AFC – Week 13 Report

Un nuovo eroe a Cleveland?

"Certe cose non hanno prezzo, per tutto il resto c'è…" una nota carta di credito. Così recita un famoso spot pubblicitario, che negli States ha Peyton Manning come interprete. Ieri, però, la soddisfazione più grande se l'è tolta Rob Bironas, che ha festeggiato dopo il 20 a 17 finale con cui i propri Titans hanno superato i Colts. I miracoli non si ripetono, almeno questo è "vox populi". Ma il calciatore di Tennessee ha risolto la seconda partita consecutiva allo scadere, questa volta con un calcio dalle 60 yards. Proprio così, 60 yards, il più lungo field goal nella storia della franchigia. "Avevo il vento alle spalle. Oggi era proprio necessario. Io ho solo calciato la palla, il vento ha fatto il resto". 24 punti consecutivi nell'ultimo quarto per il successo di sette giorni or sono, 17 per il sorpasso a cavallo dell'intervallo, dopo l'iniziale illusorio 14-0 per i Colts, seguiti poi dai 3 decisivi nel quarto periodo. Miracoli, forse no, ma poco ci manca.

Il successo ha un denominare comune alle altre prove, anche quelle vincenti, di Indianapolis. E' l'incapacità  di contenere le corse avversarie. Domenica sono state 219 le yards macinate dai Titans sul terreno. Young ha "zompettato" qua e là  come un folletto, meglio di un novello Houdinì, sparendo e riapparendo a proprio piacere. Henry ha sigillato con lunghe corse i drive della rimonta, collezionando 93 yards alla fine della partita. La possibilità  di muovere la catena ha tenuto lontano dal campo il due volte MVP e per Dungy non è stato sufficiente il miglior Harrison della stagione, capace di ricevere il 50% delle yards lanciate dai Colts (172 su 351 yards). "Ci siamo messi in una situazione in cui un field goal era sufficiente per batterci. Non è la condizione ideale. Poi se hanno realizzato dalle 60 yards, tanto di cappello".

La sconfitta di Indianapolis riapre la caccia al primo posto della conference, visto che sia New England che San Diego hanno vinto. Per i Patriots una gara modesta, portata a casa grazie alle capacità  realizzative di Dillon, trasformatosi in un perfetto goal line back, per sopperire alle carenze di un running game anemico. L'efficacia nelle situazione di red zone (60% per i Patriots contro il 25% degli avversari), ha fatto la differenza.

Il successo non allontana gli spettri. Gli ex campioni del Mondo hanno iniziato il match così come avevano finito il precedente, con quattro turnover e dieci penalità , un bottino inconsueto per la squadra di Bill Belichick, che ha dovuto rincorre fino a due minuti dal termine. New England sa però come chiudere le partite. Sack con annesso recupero del pallone, grazie ad un fumble. Palla in mano Brady ha mostrato la consueta freddezza e Dillon il consumato fiuto per la end zone. "Ogni volta che c'è ancora tempo sul cronometro, pensiamo ancora di poter vincere. Per quasi tutto l'incontro non abbiamo giocato con entusiasmo ed energia" ha dichiarato il quarterback.

A riscaldare un freddo pomeriggio d'inverno nello stato di New York, ci hanno pensato i Chargers, al sesto successo consecutivo, sfruttando le solite armi: corse e difesa. Per le corse chiedere a tuttofare Tomlinson, ieri pur limitato alla versione runner ha segnato 2 touchdown e corso 178 yards. Il giocatore è sempre più vicino al record di segnature. Ciò che l'aratro traccia, la spada difende. Così la difesa preserva il successo da una scommessa di rimonta dei Bills. Merriman, rientrato dalla squalifica, ha surriscaldato il pomeriggio di Losman. Forzato in ogni dove ( 3 sack), e incapace di connettere con i propri target principali (sole 184 yards lanciate) ha omaggiato di tre presenti la squadra avversaria. L'OLB dopo la gara: "Il clima è stato un fattore, con il caldo sarebbe stato meglio, ma essere rientrato sul campo da gioco dopo un mese è comunque importante". Quando sei considerato un giocatore di impatto, devi andare in campo e cambiare la partita. Tutto qua"

Alla fine per Buffalo solo 230 le yards complessive, ma soprattutto una mancanza totale di continuità , con solo l'ultimo disperato drive di almeno 10 giochi. Il match è stato in equilibrio solo perché i Bills hanno saputo sfruttare due ottime posizioni di campo, segnando in ambedue le occasioni. Lee Evans ha ammesso la debaclè "Non abbiamo fatto abbastanza nel primo tempo per meritare di vincere".

Anche la lotta per il wild card ha vissuto una giornata importante. Jaguars e Jets compiono un passo fondamentale verso i playoff. Jacksonville cura il proprio mal di trasferta, raggiungendo la costa est della Florida, e il perfetto clima di Miami ritempra la squadra di Jack Del Rio. E' solo la seconda vittoria "on the road" per Jacksonville, ma assolutamente determinante. " La critica ci ha sempre considerato incapaci di vincere lontano dall'Altell. Spero che questo zittisca qualcuno" sono state le parole del cb Mathis. La difesa è sembrata dominante, soprattutto sulla linea, dove ha surclassato il reparto avversario. Forzando Harrington la squadra ha recuperando due volte il pallone.

Contraria la situazione dei Dolphins. La sconfitta interrompere una serie di 4 successi consecutivi, e taglia fuori dai giochi per l'accesso alle wild card la squadra di Saban. Errori nei fondamentali, molta aggressività , ma poca sostanza, con Garrard capace, a dispetto dei 4 sacks subiti, di sfuggire alla pressione con le proprie gambe, oltre che con il braccio. Pur tentando di togliere le corse alla coppia Taylor-Drew, Miami ha subito150 yards sul terreno, oltre le 203 per via aerea "E' veramente frustrante" ha ammesso l'head coach. Così, dopo l'iniziale vantaggio, la partita è scivolata via dalle mani di Miami, incapace di generare sufficienti giochi, sia in difesa che in attacco, dove è mancata la forza motrice di Ronnie Brown.

Passando ai Jets, si deve commentare la schiacciante vittoria sui Packers per 38 a 10. Le sospette secondarie dei "Cheesehead" sono state vivisezionate da Pennington, che ha spesso utilizzato il "no huddle offense" e formazioni aperte a 3 ricevitori, per confondere ulteriormente le idee ad una difesa già  in stato comatoso. "Tutto sta pian piano andando a posto" ha detto il giocatore "Ogni qual volta si installa un nuovo sistema, c'è bisogno di qualche tempo per a assimilarlo. E' un processo inevitabile. Abbiamo iniziato ad avere successo con il running game e da lì in avanti tutto è andato a posto". Tre drive da 70 yards nel secondo quarto, che hanno chiuso un match condotto con sufficiente autorità  dai ragazzi di Eric Mangini. "Uno dei nostri marchi di fabbriche deve essere quello di giocare veloce. Se ci riusciamo ci sarà  sempre qualche giocatore libero, anche in funzione dello schema utilizzato". Il pubblico del Lambeau field non ha gradito, e assieme ai fiocchi di neve sono caduti anche i booo della folla.

Incredibile al Paul Brown Staidum. Parafrasando un motto targato "tutto il calcio minuto per minuto", si può sintetizzare la gara tra Cleveland e Kansas City, finita ai supplementari con il successo dei Browns. Incredibile come si sia mosso l'attacco dei Chiefs, incredibile come la difesa abbia sciupato quanto prodotto dai compagni di squadra, incredibile la favola del carneade di turno. "La stagione non è finita, ma con questa sconfitta abbiamo compromesso molte delle nostre possibilità  di post season. Il gioco è stato buono, ma non abbiamo finito il compitino, ci siamo lasciati sfuggire la partita di mano" ha dichiarato Gonzalez, che ha ricevuto oltre 100 yards e due delle 4 segnature della squadra. Certo la vittoria dei Chargers complica enormemente le cose.

Ma cosa è successo? In ordine: Green muove bene il pallone, ed è capace di lanciare 4 touchdown pass. Creenel ha cercato di togliere l'arma più pericolosa agli avversari, saturando le corsie per Larry Johnson, contenuto a 110 yards, ma la coperta corta ha finito per lasciare al freddo i piedi. La squadra non si è comunque arresa, ha ribattuto colpo su colpo, segnatura dopo segnatura, anche quando è entrato in campo tale Dereck Anderson, uscito dal niente, con un solo snap di esperienza alle spalle. Ma tutto ha un alone magico. Due touchdown pass nell'ultimo quarto per rimontare il vantaggio dei Chiefs, 33 yards su corsa nei supplementari per arrivare al field goal della vittoria. Un'altra "Cindarella story"sta per iniziare? Joe Jurevicius ha un altro paragone interessante "Mi è sembrato come Forrest Gump". Jason Wright non è sorpreso della prestazione del 23enne "Sapevo che era in grado di giocare a questo livello. Non sono rimasto sorpreso". Forse i Chiefs si.

Negli ultimi incontri da segnalare lo shutout imposto da Pittsburgh ai Bucs, e la vittoria dei Texsans ai danni dei Raiders, per 23 a 14. Partita inguardabile, con una squadra a macinare yards, ma anche a commettere errori imperdonabili, ed una a sfruttare quanto regalato dagli avversari. Pur non completando alcun passaggio nel secondo tempo, e uscendo dal campo con un catastrofico -5 yards su passaggio, Houston ha trovato il modo di vincere. "Non siamo stati per niente produttivi. Non abbiamo fatto nulla, soprattutto nel secondo tempo. Chiunque avrebbe potuto scendere in campo al mio posto" ha ironizzato Carr

La ricetta del successo: difesa, con il one man show di Ryans (15 tackle, un sacks, un intercetto e un fumble); corse, con Dayne sulle 90 yards; errori degli avversari, con turnover e ben 3 missed field goals. Il tutto spruzzato con alcuni giochi fenomeni del proprio special team, e servito freddo, anzi ghiacciato. "E' difficile vincere quando sbagli così tanto. Abbiamo mosso la catena, ma quando commetti errori e penalità , esci dal campo senza punti segnati. Il morale scende, mentre il momentum è tutto per l'altra squadra" le parole di Justin Fargas realizzatore dell'unica segnatura offensiva per i Raiders. I Texsans divengono così la prima squadra in 25 anni a vincere pur con un saldo negativo nelle yards su passaggio.

Gli Steelers probabilmente non arriveranno ai playoff, ma sanno ancora come difendere, e il rookie quaterback avversario ne sa qualcosa. De-feense è il marchio di fabbrica dello "Steelers football". Attendendo il rientro di Hines Ward, e di ritrovare un solido gioco sul terreno, Joey Porter ha fatto gli onori di casa, "sackando" Gradkowski due volte nei primissimi drive, ed è calata subito la notte. "Quando giochiamo contro un quarterback giovane, abbiamo una buona occasione per metterlo sotto pressione, e cerchiamo di sfruttarla". I molti errori del giocatore hanno condizionato lo svolgimento della partita di Tampa, regalando ambedue le segnature agli avversari, mentre Pittsburgh, pur non facendo fuoco e fiamme (solo 25 passaggi completati contro la peggiore difesa della lega), si limitava a non sbagliare.

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