Le prime della classe a riposo

Marty Schottenheimer osserva i suoi Bolts, squadra più brillante della lega e in attesa finalmente di un buon gennaio.

In attesa del Wild Cards' week-end, quattro squadre aspettano di conoscere i risultati di questo primo fine settimana di postseason per sapere con chi dovranno incrociare le sciabole sette giorni dopo per i Divisional di conference. Ovviamente si tratta delle due migliori squadre di AFC e delle due di NFC, migliori quantomeno a guardare il record, ma non per questo necessariamente vincenti in partenza, anche se, dalla loro, ci sarà  persino il fattore campo ad attendere gli avversari e questo, in città  climaticamente congelate, potrebbe rivelarsi anche come arma aggiunta.

Come ormai siamo abituati ad osservare in questi anni le due franchigie della AFC in questione sembrano, di primo impatto, decisamente più toste, quadrate, efficienti, che non le "sorellastre" della National; ma non è tutto oro ciò che luccica. San Diego (14-2), ad esempio, è la squadra con il miglior record dell'intera Lega, eppure i suoi destini sembrano troppo legati all'esito delle gare di tal LaDainian Tomlinson, giocatore piovuto da Marte ventisette anni fa e prossimo MVP del campionato. Non ci sono dubbi sul premio individuale per LT, ce ne sono, qualcuno in più, sull'impatto che questo team può imporre nei playoffs e su quanto Marty Schottenheimer riuscirà  a gestire la situazione tradizionalmente da pollice basso nel mese di gennaio.

L'attacco non si discute dalle parti del numero 21 dei Bolts, 1815 yards corse sulle schiene avversarie, ricezioni, lanci e la bellezza di 32 mete, record NFL e best scorer stagionale. Ciò che manca è l'esperienza, soprattutto in cabina di regia, dove il pur bravo Philip Rivers, si troverà  a gestire una situazione nuova come quella delle gare senza domani e dovrà  sperare di avere sempre la stessa sostanza da LT. Differentemente il talento uscito da North Carolina State che sta facendo imprecare la metà  della Grande Mela travolta dalle insicurezze di Baby Manning, dovrebbe giocare forzando molto di più ed attaccando in modo un po' più profondo, potendo contare solo sugli sprazzi di Antonio Gates, totalmente sottostimato nelle giocate importanti della stagione anche se sempre fondamentale e capace di alzare grandi numeri.

Chi può impedire a LT di rimanere fondamentale costringendo Rivers a uscire dal buco e bloccando, magari, anche le velleità  di Michael Turner, giovane e coraggioso runner di supporto? Sicuramente i Baltimore Colts (13-3), armati di una difesa stile muro di Berlino e già  capaci di battere San Diego in regular season. L'esperienza sta dalla parte dei Ravens, i quali non avrebbero timore ad affrontare, nel gelo della propria tana, avversari con attacchi devastanti quanto quello dei Colts, né tantomeno sentirebbero la necessità  di una uscita prematura in surf sulle spiagge di La Jolla in caso di trasferta californiana nella finale di conference. Ray Lewis e Terrell Suggs, il lato cattivo di una 3-4 che può ingabbiare Tomlinson e spingere su Rivers; Ed Reed, Chris McAllister, Dawan Landry e Samari Rolle le secondarie di ferro. In totale una difesa che di playoffs ne ha già  masticati e, qualcuno, va già  ospite in TV con un anello al dito grosso così.

Non vale quello dei Chargers l'attacco dei Ravens, ma ha Steve McNair, rivitalizzato dal freddo del Maryland e già  protagonista di una cavalcata verso una finalissima, poi persa contro la spettacolosa armata di St. Louis, quando giocava a Tennessee. Dietro di lui Jamal Lewis, non quello delle 2066 yards del 2003, ma ancora capace di infilarsi nei buchi, arrivare in quadrupla cifra stagionale e reggere bene le corse. Ah" per la cronaca, Lewis va in TV con quell'anello di cui si parlava sopra.
Sulla carta la difesa di San Diego non teme a sue volte rivali, una 3-4 guidata da Jamal Williams, forse il migliore nose tackle infilatosi nella NFL da qualche anno a questa parte, un reparto linebackers compatto, rapido, solidissimo, con in cima lo stupefacente Shawne Merriman. Stupefacente perché è un secondo anno con gli attributi di un decimo e perché si beccato quattro giornate (risate please!) per steroidi; come dire, un cavallo pazzo in tutti i sensi insomma.

Onestamente queste due formazioni non sembrano temere rivali in conference, molto più complete e quadrate delle altre quattro che scenderanno in campo e, certamente, le sole ad avere una difesa potenzialmente in grado di fermare armi letali come Peyton Manning dei Colts o Larry Johnson dei Chiefs. Di là  dalla barricata però fanno capolino anche i New England Patriots della simpatica coppia B&B, Belichick e Brady. Nulla è già  scritto, Baltimore e San Diego sono complete, qualche altra squadra avrà  diverse energie da spendere, ma non per questo la trama della AFC è già  scritta, anche se la finale più meritata sembrerebbe proprio questa.

Nella NFC la situazione è ancora meno chiara. Chicago (13-3) e New Orleans (10-6) sono reduci da un'ottima stagione, ma qui la quadratura del cerchio non sembra così vicina come in altri lidi, anzi, persino squadre impegnate già  sabato sono apparse a tratti molto più avanti dei due team in questione. New Orleans ha già  vinto il suo Super Bowl, ha trovato un coach (Sean Payton) assolutamente capace di lavorare in off-season e di unire, nel dopo Katrina, le vittorie alla (quasi) ritrovata armonia della popolazione. I Saints, però, sembrano più la squadra del futuro piuttosto che quella capace di fare il colpaccio già  quest'anno. Come per i Chargers vale il discorso esperienza, molti elementi chiave sono giovani e alla primissima apparizione nel "secondo campionato" dell'anno, quello dei Playoffs, dove si è tutti 0-0 e quello che hai fatto fino al giorno prima non serve più a nulla.

Drew Brees si gode un gioco costruito per lui che non dovrebbe per nulla creare problemi nemmeno in questo genere di sfide, così come Deuce McAllister non dà  segni di cedimento. Reggie Bush, per ora, è molto atletismo e poca garanzia di continuità , Marques Colston, rookie fondamentale in stagione, arriva da qualche acciacco di troppo e non sappiamo quale sostanza ci donerà  contro gli sceriffi delle deep. La difesa ha margini di crescita buoni negli anni, le secondarie sono giovani e interessanti, Scott Fujita viene da una stagione da leader, ma per ora non tutto è così certo come apparso in buona parte della stagione quest'anno. Molti enigmi, comunque, e un record non da big, che solo in NFC può valere un bye alla prima uscita. Tutto da guadagnare e nulla da perdere insomma, una situazione comunque niente male.

Chi ha il record da big è invece Chicago, squadra in netto calo nell'ultimo mese per via di due defezioni importanti, ed irrecuperabili, in difesa e di un calo generale del reparto arretrato dovuto soprattutto agli errori sempre più frequenti che Rex Grossman mette in scena durante i possessi offensivi regalando sempre più minuti di gioco ai propri compagni. Anello debole di una squadra che a tratti è stata semplicemente perfetta, Grossman si gioca una chance fondamentale in carriera e visto le debolezze mentali del ragazzo la cosa non aiuta a sperare più di tanto. I Bears possono segnare in un sacco di modi, dallo specialista Devin Hester ai tremendi turnover creati dalla difesa, ma hanno il problema di concedere troppo in attacco, dove dopo un avvio scoppiettante hanno lasciato via via spazio a dubbi e crisi di ripetitività  dovute allo (scarso direi) genio del coordinatore offensivo Ron Turner.

Certo, se Grossman non butta palloni al vento, o peggio agli avversari, e qualche punto a tabella viene messo, allora Chicago le sue chance se le può giocare. La buona notizia è che tutti i defensive backs, eccezion fatta per Mike Brown, il quale per la seconda volta in tre anni ha timbrato il cartellino della injury reserve, saranno presenti al rientro in campo. In arrivo Philadelphia e Seattle, più esperte e assolutamente in grado di dare fastidio a chiunque in questa conference, o Dallas e NY Giants, squadre con parecchi problemi ultimamente, ma in grado di esplodere da un momento all'altro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi