Steven Jackson, immenso protagonista della vittoria di St. Louis su Washington.
Solo un miracolo può dare ora ai New York Giants (7-8) la qualificazione ai playoffs, e non tanto per la posizione in classifica rispetto ad un calendario che li favorisce (alla week 17 si scontreranno Atlanta e Philadelphia), ma piuttosto perché Eli Manning e soci sono giunti ieri alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare. A fare festa stavolta è toccato ai New Orleans Saints (10-5) che al Giants Stadium sono passati dopo aver sofferto per appena un drive, azione che Plaxico Burress ha trasformato in meta con l'unica ricezione della gara (55 yards). Da lì in avanti Manning (9/25, 74 yds, TD, INT) ha sofferto senza mai trovare gli sbocchi giusti per le sue giocate mentre la difesa dei Santi reggeva benissimo anche il gioco di Tiki Barber (71 yards). Sulle corse trionfava così New Orleans, capace di mandare entrambi i propri runningback oltre le 100, con Reggie Bush alla miglior prestazione da quando è tra i pro (126, TD) e Deuce McAllister per la terza volta in stagione in "tripla" cifra (108, TD).
Drew Brees (13/32, 132 yds, TD) approfitta del giorno di grazia del proprio running game per non soffrire troppo di una prestazione sotto la media, ma riesce comunque a servire al solito Marques Colston il pallone per il primo TD dei Saints, meta che aprirà la strada per il 30-7 finale, risultato che permette di aspettare la sfida della notte natalizia tra Dallas e Phila con molta più tranquillità . Nella NFC South non esiste più partita, ma il rammarico più grande è oggi quello degli Atlanta Falcons sconfitti 10-3 dai Carolina Panthers (7-8) che li agganciano in classifica dopo quella che probabilmente è stata la più brutta partita della giornata NFL.
Ancora problemi in cabina di regia per i Panthers, i quali senza Jake Delhomme si affidano di nuovo a Chris Weinke (4/7, 32 yds, TD) tenuto il più lontano possibile dal vivo del gioco grazie soprattutto alle corse di DeShaun Foster (102) e DeAngelo Williams (82) che passeggiano su di una difesa avversaria un tempo celebre per la forza opposta proprio alle corse, riuscendo così a controllare pallone e tempo e permettendo a Carolina di difendere il vantaggio ottenuto con una ricezione di Jeff King per tutta la gara. Michael Vick è quasi assente, non brillano le sue giocate e nemmeno insieme a Warrick Dunn riesce a dare la giusta profondità al gioco su corsa dei Falcons, perdendo anche la sfida individuale con i runners avversari.
Stessa division e ritorno alla vittoria per Tampa Bay (3-12) che va in Ohio a travolgere Cleveland 22-7. Attacchi quasi inesistenti con Derek Anderson intercettato 4 volte dalla difesa dei Bucs con Derrick Brooks addirittura capace di segnare anche un TD dopo uno di questi turnover. La difesa di Tampa gioca un'ottima partita, l'unico TD arriva da parte della difesa dei Browns su un fumble riportato in meta, ma è in attacco che gli ospiti faticano a concretizzare le parecchie occasioni dovendosi affidare così alla giornata di grazia di Matt Bryant, kicker da tre su tre, ossia nove punti. La discreta vena di Tim Rattay (16/26, 212 yds, INT), infatti, si esaurisce puntualmente non appena il campo si stringe, costringendo spesso Tampa al calcio, eccezion fatta per l'occasione in cui è Michael Pittman (16/86) a trovare una meta segnando con una corsa da 11 yards.
Dicevamo dei Giants, all'inizio, che aspettano l'ultima giornata per una sfida interna alla East per puntare al ritorno alla vittoria e all'accesso in postseason; NY volerà a Washington dove troverà dei Redskins (5-10) che nelle ultime due gare hanno ricominciato a giocare come un anno fa, con tenacia e buon spessore difensivi. Una vittoria domenica scorsa ed una sconfitta (onorevole) in over time ieri contro St. Louis (7-8), che ottiene il secondo posto nella West. I Redskins in attacco cominciano a trovare sempre più confidenza nel gioco di Jason Campbell (13/26, 160 yds, TD) e soprattutto in Ladell Betts, runningback di spessore sempre più padrone del backfield della franchigia capitolina. Le sue 129 yards condite da due TD sono l'immagine di un attacco che ha ritrovato consistenza sulle corse e punta su un giovane QB per costruire il futuro già da queste ultime battute stagionali. Non sarà facile uscire indenni per i Giants, i quali per qualche strana ironia dei numeri e congiunzioni astrali varie possono sperare nella postseason anche perdendo, ma l'impresa è piuttosto difficile, meglio vincere e non pensarci più.
Anche perché, stando così le cose, sono tornati in corsa anche i Rams, i quali hanno risposto a Betts con un immenso Steven Jackson (33/150, TD) in giornata d'eccezione e autore del TD decisivo nel tempo supplementare. E' però stato Marc Bulger l'arma in più di Saint Louis; il quarterback ha festeggiato la chiamata al Pro Bowl con quattro TD passes lanciati attraverso le proprie 388 yards guadagnate soprattutto grazie al supporto di Isaac Bruce in ricezione (148 yds, TD) e, di nuovo, Jackson, il quale ricevendo per 102 yards (TD) ha totalizzato 252 yards in partita. Niente male…
A questo punto St. Louis si trova a una vittoria dai leader della division, quei Seattle Seahawks (8-7) caduti con onore sul proprio terreno per mano dei San Diego Chargers. Il 20-17 finale pesa soprattutto sulle spalle di Matt Hasselbeck (17/37, 189 yards), intercettato due volte da Clinton Hart in momenti decisivi di un primo tempo che ha visto Seattle andare diversamente solo al punt. Shaun Alexander (31/140, 2 TD) ha vinto la personale sfida con LaDainian Tomlinson (22/123) ma, nel finale (a 29 secondi dalla sirena per l'esattezza), è stato Philip Rivers a pescare Vincent Jackson con 37 yards di connessione via aerea per il TD della vittoria. Non ne approfitta San Francisco (6-9), la quale avrebbe potuto avvicinarsi al vertice della West e giocarsi qualche chance di playoffs e che, invece, viene sconfitta al Monster Park dai rivali di division di Arizona. I Cardinals (5-10) vincono la gara mettendo il freno alle gambe di Frank Gore (11/51, 2 TD) e giocando via aerea con entrambe le proprie armi, Kurt Warner e Matt Leinart. I due alzano 167 yards totali dividendo esattamente a metà il compito (9/13 per entrambi), con un lieve vantaggio per il rookie da USC che mette a referto qualche yards in più del veterano e lancia un TD pass per Larry Fitzgerald.
Avanti per tutta la gara grazie alla giornata di vena di Edgerrin James (29/105) i Cardinals riescono però a mantenere la vittoria per via di Neil Rackers (4/4), il quale con due field goal tiene a bada la rimonta che i Niners stavano tentando di compiere grazie alle incursioni in endzone di Gore nel quarto periodo.
La NFC North non ha molto da dire già da un po' di tempo. Dopo la sfida di giovedì tra Green Bay-Minnesota vinta dai Packers (7-8) per 9-7 le altre notizie arrivano dal Ford Field di Detroit dove continuano ad allarmare le condizioni difensive dei Chicago Bears (13-2). Per la terza volta consecutiva i Bears concedono più di 20 punti agli avversari, ed anche contro Detroit (2-13), così come con Tampa sette giorni fa, per ottenere la big W gli uomini di Lovie Smith soffrono oltre il dovuto. Quasi demenziale la giocata di Hunter Hillenmeyer su Dan Campbell per il primo TD dei Lions, quando il LB dei Bears tenta di dar manforte al reparto più arretrato della difesa. Dopo questo episodio, pilotato da due big play di Jon Kitna (27/45, 283, 3 TD), Chicago si riprende e sfrutta la buona giornata di Rex Grossman (20/36, 197 yds, TD) per andare in meta con Bernard Berrian (5/43) e mettere al sicuro il risultato grazie ad Adrian Peterson che partecipa attivamente alla rotazione tra running back entrando ora per Thomas Jones ora per Cedric Benson.
All'half time Detroit ci arriva con 90 yards totali e tre primi down conquistati, ma sfrutta il rilassamento dei Bears, la scarsa vena del sempre acciaccato Nathan Vasher e il sempre più crescente numero di riserve messe in campo da Smith. Prima Mike Furrey (10/107), poi Roy Williams (6/79) tentano di fare un bel regalo di Natale ai propri fans, ma nel quarto periodo la pressione difensiva nel pocket di Kitna aumenta e Marc Anderson (2 sacks, FF) si erge a protagonista fermando l'avversario e recuperando un pallone. Con Brian Griese (6/9, 51 yds) nuovo QB i Bears devono affidarsi al Robbie Gould (4/4) da grandi occasioni e il kicker non delude mettendo tre calci da 36, 39 e 44 yards tutti negli ultimi quindici minuti. Una grande giocata in scramble di Kitna trova Mike Williams in endzone a tempo scaduto, ma è un intervento miracoloso di Devin Hester che defletta il pallone a gettare nella disperazione i Lions e a salvare faccia e record per Chicago.