Cutler esordisce nella partita più importante della stagione dei Broncos: è la scelta giusta?
Gennaio si avvicina, il clima si fa sempre più freddo, cade la prima neve"insomma, la regular season sta per finire, i playoffs sono quasi alle porte e ormai ogni partita è decisiva per chi si sta giocando l'accesso al mese più caldo dell'NFL.
Ogni domenica della regular season è importante per una squadra NFL, ma quelle di dicembre assumono un'importanza diversa perché ormai stiamo in periodo di non ritorno, anche il più piccolo errore ora può risultare decisivo e può cambiare le sorti di un'annata.
In più, al momento, in 5 delle 8 division non più di 2 vittorie separano la prima dalla seconda, e in 4 di queste division queste squadre devono ancora giocare tra di loro. In questa settimana 3 squadre potranno aggiudicarsi la loro division: Baltimora la AFC North con una vittoria, Chicago la NFC North se non perde, Indianapolis la AFC South con una vittoria o una sconfitta di Jacksonville.
Appena un mese fa' i Giants andarono a sbancare con autorità il Texas Stadium provocando addirittura il cambio in cabina di regia da parte di un affranto Parcells, che pareva quasi rassegnato sulla sideline.
Se qualcuno avesse smesso di seguire l'NFL da quel giorno e tornasse ora si aspetterebbe che i Giants si siano ormai involati verso il miglior record di conference e che i Cowboys abbiano sbaraccato e siano sul punto di cambiare coach. Niente di più sbagliato!
Da quel giorno di tardo Ottobre il percorso delle due squadre è stato completamente diverso da come ci si sarebbe aspettato dopo quella partita: Dallas vola sulle ali dell'entusiasmo del nuovo QB e sembra aver già messo le mani sulla vittoria nella division e pronta a tentare l'assalto al Superbowl, New York, complice la marea d'infortuni da cui è stata colpita, è in caduta libera e rischia seriamente di restare fuori dai PO.
E' incredibile come una stagione può cambiare in poche settimane o in 15 minuti d'intervallo. A Dallas si è in piena Romo-mania ed è passato quasi sotto silenzio il taglio, inaspettato, di Vanderjagt (il kicker più pagato nella storia della franchigia), a New York ora si chiede la testa di Coughlin e la cacciata a pedate nel sedere di Eli Manning, giudicato ora "una femminuccia".
Si sa che nella grande mela le polemiche sono facili a nascere, ed i Giants stanno facendo di tutto per farle nascere, ma qui siamo quasi in una situazione paradossale con giocatori contro giocatori (Strahan che ha criticato la poca voglia di lottare di Burress), giocatori contro coach (Shockey ha già più volte criticato il coaching staff), padri che intervengono a difendere i propri figli (Archie per Eli) e giocatori che non tengono mai la bocca chiusa (dopo un mese, siamo sicuri Jeremy che dire che questi Cowboys non potranno mai venire a vincere al Giants Stadium sia stata proprio una bella idea?).
La carne al fuoco è tanta, gli spunti d'interesse anche e quindi sarà sicuramente una partita da vedere, magari non spettacolare perché tesa, ma di sicuro molto eccitante e dura, fisica, in vero playoffs-style.
L'alternanza tra Julius Jones e Marion Barber (letale vicino l'end zone) sta dando ottimi frutti a Parcells ed il gioco di corse di Dallas si è stabilizzato, la linea sembra soffrire di meno grazie all'abilità di Romo di muoversi con disinvoltura e così tutto l'attacco si muove meglio.
Al contrario le assenze dei Giants sembrano aver rotto un giocattolo quasi perfetto ed ora Tiki Barber non riesce a superare le 100 yards, Eli Manning sparacchia a destra e manca come un rookie qualsiasi e Burress è tornato il solito giocatore capace di grandi giocate ma anche di numerose recite mute in scena.
Vista la situazione attuale delle due squadre è difficile pensare che i Cowboys non riescano a vincere, sarebbe proprio una grossa sorpresa nonché un pericoloso tentativo di suicidio in funzione della vittoria della division. Ma sinceramente penso proprio che a Dallas sarà ancora tempo di Romo-mania.
Un'altra sfida interessante sarà quella di Denver fra i Broncos ed i Seahawks, oltre che per gli sviluppi futuri per quanto riguarda i playoffs di queste due squadre anche perché coach Shanahan ha deciso di dare una scossa alla sua squadra con una controversa decisione.
Finalmente per qualcuno, spregiudicatamente per altri, ha deciso di cambiare lo starting quarterback: domenica farà il suo esordio tra i pro Jay Cutler, la prima scelta al draft dall'università di Vanderbilt.
La decisione appare molto sorprendente se si pensa che in tutta la sua carriera Shanahan non aveva mai avuto un rookie come QB, e per Denver, l'ultimo esordiente a partire come QB titolare era stato nel 1992 Tommy Maddox che sostituiva l'infortunato John Elway: se si pensa alla carriera che ha poi fatto in Colorado (e per la verità anche da altre parti) l'assicuratore"incrociate le dita tifosi dei Broncos.
Ah"mi spiace dover dare un'altra brutta notizia, ma Cutler sarà il quarto QB rookie a partire come titolare in stagione, e tutti gli altri insieme, al loro esordio, hanno un bel record di 0-3!
Gli avversari poi non saranno proprio gli ultimi arrivati, ma, anche se reduci da una stagione difficile, sono pur sempre i campioni NFC in carica, che ora hanno pure recuperato i loro infortunati eccellenti che hanno già fatto vedere, nello scorso Monday Night contro i Packers, il loro positivo effetto sul gioco e sui risultati della squadra della "Rain City".
Infatti, dopo un primo tempo con qualche incertezza e la fastidiosa rottura di un dito della mano non usata nel lancio, Hasselbeck ha sfogato tutta la frustrazione per l'assenza dai campi da gioco lanciando 3 TD. Alexander ha invece dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, di essere nell'olimpo dei RB diventando il terzo RB della storia a correre 40 volte e guadagnare più di 200 yards in una partita (gli altri Walter Payton nel 1977 e Terrel Davis nel 1997).
Tra l'altro, con la vittoria contro Green Bay, la squadra di Holmgren ha preso un deciso vantaggio nella NFC West e si è virtualmente qualificata alla post season, al contrario Denver, reduce da due sconfitte contro rivali divisionali, ha visto seriamente messa in discussione la sua qualificazione ai PO.
Anche per questo il coaching staff si è deciso a panchinare Plummer, per dare una scossa alla squadra che sembrava diventare sempre più abulica ed imprigionata in un senso di incompiutezza ben testimoniata dal suo QB incapace di fare quel qualcosa in più che ti possa far vincere una partita.
Basterà il cambio di QB per cambiare le cose? Difficile, anche se l'esperienza in questa stagione di Romo, Young o Huard sembra poter indicare il contrario. Di certo il compito che aspetta il giovane Cutler non è dei più semplici e dovrà dimostrare da subito che tutte le buone parole dette su di lui erano ben spese.
Pronostico? Denver sembra una squadra in caduta libera, e non penso che il cambio del QB possa portare da subito una trasformazione radicale dei Broncos, Seattle al contrario appare in netta ripresa e non potrà che migliorare con la crescita della condizione dei suoi ex-infortunati eccellenti. Dico Seahawks quindi di almeno 10 punti.
Tra tutte le altre sfide abbiano l'insidiosa trasferta dei Chargers, che recuperano Merriman, sul campo dei Bills, sempre capaci di mettere in difficoltà chiunque, che tuttavia non sembrano poter fermare il micidiale attacco di San Diego che con Tomlinson e Rivers sta diventando una macchina da punti incredibile.
A Philadelphia invece, dove con il grave infortunio a McNabb si è in pratica dato l'addio alle speranze di playoffs, arrivano i Panthers, più bravi di Penelope nel fare e disfare la mitica tela: quando sembrano sull'orlo del baratro si risollevano con grande forza, quando ormai sembrano aver dimenticato tutte le difficoltà cadono come i bambini quando tolgono le rotelle alla bicicletta.
Keyshawn Johnson ha la peggiore media di yards ricevute a passaggio in carriera, il gioco di corse è molto incostante e addirittura viene messo in dubbio il posto da titolare di Delhomme: è ora di svegliarsi se non si vogliono vedere in TV i playoffs!
Per Atlanta a Washington ci sarà probabilmente l'ultima possibilità di ripartire a caccia della Wild Card, ma per una squadra sempre più in crisi d'identità e di nervi (Vick multato per un gestaccio nei confronti dei tifosi) la sfida contro l'entusiasmo di Campbell non è la cosa migliore.
St.Luois contro Arizona cerca la facile vittoria per dimenticare il periodo nero appena trascorso che gli ha reso quasi inaccessibile la scalata verso i PO, New England contro Detroit e Chicago contro Minnesota non dovrebbero avere troppi problemi.
Qualche patema in più lo daranno sicuramente i Titans ai Colts: Tennesse è tra le squadre che meglio stanno facendo rispetto alle previsioni, specie dopo l'esordio di Vince Young. E dopo l'entusiasmante rimonta della settimana scorsa contro i Giants, Manning e soci dovranno fare molta attenzione se non vorranno finire tra i trofei di caccia di coach Fisher.
Nelle altre sfide della settimana Kansas la dovrebbe spuntare senza molti affanni sul campo dei Browns, mentre molto più equilibrate sono una serie di partite: Green Bay - New York Jets, Oakland - Houston e Pittsburgh – Tampa Bay.
Anche Miami-Jacksonville è una partita da tripla in schedina: i Jaguars sono affamati di vittoria perché vedono vicina la possibilità di guadagnare una wild card in una stagione difficile a causa dei numerosi infortuni, mentre i Dolphins sono tra le squadre più calde del momento (anche se la rabbia dei tifosi Dolphins per una squadra che si decide a giocare bene quando ormai la stagione è andata è palbabile).
Chiusura per la sfida del Superdome tra due squadre sorpresa: sei nessuno aspettava i Saints ad una stagione così, con un attacco con numeri da record, pochi si aspettavano una stagione così solida da parte dei 49ers, neanche i più ottimisti dei tifosi.
Per entrambe grande merito va ai due giovani capi allenatori, Sean Payton e Mike Nolan, sicuri candidati al premio di coach dell'anno per aver rivitalizzato due franchigie, una che ha sempre mancato il salto di qualità e una storica in forte crisi, che stanno portando aria nuova nell'NFL.