Schott’s Fired

Marty Schottenheimer: alla fine il licenziamento è arrivato anche per Marty Ball.

La decisione tanto attesa e prevista da tutti in seguito alla sconfitta dei Chargers nella loro prima partita dei playoff contro i New England Patriots è arrivata: Marty Schottenheimer, capo allenatore di San Diego, è stato licenziato.
Eppure, facendo un salto indietro di circa quattro settimane, Dean Spanos e AJ Smith, rispettivamente presidente e GM dei Bolts, avevano confermato Schottenheimer per la stagione 2007, cosa che peraltro aveva colto di sorpresa l'intera NFL, vista a) l'ennesima precoce uscita dalla postseason di una squadra allenata dal nostro Marty (5-13 il suo record nei playoff dopo la sconfitta del 14 Gennaio), b) la sua tempestosa relazione con il GM AJ Smith, andata sempre più degenerandosi dopo il 2003, il primo anno cha ha visto Smith come general manager dei Chargers, carica che ha rivestito in seguito alla morte di John Butler.

Nonostante il binomio Smith/Schottenheimer abbia trasformato San Diego da squadra disastrata a contendente per il Super Bowl (35-13 nelle ultime tre stagioni con due titoli della AFC West), i rapporti tra i due sono andati velocemente a sud e Smith si è trovato ripetutamente in contrasto con l'head coach (che, sottolineiamo, non aveva personalmente assunto), avendo a che ridire anche circa questioni strettamente riguardanti gli schemi chiamati durante le partite. Per farla breve, basta dire che nell'ultimo periodo erano arrivati a comunicare mediante intermediari.
Ecco perché l'America, il 17 Gennaio, era rimasta di stucco di fronte alla conferma di Schotty, visto che tutti credevano che una situazione che lo stesso Spanos avrebbe poi definito "disfunzionale" fosse destinata a risolversi nel licenziamento di uno dei contendenti. Ma Spanos e Smith, nell'arrivare a tale decisione, avevano ritenuto essenziale dare continuità  all'organizzazione: Marty sarebbe così entrato nell'ultimo anno del suo contratto dopo aver rifiutato un'estensione annuale del valore di 4,5 milioni di dollari comprendente una clausola rescissoria da 1 milione di dollari.

A questo punto, sorge spontanea la domanda: cosa sarà  mai successo in appena quattro settimane per far cambiare così radicalmente idea al presidente di origini greche? "Quando in gennaio ho deciso di andare avanti con Marty Schottenheimer, l'ho fatto con l'aspettativa che il nucleo del suo staff rimanesse intatto", ha detto Spanos. Come potete immaginare, suddetto nucleo, al contrario, si è letteralmente disintegrato: Cam Cameron (l'offensive coordinator) e Wade Phillips (il difensive coordinator) sono diventati capo allenatore rispettivamente dei Miami Dolphins e dei Dallas Cowboys, Rob Chudzinski (allenatore dei tight ends) è stato assunto dai Cleveland Browns in veste di offensive coordinator, mentre Greg Manusky (allenatore dei linebackers) ha preso la via della Bay Area in qualità  di difensive coordinator dei 49ers.

Proprio questo smembramento sembra ritenuto all'origine della crescita delle tensioni nel front office dei Chargers, che è arrivato a ritenere Schottenheimer responsabile di tutte le defezioni citate. Va detto che Marty, secondo le regole della lega, non poteva impedire ai suoi due coordinatori di lasciare la squadra per acquisire la carica di allenatore capo, ma poteva sì impedire al resto delle franchigie di contattare i suoi altri assistenti. E pensare che Smith, durante lo scorso Dicembre, aveva dichiarato che, secondo lui, il merito per la strepitosa stagione era tutto di Cameron e Phillips."Sia io che Marty vogliamo vincere un titolo. Abbiamo avuto diversi punti di vista su come conquistarlo", ha commentato il general manager.
Pare che domenica scorsa si sia verificata la famosa ultima goccia: Schottenheimer, proclamando di avere il diritto di formare il proprio staff, voleva intervistare il fratello Kurt per la posizione di difensive coordinator, mossa che a Smith e a Spanos andava tutt'altro che a genio. Ed ecco che lunedì alle cinque del pomeriggio Spanos ha comunicato a Marty il suo licenziamento. "Ho preso la decisione di restare con il general manager. Credo che nel lungo periodo sia la cosa migliore per l'interesse della squadra", ha detto Spanos, "Abbiamo avuto molto successo" in regular season".

Spanos è quindi rimasto dalla parte del suo GM, che fin dalla sua assunzione ha dimostrato grandi capacità  e intuito nel mettere insieme i pezzi per una squadra da titolo: il suo colpo numero uno sta nell'aver scambiato Eli Manning per tre Pro Bowlers, vale a dire Philip Rivers, Shawne Merriman e Nate Kaeding. E questa non era la prima volta in cui il presidente dei Bolts ha dovuto prendere una decisione del genere: dopo la sconfitta dei Chargers nel Super Bowl XXIX, l'allenatore Bobby Ross e il GM Bobby Beathard non potevano più convivere. Anche in quel caso, fu il GM a rimanere.
A questo punto, Schottenheimer, che ha annunciato che il ritiro non è affatto nei suoi piani, è diventato un disoccupato di lusso, visto che i Chargers dovranno devolvergli ugualmente 4 milioni di dollari per il suo ultimo anno di contratto. Nella conferenza post-licenziamento, stranamente, non ha criticato il suo ex-presidente, anzi: "Dean doveva prendere una decisione davvero difficile, e merita il mio applauso per questo. Questa è la sua squadra".
Alla notizia del licenziamento, tutti i giocatori intervistati si sono detti a dir poco scioccati. "Ho sempre avuto il più grande rispetto per Marty sia come persona che come coach", ha detto LaDainian Tomlinson, "Ha sempre cercato di far le cose per il meglio. Di certo ha costruito qualcosa di speciale con la nostra squadra, e penso che anche gli altri giocatori lo possano confermare. Ha creato una famiglia, e questa è una cosa che ho apprezzato molto. Non so cos'altro dire".

Sicuramente la fine dell'era del "Marty Ball" in quel dell'"America's Finest City" doveva essere proclamata almeno un mese prima, sia per il bene della squadra, sia per il momento tutt'altro che propizio per la costituzione di un coaching staff adeguato, considerato che nella NFL è gennaio il mese dedicato al mercato-allenatori. Spanos, al riguardo, ha però specificato che la fase di ricerca del nuovo capo allenatore sarà  di breve durata.
Come immaginabile, si sono già  fatti alcuni nomi per il futuro successore di Schottenheimer: Ron Rivera (difensive coordinator dei Bears), Rex Ryan (difensive coordinator dei Ravens), Norv Turner (offensive coordinator dei Niners), Mike Zimmer, da poco assunto come difensive coordinator dagli Atlanta Falcons.

Intanto, ieri è stata la volta del colloquio con il primo candidato, vale a dire Mike Singletary, leggendario linebacker dei Bears campioni del mondo e attualmente assistente allenatore dei 49ers. Singletary ha detto di aver incrociato al quartier generale dei Chargers Schottenheimer, che stava ancora sgombrando il suo ufficio: "L'ho visto e gli ho detto ciao".
Una cosa è certa: non è di fuori che per il prossimo head coach di San Diego si ripeta ciò che successe a Jon Gruden nel 2002: ereditare una squadra già  da titolo e conquistare il Super Bowl.

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