NFL Mock Draft 2007 – #2

Calvin Johnson potrebbe costringere i Buccaneers a salire di posizioni.

In questo periodo di offseason le notizie, gli opinioni e gli approfondimenti sul prossimo draft sono innumerevoli, ed in questo momento toccano tantissimi argomenti caldi, tutti relativi al primo giro. Al Davis deciderà  di andare sul braccione di Russell o sul talento ineguagliabile di Johnson? Marshawn Lynch è da primo giro? I Cleveland Browns passerebbero seriamente Peterson per ascoltare le odi amorose che Quinn sta tessendo loro? Cederà  Washington alla tentazione Briggs scombussolando i piani delle altre franchigie, dato che se a Chicago arrivasse la sesta scelta assoluta la scambierebbe ulteriormente?

Proviamo a rispondere qui sotto, cercando di incastrare al meglio ogni pezzo del puzzle.

1) Oakland Raiders - JaMarcus Russell - Louisiana State QB
L'enigma è grande, l'indecisione pure. Il dramma amletico dell'essere o non essere ha trasformato la sede degli Oakland Raiders in un "quarterback o wide receiver?", riserva che verrà  sciolta solo il giorno del draft dopo milioni e milioni di continue speculazioni, senza contare quelle già  scritte sui giornali americani. Dopo la scelta di non firmare David Carr, la scelta più logica ci sembra quella di JaMarcus Russell, l'ex quarterback di Lsu, dotato di un braccio potente, di un fisico massiccio e di sufficiente precisione nel corto-medio raggio, tutte caratteristiche che rispecchiano l'esigenza latente del team di Al Davis, condannata alla mediocrità  in assenza di un regista di degno valore. Russell, tra l'altro, ha ancora margini di miglioramento, e se la sua etica lavorativa risponderà  alle attese lo spot di regista sarà  bloccato per lunghi anni a venire, e per gli occupanti del Black Hole arriveranno anni molto migliori di quelli appena trascorsi.
2) Tampa Bay Buccaneers (via Detroit)- Calvin Johnson - Georgia Tech WR
John Gruden non ha mai nascosto di essersi "innamorato" del miglior wide receiver disponibile al draft, una combinazione di atletismo, velocità  e stazza fisica che è raro vedere in un giocatore di football. Farà  Tampa il sacrificio di cedere qualcosa ai Lions (Simeon Rice?) per scambiare le rispettive posizioni? Secondo noi sì, perché Johnson ha doti di giocatore spettacolare dentro di sé, può saltare in testa a tutti, è veloce nel separarsi dal difensore correndo la traccia, tutte doti che mischiate assieme ne fanno un franchise player. Tampa ha bisogno di molte altre cose, ma l'occasione di prendersi un giocatore del genere è davvero troppo ghiotta, considerata la delusione di Michael Clayton e l'età  inesorabile di Joey Galloway.
3) Cleveland Browns – Adrian Peterson - Oklahoma State RB
Il running game di Cleveland è stato a dir poco deficitario, e da anni questa posizione non gode della continuità  necessaria a rendere completo un attacco gestito troppo per forzate vie aeree e di risultati conseguentemente alterni. Nonostante qualche dubbio sulla tenuta fisica, Adrian Peterson è quindi una scelta obbligata per la compagine dell'Ohio. Preferiamo non farci tradire dall'annuale dato a Jamal Lewis, mossa sostanzialmente senza futuro, ed immaginare nel backfield anche questo runner punitivo, che cerca spesso il contatto con il difensore ma che è anche capace di aggirarlo con movenze di agilità , oltre ad avere mani sufficientemente buone per ricevere qualche pallone e trasformarlo in yards preziose. Rimane una scommessa data la sua storia di infortuni, tuttavia sono significative le 1.012 yards corse nelle sole 7 partite giocate nel 2006: con la sua presenza, che toglierebbe diversa pressione, persino Charlie Frye potrebbe dare il meglio.
4) Detroit Lions (via Tampa Bay)- Brady Quinn - Notre Dame QB
Sulla scia dell'ipotetico scambio con Tampa, i Lions avrebbero solamente di che guadagnare, perché Brady Quinn, il loro obbiettivo numero uno, sarà  ancora disponibile. Preso atto delle scelte di offseason, che hanno rinforzato parecchio la linea offensiva, la scelta di Joe Thomas così in alto non ha più senso, ed ecco quindi un giovane prospetto di talento da mettere nelle mani migliori che si possano immaginare, quelle di Mike Martz. Quinn, dalla sua, ha già  la fortuna di aver lavorato con un certo Charlie Weis al college e Detroit ha l'occasione per porre fine agli errori commessi in passato portandosi a casa un regista solido, preparato e volenteroso, con un ottimo braccio e molto esperto in materia di competizione ad alti livelli grazie al suo passato a Notre Dame. Né Kitna né McCown possono fare miracoli nonostante il pacchetto ricevitori di cui il roster dispone, Quinn invece potrebbe essere il tassello mancante per un futuro di successo per la Motor City.
5) Arizona Cardinals – Joe Thomas - Wisconsin OT
Gli indizi trovati portano ad un'unica soluzione, Leonard Davis, di gran lunga il miglior lineman della truppa, se n'è andato via free agency e l'attacco ha risentito tanto di una linea non adeguata agli standard Nfl. Il cambio di programma dei Lions libera automaticamente Joe Thomas alla 5, rendendo automatica anche la scelta del miglior giocatore di linea offensiva di questo draft per una squadra che ne ha bisogno come l'acqua nel deserto. Thomas può garantire molte cose, tra le quali protezione per Matt Leinart, ottimi blocchi per far rinascere le corse di Edgerrin James, atletismo, forza e tempismo nel prendere posizione, oltre ad un'ampia conoscenza del gioco visti i suoi trascorsi da tight end e defensive end. Può e deve diventare più grosso, ma non si vede dove sia il problema.
6) Washington Redskins – Jamaal Anderson - Arkansas DE
Questa scelta è chiaramente vincolata all'eventuale trade per Lance Briggs con i Chicago Bears, ancora in discussione. Se la scelta rimarrà  a Washington si andrà  in cerca del miglior defensive end disponibile, al fine di riuscire a mettere più pressione ai registi avversari ringiovanendo contemporaneamente il roster, privo di elementi che possano definirsi decisivi e giovani nel medesimo contesto. Le caratteristiche di Anderson, alto, grosso ed atletico, potrebbero significare un grande miglioramento per la difesa dei Redskins sia dal lato della pass rush e sia per il contenimento delle corse, dato che Jamaal difficilmente rinuncia a rincorrere l'avversario anche dopo lo sviluppo dell'azione. Il rischio risiede nella scarsa esperienza che il giocatore ha come titolare al college, dove nel solo 2006 ha riportato numeri strabilianti; ciò che non è in discussione, invece, sono le sue doti fisiche, che parlano di un'accelerazione anormale per un uomo dotato della potenza di 288 libbre.
7) Minnesota Vikings – Gaines Adams - Clemson DE
Le prime scelte dei Vikings non sono sempre state fortunate, specialmente quelle difensive, e spesso non hanno reso come ci si poteva attendere: la settima scelta assoluta dovrà  essere spesa, loro malgrado, per potenziare nuovamente un reparto che si pensava fosse a posto con l'accoppiata Udeze/James, il primo deludente, il secondo colmo di problemi fisici. Se i Redskins andranno su Anderson l'alternativa sicura è Gaines Adams di Clemson, più leggero e veloce del suo pariruolo, ma altrettanto efficace quando si tratta di stendere un quarterback. La sua forza risiede nell'uso delle mani, attaccate ad un paio di braccia forti e lunghe, la sua debolezza resta quella di rimanere intrappolato nei blocchi di tanto in tanto, e nell'andare in pass rush in maniera troppo veemente, con il rischio di perdere il bersaglio, fattori superabili con l'aggiunta di qualche libbra nella sua già  importante struttura.
8) Atlanta Falcons (via Houston)- LaRon Landry - Louisiana State S
L'affare Schaub ha portato i Falcons proprio dove volevano, possono dormire sonni tranquilli (anche se il rischio che Chicago ceda l'eventuale n.6 ad un concorrente resta) e rimanere pressoché certi di ritrovarsi la miglior safety disponibile per le mani. La situazione è critica, Milloy ha 34 anni e Crocker non ha giocato bene, con il risultato che le secondarie hanno concesso molto più di ciò che era negli intenti; Landry è un prospetto molto forte fisicamente e tremendamente veloce, è caratterialmente duro e testato, ha giocato titolare fin dal suo primo anno al college. Può diventare ancora migliore di ciò che già  è, ovvero quando correggerà  la sua tendenza a cercare il colpo a tutti i costi, fattore per il quale l'esperienza di nonno Milloy potrebbe tornare utilissima.
9) Miami - Levi Brown - Penn State OT
Chiaramente il secondo miglior tackle disponibile, Brown farebbe molto comodo ad una linea che da diversi anni non riesce a tornare a capo di una situazione precaria, soprattutto in materia di protezione del quarterback. Nonostante pure il ruolo di defensive tackle necessiti di una sistemata a Miami, l'esigenza di limitare i 40 sacks subiti nel 2006 richiede urgenza, quindi si necessita di una presenza ingombrante come quella di Brown, 323 libbre ed un'agilità  sopra la media da mettere al servizio della linea, caratteristiche che gli consentono di spostare i difensori che tentano di penetrare nel backfield.
10) Houston Texans (via Atlanta)- Amobi Okoye - Louisville DT
A Houston è finita l'era della 3-4, e presto inizierà  quella dell'aggressività  marcata Richard Smith, nuovo defensive coordinator, conosciuto come innovatore e quale parte dei responsabili dei successi della difesa di Miami nel 2006. La chiamata di Okoye quindi ha molto senso, perché il giovane nigeriano, solo 20 anni e già  4 passati al college, ha tutte le carte in regola per andare ad aggiungersi ad una linea che ospita già  Travis Johnson e Mario Williams, una linea che grazie alla sua presenza potrebbe sensibilmente aumentare le occasioni di portare risultati di pass rush e di contenimento sulle corse, reparti storicamente deficitari per l'ultima arrivata in Nfl.
11) San Francisco 49ers - Alan Branch - Michigan DT
Scende di qualche posizione, dopo qualche "boccheggiamento" di troppo al suo pro day, la considerazione di questo mammuth da Michigan, che farebbe faville nella 3-4 dei 49ers, speranzosi di poterselo trovare inaspettatamente tra le mani. Branch è un vero e proprio nose tackle, può prendersi cura di due bloccatori alla volta grazie ad una tremenda forza fisica, che gli permette di fare grosse giocate soprattutto sulle corse. Non eccelle in pass rush, ma il suo compito sarebbe principalmente quello di creare spazi per le penetrazioni dei compagni.
12) Buffalo Bills – Patrick Willis - Mississipi LB
Il reparto linebacker dei Bills è stato decimato dalla offseason, quindi esiste l'emergenza di aggiungere profondità  e di trovare un sostituto per London Fletcher nel mezzo della difesa. Willis lavora veramente sodo, non ha paura di giocare infortunato ed ha delle qualità  fisiche eccellenti che gli consentono placcaggi punitivi e pericolosità  in blitz, proprio ciò che serve a Buffalo per non perdere terreno nel ricostruire il reparto. Per essere davvero completo deve migliorare, e molto, in fase di copertura. Ragazzo serio ed intelligente.
13) St. Louis Rams - Adam Carriker - Nebraska DE/DT
Anche nel 2006 i Rams hanno avuto enormi problemi nel contenere le corse, quindi il loro obbiettivo principale è colmare questo vuoto. Chi potrebbe fare al caso loro è Adam Carriker, un defensive end che può giocare tranquillamente da tackle, alto grosso e potente. In campo fa moltissime cose non evidenti, ma non per questo importanti, non è considerato un pass rusher eccellente ma riesce molto bene a coprire gli spazi, fattore che fa di lui uno specialista di contenimento delle azioni di corsa, proprio ciò di cui i Rams necessitano. Non ha paura di dare tutto quello che ha, altra dote di difficile insegnamento.
14) Carolina Panthers - Greg Olsen - Miami Hurricanes TE
Dai tempi di Wesley Walls il tight end non è più un fattore offensivo nel North Carolina, data la predilezione di schemi di blocco e non più di ricezione. In un sistema d'attacco chiaramente limitato come quello dei Panthers ci sarebbe posto per l'unico giocatore del ruolo che verrà  scelto al primo giro, appunto Olsen, tight end dalle mani sicure in grado di costituire quella minaccia aggiuntiva che tanto serve a Jake Delhomme (o David Carr) per evitare di spedire la palla sempre al solito, prevedibile indirizzo, quello di Steve Smith.
15) Pittsburgh Steelers - Leon Hall - Michigan CB
Gli Steelers non hanno urgenze gravi ed a questo punto potrebbero considerare la discesa di posizioni. Rimanessero qui si ritroverebbero la possibilità  concreta di poter contare sul miglior corner disponibile di una tornata non eccelsa, ma pur sempre in grado di fare della differenza. Hall è molto fisico e preciso nei placcaggi, ha molta esperienza da titolare (viene dalla Big Ten) e cerca sempre la giocata aggressiva. Potrebbe ben figurare negli schemi di nickel per iniziare, per poi capire se uno dei due posti da starter può essere suo viste le difficoltà  di Ike Taylor. Lawrence Timmons è un'altra possibilità , ma la sua scelta è troppo dipendente dallo schema che Tomlin utilizzerà  l'anno venturo.
16) Green Bay Packers - Marshawn Lynch - California RB
I Packers, dopo la dipartita di Ahman Green, hanno un grande vuoto nel backfield e Marshawn Lynch può fare al caso loro. E' il tipo di runner che va dritto al sodo, non ha grandi finte a sua disposizione ma è molto arduo da abbattere, ed appena arriva il contatto con il difensore le sue gambe non smettono di spingere; non è un portatore di palla assiduo, ma Herron e Morency possono dargli una grossa mano. E' un ottimo ricevitore, che potrebbe rappresentare una simbolica opzione aggiuntiva per l'attacco guidato da Brett Favre. Gli unici dubbi riguardano i suoi recenti problemi giudiziari, sta ai Packers valutare e pesare per bene questo importante aspetto: il talento, però, c'è tutto.
17) Jacksonville Jaguars - Reggie Nelson - Florida S
La recente storia dei Jaguars porta in dote diversi problemi nel settore safety, dove infortuni ed età  cominciano ad avere pesi da non sottovalutare. Nelson è un colpitore molto crudo, non sempre compie la scelta giusta, ma è in grado di recapitare placcaggi che non si dimenticano con facilità . Nella gloriosa stagione 2006 di Florida è riuscito ad intercettare 6 palloni, segno di abilità  e tempismo; non ha una vasta esperienza ad alti livelli perché i primi due anni li ha trascorsi a Kansas, in un junior college.
18) Cincinnati Bengals - Jon Beason - Miami LB
Perso Brian Simmons con la free agency e persa la scommessa con le scelte alte di due anni fa (Thurman con problemi fuori dal campo, Pollack con l'incidente al collo) i Bengals si rimetteranno a caccia dell'ennesimo linebacker, e potrebbero trovare ciò che cercano nella versatilità  di Jon Beason. L'ex giocatore degli Hurricanes ha esperienza in tutte e tre le posizioni del ruolo, difficilmente si fa trovare distante dalle zone calde, è un atleta straordinario e dispensa botte senza pensarci su troppo. Non è un gigante e molti sostengono che non possa battere i blocchi, ma si diceva lo stesso di David Pollack qualche tempo fa.
19) Tennessee Titans - Robert Meachem - Tennessee WR
I Titans hanno perso il loro ricevitore più produttivo, Drew Bennett, ed il reparto aveva comunque bisogno di miglioramenti data l'assenza di un playmaker vero per Vince Young. Meachem è un prodotto dei locali Volunteers, è un grande atleta, agile e di statura intrigante (6-3), che in questo sistema potrebbe permettergli di costituire un serio punto di riferimento per le giocate che contano. Durante la sua carriera collegiale è maturato tantissimo, se crede in se stesso può fare disastri alle secondarie avversarie.
20) NewYork Giants - Lawrence Timmons - Florida State LB
A New York è rimasto ben poco tra i linebackers, in quanto i problemi di infortuni (Arrington) e di inconsistenza (Emmons) hanno lasciato spazio ad un ricambio generazionale anticipato. Timmons è un giocatore ideale da mandare in blitz per la sua aggressività  ed esplosività , ed è capace di ottenere discreti risultati contro i blocchi avversari grazie ad un primo passo notevole. Non ha avuto un'eccessiva esposizione al college per via dei grandi nomi che hanno giocato con lui, il 2006 è stato il suo cosiddetto "breakout year".
21) Denver Broncos - Jarvis Moss - Florida DE
Il ruolo di defensive end è l'area della difesa che ha bisogno di maggiori miglioramenti sulle montagne del Colorado, e non a caso i Broncos a suo tempo avevano inseguito nomi altisonanti per coprire la necessità , non ultimo quello di Patrick Kerney. Jarvis Moss ha ridicolizzato qualsiasi uomo di linea gli si parasse davanti contro Ohio State nella finale per il titolo, sfruttando principalmente il suo atletismo e la sua agilità . E' ancora un po' leggero per la Nfl, ma lavorando in palestra può ovviare al problema; in una 3-4 può giocare benissimo da outside linebacker, essendo dotato di una discreta velocità  di partenza.
22) Dallas Cowboys - Aaron Ross - Texas CB
I Cowboys hanno firmato Ken Hamlin per un anno, quindi il ruolo di safety verrà  coperto nei giri successivi. Interessante diventa questa chiamata, che potrebbe seriamente significare l'approdo (o meglio la permanenza) in Texas di Aaron Ross, corner che ha appena terminato la carriera con i Longhorns. La sua scelta sarebbe sostanzialmente motivata da necessità  di dare profondità  ad un ruolo coperto da Glenn ed Henry, nessuno dei quali è futuribile a lungo termine. Ross ha la pregevole qualità  di trovarsi spesso al posto giusto nel momento richiesto, è un ottimo saltatore ed è capace di crearsi opportunità  di anticipo del ricevitore avversario con discreti risultati. E' partito titolare solamente nell'anno da senior, a Dallas avrebbe tempo di imparare e maturare partendo da backup.
23) Kansas City - Dwayne Bowe - Louisiana State WR
L'ex bersaglio primario di JaMarcus Russell a Lsu si propone quale ricevitore solido e coraggioso, in grado di effettuare ricezioni medio-corte e di guadagnare preziose yards extra, senza porsi il problema della botta che sta per arrivare. Non è un velocista, ma i Chiefs hanno più bisogno della sua sostanza, è un grande bloccatore downfield (farebbe la felicità  di Larry Johnson) e si è costruito la carriera con la pericolosità  nelle ultime 20 yards, caratteristica che lo sposa bene con la filosofia offensiva dei Chiefs.
24) New England Patriots - Paul Posluszny - Penn State LB
I Patriots avranno due scelte al primo giro e la prima di queste potrebbe venire spesa su Posluszny, con l'ottica di restituire gioventù ad un reparto che potrà  contare su Bruschi e Vrabel ancora per pochi anni. Il prospetto da Penn State è un outside linebacker dal grande istinto, aggressivo quanto richiedono gli schemi della difesa di Belichick, dotato di un grande carattere che può tramutarsi in leadership sul campo. Nel suo passato ha un infortunio ai legamenti (2005), ma è così considerato da essere stato eletto da qualcuno come il più grande linebacker ad aver mai giocato con i Nittany Lions.
25) New York Jets - Darrelle Revis - Pittsburgh CB
I Jets avrebbero bisogno di Greg Olsen per ovviare alle loro lacune del ruolo, ma alla 25 non c'è possibilità  di trovarlo libero. I biancoverdi di New York saranno costretti dunque a focalizzare la loro attenzione verso un'altra lacuna, quella delle secondarie, dove il trio composto da Miller, Dyson e Poteat spaventa ben pochi avversari. Revis si propone come corner solido, in grado di supportare il reparto nelle azioni di corsa, che usa la fisicità  per contrastare i difetti in velocità , non esattamente lampante. Adora giocare con aggressività , sua croce e delizia, perché se concede la giocata non riesce poi a recuperarla.
26) Philadelphia Eagles - Michael Griffin - Texas S
Gli Eagles hanno estrema necessità  di trovare delle risposte nel ruolo di safety, dove l'età  di Dawkins è un fattore ed i problemi in copertura di Michael Lewis, panchinato a metà  stagione e poi lasciato libero, sono stati eccessivi. Proprio l'abilità  in copertura è la principale caratteristica positiva di Griffin, safety in grado di localizzare il pallone con efficacia, sufficientemente veloce per coprire diverse yards di campo. E' stato anche un gran giocatore di special teams, specializzato nel bloccaggio di punts.
27) New Orleans - Chris Houston - Arkansas CB
Le secondarie dei Saints necessitano di un miglioramento immediato, dato che la fiducia in Fred Thomas, troppo propenso a concedere grandi giocate, sembra sia finita qui. Con i due migliori prospetti presumibilmente già  andati, ecco che la scelta di Houston avrebbe un senso compiuto, in quanto il giocatore è in possesso di ottime doti in copertura, è sufficientemente fisico per disturbare i ricevitori subito dopo lo snap ed è abbastanza veloce per tenere la marcatura nelle prime yards. Ha ancora un numero insufficiente di intercetti nelle sue statistiche, ma riesce comunque a seguire le traiettorie dei lanci.
28) New England Patriots - Brandon Merriweather - Miami S
La potente safety da Miami ha visto la sua considerazione scendere repentinamente dopo la rissa che coinvolse gli Hurricanes con Florida International durante lo scorso campionato, nella quale si distinse per aver perso totalmente il controllo. Trovarselo qui rappresenterebbe l'ennesimo furto con scasso per i Patriots, che necessitano di un elemento giovane in grado di sostituire Rodney Harrison e di stabilizzare un reparto falcidiato dagli infortuni negli ultimi 3 anni. Merriweather non si risparmia sul campo, è un gran colpitore e sa leggere le situazioni; bravo in copertura può dare una mano anche sulle corse, può giocare in varie posizioni e soprattutto non ha infortuni gravi nel suo curriculum. Gli unici punti di riflessione riguardano il comportamento fuori dal campo, tende ad incappare in incidenti spiacevoli.
29) Baltimore Ravens - Joe Staley - Central Michigan OT
La storica consistenza della linea offensiva dei Ravens è ormai storia, e l'esigenza latente è quella di lasciare spazio ai giovani assicurandosi possibilmente un franchise player, in grado di sostituire nell'immediato chi è prossimo al ritiro. Staley è migliorato di anno in anno nella sua carriera collegiale e margini per andare oltre ce ne sono ancora: è atletico e veloce in rapporto al suo peso (306 libbre), gli manca solo quel tantino di cattiveria in più che può farne un tackle dominante. Se Ogden resta, può insegnargli tantissimo.
30) San Diego Chargers - Ted Ginn Jr. - Ohio State WR
Il pacchetto ricevitori dei Chargers è parecchio scarno, ma soprattutto è il reparto meno produttivo di tutto l'attacco. Un playmaker serve tantissimo sotto il sole della California, ed il nome di Ted Ginn Jr. potrebbe rivelarsi l'ideale per dare una scossa generale. San Diego non può vivere della sola produzione di Eric Parker, da sempre insufficiente per gli standards Nfl, ecco quindi la necessità  di schierare un giocatore che può trasformare in punti ogni pallone che tocca, velocissimo, difficile da marcare in profondità . Molto grezzo come talento probabilmente non sarà  mai un ricevitore primario, ma finchè c'è Gates il problema non sussiste. Può infliggere seri danni sui ritorni di calcio, come successe nel National Championship.
31) Chicago Bears - Justin Blalock - Texas OG
Se restano fermi alla 31, i Bears devono pensare al loro futuro e quindi alla necessità  di sostituire i grandi vecchi della linea offensiva. Potrebbero quindi permettersi il lusso di scegliere la miglior guardia disponibile in quanto Blalock ha esperienza da vendere, è versatile (ha giocato anche tackle) ed è bravo nel creare varchi per le corse, sulle quali poggiano le fondamenta dell'attacco di Chicago. Le sue abilità  gli consentono di settarsi con i tempi richiesti all'esterno in situazioni di screen pass, altro schema importante del reparto offensivo della Windy City.
32) Indianapolis - Demarcus "Tank" Tyler - North Carolina State DT
I campioni Nfl sono stati in crisi profonda nella loro campagna vincente, ed il motivo risiedeva esclusivamente nel numero di yards concesse su corsa. Tyler è una scelta semi-obbligata, perché Reagor è stato perso come free agent e gli altri componenti del reparto hanno deluso; l'ex Wolfpack è uno specialista nel fermare le corse, ha le capacità  per evitare i blocchi e può penetrare in territori avversari per fare giocate che contano. Le qualità  fisiche ci sono tutte, quelle mentali sono da sviluppare: Tyler ha la tendenza a calare nei secondi tempi, è carente in concentrazione ed ha bisogno di allenarsi sempre al meglio.

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