Neil Rackers festeggia il calcio della vittoria per i Cards.
Nella seconda giornata di scontri sui campi della Nfc, è quasi tradizione che una partita della division piu' seguita della lega, la NFC East, vada in prime time. Grande quindi l'attesa per il Monday Night tra Philadelphia] e Washington, risoltosi a favore dei pellerossa della capitale. Ma altri scontri divisionali hanno messo pepe a una domenica ricca di sorprese come le vittorie di Arizona su Seattle e di San Francisco su St.Louis, in un doppio scontro molto significativo per l'andamento della division piu' a ovest della conference. Una ritrovata Tampa Bay ha inguaiato gli ormai irriconoscibili Saints e forse messo gia' la parola fine alla speranza di ripetersi della franchigia di New Orleans. Mentre la battaglia tra Detroit e Minnesota si risolveva ai supplementari a favore dei Lions della Motown, i Packers di quasi Mr. Record Brett Favre sbancavano il Giants Stadium di New York mettendo gia' con le spalle al muro coach Tom Coughlin e il suo quarterback Eli Manning.
NFC East
Dallas Cowboys 2-0, Washington Redskins 2-0, Philadelphia Eagles 0-2, New York Giants 0-2
Come detto nel Monday Night sorprendente vittoria dei Washngton Redskins sul campo degli Eagles per 20-12. Per i pellerossa della capitale un attacco finalmente non piu' cosi' immobile ma capace di muovere discretamente la catena nei momenti decisivi grazie ad un buon mix di corse e lanci gestito da Jason Campbell (16/29, 209yds, 1 td, 1 int) che ha mostrato gran precisione in situazioni di pressione come in chiusura di primo tempo con un passaggio perfetto per Chris Cooley (2 rec,25yds,1td) che ha risolto una situazione fattasi difficile causa una serie di penalita' che stavano compromettendo il drive. Ancora una volta il quarterback numero 17 ha saputo dimenticare un errore iniziale, buon segno di progressiva maturita'. Clinton Portis (17x69yds,1 td) ha segnato la meta dell'allungo decisivo con una delle sue classiche sprint laterali, a conclusione di una buona serata. Santana Moss (6×89) e Antwaan Rande El (4×44) anche senza segnare, con le loro ricezioni spesso sul corto raggio sono stati fondamentali per mantenere una piu' che buona percentuale di conversione dei terzi downs. Per Donovan McNabb (28/46, 240) un esordio stagionale davanti al proprio pubblico da dimenticare. Tanti passaggi fuori misura e la grande prestazione della secondaria di Washington non gli hanno mai fatto trovare il ritmo giusto, se non nel finale, quando pero' la partita è stata chiusa dalla giocata decisiva della safety dei Redskins LaRon Landry, che colpiva il ricevitore Kevin Curtis con tempismo perfetto per causare l'incompleto e la fine della gara. Unico lampo per l'attacco degli Eagles il solito Brian Westbrook (17/96, 8/66) ben contenuto pero' nella red zone da una difesa davvero sugli scudi.
Al Giants Stadium di New York è stata imbarazzante la prestazione della difesa dei Blues della grande mela sconfitti per 35-13 dai Green Bay Packers. In due partite la difesa dei Giants ha concesso ben 80 punti, la peggiore della lega. Andati al riposo in vantaggio 10-7 grazie al td pass di Eli Manning (16/29, 211, td, int) per Plaxico Burress (2/32, td), i Giants hanno sprecato varie occasioni a causa di penalita' evitabili come quella di Amani Toomer (2/48) per taunting o quella di Jeremy Shockey (5/60) per ritardo del gioco per aver lanciato a terra la palla. Il tight end ha droppato anche qualche pallone di troppo. Nel secondo tempo Brett Favre (29/38,286, 3 td, 1 int) ha dominato. Dopo la meta su corsa di DeShawn Wynn (10/50, 2 td) nel primo quarto, il quarterback numero 4 per cogliere la sua 149esima vittoria in NFL ha lanciato tre corti passaggi in meta. Il primo, dopo una buona posizione di partenza dalle 49 yards, per il suo tight end Bubba Franks da 2 yards. Poi ha condotto un magistrale drive da 80 yards nel quale ha completato tutti i 9 passaggi tentati, incluso quello da 3 yards per la meta di Donald Lee. Infine dopo un fumble recuperato dai Packers sulle 22 di New York, Favre ha chiuso la pratica con una meta da 10 yards per Donald Driver (8/73), che ha portato le teste di formaggio avanti 28-13. Wynn ha poi fissato il punteggio con una corsa da 38 yards. Se a Tom Coughlin si chiedeva quest'anno di fare di piu' che andare solo ai playoff, adesso il coach dei Blues si trova davvero in una brutta posizione, e la stagione dei Giants rischia di diventare davvero un lungo calvario.
Un attacco ad alto potenziale è quello messo in mostra ancora una volta dai Dallas Cowboys che a Miami travolgono i Dolphins per 37-20. Questa volta Tony Romo (14/29,186, 2td), che ha anche corso per 36 yards, ha avuto un notevole aiuto dalla propria difesa che ha intercettato Trent Green (23/40, 287, 2td) ben quattro volte. Ancora un touchdown anche per Terrell Owens (5/97) che segna uno delle due mete negli ultimi quattro minuti di patita con cui i texani chiudono la partita. Owens si prende anche una penalita' per la sua celebrazione, quando si avvicina al goal post e usa il pallone come una videocamera facendo finta di filmare. Due mete anche per Marion Barber (14/89). Tutto facile quindi per i Cowboys, il cui unico ostacolo è stato il loro aereo che ha avuto problemi durante il viaggio a Miami, dovendo effettuare un atterraggio a New Orleans. Riparato quello prosegue la loro marcia in testa alla division.
NFC North
Detroit Lions 2-0, Green Bay Packers 2-0, Minnesota Vikings 1-1, Chicago Bears 1-1
A Detroit si gioca il festival dei palloni persi, dieci in tutto tra Lions e Vikings, e cè bisogno dell'overtime, per dare ai padroni di casa la vittoria per 20-17 e la testa della division. Jon Kitna (22/33, 245, td, int) soffre un duro colpo e deve lasciare il campo per quasi due quarti, venendo sostituito dall'MVP della defunta NFL Europe J. O'Sullivan (13/23, 148, td, 2 int), per poi tornare verso fine ultimo quarto e dare il successo ai suoi sfruttando l'ennesimo pallone regalato dai Vikings, sottoforma di un fumble di Brooks Bollinger, quarterback entrato a sostituire Tarvaris Jackson (17/33, 166, 4 int), che da' il possesso decisivo ai Lions sulle 50 yards. Minnesota ha avuto piu' di un'occasione per iniziare la stagione sul 2-0, ma sono stati fatali i 4 intercetti lanciati da Jackson, nonché, il possibile calcio vincente sul finire dell'ultimo quarto fallito da Ryab Longwell da 52 yards, dopo che anche Jason Hanson aveva fallito per i Lions quello vincente dalle 48, prima di centrare i tre punti buoni nel supplementare.
A Chicago, i Bears campioni in carica NFC, battono i Kansas City Chiefs 20-10 grazie a Devin Hester che ritorna in meta un punt per 73 yards, e con un altro lungo ritorno porta gli orsi a distanza di field goal per l'allungo del 20-7, aiutando cosi' la solita prestazione granitica della difesa, che dopo aver stoppato Tomlinson, si ripete lasciando questa volta a Larry Johnson sole 55 yards in 16 portate. Molto meglio anche il gioco di corsa con Cedric Benson a quota 101 yards con 24 palloni toccati, seconda partita da 100 in carriera. Le solite note dolenti vengono da Rex Grossman, che si apre le segnature con un td pass da 2 yards per John St.Clair, ma si fa intercettare due volte, la seconda nell'ultimo quarto e come sempre è la difesa che deve metterci la pezza finale. Brian Urlacher trova il suo primo sack dal 2005, ed è straordinaria la partita di Lance Briggs con 11 tackles, un fumale forzato e ricoperto, e 1 sack.
NFC South
Carolina Panthers 1-1, Tampa Bay Buccaneers 1-1, New Orleans Saints 0-2, Atlanta Falcons 0-2
I Saints vengono sconfitti al Raymond James Stadium di Tampa Bay per 31-14. La squadra di Sean Payton non sembra davvero quella che pochi mesi fa era al Championship con il miglior attacco della lega. La secondaria soffre questa volta la velocita' di Joey Galloway (4/135, 2 td) che segna una meta da 69 yards ed un'altra da 24, che gia' alla fine del primo tempo portano i Bucs avanti 21-0. La prima meta dei Saints arriva da una corsa di Mike Karney da 1 yard verso fine terzo quarto, quindi dopo aver subito ben 62 punti senza segnare, considerando che l'unica meta contro i Colts nell'opener fu merito della difesa. Per i Bucs torna finalmente a funzionare Cadillac Williams che segna due mete e corre per 61 yards, portando pero' 24 palloni fondamentali per la continuita' dell'attacco. Jeff Garcia (10/16, 243, 2 td) è il quarteback ideale per questo attacco e serve ottimamente Galloway, ma anche Ike Hilliard (2/51) e il tiht end Alex Smith (2/45). Drew Brees (26/44, 260, 1 td 1 int) deve affidarsi al gioco aereo dato che McAllister (1 fumble) e Bush ancora non trovano spazi combinando insieme per sole 76 yards, ma viene intercettato da Cato June. Si dice che chi va al Super Bowl poi l'anno dopo non si ripete. Quest'anno vale anche per il Championship.
I Carolina Panthers vengono sconfitti in casa dai sorprendenti Houston Texans, per 34-21. Partiti forte con due segnature subito nel primo quarto per Steve Smith (8/153, 3 td) ricevute dai lanci di Jake Delhomme (27/41, 307, 3 td, int). Poi nel secondo quarto la difesa texana forza tre palloni persi, e grazie anche al nullo aiuto da parte dei running backs di Carolina, DeShaun Foster (9/22) perde anche un fumble, svanisce la possibilita' di partire 2-0.
Ancora peggio va agli ormai derelitti Atlanta Falcons, sconfitti a Jacksonville per 13-7. Joey Harrington (12/20, 200) subisce ben 7 sacks, e Matt Prater sbaglia due field goals, uno dalle 43 e uno dalle 26, per un totale di 1 su 4 in stagione. La difesa dei Jaguars contiene a sole 80 yards il gioco di terra dei Falcons, 50 per Warrick Dunn che segna anche l'unica meta dei georgiani e 30 per Jerious Norwood. La O-Line ha concesso 13 sacks in due partite. Chi vorrebbe essere nei panni di Joey Harrington?
NFC West
San Francisco 49ers 2-0, Seattle Seahawks 1-1, Arizona Cardinals 1-1, St.Louis Rams 0-2
A Glendale i Cardinals battono i Seahawks 23-20 con il field goal decisivo di Neil Rackers nel finale di partita. Una partita che sembrava destinata ad andare per Arizona come tante volte in passato, con la beffa finale dopo aver condotto gran parte del pomeriggio. Anche questa volta i Cardinals avevano costruito un vantaggio di 17-0 grazie alla meta di Leonard Pope su passaggio di Matt Leinart (23/37, 299, td, int) finalmente consistente, e alla corsa da sei punti di Edgerrim James (24/128, td) alla sua migliore prestazione con la maglia di Arizona, piu' un field goal che apriva le marcature. Da li, la solita amnesia gia' vista altre volte. I Seahawks guidati da Matt hasselbeck (22/36, 281, td) e Shaun Alexander (18/70, td) e alle 7 ricezioni per 122 yards di Dejon Branch segnavano venti punti consecutivi. A quattro minuti dalla fine il pareggio di Rackers. Con il possibile ultimo possesso per Seattle il finale sembrava il solito, ma su un handoff di Hasselbeck per Alexander sulle 36 di Arizona, il linebacker Gerald Hayes provocava un fumble ricoperto da Darnell Dockett. James con quattro corse portava il pallone in posizione utile e questa volta Rackers non falliva dando la prima vittoria a Ken Whisenhunt come head coach.
I 49ers conquistano una importante vittoria contro i Rams per 17-16, pur soffrendo in attacco per quasi tutta la partita. Alex Smith completa 11 passaggi per 126 yards, mentre Frank Gore segna due mete, e corre 81 yards in 20 portate, molte su una sola corsa nel terzo quarto che pero' ha fatto girare l'inerzia della partita. Con i Rams avanti 13-7 grazie al touchdown di Marc Bulger (24/48, 368) per Torry Holt (5/74), e ai field goals di Jeff Wilkins, i 49ers si trovano su un 4&1 sulle proprie 43. Gore prende l'handoff e chiude il down ma il linebacker Chris Draft che gli si avventa addosso perde la presa e il running back puo' sprintare in end zone per il 14-13. Nel finale la possibilita' di vincere per i Rams sul piede di Wilkins, con un tentativo da 56 yards che sarebbe stato il suo secondo centro piu' lungo in carriera, ma il pallone finisce di una yard corto dal goal post trasversale, e San Francisco si ritrova da sola al comando della division.