AFC – Week 16 Report

Ron Dayne incontenibile dalla difesa Colts

La giornata pre-natalizia è sempre molto particolare, ancora di più quando le partite vengono "spalmate" nell'arco di 4 giorni. Nella AFC si è iniziato Sabato con il facile successo dei Chiefs (8-7) sui Raiders (2-13) per 29 a 9. La vittoria mantiene in corsa la squadra di Edawards, che ha ancora la possibilità  di raggiungere le gare che contano.

La gran parte delle partite si è disputata la vigilia della festa, ma sicuramente non hanno brindato i Colts ( 11-4), sconfitti dai Texsans ( 5-10) per 27 a 24, ed ora eliminati dalla cacia al primo posto del seeding dell'American Conference. In ogni buon giallo il colpevole è sempre il maggiordomo, ed anche nel copione dei match disputati da Indianapolis, l'indice viene sempre puntato contro la difesa sul terreno. "Non importa dove o con chi giochi. L'importante è che dobbiamo giocare meglio di così." Ha dichiarato McFarland, mentre Dungy ha rincarato "E' veramente sconfortnate non uscire con una vittoria da questo incontro. Ma così è come sono andate tutte le partite di questa stagione".

Non serve un vincitore dell'Heisman Trophy per superare un reparto così morbido che "si taglia con un grissino". Le rivincite, anche se solo per un pomeriggio, vanno servite fredde, “I Texans hanno creduto in me e mi hanno dato un'opportunità , sapevo di poter corre la palla, cerco solo di trarne vantaggio ogni settimana. Quando mi danno la palla, cerco di dimostarre agli allenatori che voglio rimanere qui aiutando questa squadra a vincere.”

L'ultima difesa della lega contro le corse è stata maltrattata da Ron Dyane, che ha banchettato in anticipo con 153 yards e due segnature, rendendo memorabile l'arrivo di Santa Claus. E' il primo incontro dal 2001 in cui il giocatore supera il muro delle 100 yards. Per i Texsans è stato semplice impostare la strategia vincente, concedendo la palla al proprio running back il 75% delle volte, preoccupandosi solo di controllare il tempo e di non commettere errori. Il vantaggio iniziale di 14 punti è stato importante, consentendo a Houston di continuare nella propria tattica fino alla fine dell'incontro.

A giocarsi la prima piazza rimangono quindi due formazioni, i Ravens (12-3), e i Chargers (13-2). Quest'ultimi sono padroni del proprio destino, ma in caso di parità  nel record, Baltimora detiene il vantaggio nell'eventuale tie break, per cui sarà  probabilmente necessaria un successo nell'ultimo turno per Tomlinson e soci.

Le due formazioni hanno vinto i propri match, seppur in maniera totalmente differente. Ravens che espugnano per la seconda volta nella propria storia l'Heinz Field, nell'ultima casalinga di Cowher, con il punteggio di 31 a 7. L'head coach i Pittsburgh ( 7-8), ancora non ha ufficializzato la decisione di lasciare a fine anno, ma tutto sembra indicare la volontà  dell'allenatore di chiudere, se non la carriera, la propria ultra decennale avventura nella città  dell'acciaio. Hines Ward ammette i problemi "Semplicemente non abbiamo giocato altrettanto bene quest'anno. 35 turnover, oltre i 3 di questa gara. Non ci sono possibilità  di vittoria perdendo così tante volte il pallone".

"La nostra soddisfazione è in quello che stiamo costruendo, non tanto per il ciclo che abbiamo chiuso per gli Steelers." ha dichiarato McAlister, mentre Ray Lewis alza il tiro: "Siamo in buona posizione per ottenere il vantaggio del campo per tutti i playoffs. Per come gioca questa difesa, e pe come produce l'attacco saremo una squadra difficile da battere nei playoffs".Per Billihck ancora segnali confortanti dalla difesa, in grado di spegnere le fonti di gioco avversarie, sia chiudendo i varchi alle corse di Parker, contenuto a sole 29 yards, sia di forzare Big Ben, "sackato" 5 volte, e costretto spesso a muoversi per il campo. L'ottimo lavoro difensivo ha consegnato sempre ottime posizioni di campo ai compagni dell'attacco, con una partenza media dalle proprie 41 yards.

In attacco la linea ha nettamente vinto il duello con la pass rush avversaria, permettendo a McNair di orchestrare efficacemente il gioco. Il quarterback, a dispetto di due errori, ha segnato tre volte, producendo ben 1 yard e mezzo in più per ogni gioco rispetto agli ormai ex campioni del mondo. Le due formazioni conducono un gioco simile, fatto di potenza e difesa. La differenza rimane nell'esecuzione, migliore per la squadra ospite, che ha fatto tutto un po' meglio, arrivando ad un successo tutto sommato agevole.

San Diego ha invece faticato. Nel confronto con Seattle, Tomlinson è stato contenuto (solo una corsa da 62 yards) senza alcuna segnatura "Sono altrettanto contento anche quando vedo segnare i compagni. Tutti si aspettano sempre che segni Io. E' un sospiro di sollievo quando riescono gli altri a marcare". Senza l'aiuto fondamentale della macchina a record, Rivers è risultato incapace di fare la differenza, incredibilmente impreciso per gran parte del match "Ovvio che non cerco scuse. Oggi non ho giocato bene, ma l'importante è che abbiamo vinto. Questa è l'unica statistica che realmente conta". Sbagliando 19 dei primi 26 passaggi, il giocatore ha costretto la difesa ad un super lavoro per mantenere il match sul filo. Merriman ha risposto alla grande ( 3 sacks), mantenendo asfittico l'attacco avversario. Avanti 10 a 0, la squadra di Schottenheimer è stata ripresa e superata quando Alexander ha cambiato passo, con 90 yards e due segnature nel secondo tempo.

Seattle ha però mollato nei minuti finali. Rivers (3 su 4 nell'ultimo drive) ha condotto la propria formazione dalle 41 yards fino alla end zone in 1:31, siglando il risultato finale in 20 a 17.
La vittoria di San Francisco, giunta prima della conclusione fra Seahawks e Chargers, ha comunque dato la vittoria divisionale, e i conseguenti playoffs ai vice campioni del mondo.

L'ultima divison va ad appannaggio di New Engalnd ( 11-4), che supera 24 a 21, in trasferta i Jacksonville Jaguars (8-7), alla secondo sconfitta consecutiva e con un piedi fuori dai playoffs. Matt Storud non cerca scuse "Abbiamo avuto due settimane e due possibilità  di arrivare a guadagnarci l'accesso per i playoffs, e non ce li siamo gudagnati. Se non ci arriveremo non possiamo che biasimare Noi stessi".

Tom Brady è stato chirurgico nella sua precisione, completando il 71% dei propri lanci, coinvolgendo dieci giocatori diversi. "E' un leader" ha dichiarato Matt Light " E' entrato in campo e ha fatto quello che doveva fare. Quando era necessario un big play, Lui lo ha eseguito". Con una politica da formichina, un piccolo guadagno dopo l'altro, i Patriots costruiscono drive lunghissimi, e pur senza un solido running game, mantengono il controllo dell'incontro. Sette i drive da almeno sei giochi, per un possesso palla che va oltre il 60%.

Jacksonville, orfana di Leftiwch e Taylor, ha affidato gran parte delle speranze alla difesa e al rookie Drew. Il giocatore, tocca la palla il 55% delle volte e guadagna oltre il 50% del yards per la propria squadra. Ma alla lunga, i Patriots prendo le contro misure adatte.138 delle 172 yards del rookie arrivano nel primo tempo, e con l'inefficacia del running game svaniscono molte delle possibilità  per ritrovare la squadra della Florida ancora in gioco a Gennaio.

La monotonia dell'attacco avversario, con Garrard incapace di trovare soluzione alternativa a screen pass o all'hand off, gioca un brutto scherzo ai giaguari. "Per gran parte della gara ho giocato decentemente. Non sono riuscito a giocare adeguatamente nell'ultimo drive. Devo ancora migliorare riuscendo a non perdere il possesso del pallone"..

Molto accesa anche la lotta per l'ingresso dalla porta i servizio, rappresentata dai due posti per una wild card. Molte le squadre in lotta. Bengals (8-7) e Broncos (9-6), si affrontavano all'Invesco fields in uno spareggio. Il clima è veramente natalizio. Sarà  la neve che scende o le cheerleader vestite di rosso, le due squadre sembrano scambiarsi presenti sotto l'albero. Entra Cutler e al primo gioco lancia a Dexter Jackson. Educatamente Palmer contraccambia solo qualche secondo dopo restituendo il pallone a Darrent Williams.

Da li in avanti si gioca a football, e Cincinnati appare più squadra. Le linee della formazione ospite sembrano dominare, ma Palmer manca più volte il colpo del K.O. Fuori sintonia con i propri ricevitori, il quarterback spesso allunga troppo la parabola dei lanci. All'intervallo la squadra dell'Ohio è comunque avanti di tre punti.

La partita cambia volto nella ripresa, con l'ingresso di Mike Bell che garantisce maggior fisicità  al running game in maglia blu. Le corse in mezzo alla linea avversaria danno ritmo all'attacco, e rendono credibili finte di play action e reverse, portando a 10 punti senza alcuna risposta degli avversari.

L'incontro rimane sul filo fino alla fine. 24 a 17, con i Broncos al comando alla partenza dell'ultimo drive avversario. Tre corse di Rudi Johnson, due completi e tutto sembra crollare quando Houshmandzadeh conclude in end zone l'ultimo possesso del match. Ma Babbo Natale deve ancora passare, e le possibilità  di post season scivolano tra le dita dell'holder Kyle Larson, che si lascia scappare dalle mani lo snap dell'extra point. "Lo abbiamo provato centinaia di volte. Non abbiamo eseguito come dovuto. Non c'entrano nulla le condizioni del tempo, la neve e la palla scivolosa. Lavoriamo insieme ogni giorno in allenamento, e dobbiamo ritrovarci come squadra".

Per la squadra di Marvin Lewis, cui bastava il successo domenica, sarà  ora indispensabile vincere il prossimo turno ed attender qualche altro risultato favorevole. "Ho pensato di trasformare da due. Non ci crederete, ma ora ha poca importanza, o no?"

Rimangono ancora in corsa i Titans (8-7). La squadra supera con il minimo scarto, ed elimina i Bills (7-8). La frustrazione nelle parole di Fletcher: "Questa sconfitta è veramente bruciante. Tutto sembrava nella giusta condizione per permetterci di ottenere il risultato. Ma non abbiamo completato il nostro lavoro". Non sembrano volersi chiudere le magie di Vince Young . "Tutti sostengono che non possa fare questo o quello. Tutto ciò mi motiva. Ogni incontro vado in campo per cercare di dimostrare a tutti quello che valgo".

Con in campo l'ex star di Texsas tutto sembra possibile. Sotto nove punti nell'ultimo periodo, il rookie inventa ancora, e con due drive da 10 punti orchestra la quarta rimonta di questa stagione. Il 30 a 39 finale mantiene viva una serie di sei vittorie consecutive che permette a Tennessee di continuare se non altro a sperare.

Nell'ultimo match della vigilia Cleveland trova la undicesima sconfitta di questa stagione, concedendo ai Bucs ben 22 punti. Dopo due incontri finisce la favola di Anderson, che non può certo gioire di una prova in cui ha completato un numero di palloni pressoché pari per compagni ed avversari. 123 yards con meno del 50% e ben 4 turnovers concludono senza un "e vissero felici e contenti" la tavoletta della cenerentola di turno. “Ho fatto errori stupidi" ha ammesso Anderson. “E' frustrante. Ci sentivamo a posto, ma non siamo riusciti a far funzionare niente". Chiedere ai tifosi, capaci di schernire i propri beniamini indossando delle sacche di cartone sulla testa, per non guardare le gesta dei propri eroi.

Si conclude tutto con l'ultimo MNF della stagione, versione natalizia, con i Jets alla caccia di un successo che promette di catapultarli a staccare il secondo ed ultimo biglietto utile per l'ingreesso in Paradiso.

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