NFC – Week 17 Report

Brett Favre lascia da vincitore

Fa festa la NFC East che riesce a mandare tre squadre ai Playoffs NFL dopo un anno piuttosto combattuto. La spuntano i Giants (8-8) aggiudicandosi l'ultimo posto disponibile nella NFC grazie alla vittoria di sabato contro i Washington Redskins (5-11), grazie soprattutto ad un immenso Tiki Barber (234 yards e tre TD su corsa), probabilmente all'ultima gara di regular season della sua carriera nella quale segna un record di franchigia non indifferente.

Gli 'Skins hanno opposto un'ottima resistenza senza dimostrarsi mai troppo arrendevoli, hanno recuperato un parziale che a fine primo tempo li vedeva sotto per 20-7 fino al 34-28 nonostante la prima meta del rientro dagli spogliatoi sia proprio di New York, con Tim Carter che sembrava aver chiuso definitivamente la gara. Washington resta invece a galla fino alla fine, misurando di nuovo le forze di Ladell Betts (20/92) e del quarterback rookie Jason Campbell, autore di una buona prova da 220 yards e 2 TD nonostante il "solito" intercetto.

Per i Giants (#8 del "tabellone "NFC") in arrivo alle Wild Card i rivali di Philadelphia (10-6, #3) che hanno confermato la loro leadership divisionale andando a battere Atlanta (7-9) e riprendendosi dopo un anno di attesa la corona della East. Jeff Garcia può prendersi una giornata di pausa e l'eroe della notte di Philadelphia diventa A.J. Feeley tornato nella Città  dell'Amore Fraterno dopo una disastrosa annata in Florida, sponda Miami, e un anno passato a crogiolarsi al sole californiano sulla sideline dei Chargers. Il gioco di corse degli Eagles non gira a mille e Feeley ne approfitta per alzare una prestazione da 321 yards, 3 TD passes completando ben 22 lanci su 33. Perfetto. "Avevo già  detto in precedenza che questo è un attacco nel quale mi potrei trovare benissimo" ha dichiarato dopo la gara il buon A.J., " e penso che questa ne sia stata una buona dimostrazione".

I Falcons, ormai tagliati fuori dalla vittoria dei Giants, giocano bene sui propri receivers, con 90 yards prese da Roddy White, 64 da Alge Crumpler (TD), 37 dall'altro TE Dwayne Blakley e 28 da Jerious Norwood, RB rookie da Mississippi State che ha alzato anche un 10 per 63 alle corse, divenendo miglior runner della partita. La serata dei ricevitori è stata servita più che altro da Matt Schaub (con Michael Vick in gran parte osservatore della partita), interessante QB da 15/21, 175 yards, TD, INT che sarà  un invitante RFA la prossima primavera.

L'ultima squadra in lizza per la East era, già  da un paio di settimane, Dallas (9-7, #5) uscita battuta, un po' a sorpresa, dal Texas Stadium. I Lions (3-13) tirano fuori l'orgoglio, perdono la prima scelta assoluta ma si levano lo sfizio di segnare 39 punti ai Cowboys, con prestazione regina di Jon Kitna (306 yards e 4 TD). Tony Romo ha bisogno di continuare a prendere confidenza e Parcells lo lascia, giustamente, in campo tutta la partita. Romo (23/32, 321 yds, 2 TD, INT) subisce a tratti troppa pressione dalla difesa avversaria (tre sacks), ma restituisce una buona gara di attacco senza che il gioco di corse sia un fattore (21 portate totali, 58 yards) spedendo, con sei palloni a testa, due receiver oltre le cento yards. Terrell Owens (117, TD) e Terry Glenn (109) sono le armi in più dell'attacco di Dallas, ma trovano ottima risposta dai colleghi di Kitna, con un Mike Furrey, ormai realizzato come più grande sorpresa dello sport nel Michigan versione 2006, da 102 yards e Roy Williams da 104. La meta decisiva viene segnata però dall'altro Williams, Mike, il quale, insieme al kicker Jason Hanson, completa il sorpasso ai Cowboys avanti nel quarto periodo di un punto prima di subire il 39-31 finale. "Se riguardate ogni nostra singola gara" ha detto Furrey, 1086 yards e 6 TD quest'anno, "vi accorgerete che spesso eravamo bloccati. Dovevamo cercare di crescere o continuare a imparare il perché questo avvenisse? Non saprai mai cosa stava succedendo, perché noi ci eravamo sempre, abbiamo sempre dato tutto. Alla fine ci siamo ritrovati a guidare spesso driver inarrestabili, a fare ottime giocate. Siamo cresciuti ed oggi abbiamo giocato alla grande, solo vorrei non fosse la sedicesima partita""

Dallas affronterà  al Wild Card NFC di sabato prossimo i Seattle Seahawks (9-7, #4) vincitori della West division, vicecampioni in carica e reduci da una buona prova a Tampa Bay (4-12), dove qualcuno (in tanti a dire il vero) sospetta che il tempo di Jon Gruden sia scaduto. Tim Rattay dimostra che con un veterano in più nello post di QB forse Tampa si sarebbe evitata pessime figure in lungo ed in largo per buona parte della stagione. Bruce Gradkowski aveva sì mostrato qualche discreta qualità , ma alla lunga la scommessa è stata persa e il lavoro da svolgere ai Buccaneers, per un rookie, era davvero troppo. Rattay non gioca la partita della vita, ma dirige in modo "pulito" i pochi drive a disposizione, non regala palloni avversari e riesce persino mandare in touchdown Joey Galloway nell'unica segnatura della gara per i padroni di casa. Nel 28-7 finale a Mike Holmgren interessava soprattutto valutare a che punto fossero realmente i due cardini principali dell'attacco dei Seahawks. La risposta è stata positiva, con Matt Hasselbeck a 216 yards e un TD e Shaun Alexander, fattore fondamentale per presenziare degnamente ai playoffs, con 92 yards corse e un TD, anche se non sempre senza difficoltà .

La West mandava poi in trasferta AFC due formazioni, con i San Francisco 49ers (7-9) capaci del più rumoroso sgambetto della giornata; già  fuori dalla corsa a un posto per la postseason, i Niners espugnano nientemeno che il Mile High il quale, poche ore più tardi, piangerà  lacrime ben più amare della mancata qualificazione quando giungerà  la notizia della tragica morte di Darrent Williams, ucciso in una sparatoria a soli 24 anni. La gara trova in Frank Gore (31/153) il solito uomo in più dell'attacco di San Francisco, che riesce a portare a casa il risultato grazie a un field goal di Joe Nedney in overtime. L'altro scontro con la AFC era quello di Arizona (5-11) battuta (27-20) dai San Diego Chargers, squadra col miglior record NFL. Si rivede Kurt Warner (22/32, 356 yds, TD), ma il gioco offensivo dei Cardinals è in difficoltà  per tutta la gara, con unico risultato positivo quello di limitare, per una volta, la pressione difensiva avversaria nel backfield. Arizona risorgerà  nel finale quando, a risultato archiviato, i Chargers schiereranno parecchie riserve permettendo agli ospiti di segnare 13 punti dalla fine del terzo periodo in poi.

St. Louis (8-8) chiude al secondo posto la Division andando a passeggiare (41-21) sui resti dei Minnesota Vikings (6-10) terza forza della NFC North e capace, dopo un avvio brillante, di crollare all'inizio delle "tappe di montagna". Steven Jackson (25/142, 3 TD) è protagonista assoluto di una gara mai in discussione e ben pilotata da Marc Bulger in cabina di regia (19/30, 248 yds, TD) mentre i giovane Tarvaris Jackson, dall'altra parte, subiva una pressione costante, provocando due fumble (poi recuperati dai suoi), due intercetti in favore di Ronald Bartell e subendo tre sacks. Positiva comunque la prima vera stagione del dopo Martz in Missouri, con un record di parità  certamente "in attivo" e la chance di giocarsi al meglio le proprie possibilità  nel 2007 rivedendo qualcosa in difesa e puntando, di nuovo, su Jackson e un grande attacco. Minnesota e la sua nuova gestione sono invece rimandati a prossimi esami, non ci si aspettava probabilmente di più dai Vikings, ma l'avvio stagionale lasciava intravedere un futuro migliore ed il secondo posto in divisione perso nell'ultimo mese lascia, comunque, un pizzico di amaro in bocca.

Con Detroit e Minnesota archiviate, l'ultimo passaggio della NFC North era al Soldier Field di Chicago dove i Bears (13-3, #1) e i Green Bay Packers (8-8), si disputavano nell'ultimo Sunday Night il più antico dei Rivarly Games della NFL. La spuntano i Packers (26-7) che approfittano di sei turnover (un fumble e cinque intercetti) per gestire al meglio i possessi offensivi. Brett Favre lascia tra gli abbracci di compagni e avversari, non può pretendere gli applausi del Soldier Field, ma nessuno lo fischia e, anzi, a fine gara tutte le immagini e gli onori sono comunque per lui, e un rispettoso silenzio riempie lo stadio mentre proprio Brian Urlacher è il primo ad andarlo ad abbracciare. Favre (21/42, 285 yds, TD, INT) gioca un'ottima gara e mette in fila entrambi i QB schierati da Lovie Smith. Rex Grossman offre una prestazione desolante (un fumble, due lanci completati, tre intercetti, 33 yards) che ne evidenzia di nuovo la fragilità  crescente nel momento stesso in cui commette un errore. Per lui sembra impossibile recuperare uno sbaglio e, oltre a non essere un buon segnale per una sua eventuale carriera da titolare, è una spia rossa di allarma costantemente accesa.

Lovie Smith non può più porre rimedio facilmente alla situazione, e lo stesso Brian Griese, non se ne è venuto fuori con una prestazione d'altri tempi, anzi" escluso il bel lancio per il TD di Mark Bradley che sventava il pericolo shutout, l'ex quarterback di Tampa infilava un 5 su 15 con due intercetti piuttosto brutti. La difesa di Green Bay ha buon gioco, con Grossman che diventa il miglior attaccante per i gialloverdi e regala 13 punti (gli stessi messi dall'attacco "vero" dei Packers) attraverso due lanci per Nick Collins (2 INT) e Patrick Dendy . E il Soldier Field fischia" unico segnale positivo sembra Cedric Benson che con 109 yards corse ricorda a tutti che, nonostante i desideri di Jerry Angelo, questa è una squadra divenuta famosa grazie alla storia di un linebacker e di un running back. Run Chicago, run"

I Bears avranno comunque un Bye Week in postseason per riflettere sul da farsi e a fargli compagnia ci saranno i New Orleans Saints (10-6, #2) che stipati di riserve sono stati battuti in casa dai Carolina Panthers (8-8) nell'ultimo "scontro diretto" della South versione 2006. La partita è stata in bilico per due quarti, dopodiché, nella ripresa, è uscita la maggior esperienza dei titolari schierati da coach Fox. Drew Brees gioca l'avvio della gara e quando dopo un time out Sean Payton lo richiama sulla sideline il Louisiana Superdome è tutto per lui al grido di "MVP! MVP! MVP!".

"Per me, dopo l'infortunio alla spalla, un sacco di cose rimanevano in sospeso" ha dichiarato Brees. "Non solo non sapevo dove sarei andato a giocare, ma, veramente, non sapevo se avrei potuto di nuovo giocare a football". Invece Drew c'è riuscito, e lo ha fatto anche a grandissimi livelli e con il più alto numero di yards lanciate in stagione, mentre il suo sostituto, il malcapitato Jamie Martin, subiva in campo 5 sacks e un intercetto. Riprova Jamie, sarai più fortunato. Forse.

NFC Seeding.


1 – Chicago Bears (North)
2 - New Orleans Saints (South)

3 - Philadelphia Eagles (East)
4 - Seattle Seahawks (West)
5 - Dallas Cowboys (East)
6 - NY Giants (East)

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