Warrick Dunn non trova risposte per la crisi dei Falcons: non è l'unico che non vi riesce.
Per la stagione degli Atlanta Falcons quella di ieri sera era una partita importantissima, sia perché la squadra di Jim Mora doveva fare qualcosa dopo tre sconfitte consecutive che ne pregiudicavano il posizionamento finale, sia perché agli avversari di turno, i New Orleans Saints, potevano essere raggiunti in cima alla Nfc South approfittando del contemporaneo capitombolo fatto a Washington dai Carolina Panthers, terzi incomodi di una corsa alla postseason quantomeno serrata.
Ma seppure ci si trovasse davanti al pubblico del Georgia Dome, dove il record di Michael Vick in carriera è tutt'altro che male, nessun espediente è servito per evitare una pesante sconfitta contro i rivali divisionali, per la precisione la seconda del campionato in altrettanti scontri diretti dopo il famoso Monday Night che aveva riaperto i battenti del Superdome.
I Falcons, alle prese con un'infermeria piena nonostante il recupero dell'ineffettivo John Abraham e di Ed Hartwell nel mezzo, dovevano fare i conti anche con Jim Mora senior e le conseguenze delle sue dichiarazioni, che avevano sbadatamente acconsentito alle idee del conduttore dello show di turno dove l'ex head coach era ospite condividendo l'idea di un Vick formato coach-killer, inglobando tutti i problemi di Atlanta nel talento del suo miglior giocatore dimenticandosi purtroppo della scomoda ed imbarazzante situazione in cui si è ritrovato suo figlio, comunque pronto a dare segnali di vicinanza al suo regista di fiducia.
Dall'altra parte Drew Brees ha giocato un'altra eccellente partita scrollandosi di dosso i 3 intercetti della settimana scorsa, che avevano praticamente affossato New Orleans contro Cincinnati, ed ha concluso superando le 300 yards su lancio per la quinta volta consecutiva, segnando almeno un TD pass per l'ottava occasione di fila con solamente 9 errori sui 30 passaggi tentati, confermandosi quale miglior quarterback dell'intera Nfc. Lui e Devery Henderson, sostituto naturale dell'infortunato Marques Colston, sono stati i mattatori di giornata mettendo in profonda crisi il rimaneggiato reparto dietro dei Falcons, uscito dallo stadio amico con le ossa completamente rotte.
Non è bastato che il terzo gioco della partita per inaugurare le segnature, dopo due corse andate a male e con un terzo down obbligato di lancio: come spesso è successo nel presente campionato, Brees ha preso tempo indietreggiando protetto alla grande, ha aspettato l'accelerazione del wide receiver ed ha sparato un pallone in profondità per Henderson, 158 yards su ricezione in totale, il quale ha bruciato sullo scatto DeAngelo Hall confezionando una meta di 76 yards, ennesimo gioco da 40 o più yards per il nuovo attacco implementato da Sean Payton.
Le cose sono andate di male in peggio per Atlanta, specialmente in prossimità dell'intervallo, quando la più classica delle preghiere di fine quarto si è trasformata in uno spettacolare TD di Terrance Copper da 48 yards coinvolgendo ancora Hall, in ritardo sul salto per deviare il pallone e principale responsabile dell'accaduto assieme a Lawyer Milloy, costringendo i padroni di casa a lasciare il campo sotto i fischi dei presenti al Georgia Dome.
Michael Vick nel frattempo aveva fatto il possibile per mettere le cose a posto, ma questi Falcons più che andare avanti sembravano tornare indietro come i gamberi: il quarterback ha fatto cose eccezionali con le proprie gambe, battendo il record per maggior numero di yards corse in un primo tempo di una partita ma il gioco aereo, complici molti drops, non è andato affatto bene; nemmeno le chiamate arrivate dall'alto sono state gestite bene arenandosi dentro le 10 yards a causa di chiamate telefonate (troppe corse consecutive) e di mancanza di varietà , quando sarebbe magari bastato mandare lo stesso Vick in scramble dalla sua parte preferita, cosa che tra l'altro stava già funzionando alla grande, o usando la famigerata playaction. Solo due dei tre drives profondi dei Falcons sono finiti a punti, tra l'altro con field goals, mentre il terzo tentativo è stato mancato dal vecchio Morten Andersen nonostante la distanza non proibitiva.
Atlanta ha coinvolto nuovamente il suo pubblico nel terzo periodo, quando finalmente si è deciso di far entrare in gara l'unico punto di riferimento dell'attacco, Alge Crumpler; il tight end ha corso una traccia dritta e con un movimento degno di un uomo ben più leggero di lui ha tagliato verso l'esterno, andando a ricevere un pallone fruttato un guadagno di 49 yards per il secondo gioco più lungo di giornata (in precedenza Vick aveva corso per 51 yards in un'azione singola), consentendo nel gioco successivo a Warrick Dunn di valicare la linea di meta riavvicinando il punteggio sul 21-13, con tanto tempo ancora davanti per riuscire a raddrizzare le cose.
I Falcons sono anche andati vicini alla rimonta, grazie ad un discreto lavoro sulle corse e con un notevole lavoro di pressione ai danni di Brees, consentendo al proprio attacco di ritornare in campo e lavorare con tranquillità per tornare nelle vicinanze dell'area di meta, ma ancora una volta le magie del n. 7, andato a recuperare altre 38 yards di corsa (166 quelle finali) nel drive in questione non sono servite a nulla, mortificate da un clamoroso pallone lasciato cadere a terra da Roddy White su un missile recapitatogli in profondità , una presa che se completata avrebbe consentito ai Falcons di segnare con sicurezza (il giocatore non aveva nessuno vicino a sé) e di rientrare in partita con tutta l'inerzia a favore invece di doversi accontentare di un altro punt dell'ottimo Michael Koenen.
Sull'episodio i Saints hanno fatto propria la partita, con Brees a prendersi delle notevoli responsabilità in fase di chiusure di down con lanci non propriamente semplici da completare che hanno coinvolto Mike Karney, fullback con ottime mani per ricevere, e Billy Miller, ex tight end di Houston, togliendo 8 minuti dal cronometro del quarto periodo e con 3 punti di John Carney a segno, quindi un altro completo lungo per Henderson (46 yards nell'occasione), ha permesso a Deuce McAllister (71 yards) di segnare per la seconda volta in giornata fissando il definitivo 31-13 a favore degli ospiti.
La situazione interna dei Falcons non è facile da risolvere, e non dev'essere facile vestire i panni di Mora: c'è un quarterback dalle potenzialità incredibili che mette su spettacoli partita dopo partita, ma che non si fida dei suoi ricevitori (e la gara di ieri gli dà piena ragione) preferendo i suoi mezzi a quelli degli altri, finendo però puntualmente per esagerare, con il rischio di perdere qualche pallone di troppo; c'è una difesa dove le assenze sono state davvero troppe e pesanti, su tutte quella prolungata di John Abraham, un giocatore che da solo aveva dato forza e coesione al reparto nelle sole due partite disputate ad inizio campionato, ora manca Patrick Kerney, altro elemento fondamentale della front seven, e le secondarie sono tappezzate con la forzata presenza di Allen Rossum, battuto a ripetizione negli ultimi 20 giorni, e con il ripescaggio del veterano Lance Schulters dai free agent per colmare i buchi lasciati dagli acciacchi di Jason Webster e Jimmy Williams.
Lo spettro che ha inseguito i georgiani di recente sta prendendo nuovamente forma e li sta ancora una volta estromettendo dalla corsa ai playoffs dopo una partenza molto positiva: con un quarterback con un solo terminale dato che è risaputo che Vick si fida del solo Crumpler e che ha enormi possibilità anche per vie aeree (lo ha dimostrato in due distinte occasioni nelle ultime settimane) nonchè termina con 9/24 per 84 yards la strada da fare è però poca, anche se il tuo attacco possiede il running game più temuto della Nfl. Se poi uscendo dal campo la tua superstar si lascia andare a gesti poco raccomandati verso un pubblico comprensibilmente deluso (per i quali Vick si è già scusato), significa che c'è anche un rapporto con i fans da recuperare al più presto.
Con questa vittoria invece i Saints mettono al sicuro lo sweep stagionale ai danni dei rivali, rimangono da soli in testa alla Nfc South grazie al passo falso dei Panthers ed ottengono la quarta vittoria divisionale a fronte di una sola sconfitta, e restano in attesa di terminare felicemente una regular season che li deve ancora opporre a tre avversarie della Nfc East, prima di finire il campionato con lo scontro diretto proprio contro Carolina in quello che potrebbe essere un rush finale entusiasmante.