era tutto uno scherzo.

Qui si rischia di cadere nella disparità  di forze più assoluta, altro che microspie e telecamere nascoste"

Nel secondo Monday Night in quattro settimane tenutosi a Cincinnati la squadra di Bill Belichick ha rubato la scena nuovamente, muovendosi con la consueta disinvoltura in attacco e ponendo una difesa molto preparata dinanzi alle tre bocche da fuoco dei Bengals.

In una serata dove Tom Brady non ha nemmeno giocato la sua miglior partita ci accorgiamo che il suo tabellino personale ha scritto a referto altri 3 passaggi da touchdown e 231 yards, ha colpito l'immutata efficienza del gioco di corse, affidata per l'occasione a Sammy Morris (Maroney era assente per infortunio), capace di 117 yards con annesso TD, ivi inclusa una galoppata di 49 yards che ha preparato la prima meta della serata.
Da sottlineare, come sempre d'altra parte, l'estrema tranquillità  di Brady nella tasca, nonché l'apparente facilità  con cui ogni situazione sia stata da lui gestita: in diverse occasioni, lunedì notte, la pressione avversaria è stata evitata con intelligenza e freddezza, facendo accadere tutte quelle piccole cose che fanno la differenza e spiegando perché questo sia un attacco che riesce a tenere l'ovale per così tanti minuti, tante sono risultate le opzioni in fase di lancio a disposizione del regista.
Nonostante alcune coperture di buon livello, che hanno chiuso il profondo per l'intero svolgimento del match, Brady ha sempre trovato un punto di appoggio sul medio-corto, mentre le 5.5 yards a portata del buon Morris si occupavano di lavorare ai fianchi una difesa decimata e sempre più stanca.
Ulteriori due mete di un Randy Moss in forma smagliante (e siamo a quota 7 per la stagione) con 102 yards neanche tanto rumorose, devono essere state quindi ancor più frustranti del necessario.

I Bengals hanno opposto resistenza con tutte le loro forze, nonostante le evidenti lacune difensive di un reparto che concede tantissimo e vive solamente sulla creazione di turnovers, ed in tutta onestà  più di così non avrebbero potuto fare: presentatisi in campo con un numero di linebackers attivi appena sufficiente per riempire i posti titolari, hanno persino perduto per il resto della stagione il nuovo acquisto Lemar Marshall, vittima di un infortunio al tendine d'Achille, trovandosi così costretti all'utilizzo fuori ruolo della safety Chinedum Ndukwe, tra l'altro uno dei giocatori più sorprendenti in positivo dell'intera serata in quei momenti dove aveva occupato la sua posizione naturale.

In tali circostanze tutti, nessuno escluso, hanno fatto conoscenza con la totale mancanza di pietà  dei Patriots, capaci di odorare il sangue della vittima meglio di chiunque altro nella Nfl, ed il lato sinistro della linea offensiva è diventato istantaneamente il punto dove aprire le voragini più larghe, vista la mancanza di libbre che gli avversari si sono trovati a sopperire; all'interno degli spazi creati hanno trovato spazio sia guadagni di 7-8 yards regolari che una reverse di 27 yards di Wes Welker, la quale assieme al TD pass raccolto da Mike Vrabel (7 ricezioni in carriera e 7 mete) ha dato ulteriori spunti sulla varietà  del playbook offensivo dei bostoniani.

Assente Rudi Johnson per infortunio e chiaramente insufficiente Kenny Watson per sopportare tutto il peso delle corse, l'attacco di Cincinnati è stato limitato alla minima produzione possibile per l'interezza del primo tempo, riuscendo ad andare in meta solamente dopo una buona posizione di campo procurata dall'intercetto di Leon Hall nell'unico errore di serata per Brady.
Nessuna giocata a lunga gittata per uno degli attacchi più scoppiettanti della lega dunque, molto il nervosismo accumulato da Chad Johnson (3/53) data la piega presa dalla serata ed ancora faticosa e dura la partita di TJ Houshmandzadeh, riuscito a raccogliere 100 yards a fine gara, ma solo dopo aver penato l'inferno nei primi tenta minuti nel trovare un qualsiasi spazio per guadagnare terreno.
Tanta la pressione gettata addosso a Carson Palmer (21/35, 234, TD, 2 INT), si sono visti anche sette uomini in contemporanea cercare di fargli la pelle, fatto che ha precluso quelle grandi giocate appartenenti al suo arsenale, e deludente la partita giocata da una linea offensiva responsabile di troppe penalità , molte delle quali sono costate il buon esito di almeno due serie finite con dei poco consolatori field goals del preciso Shayne Graham.

Questo eccessivo numero di sanzioni comminate, comprendente una penalità  per 12 uomini in campo che ha annullato un'azione costata tre punti alla difesa, ha fatto infuriare Marvin Lewis al punto di compiere una decisa sfuriata contro i giocatori al rientro definitivo negli spogliatoi, raggiungendo con ogni probabilità  il culmine di una frustrazione data dall'infelice 1-3 con cui è passato il primo mese di campionato.
E nonostante i chiarimenti di Palmer davanti alle telecamere circa la discussione con l'animato Johnson in occasione di una traccia mal compresa da uno dei due (il quarterback se n'è assunto la responsabilità  più tardi), resta l'impressione che l'ambiente cominci a risentire della scarsità  di risultati ottenuti in queste prime uscite, e che la pressione per evitare il secondo anno deludente consecutivo stia inevitabilmente salendo alle stelle, con il rischio di farsi sfuggire la situazione di mano.

Chi la situazione sembra avercela saldamente in mano è New England: l'arsenale a disposizione di Brady è qualcosa di impressionante, le 7 mete ricevute da Moss in 4 partite si avvicinano all'intera produzione stagionale di uno qualsiasi dei suoi vecchi ricevitori, la bontà  degli schemi offensivi funziona anche cambiando il personale in campo e la difesa, pur orfana di Richard Seymour e Rodney Harrison, ha chiuso le porte ad un avversario di grande consistenza offensiva, per giunta utilizzando un'inconsueta 4-3 in molti degli snaps giocati.

Chi può realmente fermare questi Patriots?

La risposta ce la daremo tra qualche settimana, quando sotto le grinfie di New England saranno passate due delle quattro squadre attualmente imbattute nella Nfl, Dallas ed Indianapolis.

La salivazione è già  cominciata"

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