AFC North Preview

Mike Tomlin avrà  il difficile compito di sostituire Bill Cowher a Pittsburgh

La North Division della AFC è unanimemente considerata una delle più equilibrate e importanti di tutta la NFL, con tre squadre che attualmente si possono giocare il primato e un'alternanza al vertice che è sinonimo di grande competitività  all'interno del raggruppamento.

Nel 2004 furono i Pittsburgh Steelers a dominare la Division, perdendo la Finale di Conference contro i Patriots, nel 2005 toccò ai Cincinnati Bengals sorprendere tutti con il loro spumeggiante attacco guidato da Carson Palmer, che si arenò al primo turno playoff proprio contro gli Steelers, causa il tremendo infortunio sul primo gioco dell'incontro del proprio qb, mentre l'anno scorso è stata la volta dei Baltimore Ravens, sempre in testa per tutta la regular season, ma poi fermati dai futuri campioni dei Colts nella postseason.

Per la legge dei grandi numeri quest'anno dovrebbe essere quello dei Cleveland Browns, l'ultimo team dell'AFC North, quello finora più in difficoltà , incapace nonostante l'arrivo del guru Romeo Crennell di dare una sterzata al grigiore che li ha contraddistinti nell'ultimo decennio, con una sola stagione positiva e molte decisamente negative.

CLEVELAND BROWNS

Proprio i Browns sono la squadra più interessante da analizzare, visto il movimento della dirigenza sia in sede di free agency che all'ultimo Draft, eccellente per le scelte effettuate, che potrebbero cambiare le sorti di una delle storiche squadre NFL.

Dall'ultimo Draft sono arrivati due potenziali stelle quali Joe Thomas, mastodontico offensive tackle, scelto con la terza assoluta, che darà  subito un ulteriore upgrade ad una linea offensiva in piena costruzione, ma che in caso di ritorno di LeCharles Bentley, potrebbe dare un notevole contributo allo sviluppo dell'attacco di Cleveland, e il ragazzo d'oro Brady Quinn, quarterback super pubblicizzato, uscito da Notre Dame, allenata dall'amico di Crennell, Charlie Weiss, sedotto e poi scaricato dai Miami Dolphins che hanno passato il suo nome con la nona assoluta, e sceso fino alla ventiduesima scelta del primo giro.

Cleveland aveva già  scelto un quarterback nel Draft precedente, Charlie Frye, divenuto titolare lo scorso anno, ma che ha deluso ampiamente, chiudendo con un rating di 72, a fronte di soli 10 touchdowns e 17 intercetti, anche se la linea offensiva lo ha costretto ad assaggiare l'erba ben 44 volte. Si sa che i quarterback hanno bisogno di almeno 2 anni per maturare a pieno nei professionisti, soprattutto quando si gioca in una squadra come Cleveland, ma la dirigenza e Crennell hanno pensato che a quel punto del Draft, passare un prospetto come Quinn, sarebbe stato un rischio troppo alto.

Il ragazzo, dopo un holdout molto discusso e poco intelligente, che gli ha fatto perdere undici giorni di training camp, ha firmato un contratto di cinque anni, e se dimostrerà  fin da subito di potersi calare nel ruolo di leader offensivo, potrebbe diventare molto presto il titolare nel ruolo, anche se probabilmente all'Opening Game, Crennell punterà  su Derek Anderson, terzo quarterback lo scorso anno, messosi in luce nei workouts di inizio estate.

L'acquisizione di Jamal Lewis come FA, con contratto annuale, fa pensare che i Browns vogliamo comunque garantirsi un gioco di corsa valido, e l'ex Ravens, pur calato notevolmente dall'anno delle 2000 yards, può garantire un'annata sopra le 1000 yards e 7-8 td, considerato oltretutto che la parte sinistra della OL potrebbe garantire ottimi spazi, visto l'arrivo di Thomas come tackle e di Steinbach come guardia dai Bengals.

Nel gioco aereo Crenell, dopo aver deciso chi sarà  il proprio quarterback titolare, punterà  molto sull'esplosione definitiva di Braylon Edwards, positivo lo scorso anno anche se non ancora pienamente decisivo, che dovrà  dimostrare di poter superare le 1000 yards su ricezione, vero e proprio test di maturità  per i giovani receiver, ed avere maggiore impatto nella red-zone, dove comunque il peso di Lewis si farà  sentire, soprattutto nei corti down.
Accanto ad Edwards ci sarà  ancora il vecchio Jurevicius, come ricevitore sicurezza, ma è Winslow l'uomo su cui punta maggiormente Cleveland, dopo una ottima prima vera stagione tra i pro. Le sue condizioni fisiche destano qualche preoccupazione e il suo ginocchio pare non essere pienamente recuperato.

La difesa sulle corse è stato il tallone d'achille dei Browns e di Crennell lo scorso anno, in cui lo schema 3-4, soprattutto nei 2 end Roye e McKinley e nei due linebacker centrali Davis e Jackson, non ha garantito la pressione necessaria per fermare il gioco di corsa degli avversari, per cui quest'anno sicuramente il coaching staff cercherà  di migliorare l'impatto della linea sulle specifiche situazioni, in particolare in off-tackle.
Wimbley si è dimostrato un possibile pro-bowler nel ruolo di outside linebacker, nonostante fosse un rookie, collezionando 11 sacks, mentre la secondaria, soprattutto i cornerbacks, hanno lasciato troppo spazio ai ricevitori avversari. L'arrivo dal Draft di Eric Wright, cornerback molto fisico, permetterà  una maggiore pressione sul passing game.

Sarà  sicuramente un anno di transizione per Cleveland, con molti giovani da lanciare, e la speranza che questi possano essere decisivi fin da subito, permettendo il raggiungimento dell'obiettivo massimo del pareggio vittorie/sconfitte stagionali.

CINCINNATI BENGALS

Le tre sconfitte finali dello scorso anno, che hanno tolto la postseason ai Bengals, hanno chiuso un'annata davvero negativa per Cincinnati, dopo la vittoria della Divisione nel 2005, contraddistinta più da ragioni extra sportive, con gli otto arresti di cui sono stati protagonisti vari giocatori del roster, che hanno creato una sorta di "gangsta team" molto pubblicizzato all'interno della NFL, cosa che sicuramente la dirigenza avrebbe voluto evitare.

Si riparte in questa stagione già  con una brutta tegola che riguarda ancora l'off-field, in quanto Odell Thurman, middle linebacker che aveva fatto vedere ottime cose nel suo anno da rookie, dovrà  saltare anche questa stagione, a causa dei suoi guai giudiziari, così nel delicato ruolo di linebacker centrale della 4-3 sarà  lanciato Ahmad Brooks, scelto al supplementary Draft del 2006.

L'attacco sarà  ancora l'arma in più per Cincinnati, con Carson Palmer a guidare le danze, dopo aver dimostrato di aver superato a pieno il terribile infortunio di due anni fa, chiudendo una stagione da record per yards lanciate (4035), e Chad Johnson a ricevere i palloni del proprio quarterback e cercare di ripetere il fantastico 2006. Per il gioco aereo dei Bengals molto dipenderà  dall'impatto di Houshmandzadeh e Henry come supporto a Johnson, il primo per la sua pericolosità  nelle ricezioni sul medio-lungo, il secondo per la capacità  di trovarsi sempre pronto nelle ultime 20 yards, con 9 td in sole 36 ricezioni.

Il fatto che Henry debba saltare le prime otto partite della stagione, strascico di quei guai fuori dal campo che hanno falcidiato la scorsa stagione del team di coach Marvin Lewis, metterà  in notevole difficoltà  il passing game, soprattutto nella zona calda, in cui il fisico e l'altezza del prodotto di West Virginia avrebbero contribuito non poco per le ricezioni da touchdown.

Rudi Johnson, dopo le 341 portate e le 1300 yards corse, ma con una media portate sotto le 4 yards, avrebbe bisogno di una valida alternativa come backup, per diminuire le portate e concentrarsi sulla qualità  delle stesse, con guadagni più ampi, ed in quel senso la scelta di Kenny Irons all'ultimo Draft poteva garantire un maggior equilibrio nel gioco di corsa e più screen pass nelle situazioni di corto yardaggio. Sfortunatamente per Cinci, il rookie si è infortunato gravemente al ginocchio in una esibizione contro Detroit e dovrà  saltare tutta la stagione, mandando all'aria i piani del coaching staff.

In difesa Justin Smith, dopo l'eccezionale stagione da 80 tackles e 7 sacks e mezzo, ha richiesto un adeguamento contrattuale, e la vertenza ha avuto parecchi giorni di tensione, ma alla fine tutto si è risolto e il defensive end sarà  ancora il leader della linea difensiva, mentre per quanto riguarda il reparto linebacker, detto della promozione a middle linebacker titolare di Ahmad Brooks, l'arrivo di Hartwell da Atlanta e la volontà  di schierare Jeanty nella posizione di strong side, fanno pensare ad un ruolo più marginale per Landon Johnson, leader nei tackles dell'ultima stagione con 113, ma all'ultimo anno di contratto e quindi relegato dal coaching staff nella formazione nickel.

La secondaria, che aveva avuto un impatto decisivo nel 2005, con 31 intercetti, nella scorsa stagione ha pagato a caro prezzo il fatto di cercare sempre il big play a discapito di un maggior equilibrio difensivo, crollando all'ultimo posto del ranking difensivo sui passaggi e contribuendo negativamente a molte delle sconfitte di Cincinnati nell'ultimo anno.
Deltha O'Neal e Tori James sono letteralmente spariti, mentre il rookie Jonathan Joseph ha dimostrato di poter essere competitivo fin da subito, non a caso quest'anno sarà  lui il titolare di uno dei due ruoli di cornerbacks, con l'altro che vedrà  la battaglia fra O'Neal e il rookie di quest'anno, Leon Hall, da Michigan, considerato il più completo nel suo ruolo tra quelli dell'ultimo Draft.

Insomma, problemi a non finire per i Bengals, che ancor prima di iniziare la stagione devono leccarsi le ferite, tra infortuni gravi e problemi fuori dal campo, che levano tre giocatori di sicuro valore dalla formazione, dando a Marvin Lewis non pochi pensieri sul come impostare la regular season e la caccia ad un ritorno ai playoff, anche se il potenziale offensivo potrebbe cancellare tutti i dubbi e riportare Cinci nella postseason.

PITTSBURGH STEELERS

Gli ex campioni del mondo hanno cambiato moltissimo dopo la deludente stagione scorsa, che li ha visti fallire i playoff.

Innanzitutto dopo quindici anni di urla e corde vocali mandate in frantumi, sulla sideline degli Steelers non c'è più Bill Cowher, che ha rassegnato le dimissioni alla fine del campionato, prendendosi un po' di tempo per decidere se ritirarsi definitivamente dal football professionistico.

Pittsburgh senza Cowher è una squadra che perde molto del proprio potenziale, ma il nuovo allenatore Mike Tomlin, 35enne ex defensive coordinator dei Minnesota Vikings, ha voluto fin dall'inizio dimostrare di non aver paura di arrivare dopo una leggenda come Cowher e ha cercato di continuare il lavoro del proprio predecessore, senza andare a stravolgere, soprattutto difensivamente, una squadra che fa della difesa 3-4 il proprio marchio di fabbrica da decenni.

Tomlin, discepolo della difesa cover 2, costruita su una base di quattro uomini di linea e tre linebackers, non ha voluto imporre le proprie idee, anche perché i giocatori sono cresciuti con la 3-4 e difficilmente sarebbero stati in grado di cambiare completamente mentalità , in una stagione in cui gli Steelers devono rilanciarsi al vertice della Division.

Partito Joey Porter, leader vocale della difesa e dell'intero team, Tomlin ha deciso di trovare il sostituto tramite Draft, scegliendo due prospetti interessanti come Lawrence Timmons, outside linebacker di Florida State e Lamarr Woodley, ex defensive end di Michigan, spostato, come spesso accade negli ultimi anni, dalla linea al reparto linebackers, nei professionisti. Woodley tra i due sembra il più pronto e se James Harrison non darà  garanzie fisiche per giocare opposto a Clark Haggans, il titolare fin dalla prima settimana sarà  lui.

Per il resto come detto tutto è invariato, con Foote e Farrior a macinare tackles nel mezzo, Smith e Hampton a fermare le corse avversarie e il diavolo Polamalu a mettere pressione in ogni zona del campo con la sua versatilità .

Per quanto riguarda il reparto offensivo molto dipenderà  da come Big Ben Roethlisberger arriverà  all'inizio della regular season, dopo un'annata tremenda, iniziata con il terribile incidente motociclistico, che aveva messo a rischio la sua carriera, e continuata sul campo, in cui ha dovuto aumentare esponenzialmente il proprio impatto nel gioco aereo (il doppio dei tentativi di passaggio rispetto ai primi due anni), riducendo di gran lunga l'efficacia dello stesso, con più yards lanciate (3500 contro le 2400 del 2005) ma anche con un numero incredibile di intercetti, il peggiore di tutta la NFL.

Con il ritiro di Jerome Bettis, il gioco di corsa ha subito una notevole diminuzione di efficacia all'interno del gioco di Pittsburgh, nonostante l'eccellente stagione di Willie Parker (vicino alle 1500 yards corse), e così Cowher ha provato a modificare l'impronta dell'attacco, cercando maggiormente la via aerea, ma trovando pochissime risposte positive, soprattutto dal proprio quarterback.

Quest'anno la dirigenza ha cercato di trovare dei cloni del vecchio Bettis, facendo arrivare Davenport e Barlow per dare una valida alternativa a Parker, e riportare il gioco di corsa di Pittsburgh al suo valore standard, con corridori di potenza che siano in grado di congelare il tempo ed essere importanti nelle azioni di goal line.

Roethlisberger potrà  tornare al suo ruolo, con meno pressione nel dover mettere la palla in aria, avendo dei target in continuo progresso come Santonio Holmes e Heath Miller, pronti, soprattutto il primo, alla definitiva esplosione nel panorama NFL, e contando comunque su una leggenda come Hines Ward, che quest'anno avrà  un ruolo diverso dal solito, più come ricevitore slot, con il tight end Miller usato più spesso come quarto ricevitore aggiunto.

Parker dopo le 337 portate del 2006, e una stagione da assoluto protagonista nel panorama dei running backs della NFL, vuole ripetersi nel 2007, potendo diminuire il carico di lavoro, grazie all'arrivo di Davenport e Barlow, e aumentare la pericolosità  in campo aperto, dove ha dimostrato di poter far male a parecchie difese.

Una stagione piena di speranze quindi per coach Tomlin e per gli Steelers, pronti a non far rimpiangere il passato scomodo e a riportare Pittsburgh alle proprie certezze sia offensive che difensive, puntando al primato di Division e al ritorno ai playoff dove le terrible towel potrebbero giocare brutti scherzi alle grandi favorite della AFC.

BALTIMORE RAVENS

Chiudiamo questa preview con i favoriti sulla carta della Division, i Ravens, vincitori della stessa nel 2006, tornati in auge dopo un 2005 assai negativo, e chiamati a ripetersi in questa stagione, dopo la delusione della sconfitta al primo turno playoff contro gli Indianapolis Colts.

La Free Agency per i Ravens è stata abbastanza movimentata, con un paio di grossi colpi, in entrata e in uscita, determinati dall'arrivo dai Bills di Willis McGahee, running back bizzoso, ma in grado di garantire un apporto notevole al gioco di corsa, che ha perso Jamal Lewis, passato a Cleveland dopo sette anni di militanza a Baltimore e un numero impressionante di portate, e dalla partenza di Adalius Thomas in direzione New England, dopo una stagione da superstar difensiva.

McGahee è un running back meno potente di Lewis, più agile e in grado di correre anche all'esterno con particolare efficace, grazie al suo cambio di direzione. Nel 2006, complice un rapporto ormai deteriorato con Buffalo, le sue statistiche non sono state all'altezza del suo talento, ma McGahee è in grado di garantire ai Ravens una dimensione nuova e molto più produttiva nel gioco di corsa, e sfruttando una linea offensiva decisamente migliore rispetto a quella dei Bills, potrebbe aumentare le yards corse e i touchdowns.

In quel senso la prima scelta al Draft di Ben Grubbs, guardia da Auburn, dalle eccellenti doti atletiche e in grado di dare un contributo immediato nei blocchi in campo aperto, può garantire un sicuro spazio di manovra per il nuovo runningback, anche perché a fianco di Grubbs, che sicuramente sarà  lanciato nella formazione titolare a stagione in corso, ci sarà  il futuro hall of famer Jonathan Ogden, che ha tolto i dubbi sul suo possibile ritiro e ritornerà  ad aprire spazi per le corse del nuovo runningback.

Per il resto l'attacco si basa ancora sul vecchio McNair, sempre acciaccato, ma in grado di garantire una solida presenza in regia. Coach Billick spera che quest'anno, oltre alla definitiva consacrazione di Mark Clayton, ci sia l'esplosione di Demetrius Williams, scintillante nel finale di stagione scorsa e in grado di togliere il posto nel corso di questa al veterano Derrick Mason, che verrà  utilizzato come slot receiver nelle formazioni a tre ricevitori, situazione vista poche volte nell'era Billick. Senza dimenticare Todd Heap e la sua capacità  di essere quasi un ricevitore aggiunto nell'attacco dei Ravens (765 yards), e decisivo nelle ultime 20 yards (6 td).

McNair dovrà  dimostrare alla veneranda età  di 34 anni, dopo la deludente partita di playoff contro i Colts, chiusa senza td pass e con due intercetti, di poter essere ancora importante nel gioco offensivo dei Ravens, garantendo quella solidità  nel gioco aereo che ne ha caratterizzato la carriera.

Quest'anno, con un running game più esplosivo, il quarterback ex Titans potrebbe avere meno pressione ed avere più possibilità  di cercare i propri ricevitori, sia nel medio-corto, che in profondità  con la velocità  di Williams.

Billick però sa benissimo che Baltimore va dove la porta la propria difesa, probabilmente la più dominante degli ultimi vent'anni in NFL, sempre tra le prime tre della stagione e decisiva in molte vittorie di Baltimore, anche nella passata stagione.

Ray Lewis è sempre il leader maximo, ma il suo apporto non è più così monstre come tre anni fa, e nel 2006 ha raggiunto per poco i 100 tackles totale, anche se ha avuto un impatto molto più consistente nel backfield con 5 sacks e 2 intercetti, sfruttando lo spazio che il rookie Ngata gli garantiva.

Sono stati però i compagni di Lewis ad elevare il proprio gioco fino a livelli di assoluto valore, con una pressione sul quarterback a tratti infermabile, che ha fruttato ben 60 sacks con Pryce e Thomas oltre i 10 sacks e la coppia Scott-Suggs che ha sfiorato il limite, fermandosi a 9 e mezzo.

Proprio Pryce è stato la vera sorpresa dell'anno, arrivato da Denver in fase calante, ha raggiunto i 13 sacks in stagione, ad un passo dal record personale di 14, raggiunto nel 2000 e mai più replicato.

Lui e Adalius Thomas sono stati i veri leader tecnici della difesa di Baltimore, con il secondo che è andato a monetizzare il suo talento a New England, lasciando un bel buco nella posizione di linebacker esterno, nel quale probabilmente si alterneranno Jarrett Johnson e il rookie Antwan Barnes, scelto al quarto giro da Florida International, su cui Billick punta molto, visto il notevole atletismo dimostrato nelle combine.

La secondaria ha sempre Ed Reed come leader, ma probabilmente non per molto, in quanto la dirigenza ha ampiamente criticato la free safety per il suo gioco troppo individualista e poco d'aiuto alla squadra, minacciando addirittura il panchinamento per il proprio pro-bowler.

L'investitura di nuovo leader della secondaria è iniziata già  lo scorso anno, con Dawan Landry, rookie da Georgia Tech, protagonista di una stagione da primato, con 70 tackles, 3 sacks e 5 intercetti, e una copertura difensiva che poche strong safety possono garantire.

I Ravens puntano ancora sulla loro difesa per ripetere la vittoria del titolo della AFC North, in una stagione che si prospetta molto equilibrata all'interno della division, in cui tutte le squadre devono fronteggiare problemi di varia natura, e nella quale sia Baltimore, che Pittsburgh, che Cleveland, sono in grado di poter recitare un ruolo da protagonista nella AFC.

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