Bobby Petrino, nuovo coach di Atlanta con grande sorpresa alla U.L. che lascia.
E così, pochi giorni dopo l'accordo fra Nick Saban e l'università di Alabama, un altro head coach sale agli onori delle cronache sportive americane nel quadro dei rapporti fra sidelines della NFL e della NCAA.
Stavolta, però, rispetto alla vicenda Saban, l'head coach in questione percorre la strada inversa: mentre l'ormai ex Dolphin lascia il mondo dei pro per tornare al college, stavolta abbiamo un passaggio dalla NCAA alla NFL.
L'allenatore di cui stiamo parlando, ovviamente, è Bobby Petrino.
Petrino ha deciso di proseguire sulle “rotte dei volatili”, passando dai Cardinals di Louisville ai Falcons di Atlanta.
Pennuti più grandi e, probabilmente, guai più grandi per lui.
Petrino ha accettato un contratto di 5 anni, per $24 milioni, offerto dagli Atlanta Falcons per sostituire Jim Mora. Il coach ha un record di 41-9 in 4 stagioni a Louisville, dove ha guidato il programma al titolo della Big East ed alla prima presenza ad un Bowl Championship Series.
Il suo passaggio ai pro avviene dopo che Petrino aveva concluso soltanto il primo anno del contratto da 10 stagioni, per $25 milioni, che aveva sottoscritto da meno di 6 mesi con i Cardinals.
“E' un uomo in grado di fare la differenza e darà una forte identità ai Falcons”, ha detto l'owner dei Falcons, Arthur Blank.
I Falcons hanno anche rilasciato un comunicato stampa con le prime dichiarazioni ufficiali di Petrino, che oggi verrà introdotto durante una conferenza stampa.
“Sono eccitato per la sfida che mi aspetta ad Atlanta” ha detto Petrino, “voglio anche ringraziare il preside dell'università di Louisville Dr. James Ramsey e l'athletic director Tom Jurich per tutto quello che hanno fatto per me e per la mia famiglia. Non dimenticherò mai il tempo passato come membro della famiglia dei Cardinals”.
Jurich ha affermato di “apprezzare tutto il lavoro che Petrino ha fatto nel portare il programma al livello ove si trova oggi” e di essere pronto ad ingaggiare velocemente il nuovo coach.
Il nome di Petrino è già circolato, negli anni passati, come possibile nuovo head coach, in altre situazioni: nel 2003 Auburn aveva clandestinamente organizzato un'intervista al coach in merito ad una eventuale sostituzione di Tommy Tuberville; nel 2004 c'era stato un incontro con i dirigenti di LSU; nel 2005 aveva rifiutato l'offerta degli Oakland Raiders.
Petrino ha già avuto esperienze nella NFL dove per 3 anni è stato con i Jacksonville Jaguars come quarterbacks coach ed offensive coordinator.
Le reazioni dei giocatori di Louisville sono state improntate alla sorpresa.
“Sono shockato”, ha detto il kicker Arthur Carmody, “stiamo venendo fuori da una grande vittoria all'Orange Bowl e stavamo pensando al titolo nazionale. Non pensavo che questo potesse accadere. Il coach aveva detto di trovarsi bene nel college football. E' un grande coach e ci mancherà “.
In effetti, Petrino aveva dichiarato che voleva restare a Louisville (così come Saban prima di andare ad Alabama e Dennis Erickson prima di lasciare Idaho per Arizona State, anche se c'è da dire che le dichiarazioni di Petrino erano venute in un momento caldo della stagione, a fine novembre e con la squadra che doveva restare concentrata, quando il nome del coach era uscito fra i papabili per i posti di Miami ed Alabama); ma le cose sono cambiate con l'offerta dei Falcons dopo il licenziamento di Mora. A Blank non è piaciuto l'episodio nel quale è stato coinvolto tempo addietro Mora che, scherzando, aveva detto ad una radio che il suo sogno sarebbe stato quello di allenare all'università di Washington, la sua alma mater.
Mora si è poi dovuto scusare con la comunità di Atlanta per le sue dichiarazioni che, forse, sono state anche usate a pretesto da Blank per l'allontanamento del coach. Infatti, più che l'episodio in se stesso, a determinare la fine del rapporto fra i Falcons e Mora sono stati i risultati; Atlanta non è andata ai playoffs in nessuna delle ultime 2 stagioni e, nel 2005, i Falcons mancarono la qualificazione alla post-season dopo un crollo che li vide perdere 6 delle ultime 8 partite della stagione regolare.
Di shock per la partenza di Petrino ha parlato anche il defensive tackle Adrian Grady.
“Nessuno pensava che questo sarebbe potuto accadere”, ha detto il defensive lineman Earl Heyman, “ma non puoi incolpare il coach di nulla, considerando quello che ha fatto per il programma. Ognuno deve fare quello che è meglio per la propria famiglia. Sono felice per lui. E' un passo avanti…” .
La decisione di Petrino di lasciare i Cardinals, potrebbe avere ripercussioni sul futuro del programma; i juniors Brian Brohm, quarterback considerato fra i più pronti per entrare nella NFL ed il running back Michael Bush hanno tempo fino al 15 gennaio per decidere se entrare nel prossimo draft o tornare per l'ultimo anno al college ed il cambio di allenatore potrebbe diventare un fattore molto importante nella loro decisione.
Adesso per Petrino comincia il difficile. Ad Atlanta, lui che è una mente offensiva, avrà la possibilità di confrontarsi con stelle del calibro di Michael Vick, Warrick Dunn ed Alge Crumpler.
Il suo gioco è molto bilanciato: Louisville è 7° fra le università della Division I-A in passing offense e 12° nelle corse.
I problemi saranno principalmente 2: il primo, quello di confrontarsi con l'ego dei giocatori professionisti e con tutti gli altri problemi che hanno a che fare con il mondo della NFl, come la maggiore pressione mediatica ed i problemi della gestione del salary cap; tutte cose che hanno contribuito al fallimento di altri grandi college football coaches.
Nel passato, infatti, i risultati dei coaches passati dai colleges ai pro sono stati alterni: abbiamo avuto allenatori da Superbowl, come Dick Vermeil (Eagles, Rams, Chiefs, record 120-109), Bill Walsh (49ers, record 92-59-1), Jimmy Johnson (Cowboys, record 44-36); allenatori che sono andati così così, come Tom Coughlin (Jaguars, Giants, record 93-83), Steve Mariucci (49ers, Lions, record 73-71); fallimenti completi, come Dennis Erickson (Seahawks, 49ers, record 40-56), Butch Davis (Browns, record 24-35), Nick Saban (Dolphins, record 15-17), Steve Spurrier (Redskins, record 12-20), Lou Holtz (Jets, record 3-10).
“Io credo che Saban è solo una persona che voleva tornare nel college football”, ha detto Gil Brandt, per lungo tempo nell'esecutivo dei Dallas Cowboys ed ora analista per NFL.com, “Butch è finito in un team che non era per niente buono. Non sono certo di quello che è accaduto a Spurrier. Ma tutti hanno perso con i Redskins, incluso Joe Gibbs … forse Spurrier non era così male come abbiamo pensato”.
Il secondo e più grande problema per Petrino, ovviamente, sarà quello di trovare un sistema che permetta ad Atlanta di utilizzare il potenziale di Vick.
Questa stagione, Vick, con le sue statistiche (204 su 388 per 2171 yards con 20 Td passes, 13 Int, 75.7 di rating), ha mostrato di essere un passatore migliore di quanto si pensi.
Tuttavia, attualmente, Vick non è certo un quarterback che ha nel passaggio il suo punto di forza.
Inoltre, in questa stagione, l'offensive line, fra le latre cose undersize, non lo ha protetto come si deve. Fra i wide receivers, non se ne trova uno da 50 ricezioni.
Petrino ha comunque fatto un grosso lavoro, nel passato, con Jake Plummer ad Arizona State e con Brian Brohm, quarterback passatore e Stefan LeFors, un running quarterback stile Vick.
Adesso, per Louisville, si apre la caccia al successore di Petrino.
Il nome più hot in questo momento è quello del coach di Tulsa, Steve Kragthorpe.
Kragthorpe, 41 anni, ha guidato TU a 3 bowl games in 4 anni ed ha vinto, nel 2005, il Conference USA championship. Inoltre è molto amico dell'athletic director di Louisville, Tom Jurich, fin dai tempi passati insieme a Northern Arizona; Kragthorpe era il quarterbacks coach e l'offensive coordinator dei Lumberjacks nel periodo 1990-93 ed Jurich è stato athletic director di NAU nel periodo 1988-1996.
Altri possibili successori sono l'offensive coordinator di UL Paul Petrino, il quarterbacks coach dei Cardinals Jeff Brohm ed anche il defensive coordinator di Florida Charlie Strong.