Matt Giordano mette il sigillo alla straordinaria Colts 'D'
Finita la lunga attesa dei sette mesi di offseason, la NFL riparte esattamente da dove era terminata lo scorso febbraio. Invece che a Miami, siamo a Indianapolis, visto che il pubblico della squadra campione in carica ha l'onore e il privilegio di potersi sedere per primo nel proprio stadio ad ammirare ed applaudire i suoi eroi.
Al RCA Dome dunque i Colts battono nettamente i New Orleans Saints chiudendo l'Opening Kickoff della stagione 2007 sul 41-10. Affrontandosi due dei tre migliori attacchi della lega e due quarterbacks come Peyton Manning e Drew Brees, l'attesa era per una partita che si sarebbe potuta risolvere anche all'ultimo touchdown, con un punteggio equilibrato verso l'alto, anche considerando le ingenti perdite tra cessioni e infortuni della difesa dei Colts e la pochezza di quella dei Saints sui passaggi, tra le ultime della lega.
Niente di tutto questo. Il messaggio dei Colts è preciso. Per conquistare l'anello bisogna prima passare su di loro. Indy è apparsa , se possibile, ancora piu' solida e completa rispetto alla corsa vincente della scorsa posteseason. Peyton Manning non ha sbagliato nulla, prendendo il ritmo poco alla volta, come un diesel, esplodendo poi in quello che è il suo momento preferito, il terzo quarto, finendo per lanciare 288 yards e 3 Td e godendosi poi dalla panchina l'ottima partita dela difesa che ha limitato lo sterile attacco di New Orleans a soli tre punti.
L'avvio di partita fa prendere un bello spavento a coach Tony Dungy e ai suoi assistenti. Dopo il kickoff di Olindo Mare, Manning apre la stagione con un corto screen laterale per il suo running back Joseph Addai che viene colpito duro e rimane a terra.
Per un'unita' offensiva che non ha un backup adeguato la sua eventuale perdita sarebbe devastante e la faccia di Dungy la dice lunga. Addai invece dopo alcuni giochi per riprendersi disputa una partita sontuosa portando 23 palloni per 118 yards e segnando il touchdown che porta in vantaggio Indianapolis 17-10 in apertura di terzo quarto. Le 25 yards che guadagna in ricezione sugli screen trafiggono la difesa, conquistando primi downs fondamentali che permettono a Peyton di trovare gli automatismi perfetti per far girare il tutto alla perfezione.
Sono i Colts ad andare per primi sul tabellone. Dopo le corse del sorprendente rookie Kenton Keith (5 per 32 yards) per far riprendere Addai dalla botta, si rinnova la connessione Manning-Harrison. Il passaggio di 27 yards è ricevuto sul limite della endzone da Marvin Harrison, che chiudera' la serata con quattro ricezioni per 83 yards. Nulla puo' in copertura il cornerback Jason David, ex di turno, che sara' atteso da una lunga serata. Il suo esordio con il casco gigliato sembra partire con il piede giusto quando riesce a provocare un fumble su Reggie Wayne che aveva ricevuto un corto passaggio laterale. David recupera prontamente il pallone e lo riporta, a quel punto in campo aperto, in meta con una splendida galoppata da 55 yards che vale il pareggio della partita.
L'attacco dei Saints non riesce a muovere le catene. La difesa dei Colts toglie a una a una tutte le opzioni disponibili per Sean Payton. Deuce McAllister non riesce a trovare varchi al centro della linea difensiva e Reggie Bush viene annullato dalla velocita' e aggressivita' degli uomini del box che erigono un muro orizzontale praticamente invalicabile. Insieme guadagnano in tutto sole 78 yards. Entrambi poi droppano palloni importanti che uccidono l'efficienza di un attacco che converte solo tre terzi downs su quindici tentativi.
L'attenzione di Manning si focalizza su Jason David che si rivela disastroso e subisce la vendetta di Reggie Wayne che riceve 2 Td battendo facilmente la sua copertura. Il primo nel terzo quarto con un lancio di 28 yards che completa un breve drive di soli quattro giochi che esalta la precisione di Peyton, nonché la solidita' della sua linea che lo lascia intoccabile per tutta la partita. Il secondo con una bomba da 45 yards che mostra tutta la sua velocita'. Wayne chiude la gara iniziata quasi in incognito come leading receiver con 115 yards.
Tolte le corse e gli spazi laterali i Saints affondano affidandosi al gioco aereo. Drew Brees è impreciso e sotto pressione sbaglia completamente la lettura della difesa, lanciando due intercetti e perdendo un fumble forzato e recuperato da Robert Mathis. Il primo opera è del linebacker Freddie Keiaho, ottima novita' al posto di Kato June, che completa la sua gara con 6 placcaggi, uno dei quali da antologia, in cui trattenuto da un avversario, riesce comunque a gettarsi sulle gambe di Bush per bloccarlo a una perdita di yards. Forse il migliore della difesa dei Colts.
Nel finale cè gloria anche per il difensive back Matt Giordano, che allineato quasi come linebacker nella dime defense dei Colts, ormai orientata solo a proteggere gli spazi aerei, mette a segno il secondo intercetto ai danni di Brees, e si invola sulla sideline con una febbricitante corsa da 83 yards che termina in endzone per stabilire il punteggio finale.
Se queste sono le premesse, sono tutti avvisati. Il netto passo avanti compiuto dalla difesa unito alla lucidita' di visione di partita di Manning e soci, danno la sensazione che i Colts siano una squadra piu' solida e sicura dello scorso anno, in grado di ripartire perfettamente per un'altra corsa al Vince Lombardi Trophy, in barba alla difficolta' di ripetersi di chi vince un Super Bowl. Per i Saints il contrario.
La schedule non gli ha messo davanti un inizio facile per confermare lo status di squadra rivelazione, ma ci si attendeva certamente di piu'. La prestazione deficitaria dell'attacco, anche a livello di gameplan, praticamente inesplorate le zone in profondita' in cui si avverte la mancanza di Joe Horn, oltre che di esecuzione, insinua piu' di un dubbio per il futuro della stagione.