Romo è stellare, Dallas vince.

Tony Romo, grande protagonista della partita di ieri sera, mentre si appresta a lanciare uno dei suoi 5 TD pass.

E' tempo di tacchino e football in USA, binomio ormai affermato quando si tratta di festeggiare il "thanksgiving day", nonché perfetto per riunire attorno al tavolo ogni famiglia americana che si rispetti. Capita così che nel pomeriggio statunitense, e in seconda serata italiana, vada in scena una diretta del nostro sport preferito, che mette di fronte i Dallas Cowboys di Bill Parcells e i Tampa Bay Buccaneers di John Gruden.
I ragazzi di Big Tuna stanno continuando la loro corsa verso i playoffs e soprattutto verso il dominio della NFC East, dove devono guardarsi dai Giants e dagli Eagles che risultano essere clienti assai difficili, mentre quelli di Chucky sono già  costretti a giocarsi le ultime chanches di raddrizzare la stagione, bloccati in fondo alla NFC South con un record 3-7 tutt'altro che aspettato.
Gli inizi sembrano sorridere ai Bucs che aprono con un grandissimo lancio da 53 yards di Bruce Gradkowski per Joey Galloway, che si smarca dalla marcatura delle secondarie di Dallas e riceve nei dintorni della redzone avversaria. Preso il ritmo con qualche corsa breve di Cadillac Williams l'attacco decide di provare ad allungare puntando nuovamente sul WR ex Dallas, e con una bella ricezione del numero 84 riescono a conquistare il primo down a 5 yards dalla endzone. Per perforare la goal line avversaria Gruden deve chiamare a rapporto Mike Alstott, fullback che all'evenienza di trasforma anche in tailback, che senza troppi problemi carica un paio di uomini di linea dei Cowboys e passeggia in endzone; 7-0 al primo drive e tutto che sembra girare in favore di Tampa.
Favori che vengono confermati dalla lentezza con cui l'attacco di Parcells conquista yards, lasciando nuovamente palla ai Buccaneers dopo un first down ed un three and out. L'illusione che la partita sia in mano alla franchigia della Florida dura però solo un altro drive, e quando i Cowboys rientrano in possesso del pallone, Tony Romo inizia il suo show personale. Coadiuvato da qualche portata di Julius Jones il giovane quarterback di Dallas distribuisce al meglio i palloni, dimostrando una padronanza di gioco e schemi davvero impensabile ad inizio stagione, che gli permette di trovare prima Owens, 18 yards, poi Crayton, 27, e infine Terry Glenn, per una ricezione da 30 yards che vale il touchdown del pareggio.
Tornato il pallone nelle mani di Tampa, Gradkowski fa il primo errore della partita e lancia il pallone nelle mani della safety Roy Williams, al quinto intercetto stagionale, che lo riporta fino nella metà  campo avversaria dopo essere partito dalle 25 di Dallas.
Dopo una sola portata Julius Jones lascia spazio a Marion Barber III che si alterna a Romo nei giochi offensivi dei Cowboys; ancora una volta è però il braccio del numero 9 a disegnare le tracce aeree giuste per raggiungere l'endzone avversaria, e dopo aver puntato ancora su Crayton e Witten per avanzare la catena, trova nuovamente Terry Glenn nell'area di meta, per una ricezione da 2 yards che segna il sorpasso e il primo vantaggio targato Dallas.
Il match è piacevole, e nonostante l'errore precedente i Buccaneers rimangono in partita grazie ad un bel drive che vede come protagonista assoluto Carnell Williams, che con una decisiva corsa da 22 yards porta i suoi sulle 48 dei padroni di casa, concedendo a Matt Bryant di infilare il field goal del 10 a 14 dalle 46 yards dopo due incompleti di Gradkowski.
Dopo una violenza non necessaria fischiata a Winborn sul kickoff successivo arrivano un paio di drive inconcludenti da entrambe le parti con Romo che per un attimo perde la sua intraprendenza e il suo pari ruolo avversario che fatica parecchio a tornare in partita dopo l'intercetto subito. A mettere tutti d'accordo ancora una volta è il giovane quarterback dei Cowboys che con tre passaggi raggiunge ancora la endzone; partiti dalle 26 i giocatori di Dallas usufruiscono di un "roughing the passer" fischiato a Chris Hovan per prendere, in pratica, due first down consecutivi, il primo grazie ad un passaggio da 15 yards ricevuto da Owens e il secondo grazie alla sanzione di eguale yardaggio notificata alla difesa avversaria; un Romo scatenato confeziona ancora un bel lancio da 33 yards per Patrick Crayton che per qualche centimetro non riesce ad entrare in endzone, passando il testimone a Marion Barber, che sfrutta al meglio un mezzo lob da 1 yards del suo quarterback portando ancora avanti Dallas, sul 21 a 10 prima dell'intervallo.
Tornati in campo la musica non cambia per Tampa che viene nuovamente surclassata da un attacco dei Cowboys in giornata largamente positiva che trova ancora in Romo l'interprete migliore, nonché il giocatore ideale per raggiungere senza troppi patemi la red zone avversaria. In un drive che lo stesso quarterback guida magistralmente si alternano in ricezione Fasano, Glenn, Owens, prima che Marion Barber metta a segno il suo secondo touchdown personale della serata, il secondo su ricezione, questa volta di 2 yards.
Con il quarto TD pass della serata Tony Romo diventa il primo quarterback dei Cowboys a lanciare così tanti touchdown dal 1999, anno in cui Troy Aikman, che per la cronaca stava commentando la partita, ne lanciò lo stesso numero contro Washington.
Sul 28 a 10 Tampa deve reagire, e deve farlo in fretta visto che il cronometro segna già  9:49 nel corso del terzo quarto; come da prassi si sa che la fretta è sempre cattiva consigliera e nel tentativo di velocizzare il recupero l'attacco dei Bucs sbaglia ancora, questa volta per un errore da principiante di Michael Pittman, che dopo aver droppato in modo assurdo il pallone, lo tiene vivo permettendo ad Akin Ayodele di causare il secondo turnover di Gradkowski, con conseguente arrabbiatura di Gruden, che fatica a digerire l'errore del RB.
Stato d'animo differente sull'altra sideline, dove il Grande Tonno riesce a malapena a trattenere la gioia dopo aver capito che ormai la partita era, di fatto, vinta. A confermare i pensieri dell'head coach ci pensa nuovamente un insaziabile Romo, che sfrutta al massimo la posizione favorevole concessagli dalla propria difesa trovando Terrell Owens in endzone con un preciso lancio da 7 yards che gasa a dovere il numero 81; solite sceneggiate e pallone che viene gettato nel pentolone a far da contorno al tacchino in procinto di essere cucinato, e consumato.
35 a 10 per Dallas e match di fatto chiuso che dopo essere stato acceso nei primi due quarti si spegne gradualmente, trasformandosi nella classica partita dove le squadre cercano di non farsi troppo male. Tampa Bay rinuncia di fatto ad attaccare, evitando di forzare e limitandosi a mettere insieme qualche buon drive a fine statistico, con Gradkowski che alterna completi, incompleti e qualche corsetta in scrambling utile a sfoggiare le sue qualità  atletiche. Dallas d'altro canto ceca di non esagerare, facendo di tutto per non affossare troppo gli avversari; capita così che Barber e Polite si alternino nel backfield per far passare il tempo e guadagnare qualche yards, necessarie magari a calciare un field goal per chiudere in bellezza; field goal che puntualmente viene chiamato da Parcells a 10:03 dalla fine, minuto in cui di fatto si conclude la partita, e che Mike Vanderjagt per poco non sbaglia con un palo-goal da fare invidia ad un centravanti del nostro calcio.
Passata la paura per il possibile terzo calcio sbagliato nel giro di 5 giorni, il kicker si gode un finale di partita che rispecchia i due drive immediatamente precedenti alla sua segnatura, con i Buccaneers che si affidano al loro quarterback e i Cowboys che puntano solo esclusivamente sulle gambe dei loro tailback.
Parcells può essere felice della partita che li porta in testa alla NFC East in attesa che i Giants affrontino in trasferta Tennessee, che hanno già  mietuto vittime illustri all'interno della division battendo Philadelphia la scorsa domenica.
Vero e indiscusso protagonista della partita è comunque Tony Romo che con 5 touchdown realizzati realizza il suo "career high" e il record dei touchdown realizzati dai Cowboys in un match del giorno del ringraziamento; il numero 9 di Dallas ha chiuso con 306 yards lanciate per 22 passaggi completati su 29 tentati. Certo ha fatto un certo effetto vedere un Bledsoe taciturno e triste in panchina mentre il suo backup, sul campo, stava "rompendo" ogni sorta di record realizzato da un illustre signore che giusto qualche metro più in altro, stava commentandone partita e prestazione.

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