L’Impero Colpisce Ancora

Più Yankee di così…

Un'autorevole “penna” del sito della ESPN, ha dichiarato che veder giocare il miglior shortstop del campionato, nella posizione di terza base, è un po' come chiedere a Pavarotti di esibirsi in una canzonetta"evidentemente (fortunatamente?) le mirabolanti prestazioni del “Lucianone nazionale” nel “Pavarotti & Friends” non hanno una eco al di là  dell'oceano, ma così come nel corso degli anni l'acclamato tenore ha potuto evoluire in duetti con italiche (e non) popstar di dubbio gusto, così, quello che da molti è considerato il miglior giocatore delle Majors, Alex Rodriguez, dovrà  adattarsi ad una posizione precedentemente occupata in una sola occasione (l'All-Star Game) per coronare il proprio sogno di giocare in una squadra in grado di competere per il titolo.

Con l'ufficializzazione (non senza qualche riserva), da parte del Commissioner Bud Selig, è infatti andata in porto una delle più grandi trade nella storia del baseball, trade destinata a suscitare polemiche e discussioni, nonché ad alimentare quel mito degli Yankees come squadra più odiata d'America, vero e proprio “Impero del Male”, in grado di mettere sotto contratto qualunque giocatore e di infischiarsene dei danni che lo squilibrio in termini di payroll e di rosters, cui una simile politica societaria inevitabilmente conduce, potrebbe causare al mondo del baseball.

Lungi da noi giudicare questioni di simile complessità , ma se una parte di verità  è certamente contenuta nelle parole dei detrattori di George Steinbrenner e dei suoi sottoposti, è necessario anche riconoscere che nel caso in questione, alcune critiche mosse alla dirigenza dei Bronx Bombers appaiono quantomeno ipocrite. Lo scambio che porterà  l'MVP uscente della American League, Alex Rodriguez, in quel di New York (sponda Yankees ovviamente), infatti, è uno di quei rari ed auspicabili casi, in cui entrambe le parti in causa, possono dirsi soddisfatte: in cambio di A-Rod infatti, arriveranno in Texas Alfonso Soriano ed un giocatore ancora da stabilire; quella che si direbbe una “contropartita tecnica” di tutto rispetto, ma che da sola non basta a spiegare i motivi di soddisfazione dell'owner dei Rangers Tom Hicks, lo stesso uomo che quattro anni fa, aveva scioccato il mondo concedendo proprio a Rodriguez un monumentale contratto da 252 milioni di dollari per dieci anni.

Se la presenza di un fenomeno come A-Rod all'interno di un lineup molto potente come quello dei Rangers, non è stato sufficiente a far abbandonare alla franchigia con sede ad Arlington, l'ultimo posto nella AL West Division, proprio la mole del contratto del giocatore rischiava di strangolare le ambizioni di miglioramento della squadra tifata, tra gli altri, anche dal Presidente Bush.

Così, dopo una offseason in cui le voci di un passaggio di Rodriguez ai Red Sox si sono susseguite instancabilmente, il naufragio della trattativa (dovuto alla scarsa disponibilità  della dirigenza bostoniana ad allargare i cordoni della borsa per assicurarsi il fuoriclasse) sembrava aver condannato il due volte Gold Glove ad un'altra stagione perdente, spesa a cercare di evitare il quarto ed ultimo posto nella division, con la sola prospettiva di alcuni traguardi individuali a fungere da stimolo per scendere in campo e dare sempre il meglio.

La buona sorte però, trova spesso singolari modi per manifestarsi. Di certo, la dirigenza Yankees difficilmente, una volta avvertita dell'infortunio al ginocchio occorso alla propria terza base titolare Aaron Boone, durante una partita di basket, avrà  messo mano al Brachetto.

Quello però che per altre squadre, avrebbe potuto costituire un duro colpo da digerire a pochi giorni dall'inizio della stagione, per gli Yankees non era altro che la molla che metteva in moto un ingranaggio che in pochi giorni, portava ad una delle più importanti acquisizioni nella storia delle pinstripes, una affare che proprio Steinbrenner si apprestava ad accostare a quello di Reggie Jackson nel 1977.

Incassati i (cortesi?) rifiuti di A's e Cardinals, rispettivamente per Eric Chavez e Albert Pujols, gli Yankees intravedevano uno spiraglio in una conversazione con l'agente di A-Rod, Scott Boras, che subito avvertiva telefonicamente il proprio assistito della opportunità  presentatasi: “Gli ho detto che era arrivato il momento di parlare dei suoi obbiettivi"– racconta Boras – e il giorno dopo mi ha telefonato dicendomi di avvertire Tom Hicks che eravamo pronti"”.

Con l'arrivo di Rodriguez e del suo contratto, il payroll degli Yankees si dovrebbe attestare intorno ai 190 milioni di dollari, con la seria possibilità  di sforare il tetto dei 200, nel caso vada davvero in porto la trattativa che pare avviata nientemeno che con Greg Maddux. Con quattro (Giambi, Rodriguez, Jeter e Mussina) degli otto giocatori sopra i cento milioni di contratto, presenti nelle majors, i Bronx Bombers rappresentano una sorta di club d'élite, un paese dei balocchi in grado di offrire a campioni in cerca di contratti vantaggiosi, la possibilità  di lottare ogni anno per il titolo e di farlo, particolare non secondario, nella vetrina prestigiosa dello Yankee Stadium.

Con i Boston Red Sox che a seguito di una offseason aggressiva, sembravano aver colmato il divario dai rivali, mettendo a libro paga il partente Curt Schilling e il closer Keith Foulke, “l'affaire Rodriguez” ed il clamore da esso suscitato, hanno nuovamente capovolto la situazione, riportando i favori del pronostico dalla parte degli uomini di Joe Torre. Se Ron Gardenhire, manager dei Minnesota Twins, è felice di dover affrontare gli Yankees solamente sei volte per questa stagione, Bob Melvin pari grado dei Mariners era pronto a porsi (sia detto in buona compagnia) il dubbio se questa “escalation” del conflitto tra Boston e New York, finisca a gioco lungo per giovare alla MLB.

L'opinione prevalente però, sintetizzabile nel concetto che “se ci si può permettere di prendere il migliore, non ci si deve far sfuggire la possibilità "” come dichiarato da David Eckstein, sembra andare a braccetto con la ridda di consensi da parte degli addetti ai lavori, riguardo l'impressionante lineup a disposizione di Torre, un lineup che dovrebbe vedere Lofton, Jeter e Rodriguez, nei primi tre spot, con Giambi cleanup, Sheffield, Bernie Williams e Posada, Godzilla Matsui addirittura possibile numero otto ed il seconda base (chiunque sia) a chiudere l'ordine.

Yankees imbattibili dunque? Difficile dirlo"di certo, gli ultimi tre campionati, hanno dimostrato come non necessariamente, un payroll importante conduca alla vittoria finale e se Barry Zito, asso mancino degli Oakland A's, preferisce sapere che i battitori pericolosi sono concentrati in poche squadre, è certo che gli Yankees dovranno tradurre, e in fretta, una lista di nomi altisonanti in una squadra vera e propria, capace di produrre risultati sul campo: tra gli scettici, infatti, in molti ghignano diabolici all'idea di un inizio difficile di stagione per i Bombers, convinti che qualora questo dovesse verificarsi, il Grande Capo Steinbrenner non esiterebbe a far sentire il proprio fiato sul collo ai giocatori e soprattutto a un Joe Torre alla probabile ultima stagione a New York.

A fronte di tali investimenti, qualsiasi risultato diverso dalla vittoria alle World Series, verrebbe considerato inaccettabile, anche se sia il general manager Brian Cashman, che Reggie Jackson, in occasione della conferenza stampa di presentazione di A-Rod (che vestirà  la maglia numero 13) hanno tentato di frenare i facili entusiasmi.

“Non importa quante partite potrà  vincere questa squadra in regular season" – dichiarava in più occasioni Jackson –quel che conta è che siano in grado di vincerne undici nei playoffs"”. Per far questo però è necessario trovare quella chimica di squadra che agli Yankees sembra scomparsa da quando uomini fondamentali come Scott Brosius e Paul O'Neill hanno detto basta.

A-Rod percepirà  dagli Yankees 15 milioni per ognuna delle prossime tre stagioni, 16 per il 2007 ed il 2008, 17 nel 2009 e 18 nel 2010. Tra i vari incentivi, A-Rod potrà  usufruire di una lussuosa suite per le partite in trasferta, mentre i Rangers dovranno acquistare la sua casa in Texas, nonché i suoi luxury box al Ballpark in Arlington ed alla American Airlines Center. Un'operazione “monstre” dunque, agevolata però, proprio dall'infortunio di Boone che potrebbe consentire agli Yankees di tagliare l'80 percento del suo salario dal payroll,, nonché dalla partenza di Drew Hanson verso l'altra lega: la National League? Non proprio"la NFL.

Il passaggio dal ruolo di shortstop a quello di terza base, seppur attutito dal grande talento del giocatore, potrebbe non essere così automatico e indolore come i più ottimisti, tra cui il capitano e grande amico di A-Rod Derek Jeter, pensano. Per agevolarlo, in Florida per lo spring training, ad affiancare il neo acquisto, ci sarà  un apposito allenatore, Graig Nettles, con un passato di all-star nel ruolo.

I soliti maligni, col ghigno di cui sopra, aspettano al varco il primo infortunio di Jeter per vedere Rodriguez brillare all'interbase, convinti che il puzzle messo insieme dagli Yankees comincerebbe ad andare in frantumi. I giocatori in questione la pensano diversamente: “Siamo amici da molti anni – dichiaravano in un coro degno di Paola & Chiara – e se pensate che smetteremo di esserlo adesso, siete in errore"”.

Di certo, A-Rod, acclamato in conferenza stampa al momento di vestire la nuova maglia, ha le idee chiare: “arrivati a questo punto della mia carriera, vincere diventa un obbiettivo fondamentale"” sosteneva il nativo della Grande Mela (da cui se ne è andato assieme alla famiglia all'età  di quattro anni") e continuava con una vera e propria dichiarazione di intenti, quando dichiarava “Derek ha già  vinto quattro anelli"voglio che arrivi a dieci"sono qui per aiutarlo"”. Considerato che gli rimangono sette anni di contratto, i propositi di A-Rod sembrano alquanto minacciosi"

Del resto, tre anni con un record complessivo sotto il 50 percento in quel di Arlington non sembrano avere fiaccato lo spirito combattivo di colui che il 25 gennaio, era stato nominato capitano dei Rangers. Ventuno giorni da capitano dunque, in quello che passerà  alla storia come il più breve mandato dai tempi di Papa Giovanni Paolo I, già  Albino Luciani.

Hicks, dapprima riluttante all'idea di cedere il miglior giocatore del mondo, l'uomo franchigia (il capitano"ok"omeriche risate), a pochi giorni dall'inizio dello spring training, trovava nei propri collaboratori (il GM John Hart e nell'assistente GM Grady Fuson), preziosi consiglieri pronti a rassicurarlo sulla bontà  dell'operazione in corso: “I miei uomini di fiducia mi hanno garantito che sarebbe stato più facile costruire una squadra da titolo, portando a termine lo scambio"”.

Difficile offrire un parere, ma lo spazio salariale liberato dalla cessione di Rodriguez, cui i Rangers verseranno comunque 67 dei 179 milioni rimanenti nel proprio contratto, potrebbe consentire alla franchigia texana di operare sul mercato, per sopperire alla cronica mancanza di una rotazione partenti competitiva, in grado di aiutare quel processo di ricostruzione cominciato durante l'inverno, in cui sono stati lasciati partire Juan Gonzalez e Rafael Palmeiro, per puntare su un lineup giovane e potente.

L'arrivo di Soriano, passato in sordina visto il clamore suscitato dall'approdo di A-Rod sul palcoscenico dello Yankee Stadium, rappresenterà  un innesto importante all'interno di un ordine di battuta il cui nucleo è costituito dall'all-star Blalock, assieme a Mark Texeira ed Eric Young. Difensivamente l'ex Yankee dovrebbe ricoprire il ruolo di esterno centro anche se solo durante lo spring training verranno sciolte le riserve circa un suo possibile utilizzo come middle infielder.

Reduce da due stagioni eccezionali in maglia Yankees, Soriano lascia New York dopo 501 partite giocate, con 98 fuoricampo, 270 punti battuti a casa e 121 basi rubate e con il rimpianto per le pessime World Series giocate contro i Marlins, culminate con l'esclusione di gara 5.

Tutti contenti dunque, dell'esito di questa trade. I risultati, certamente, andranno valutati a gioco lungo per i texani, mentre a New York, risposte positive verranno attese da subito. Probabilmente i tifosi dei Rangers freschi di abbonamento annuale non saranno esattamente entusiasti di aver visto partire il miglior giocatore del campionato e la pillola di saggezza del proprietario non contribuirà  esattamente a lenire il malcontento: “Un giorno saremo tutti eccitati all'idea che (Rodriguez) abbia giocato qui per tre anni"”.

In Italia non gli avrebbero neanche fatto finire la frase: una folla inferocita avrebbe tentato il linciaggio, rispolverando tecniche di tortura medievali particolarmente indicate per la giustizia di piazza. In America le cose vanno diversamente e per stavolta, Hicks potrà  tornare a casa e dedicarsi a rilanciare la propria squadra, sperando di non passare alla storia, come “l'uomo che cedette il più grande di sempre”"

* (n.d.a) La definizione di “Valentine's Day Massacre of 2004”, è di Dan Shaughnessy, grandissimo giornalista del Boston Globe, con riferimento all'ennesimo smacco perpetrato ai danni dei Red Sox, da parte dei loro eterni rivali in pinstripes. Richiama ovviamente alla mente il massacro eseguito dagli uomini di Al Capone nella Chicago della fine degli anni '20, nel corso di un regolamento di conti tra bande rivali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi