L'immenso Tiki Barber corre per l'ultima volta in carriera..
NFL 2006 ultimo atto.
Dopo una stagione breve ma intensa viene il tempo che anche i gladiatori si riposino e scendano in campo una volta tanto solo per divertirsi e dare spettacolo, niente blitz assassini o placcaggi duri e palla in aria ogni volta che si può a cercare lo spettacolo.
E visto che spettacolo deve essere, quale migliore palcoscenico della Big Island con il sole che fa capolino tra le palme e i nativi a ballare la Hula tra spiagge immacolate e campi da golf come tavoli da biliardo. Qui puoi digerire l'amarezza per una stagione sotto le aspettative insieme a un bicchiere di daiquiri oppure sorridere come se niente fosse al solito cronista antipatico che ti chiede se nel MVP "alla carriera" assegnato al SB abbiano contato più i passaggi completati in campo o i passaggi degli spot sulle reti nazionali (Manning detiene anche il record di commercials per un giocatore in attività ).
Nel posto che più somiglia al paradiso in terra. ognuno può finalmente dedicarsi al passatempo preferito e se fa un po' sorridere immaginarsi un gigante come Miki Strahan impegnato su un percorso di golf a sfidare Dwight Freeney non è difficile pensare a Tiki Barber che fa visita alla base dei Marines e magari comincia a mettere in cantiere qualche intervista per il prossimo anno alla NBC dove l'ex runner dei G-Men ha confermato la propria presenza nello show post-partita del Sunday Night.
Ma veniamo alla partita.
La prima notizia è che la AFC ha completato il sorpasso ai danni della gemella NFC con un calcio da tre punti di Nate Kaeding (che si riscatta dopo l'errore con i Patriots) quando mancavano pochi secondi all'over-time.
La seconda è che abbiamo assistito all'ennesima partita di questa post season decisa da un kicker cosa che farà certamente felici gli Agenti dei suddetti ma darà nel contempo qualche pensiero al Commissioner NFL ancora intento a svicolare dalle critiche della stampa per la mancanza di spettacolo al Superbowl.
Finalmente si è rivisto alla grande Carson Palmer (8/17, 2 TD 190yds), protetto da una linea impenetrabile e dalle regole non scritte del Pro Bowl che bandiscono i colpi duri, il QB dei Bengals ha potuto sfoderare il braccione dei bei tempi, andando a pescare Reggie Wayne con un colpo da 72 yards e ripetendo l'operazione con il compagno Chad Johnson per 42 garantendosi il premio di miglior giocatore e mettendo una seria ipoteca sui 40.000 $ di bonus partita.
In molti si erano chiesti se Palmer avesse superato i problemi legati all'infortunio subito l'anno scorso nei play off contro gli Steelers e l'esibizione di sabato non poteva chiarire i dubbi dei tifosi dei Bengals ma sicuramente ci ha mostrato le immense potenzialità di questo ragazzo quando riesce a giocare a mente libera.
Un po' in ombra Peyton Manning (5/12) che ha giocato solo due drive (meglio comunque di Marvin Harrison che non è nemmeno sceso in campo) e Vince Young (4/10) che ha provato comunque a mostrare le sue eccellenti doti di corridore senza però molta fortuna.
Dall'altre parte del campo si è visto un buon Tony Romo che ha chiuso con statistiche normali (11/19, 1 TD e 1 intercetto) ma che ha avuto il merito e il carattere per riportare in partita la NFC a 1:48 dal termine quando tutto sembrava perduto andando a pescare Anquan Boldin sul lungo e provando poi un fake sulla conseguente trasformazione (chissà se mentre riceveva lo snap gli è venuta in mente la partita con Seattle?).
Qualche momento di panico vero l'avranno invece vissuto Sean Peyton che ha visto il suo QB infortunarsi proprio sotto i suoi occhi nella partita meno importante della stagione e il punter dei Bills Moorman piallato da Sean Taylor (alla faccia delle regole non scritte del Pro Bowl che vietano placcaggi duri) mentre provava un fake punt nel terzo quarto.
Ultima segnalazione per il TD realizzato da Tiki Barber che ha anche provato a lanciare (intercettato ma le mani sono quelle che sono) e per la standing ovation che gli ha tributato il pubblico mentre passavano le immagini della sua strabiliante carriera.
Cala dunque il sipario sulla stagione 2006 mentre dietro le quinte si cominciano a confezionare i sogni per la prossima, qualcuno prepara le valigie (Marty Schottenheimer licenziato dai Chargers), qualcuno le disfa (Tom Coughlin confermato dai Giants) e altri si meravigliano di doverle fare (Mike Tomlin a Pittsburgh, Phillips a Dallas).
Ne riparleremo presto comunque, per il momento ciao a tutti.