AFC – Week 15 report

Il 'Pacman' si mangia pallone e campo: risultato sei punti

La quindicesima giornata della AFC ha iniziato ad emettere verdetti importanti. Con due gare al termine della regular season, Baltimora e New England si aggiudicano matematicamente un posto per le gare che si disputeranno nel prossimo Gennaio.

Per i Ravens (11-3) il successo è arrivato ai danni dei rivali divisionali, i Browns (4-10) per 27 a 17, a dispetto di un infortunio che ha privato la squadra del quarterback titolare McNair, fin dalle prime battute.

Billick: "Ogni backup in questa lega, deve essere preparato e pronto. Kyle ha giocato bene oggi. Fare i playoff è solo il primo passo. Ogni squadra, ad inizio training camp ha lo stesso obiettivo. Si inizia con il fare i playoff, e Noi ci siamo".

Pubblico e squadra hanno in realtà  tremato, Cleveland non si è arresa facilmente. Sotto 17 a 3, due touchdown pass di Anderson per Jurevicius e Edwards, hanno riportato in equilibrio il match a cavallo dell'intervallo.

Il quarterback: "Penso di aver giocato bene, prendendo le decisioni giuste per buona parte del match. Sono arrivati a mettermi pressione giusto un paio di volte".

Boller, che ha rimpiazzato egregiamente l'ex MVP, ha replicato con un completo da 77 yards e sette punti fondamentali. Poi è salita in cattedra la difesa, capace di lasciare inviolata la propria end zone da li al termine. Il reparto ha intercettato due volte Anderson, lo ha placcato altre cinque, costringendolo ad un ridicolo 0 su 11 sui terzi down di passaggio.

"Sappiamo di essere la miglior difesa della NFL" ha ammesso il linebacker Bart Scott. "Dobbiamo giocare a quel livello".

I Patriots (10-4) non hanno invece avuto difficoltà  nel gestire l'incontro con i Texsans (4-10), concluso per 40 a 7. Complici gli errori di Carr, pizzicato 4 volte, Brady ha potuto disporre sempre di ottime posizioni di campo, riuscendo, per la prima volta da quattro settimane, a non commettere alcun errore. "E' stata una partita completamente diversa dalle ultime. C'era entusiasmo fin dai primi momenti".

La partenza media della squadra di Belichick è stata dalle 49 yards avversarie. Non è stato necessario guadagnare molto terreno per segnare i 4 touchdown dell'incontro. Solo 230 le yards totali per New England, più che sufficienti per concludere positivamente il match con tutte le riserve in campo.

"E' stata una delle peggiori prestazioni a cui mi sia capitato di partecipare " ha ammesso il defensive tackle texnano Maddox "Abbiamo giocato come spazzatura".

Quinta vittoria in fila per i Titans (7-7), la cui magica serie sembra non aver fine. La squadra supera, sul proprio terreno, i Jaguars (8-6) per 24 a 17. Con la sconfitta la strada verso la postseason si complica notevolmente per Jackosonville.

Complice il riacutizzarsi di uno stiramento, la squadra di del Rio ha perso il running back Fred Taylor ad inizio partita, ponendo troppa pressione sul quarterback Garrard che si è dimostrato incapace di gestire la situazione senza un valido aiuto dal runnig game.

"Non ho mai avuto una giornata così, non so neanche se ho mai visto prestazioni del genere. So solo che mi ha lasciato l'amaro in bocca giocare in questo modo".

Non sono bastati ben 44 minuti di possesso palla, e ben 300 yards in più. Tre intercetti, due riportati direttamente in end zone da 83 e 61 yards, un fumble da 92 yards, anch'esso sfruttato con 7 punti, hanno garantito i punti della vittoria ai ragazzi di Fisher.

"Bisogna dar credito a questa difesa per la vittoria" l'elogio dell'allenatore a fine gara. "Stare in campo così a lungo è uno sforzo notevole".

A Tennessee non è stato necessario un recupero prodigioso, nessun field goal da distanza siderale, nessuna magia di Young, fermo a 85 yards su lancio, e a 4 su corsa. La formazione ha scoperta una nuova strada per portare a casa la vittoria, quella della difesa, dominata da Adam "Pacman" Jones. Turnovers e sacks ( ben 5), e tre touchdown, per un record di squadra. Quanto basta per superare dei "giaguari" in vena di autodistruzione.

Se i Jaguars rimangono al palo, non altrettanto fanno Jets (8-6) e Broncos ( 8-6). La squadra della grande mela supera i Vikings per 26 a 13, grazie ad una prova magistrale del proprio quarterback, Pennington, capace di coinvolgere ben sette ricevitori diversi, completando per 339 yards nuovo massimo della carriera, risollevandosi dopo l'opaca prova casalinga avuta la settimana precedente.

"E' stata una grande prova, una grande partita. Anche più importante dato che è venuta, dopo l'incontro disastroso di sette giorni or sono".

Il giocatore ha completato ad altissime percentuali (74%), prendendo ciò che gli avversari lasciavano sul corto, trovando ritmo e misura

Il punteggio, che non rende merito agli ospiti, sempre avanti dal secondo quarto in poi, è maturato grazie al gioco aereo della formazioni di Mangini, in grado di sezionare a piacimento delle secondarie decisamente abbordabili, senza necessità  di sfidare la prima difesa contro le corse sul proprio terreno. Non che Minnesota abbia fatto molto in attacco, dove è riuscita a chiudere solo il 15% di terzi down.

Denver ha disposto dei Cardinals per 37 a 20, portando il rookie Jay Cutler, 261 yards con due segnature ed un solo intercetto, alla prima vittoria stagionale, proprio contro il "compagno" di draft Matt Leinart, l'ex vincitore Heisman Trophy.

"Tutti hanno visto cosa può fare. Non ci vuole un genio per capire che questo giocatore è in grado di eseguire tutti i lanci, giocando con grande fiducia" ha spiegato l'head coach dei Broncos. "Oggi ho giocato decisamente meglio rispetto ai primi due match, riuscendo a vedere il campo come so fare. In questa gara ero decisamente più a mio agio".

Partita segnata fin dall'inizio, con i Broncos in grado di correre e lanciare, lasciando agli avversari solo le briciole, 60 yards in un tempo. Questa superiorità  non si è però concretizzata nel punteggio, con Denver avanti solo 16 a 10 all'intervallo. Ci ha pensato Mike Bell, un altro rookie, addirittura undrafted a chiudere la partita, con due segnature nel secondo tempo.

Ancora vive, ma ridotte al lumicino le speranze di Steelers (7-7) e Bills (7-7), che escono vittoriose dai confronti con Carolina e Miami (6-8). Ad ambedue le formazioni servano degli incastri pressoché impossibili per arrivare ai playoff, ma la matematica non esclude ancora le due squadre, e i miracoli, talvolta si concretizzano.

Buffalo, ha messo assieme una seconda prova convincente, e, come tradizione, ha cancellato dal campo i Dolphins, incapaci, una volta di più, di giocare nelle impossibili condizioni climatiche del Nord. Harrington (20 yards in 17 tentativi con in più due intercetti), è stato a dir poco disastroso, con un0.0 di rating. Miami deve ovviamente rimpiangere un inizio stagione disastroso.

"Abbiamo fatto un ottimo finale. Ma ovviamente dobbiamo rimpiangere di non aver sempre giocato al meglio durante l'anno", le parole del'ex Lions.

Losman ha invece confortato chi lo ha già  dichiarato titolare per il 2007. Ben tre touchdown per il giocatore al secondo anno, che ha mostrato un gioco solido (13 su 19 per 200 yards), anche se inevitabilmente poco spettacolare in una giornata dal clima impossibile. La differenza nel rendimento tra i due quarterback da l'idea del dominio mostrato dai padroni di casa.

Il reparto migliore dei Bills è stato ancora la difesa, in grado di forzare il gioco avversario, e di sfruttare gli errori. Fatale un big paly ad inizio secondo tempo, quando Taylor ha forzato un fumble sotto di soli 7 punti, sulle 44 avversarie, solo per vedere Harringotn restituire la palla agli avversari nel gioco successivo.

Fletcher ha ammesso la soddisfazione per aver eliminato i rivali divisionali dalla corsa alla post season. "Non pensavamo allo shutout, ma certo una vittoria così la dice lunga sul carattere di questa squadra".

I campioni del mondo del mondo in carica cercano un miracolo. Con qualche risultato ad incastro (molti per la verità  ), hanno ancora la possibilità  di ritrovarsi a difendere il titolo conquistato un anno or sono.

Cowher, nel dopo gara: "Siamo abituati a giocare contro pronostico in Dicembre e in gennaio. Questa squadra sa che, qualunque sia la situazione, l'unica cosa è vincere".

Il gioco espresso a Charlotte è sicuramente convincente, anche se tardivo. Terza vittoria in fila e soli 13 punti concessi negli ultimi 180 minuti di football. Il segreto del successo: il fronte difensivo. La 3-4 di Pittsburgh ha imposto il ritmo alla gara, impedendo le corse a Carolina ( solo 40 yards circa) e dato pochissimo tempo per lanciare a Weinke ( 5 sacks).

Il tutto condito con running game efficace ( ben 159 yards in totale e 132 di Willie Parker), servito con un Big Ben dignitoso ( una segnatura su passaggio ed una su corsa), aggiungendo uno special team capace di segnare e produrre big play. Il mix è stato assolutamente letale per i Panthers, che devono dire addio ai propri sogni di gloria.

Ultimo match della giornata, prima degli intressantissimi Kansas City – San Diego (Sunday night football ) e Cincinnati – Indianapolis (Monday night football), commentati a parte, quello tra Oakland e St. Luis. I Raiders aggiungono una perla alla loro stagione travagliata, rimanendo ancora all'asciutto contro una difesa molto criticata, che aveva fin qui concesso oltre 25 punti ad incontro. E' il terzo shutout stagionale, condito da 5 turnovers. L'attacco è apparso fuori sincronia, incapace di correre la palla( solo 50 yards a fine match), grazie ad una linea offensiva di nome e di fatto.

La parola che riecheggia nello spogliatoio neroargento è imbarazzante. Brooks, sostituito nell'ultimo periodo dopo un errore marchiano: "E' imbarazzante perché siamo migliori di quanto mostriamo. Sono certamente dispiaciuto per la sostituzione. Non vedo nessuna ragione per effettuare il cambio. Ma non sono Io a decidere".

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