Favre-GB: fine di un amore?

Favre guarda perplesso al futuro di Green Bay.

Favre, Favre, Favre… non si possono nominare i Green Bay Packers senza citare il loro uomo simbolo, un eroe per la cittadina dello Wisconsin ed uno dei quarterback più famosi nella storia di questo gioco.
Un legame apparentemente indissolubile quello fra le teste di formaggio ed il loro giocatore più rappresentativo; un legame, però, che negli ultimi tempi ha cominciato a vacillare.
Cosa è successo? Quali sono i retroscena? E quali le prospettive future?
La notizia che ha scatenato un autentico polverone sui giornali e nelle Tv americane, è quella riportata da Jay Glazer su Fox sports: arrabbiato dal mancato acquisto di Randy Moss da parte di Green Bay, Brett Favre avrebbe chiesto ai Packers di essere tradato.
Secondo il giornalista della Fox, 2 o 3 giorni dopo il Draft, l'agente di Favre, Bus Cook, avrebbe telefonato al general manager di Green Bay, Ted Thompson , richiedento il trasferimento per il suo assistito.
Quando la notizia della richiesta di una trade è arrivata all'head coach Mike McCarthy , questi ha immediatamente telefonato al quarterback. Solo dopo una settimana di tentativi McCarthy è riuscito a parlare con Favre, convincendolo a restare.

Questa è l'intenzione del quarterback, almeno secondo le sue ultime dichiarazioni, come quella rilasciata attraverso la franchigia nella quale ha dichiarato: “ero frustrato un paio di settimane fa quando Randy Moss è stato tradato a New England. Io però non ho mai voluto essere tradato e non voglio esserlo. Voglio stare a Green Bay. Voglio finire la mia carriera come Packer. A volte, quando sono frustrato, lacio che le mie emozioni abbiano il sopravvento.”
A dimostrazione del clima teso in casa Green Bay, Favre aveva anche dichiarato al Biloxi (Miss.) Sun-Herald di non voler partecipare al minicamp dei Packers, adducendo la motivazione di dover presenziare alle cerimonie di diploma della figlia Brittany e negando una relazione fra la sua intenzione di non essere presente e la questione Moss.
Queste le notizie fino ad oggi, quando Chris Mortensen , su ESPN, ha riportazto la notizia dell'avvenuto cambio di idea da parte del quarterback.
Brett Favre infatti ha deciso di essere presente al minincamp dei Green Bay Packers questo weekend. E parteciperà  a tutti gli allenamenti, nonostante l'operazione di questa offseason.
“Brett andrà  al camp perchè questa è la cosa giusta da fare… andrà  per i suoi compagni, per incontrare alcuni dei nuovi ragazzi e farà  tutto quello che faranno gli altri”, ha detto Bus Cook, “riguardo Brittany e le operazioni di diploma, Brett ha capito che loro sono veramente organizzati ed hanno riarrangiato alcune cose. C'è stato un grande party la scorsa settimana, hanno visitato alcuni colleges e c'è una cerimonia di diploma la prossima settimana (il 25), così questo è stato un periodo impegnativo per Brett e la sua famiglia”, ha concluso l'agente.

Riguardo alla trade richiesta da Favre: “nesssuno ha mai chiesto il trasferimento”, ha detto Cook, “Brett non ha mai chiesto di esssere ceduto e non vuole essere ceduto”.
Indipendetemente da quelle che sono state le reali intenzioni di Favre, altre cose meritano di essere sottolineate.
Riguardo al caso Moss, quello che i Packers dovevano fare per assicurarsi le prestazioni del wide receiver era quel che hanno fatto i Patriots: dare al giocatore un anno di contratto per $3 milioni nel 2007, con $2 milioni in incentivi e ai Raiders una 4° scelta. I Packers hanno invece insistito su un contratto biennale, con la prima stagione a $1.9 milioni di salario base più 16 game-day roster bonuses di $100,000, per un totale di $3.5 millioni con una 5° scelta per Oaklnad.
I Packers non seguono più le strategie di GM Ron Wolf, che ha costruito una squadra da Super Bowl con trades ed aggressive free agencies in aggiunta ai draft.

I movimenti in off-season dei Packers negli ultimi anni hanno invece lasciato molto a desiderare i tifosi: Green Bay ha perso 3 starting offensive linemen nelle ultime 3 stagioni ed anche il wide receiver stellare Javon Walker è andato. Ora anche Ahman Green è andato via nella free agency…Brandon Jackson può sostituirlo? Attulamente Green Bay è una squadra in ricostruzione che guarda al futuro; Ted Thompson ha così puntato su giovani di prospettiva come il defensive tackle Justin Harrell (che ha però problemi di infortuni) quest'anno o il middle linebacker A.J. Hawk la scorsa stagione. Per non parlare dei vari Daryn Colledge , Tony Moll , Jason Spitz , Abdul Hodge e Greg Jennings …inoltre Aaron Kampman e Nick Barnett hanno ricevuto adeguate estensioni di contratto, mantenendo così insieme il cuore della difesa. E' stata una brutta idea quella di puntare sui giovani invece che su anziani strapagati o su un ricevitore come Moss, noto per la sua cattiva mentalità ?
Dal punto di vista di Favre, nessuno mette in dubbio che i giovani abbiano bisogno di tempo per crescere; tempo che Favre non ha, visto che al massimo gli restano ancora un paio di stagioni davanti.

Ma Green Bay può farsi condizionare da un giocatore pur importantissimo come Favre ma che è in netta fase calante (38 anni; un 70.9 quarterback rating nel 2005 che è stato il peggiore della sua carriera da quando è un titolare; un 72.7 di rating postato lo scorso anno che è stata la sua terza peggior prestazione di sempre; un 56.0% di completi nel 2006, peggior prestazione in carriera; stagioni 2005 e 2006 che rappresentano la prima volta da quando Brett è nello starting lineup nel quale non ha lanciato più touchdowns che intercetti)?
Green Bay non può e non deve mettere alla porta Favre, tuttavia quanto la presenza di Favre ha pesato in negativo su Aaron Rodgers, prima scelta che ancora non ha praticamente toccato un pallone?
Nessuno si immagina per Favre la fine di Joe Montana , che ha chiuso la carriera come Chief, però Brett deve darsi una “regolata”: deve pensare a guarire e giocare meglio, ricordandosi che i Packers sono continuati ad esistere dopo Vince Lombardi e Bart Starr e continueranno anche dopo di lui.

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