NL East Report #7

I Mets confidano molto in Carlos Beltran per centrare la post-season in questa stagione

Situazione sostanzialmente immutata rispetto all'ultimo report: la classifica rimane invariata, mentre cambiamo alcuni distacchi visto che Atlanta allunga leggermente sui Mets a loro volta insidiati da Philadelphia. Florida e Washington chiudono con un distacco ormai in doppia cifra e, salvo sconvolgimenti, il discorso post-season non li riguarderà .

Atlanta sfrutta bene gli scontri diretti imponendosi con un doppio 2-1 nelle due serie in trasferta contro Mets e Phillies prima della pausa e allunga leggermente in vetta, sfruttando le ottime prove dei suoi partenti. Il rientro di Jurrjens è stato più che positivo e tutto il monte sta continuando a fornire buone prove, mentre l'attacco viaggia ancora a corrente alternata.

Il rientro di Beltran non è coinciso con un'esplosione del lineup che anzi ha faticato nono poco contro San Francisco; l'assenza di Reyes continua a pesare tantissimo e il monte sta iniziando a mostrare qualche crepa. Per fortuna le possibilità  di firmare qualche buon SP prima della scadenza del mese non mancano e la stagione potrebbe, a quel punto, farsi decisamente interessante per i tifosi newyorkesi.

Il rocambolesco sweep inflitto ai lanciatissimi Reds ha riportato la franchigia della Pennsylvania a sola mezza partita dai rivali della Grande Mela, ma la notizia più importante riguarda il progressivo svuotamento dell'infermeria dei campioni NL in carica. Anche in questo caso non è da escludere una colpo importante, tra i lanciatori, prima della deadline per garantire lo sprint necessario per cercare di riconfermarsi in vetta alla division.

Sempre alla ricerca di quota .500, i Marlins si affacciano alla parte finale della stagione senza grosse ambizioni, ma potendo schierare sul monte il fenomenale Josh Johnson, legittimo candidato al Cy Young Award della National League. Come da tradizione, ed in particolar modo in questa stagione, il mercato prima del 31 luglio sarà  prevalentemente in uscita e già  iniziano a circolare i primi nomi pronti ad abbandonare la Florida.

Stagione senza grosse aspettative anche per i Nationals, la cui maggior priorità  appare, al momento, il pieno recupero di Jordan Zimmerman, reduce dalla TJS e pronto a formare con il compagno di reparto Stephen Strasburg una coppia tra le più intriganti della lega. Tra gli hitters, molto gira attorno a Adam Dunn, alla ricerca dell'ennesima stagione da 38+ HRs, ma insieme al compagno Josh Willingham, al centro di molteplici voci di mercato.

Atlanta Braves (55 W / 38 L)

A guidare la rotazione di Atlanta troviamo il rientrare Jurrjens (1-0, 2.84 ERA) che dopo un pessimo inizio di stagione culminato in un lungo infortunio, è rientrato da una decina di giorni continuando a lanciare come la passata stagione.

A trarne giovamento è stato tutto il reparto, leggermente al di sotto delle prestazioni offerte nella prima metà : alle sue spalle spunta la coppia di veterani formata da Hudson (1-1, 3.95 ERA) e Lowe (1-2, 3.57 ERA). Il primo continua nella sua più che buona stagione, ma nell'ultimo periodo sta pagando, come era facile prevedere, un po' di sfortuna visto che qualche groundballs di troppo sta iniziando a trovare i buchi tra gli interni.

L'ex-Dodgers, invece, pur offrendo un rendimento positivo (15 K e 4 BB in 17.2 IP) sta ultimamente dimostrando scarsa curabilità  con qualche uscita di troppo prima del sesto inning che sta costringendo il bullpen agli straordinari.

Ancora alti e bassi per Tommy Hanson (0-1, 4.22 ERA) che più di ogni altro può recriminare contro la cattiva sorte che lo sta punendo (BABIP di .349) ben oltre i propri demeriti, a dispetto di prestazioni complessivamente migliori di quelle del pur ottimo 2009.

La pausa dell'ASG e qualche day-off ha permesso al team di limitare l'utilizzo di Medlen (1-0, 4.22 ERA) che si è diviso, con risultati alterni, tra rotazione e bullpen; molto peggio è andata al giapponese Kawakami, tenuto in naftalina per una ventina di giorni e manda in campo, palesemente fuori forma, per un inning (pessimo) contro Milwaukee.

Il parco rilievi continua ad essere dominato da Billy Wagner (0-0, 0.00 ERA), letteralmente intoccabile negli ultimi quindici giorni: quattro salvezze per il closer mancino che in 5.2 innings di impiego ha concesso un infield single e nessuna BB, mandando K quasi la metà  degli hitters affrontati.

Ad affiancare l'ex-Mets e Phillies è ancora una volta Johnny Venters (0-0, 1.80 ERA) sempre più positivo e sorprendente nel suo debutto in MLB: da segnalare, per lui, l'espulsione nella gara contro i Brewers per aver colpito Prince Fielder.

Continuano a stentare Saito (0-0, 4.91 ERA) ancora lontano parente del giocatore visto all'opera prima del viaggio in DL e Moylan che continua a lottare con controllo che va e viene ma sempre preziosissimo quando si tratta di indurre double-plays in situazioni delicate.

Due i giocatori che si distinguono nel lineup: Omar Infante (.459 AVG) sta attraversando un eccellente stato di forma che lo ha portato, un po' sorpresa, ad essere selezionato per la partita delle stelle (in cui non è comunque sceso in campo), prima di vedersi schierare addirittura come n° 3 del lineup vista la contemporanea assenza di Chipper Jones.

Il secondo battitore da citare è Matt Diaz (.448 AVG), un nome decisamente meno sorprendente del compagno considerate le prestazioni del 2009 e il suo quasi esclusivo utilizzo contro i mancini, contro i quali le sue doti di hitter rendono al meglio: 3 fuoricampo, 5 doppi e 1 solo strikeout è il suo bottino delle ultime due settimane.

Alle loro spalle ecco Brian McCann (.324 AVG) che pur senza numeri trascendentali (9 RBI ma anche 10 K e 3 GIDP) continua a fornire un rendimento più che soddisfacente per un catcher, confermandosi ai vertici del ruolo in tutta la National League, e non solo.

Ha visto, e sta vedendo molto il campo (causa infortuni altrui) Melky Cabrera il cui ruolo migliore continua ad essere quello di quarto esterno, ma che complessivamente non sta sfigurando (.281 AVG e 5 XBH) anche se la mazza rimane leggere per un corner outfield e la difesa è comunque sottomedia come CF.

Periodo tutt'altro che brillante per Martin Prado (.227 AVG) che a cavallo della pausa ha vissuto uno dei suoi peggiori slump stagionali, pur continuando a rimanere tra i migliori in NL come media battuta: a sua difesa va riconosciuto che quasi la metà  delle valide battute sono stati fuoricampo.

Dopo una prima parte di stagione altalenante, Troy Glaus (.250 AVG) si sta attestando sulle proprie medie carriera e, se la sua disciplina al piatto è comunque positiva (6 BB e 5 K), lo stesso non si può certo dire della potenza, vista la sola XBH battuta negli ultimi 15 giorni.

Chipper Jones continua a viaggiare tra il campo e l'infermeria e il suo pur discreto contributo (2 HR, 2 doppi, 3 BB e 3 K) continua a rimanere, inevitabilmente, al di sotto delle medie in carriera; discorso analogo per Hinske (.235 AVG) che rappresenta, con Diaz, un buon platoon in LF nonostante il recente slump.

Chiudono il reparto il rientrante Heyward (.231 AVG, 0 XBH), lontano parente del giocatore ammirato nel primo mese di regular season e il neo-arrivato Alex Gonzalez cui si chiede, probabilmente in maniera troppo ottimistica, di ripetere l'inizio di stagione spumeggiante in maglia Blue Jays.

Coming up: SD@ATL, ATL@FLA, ATL@WAS e ATL@CIN.

New York Mets (49 W / 45 L)

Momento piuttosto difficile per la squadra della Grande Mela: la rotazione è tenuta il linea di galleggiamento dalle ottime prove di Santana, Dickey e Niese, ma registra i flop (più o meno annunciati) di Pelfrey e Takahashi.

Johan Santana (2-0, 0.38 ERA) ritorna ai livelli che gli sono consoni e sfodera tre ottime partenze (tra cui un CG shutout) condite da 15 K, con 7 BB, in 24 IP; decisivi gli zero fuoricampo concessi, storico tallone d'Achille del pitcher venezuelano.

Alle sue spalle, autori di prestazioni tutto sommato simili, troviamo Jonathon Niese (0-2, 2.45 ERA) e R.A. Dickey (0-2, 2.63 ERA): peripherals più che positive per i due (21 K e 7 walks), ma i quattro HR concessi, uniti ad un attacco poco insilato, si concretizzano in quattro sconfitte.

Chiudono, mestamente, il reparto il giapponese Takahashi (0-1, 9.53 ERA) e Mike Pelfrey (0-2, 16.88 ERA): il primo non va oltre i 5.2 innings nell'unica partenza del periodo in cui concede 8 valide, 6 ER e due fuoricampo.

Va addirittura peggio al compagno che spalma i suoi cinque innings di impiego su due partenze, in cui viene letteralmente preso a pallate (19 valide e 5 BB); per lui si parla di qualche problema fisico, di sicuro la differenza tra i risultati della prima metà  e l'ultimo mesetto di stagione è piuttosto sostanziale.

Quindici giorni in chiaro-scuro per Francisco Rodriguez (3.60 ERA) che porta a casa una S su due, oltre ad una vittoria: 4 K e 3 BB in cinque innings sul monte non sono numeri in linea con quanto fatto vedere finora in stagione.

Tra gli altri rilievi da rimarcare le buone prove di Bobby Parnell (0-0, 0.00 ERA) che elimina al piatto 3 battitori in quattro innings senza concedere nessuna BB; 1 K ogni 3 hitter affrontato è, invece, il bilancio di Valdes (0-0, 3.60 ERA) che paga, però, le cinque valide subite in altrettanti innings.

Le troppe hits concesse sono anche il "problema" di Fernando Nieve (0-0, 10.38 ERA) che rovinano quindici giorni conditi dai 6 strikeouts inflitti ai 13 battitori affrontati.

Il vero problema attuale per i Mets, però, riguarda il lineup che sta attraversando un brutto periodo di slump collettivo, reso evidente dal fatto che nessun giocatore riesca a raggiungere la doppia cifre in termini di runs o RBI, con il solo Thole (in 11 AB) a vantare un saldo positivo tra BB e K.

Angel Pagan (.308 AVG) è il solo battitore sopra quota .300 e nemmeno il rientro di Carlos Beltran lo ha, giustamente a mio avviso, retrocesso nel ruolo di quarto OF: per lui anche 4 XBH e 5 SB per continuare una stagione, fino ad ora, più che positiva.

A proposito di Beltran (.313 AVG), queste sono le sue cifre: 1 doppio, 1 triplo, 1 R, 1 K e 1 CS in 16 AB, in attesa di ritornare in forma al 100% ed essere, se possibile, un fattore per la conquista della post-season.

Il reparto esterni è chiuso, male, da Jason Bay e Jeff Francoeur, con l'ex-Braves designato ad essere sacrificato per far spazio al compagno rientrante: 2 valide, 5 K e una media battuta di .083 in 24 AB sono, in effetti, una motivazione più che valida.

Bay, dal canto suo, continua a vivere una stagione anonima come testimoniato, delle ultime due settimane, dai 9 strikeouts incassati e dalle 0 XBH battute, un dato quest'ultimo decisamente in contrasto con le aspettative dei tifosi e le caratteristiche di uno slugger come lui.

Va un po' meglio tra gli interni, anche se le cifre di David Wright (.265 AVG e 2 XBH) e Ike Davis (.237 AVG e 3 HR) lasciano un po' a desiderare, specialmente in termini di media-battuta e disciplina al piatto (6 BB e 13 K in due). A migliorare il quadro troviamo le 9 XBH totali con il giovane Davis autore di 4 doppi e, come detto, ben tre fuoricampo.

Non molto da dire per quanto riguarda i due middle infielders, e parlando di Alex Cora e Ruben Tejada non potrebbe essere altrimenti: la loro media battuta sommata supera appena quota .280 e anche il conteggio delle XBH non richiede un grande sforzo, essendo entrambi ancorati a quota zero.

A completare il quadro ecco il catcher: pur giocando la metà  di Barajas, il giovane Josh Thole vanta numeri decisamente migliori (.545 AVG, 2 K e 3 BB) rispetto al veterano compagno di reparto. Per la verità  non una grande impresa, considerando che negli ultimi 21 AB il buon Barajas ha battuto un misero singolo, andando K tre volte.

Coming up: NYM@ARI, NYM@LAD, STL@NYM e ARI@NYM.

Philadelphia Phillies (48 W / 45 L)

Una rotazione a due, i soliti Hamels e Halladay, è quanto ha, di fatto, schierato Philadelphia in questi ultimi quindici giorni; Kendrick, Blanton e Moyer hanno fatto sostanzialmente mancare il loro contributo nelle ultime due settimane e un acquisto prima della deadline appare, ad oggi, quanto mai necessario per la franchigia della Pennsylvania.

Hamels (1-0, 1.66 ERA) ha dimostrato, ancora una volta, che quando riesce a limitare i fuoricampo (uno nelle ultime 3 partenze) è in grado di ottenere risultati più che egregi: 17 K e 7 BB completano il positivo quadro degli ultimi 24 innings lanciati dall'MVP delle World Series 2008.

Nessuna vittoria per Doc Halladay (0-1, 3.60 ERA), che continua comunque ad offrire prestazioni di alto livello: guadagnare una BB contro di lui rimane un'impresa ardua, ma i due fuoricampo e i due HBP gli costano qualche runs in più (per i suoi standard) del solito.

Dei restanti membri della rotazione, Joe Blanton (0-0, 5.84 ERA) è stato, probabilmente, il meno peggio, soprattutto in virtù dei 15 K rifilati agli avversari in 12 innings di lavoro; purtroppo per lui le 17 hits e le cinque walks si sono rivelate un ostacolo troppo arduo da superare.

Kyle Kendrick (0-1, 5.68 ERA) ha invece patito, in particolar modo, i fuoricampo (quattro in 12 innings), oltre al fatto di aver eliminato al piatto solamente sei hitters.

È andata addirittura peggio al veterano Jamie Moyer (0-2, 14.04 ERA) che in due partenze non va oltre gli otto innings lanciati concedendo ben 12 valide, tra cui cinque fuoricampo e 13 ER, portando la sua ERA stagionale vicino a quota 5.

Tra i rilievi da segnalare le due salvezze (con 1 BS) di Brad Lidge (0-0, 1.93 ERA) che negli ultimi giorni ha palesato qualche problema di controllo, come testimoniato dalle 4 walks concesse in altrettanti innings che in parte pareggiano i 5 strikeouts rifilati agli avversari.

Decisamente positivo anche il contributo del terzetto composto da Danys Baez, Nelson Figueroa e dal rientrante Ryan Madson: il primo chiude con un'ERA di 2.45 nonostante le sette valide concesse, mentre il secondo è praticamente perfetto nei quattro innings lanciati, durante i quali si toglie la soddisfazione di guadagnare la seconda W dell'anno.

Chiude in parità  (1-1, 4.15 ERA) Madson che può recriminare per il fuoricampo subito ma tutte le altre statistiche (5 K e 0 BB) sono ampiamente dalla sua parte; da notare che il terzetto appena citato termina le due settimane appena trascorse con 1 BB e 12 K in 12 innings di impiego.

Prestazioni, al contrario, un po' sottotono per l'altro terzetto di rilievi, quello composto da Contreras (1-0, 9.64 ERA), Romero (0-0, 9.00 ERA) e Durbin (1-0, 3.00 ERA), cinque walks e sei strikeouts in poco meno di 11 riprese sul monte.

Il grande (in tutti i sensi) protagonista in attacco è Ryan Howard (.326 AVG) che chiude con ben 6 fuoricampo, 8 runs e 15 RBI trascinando, di peso, la squadra negli ultimi quindici giorni: da notare, anche, le sole sette eliminazioni al piatto rimediate negli ultimi 43 AB.

Alle sue spalle troviamo il positivo Ibanez (.314 AVG) che senza numeri stratosferici continua a garantire un buon rendimento da esterno sinistro, anche se difesa e potenza (3 XBH) continuano a lasciare a desiderare.

Discorso simile per l'altro esterno, Jayson Werth (.237 AVG) che sta attraversando un periodo negativo al piatto, come testimoniato dai soli due doppi battuti nelle ultime due settimane; l'aspetto positivo riguarda la pazienza al piatto grazie alle 8 walks incassate.

L'esatto opposto del compagno Shane Victorino (.260 AVG), i cui 3 fuoricampo e 2 doppi fanno da contraltare alle 10 eliminazioni al piatto (con 1 BB) patite degli ultimi 50 at-bat; per lui anche un CS, il terzo stagionale.

Non ha problemi sulle basi e al piatto, in termini di pazienza, lo SS Jimmy Rollins (.178 AVG) che porta alla causa della squadra 6 BB e 4 stolen bases; in attesa che la fortuna lo assista anche in termini di media battuta nel box.

Il rientro di Polanco, sul sacchetto di terza, è una buona notizia per i tifosi dei Phillies, anche se il suo sostituto Greg Dobbs (.316 AVG), non l'ha fatto rimpiangere in queste settimane, grazie anche ai due fuoricampo battuti.

Completa l'infield Wilson Valdez (.188 AVG) che non ha avuto altrettanta bravura/fortuna nel rimpiazzare un mostro sacro come Chase Utley; a dargli una mano ci ha provato anche Cody Ransom, ma l'assenza del seconda base sta mettendo a nuda una panchina non particolarmente profonda e attrezzata.

A chiudere il lineup il sempre positivo Carlos Ruiz (.318 AVG), più che egregio nel suo apporto offensivo, considerando il ruolo; è lui a guidare il team in doppi, a quota quattro.

Coming up: PHI@STL, COL@PHI, ARI@PHI e PHI@WAS.

Florida Marlins (45 W / 48 L)

Josh Johnson e poi il vuoto: come spesso già  accaduto in questa stagione, parlando della rotazione di Florida si possono distinguere due categorie, Josh Johnson da una parte e tutti gli altri dall'altra. Gli ultimi quindici giorni non fanno eccezione con il candidato al CYA autore di due vittorie in altrettante partenze: 13 hits, 1 BB e nessuna ER è quanto concesso agli avversari, con una media di più di un K ad inning.

Alle sue spalle troviamo, un po' a sorpresa, il giovane Alejandro Sanabia (1-0, 0.00 ERA) partente in due occasioni e in grado di non sporcare la sua ERA, favorito dal fatto di rimanere sul monte solamente per poco più di otto riprese: 3 walks e 7 strikeouts per completare il quadro.

Alti e bassi, come al solito, per Ricky Nolasco (1-1, 4.38 ERA) che chiude con 14 eliminazioni al piatto in 12 innings: per una volta non sono i fuoricampo a penalizzarlo, bensì le valide (tredici) e le BB (quattro).

Ultime due settimane da dimenticare per Anibal Sanchez (0-1, 6.30 ERA) che registra solamente sei eliminazioni via strikeouts in due brevi uscite che lo vedono sul monte per 10 innings: 17 hits e 4 free-pass spiegano adeguatamente le runs subite.

Peggio di lui fa il compagno di reparto Nate Robertson (0-2, 9.82 ERA) letteralmente demolito negli undici inning sul monte (spalmati in due partenze): 12 valide, altrettante ER, 5 walks e 3 fuoricampo è quanto concesso agli hitters avversari.

Situazione sicuramente migliore tra i rilievi, in cui spiccano le ottime prestazioni di Jose Veras (0-0, 0.00 ERA) e del closer Leo Nunez (0-0, 0.00 ERA): nessuna walk e 12 K complessivi in otto innings sono veramente numeri interessanti, che fruttano ben quattro salvezze.

Non hanno fatto mancare il loro contributo neanche Burke Badenhop (1-0, 2.70 ERA) e Brian Sanches (0-0, 0.00 ERA) chiamati in causa, con buoni risultati, ben 11 volte per un totale di quasi quattordici riprese lanciate: non male.

L'unico rilievo sottotono, in questi ultimi quindici giorni, risponde al nome di Clay Hensley (0-0, 5.79 ERA) che paga piuttosto a caro prezzo il secondo fuoricampo concesso in stagione, a discapito dei sei K rifilati in 4.2 innings.

Attacco decisamente in affanno nelle ultime settimane: nessuno del lineup chiude con una media battuta superiore a .263, nessuno batte un triplo e il solo Mike Stanton spedisce la pallina sulle tribune, chiudendo con tre fuoricampo.

Il meno peggio del lotto è proprio il rookie esterno destro (.250 AVG) che se non altro mostra un po' di potenza (3 XBH) e guida il team anche in runs, RBI e walks; leader di squadra anche per K incassati, ma si tratta di un peccato di gioventù facilmente perdonabile.

Il tris di esterni è completato (in modo pessimo) da Chris Coghlan e Cody Ross che sommando le loro medie battute superano appena quella del compagno (rispettivamente .107 e .147): il quadro è ancora più desolante se si aggiungono BB e K, due contro sedici.

Le cose vanno un po' meglio (e non potrebbe essere altrimenti) nell'infield: Jorge Cantu (.263 AVG) batte 3 doppi ma poco altro ed è meglio sorvolare sul rapporto di K:BB di 9:1; anche tre GIDP per il terza base, lo stesso numero di runs batted in.

Situazione diversa per Hanley Ramirez (.263 AVG), le cui 10 valide sono tutte singoli e, visto il rendimento dei compagni, non sorprende che runs e RBI siano fermi a quota 2 e 1 rispettivamente; nota positiva le quattro stolen base.

Dan Uggla (.242 AVG) si adegua agli standard di squadra terminando con 1 sola XBH in 33 AB, mostrano, almeno, un buon occhio al piatto, come testimoniato dalle 5 walks a fronte di sei K. Quadro analogo anche spostandosi sul sacchetto di prima, dove Gaby Sanchez (.258 AVG) porta alla causa tre doppi, ma poco altro.

Chiude il reparto degli hitters Ronny Paulino (.143 AVG) il cui contributo offensivo si limita a tre RBI; nota positiva il fuoricampo battuto da Brett Hayes, suo sostituto dietro al piatto.

Coming up: COL@FLA, ATL@FLA, FLA@SF e FLA@SD.

Washington Nationals (40 W / 54 L)

Anche in questo caso un uomo solo al comando: si parla, ovviamente, di Stephen Strasburg (2-0, 0.75 ERA) che continua il suo incredibile campionato d'esordio verso un sempre più probabile premio di Rookie of the Year: 7 valide (tra cui 1 fuoricampo) e 4 BB è ciò che rimane ai suoi avversari, quelli almeno che non vengono eliminati al piatto (15 K in 12 IP).

Alle sue spalle, a distanza di sicurezza, troviamo Craig Stammen (0-1, 3.97 ERA) discretamente efficace nelle due apparizioni sul monte, anche se i suoi numeri (12 hits e cinque walks) indicano la presenza anche di una buona dose di fortuna.

Dieci strikeouts in 11 innings: una dato che lascia a bocca aperta se si considera che il suo "proprietario" è il vecchio Livan Hernandez (0-2, 4.91 ERA), non proprio Nolan Ryan quando si parla di eliminazioni al piatto; quattro BB e 6 ER completano la sua linea quindicinale.

Per il quarto posto è una bella lotta tra J.D. Martin (1-1, 6.55 ERA) e Luis Atilano (0-2, 8.68 ERA) che andrebbe, probabilmente, risolta con il lancio di una monetina: alla fine la spunta il primo grazie ai 6 K rifilati in 11 innings; purtroppo per lui è impossibile ignorare le 12 valide (con tre HR) e le quattro BB.

Un gradino sotto, come detto, il compagno di reparto che a parità  di fuoricampo concessi, regala più valide e più walks lanciando 2 riprese in meno; appena tre i K per lui.

Luci (poche) e ombre (tante) anche nel bullpen, con il solo Sean Burnett (0-0, 0.00 ERA) che non concede runs tra i giocatori chiamati in causa; decisamente positivo anche il contributo di Joel Peralta sul monte per sei innings (in altrettante partite) e punito solamente da un fuoricampo. Due valide totali, 1 BB e 7 strikeouts, comunque, gli valgono un'ERA di 1.42.

Il closer Matt Capps (0-0, 2.25 ERA) converte l'unica chance di salvezza a disposizione, raggiungendo quota 23 in stagione anche se le quattro hits concesse in altrettante riprese di lavoro sono un dato un po' preoccupante.

Doug Slaten (6.75 ERA) e Drew Storen (5.40 ERA) pagano qualche valida di troppo, mentre Clippard, da buon rilievo, si conferma assolutamente imprevedibile, alternando ottime uscite ad altre ben più disastrose: 4 ER e 2 BB in 4 IP per lui nelle ultime due settimane.

È il solito Adam Dunn (.361 AVG) a trascinare l'attacco dei capitolini guidando la squadra praticamente in ogni statistica offensiva: in particolare risaltano i 5 fuoricampo, ma la sua leadership si estende anche a hits, runs, RBI, BB, IBB e K, ben 15 per lui.

A supportarlo ecco l'altra stella della squadra, il teza-base Ryan Zimmerman (.314 AVG): alla solita, impeccabile, difesa si aggiungono le 3 XBH è una pazienza al piatto invidiabile per uno slugger come lui, 5 BB e altrettanti K.

Contrariamente a quanto fatto vedere fino ad ora, manca l'apporto offensivo di Josh Willingham (.242 AVG) che incappa in un piccolo slump che abbassa le pur ottime medie stagionali e si concretizza in 2 sole XBH, condite da tre runs e tre RBI.

Nyjer Morgan (.278 AVG) e Roger Bernadina (.207 AVG) completano il quadro degli esterni, portando alla causa del team qualche valida, una buona difesa e pochissimo altro: tre doppi e 14 K sono obiettivamente troppo poco a questi livelli.

Soprattutto alla luce delle buone prove offerte, giocando poco, da Willie Harris (.455 AVG) che comunque in 11 AB doppia il totale di walks conquistate dai due compagni in 65 AB.

A completare gli interni troviamo la coppia dei middle-infielders formata da Ian Desmod (.207 AVG) e Cristian Guzman (.261 AVG): la loro produzione offensiva è sostanzialmente alla pari con il primo che compensa con un pizzico di potenza in più la differenza di media battuta, ma stiano parlando, ad ogni modo, di due hitters sotto media.

Chiude il lineup il veterano Ivan Rodriguez (.125 AVG) il cui apporto con la mazza continua a scendere in maniera inesorabile dopo un primo mese di regular season a livelli stellari; il suo positivo lavoro dietro al piatto (CS% a quota 42) compensa, comunque, almeno in parte, le carenze nel box di battuta.

Coming up: WAS@CIN, WAS@MIL, ATL@WAS e PHI@WAS.

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