ACC Rewind weeks 11& 12

I Demon Deacons di Riley Skinner hanno in pugno la Atlantic Division.

La stagione regolare sta ormai volgendo al termine, al momento in cui scriviamo manca una sola partita per determinare le classifiche finali ed il fine settimana entrante sarà  fondamentale per capire chi andrà  a vincere la Atlantic Division nella corsa testa a testa tra Boston College e Wake Forest.

I fatti

Boston College
Nel Massachussets la giornata di sabato voleva dire showdown, ovvero lo scontro con uno degli atenei più in forma del momento ed ancora a caccia dei piani alti della division, Maryland, capace di mietere più di qualche vittima illustre con vittorie portate via d'un soffio. Costretti a vincere visto il vantaggio di Wake Forest (record uguale, ma scontro diretto vinto dai Deacons), gli Eagles dovevano sperare in una contemporanea sconfitta dei rivali contro Virginia Tech per non restare matematicamente eliminati dalla corsa al titolo della Atlantic, ed aiutati dagli Hokies sono riusciti a compiere la missione.

Il passo falso di Wake Forest ed il successo netto per 38-16 contro i Terrapins sono stati i fattori che hanno mosso la classifica e che mettono le basi per un weekend emozionante, dove in palio c'è la posta che conta. Il protagonista della partita è stato senz'altro il linebacker Jolon Dunbar, autore di una prestazione spettacolare coronata da due ritorni di fumble con segnatura abbinata: le giocate del difensore hanno spezzato in due la partita ancor prima che questa potesse sostanzialmente cominciare: chi ha acceso i televisori in ritardo ha trovato Maryland già  sotto di 14 punti a causa di due turnovers, uno a testa per Lance Ball e Danny Oquendo, ambedue ricoperti e riportati in endzone dall'incredulo Dunbar, che nelle interviste del dopo-gara ha confessato: "Non potevo credere che tutto questo stava succedendo a me, ho pensato che fosse il mio giorno fortunato. Una volta ci può stare, ma quando è successo di nuovo, lo giuro, non potevo crederci. Mi era anche venuta voglia di segnare il terzo TD ad un certo punto"".

La prova di forza degli Eagles non si è certo fermata lì, e Matt Ryan (19/29, 249 yards, 2 TD) ha lanciato due TD passes nel secondo periodo per assicurare la vittoria ai suoi con più di metà  gara da disputare, contribuendo a firmare un 28-3 di parziale completamente insormontabile per una squadra come Maryland il cui punto di forza, le corse, è stato soffocato a dovere dall'andamento della partita stessa costringendo Sam Hollenbach a lanciare più del dovuto (42 volte per la precisione) ed a subire 2 intercetti, uno dei quali riportato in meta da DeJuan Tribble per la terza meta difensiva di giornata di Boston College.

Una settimana prima gli Eagles avevano agevolmente sconfitto i derelitti Blue Devils per 28-7, con 223 yards totali per la coppia di running backs formata da Andre Callender e L.V. Whitworth, nonché con un Ryan autore di altri due TD lanciati e 219 yards.

Wake Forest
I Demon Deacons, al momento di incrociare i destini con Virginia Tech, venivano da una stordente vittoria contro Florida State, alla quale avevano inflitto il primo shut-out (30-0 il risultato) al Doak Campbell Stadium di Talahassee nei 31 anni di gestione di coach Bobby Bowden, un risultato a dir poco storico.

Nonostante il presupposto Wake Forest ha trovato il modo di darsi la zappata sui piedi, facendosi letteralmente dominare dall'inizio alla fine da quegli Hokies in cerca della quinta vittoria consecutiva che avrebbe assicurato loro il secondo posto nella Coastal Division già  vinta da Georgia Tech.

Molti sono stati gli errori commessi dai Deacons, con una miriade di placcaggi sbagliati e giocate che hanno facilitato il lavoro degli avversari, che per la cronaca in questa partita avevano perso il loro miglior running back, Branden Ore, per infortunio.
Questi errori hanno portato a due segnature a lunga gittata, con Sean Glennon ad infilare le secondarie avversarie con mete di 49 e 53 yards rispettivamente di Eddie Royal e Josh Freeman, ed hanno completato il disastro quando Kevin Harris ha commesso un turnover decisivo, consentendo al linebacker Xavier Adibi di riportare il fumble in meta dopo una cavalcata di 35 yards nel terzo periodo, mettendo fuori gioco qualsiasi possibilità  di rientrare in partita per Wake Forest.

Fattore decisivo per l'andamento della contesa è stata l'interpretazione fornita da una delle migliori difese della nazione, quella di Virginia Tech, che ha costretto Wake Forest ad accontentarsi di 62 yards totali su corsa ed a riporre tutta la pressione sul quarterback Riley Skinner, che ha terminato con 17 completi su 30 tentativi per 195 yards senza né mete né intercetti. Kevin Harris, che rientrava dopo uno stop per infortunio di due settimane, ha collezionato solamente 7 yards ed una commozione celebrale, arrivata in occasione del turnover da lui commesso a causa del colpo ricevuto da Aaron Rouse.

Coach Jim Grobe dovrà  fare un grande lavoro di concentrazione e di motivazione per non fare accadere questi episodi di nuovo, perché stavolta il premio da ricevere per l'ultimo sforzo è davvero enorme: a Wake Forest basta vincere per qualificarsi per il Championship di Jacksonville, non serve altro, e mai come in questo momento pesa la vittoria contro i diretti concorrenti di Boston College ottenuta in casa il 4 novembre.
E sarebbe davvero bello se questo accadesse, specialmente ad una squadra che era stata pronosticata per arrivare negli ultimi posti del suo raggruppamento.

Georgia Tech
Gli Yellow Jackets hanno vinto ambedue le partite disputate negli ultimi 15 giorni ed avendo due partite di vantaggio rispetto a Virginia Tech all'interno della Conference hanno ottenuto aritmeticamente il diritto di giocarsi il Championship grazie all'ottenimento del titolo divisionale. Gli avversari affrontati non erano certo di grande spessore, parliamo di North Carolina e Duke, ma ciò nonostante il gioco di Georgia Tech non è stato brillante come è stato in diverse occasioni.

Contro una delle peggiori difese della nazione, quella dei Tar Heels, i georgiani hanno accumulato solamente 221 yards totali convertendo 9 terzi downs in 19 tentativi, con Calvin Johnson tenuto a 3 ricezioni per sole 13 yards e Reggie Ball in estrema difficoltà  con 78 yards su lancio ed un intercetto. Unica meta di giornata quella segnata nel secondo quarto dal running back Tashard Choice (119 yards), rimasta una segnatura isolata a causa dei molteplici errori di misura di Ball, che ha mancato i suoi i ricevitori in profondità  per tutto il match fallendo anche un comodo TD per James Johnson.
Fortunatamente la difesa dei Jackets ci ha messo del suo intercettando per due volte Joe Daley in endzone, mentre la terza ed ultima occasione di pareggiare le sorti è stata sprecata in un quarto down con pochi secondi da giocare ed i Tar Heels sulle 18 avversarie con un pallone troppo fuori misura e finito incompleto lanciato dallo stesso Daley.

Chan Gailey aveva chiesto maggior consistenza ai suoi in occasione della non proibitiva partita contro i Blue Devils della settimana scorsa, ed ha ottenuto per risposta 49 punti a referto ed un comodo vantaggio per 28-7 all'intervallo, lasciando che la seconda metà  di partita divenisse il più classico dei garbage time.
Reggie Ball ha giocato solo nel primo tempo per poi lasciare il posto al backup Taylor Bennett, ed ha completato 7 passaggi su 13 per 122 yards con 3 mete; Choice ha accumulato altre 118 yards con una segnatura, mentre i due Johnson hanno totalizzato 155 yards su ricezione e 3 TD in una gara dominata dalle 462 total yards di Georgia Tech contro le 261 di Duke.

Ora la missione diventa univoca, avendo già  in tasca il titolo divisionale, ed è quella di battere Georgia nel derby di questo fine settimana in quella che sarà  l'ultima partita di regular season della carriera collegiale di Reggie Ball, che per l'occasione ha scelto di concentrarsi al massimo e di non parlare con i giornalisti fino allo svolgimento della partitissima del sud per eccellenza. I Bulldogs hanno sconfitto gli avversari con scarti di 6 e 7 punti negli ultimi due scontri diretti, con i Jackets "traditi" in rimonta da errori proprio dello stesso Ball: questa volta, essendo l'ultima, ce lo aspettiamo in grande spolvero, pronto prescrivere un gran finale ad una carriera fatta di molti alti e bassi.

Clemson
La sconfitta di 3 settimane fa contro Maryland ha messo fuori gioco i Tigers per la caccia al titolo della Atlantic Division, ma non li ha certo estromessi dalla volontà  di coronare una stagione colma di progressi arrivando a quota 10 vittorie. E dopo il successo per 20-14 contro North Carolina State il conto è arrivato a 9.

In una giornata pessima per James Davis (34 yards), ci ha pensato il suo alter ego a dare spettacolo: C.J. Spiller ha confermato di essere un running back di grandi speranze collezionando 154 yards, suo massimo in carriera, ed un fondamentale TD in una partita così a stretto punteggio che sarebbe potuta sfociare in una sconfitta, dato qualche errore di troppo del quarterback Will Proctor; il regista di Clemson ha concluso la sua partita con il 62% di passaggi completati per 146 yards con una meta e due intercetti, uno dei quali è costato la meta del pareggio nel terzo periodo ad opera del defensive end Will Young.

Dall'altra parte della barricata uno scatenato Toney Baker da 174 yards su corsa ha fatto bello e cattivo tempo togliendo molta pressione da Daniel Evans, che nelle ultime uscite ha attraversato non poche difficoltà  dopo i piccoli miracoli di cui si era reso responsabile settimane addietro, provocando qualche scomodo upset.

La partita si è decisa nel quarto periodo, quando una serie di 16 giochi ha consentito al kicker Jad Dean di rompere la situazione di equilibrio e quando successivamente un passaggio di Evans deviato da Gaines Adams ed intercettato da Nick Watkins ha portato ad ulteriori 3 punti con poco più di un minuto da giocare; l'ultimo tentativo dei Wolfpack è stato mortificato dalla crew arbitrale, che dopo una review ha decretato fuori dal campo un passaggio ricevuto in endzone da Lamart Barrett, quindi Evans è stato inseguito e steso dal defensive end Ricky Sapp facendo scadere il cronometro, sancendo quindi la seconda stagione consecutiva con un record perdente per NC State.

Miami
E' stato sicuramente un anno orribile per gli Hurricanes, e la notizia dell'assassinio del defensive end Bryan Pata, trovato morto fuori dall'edificio dove risiedeva, non ha certo aiutato a migliorare le cose.

Ammirevole quindi la decisione di scendere in campo quattro soli giorni dopo la scomparsa del ragazzo ("Bryan avrebbe voluto così" è stato il commento di molti dei compagni), in una partita persa di un solo punto, 14-13, contro Maryland.
Novembre è stato un mese durissimo da digerire per Miami e tutto il suo staff, dovendo fare i conti con la scomparsa appena citata, con un ambiente demotivato che ha vissuto una delle stagioni più frustranti della sua storia recente, che ha in Larry Coker l'ultima versione di "coach morto che cammina" e che per finire in bellezza ha visto il quarterback titolare Kyle Wright abbandonare anzitempo la stagione per infortunio. Tutto senza contare la mega-rissa di qualche settimana fa, costata agli Hurricanes la squalifica di 13 giocatori.

Ma se la gara contro i Terrapins aveva fatto vedere una reazione decisa (Miami è partita a rimontare dal 14-0) altrettanto non si può dire per la sconfitta per 17-7 rimediata contro Virginia, la quarta consecutiva. Gli Hurricanes hanno concesso 123 yards su corsa, prova abbastanza inconsueta per una delle migliori difese in circolazione, ed il quarterback dei Cavaliers Jameel Sewell (23/33, 217 yards) ha segnato con le proprie gambe entrambe le mete di giornata; dall'altra parte Kirby Freeman ha vissuto un'altra giornata di difficoltà  alla seconda partenza da titolare, completando sì 11 passaggi su 18 tentati ma ammassando 152 yards, 77 delle quali in un solo gioco. Lo stallo dell'attacco è la principale motivazione per i soli 7 punti messi a referto, come lo sono stati tutti gli altri errori commessi, a partire dai placcaggi mancati e per finire con il fumble di Sam Shields sulle proprie 29, fatto che ha consentito uno dei due touchdowns sopra menzionati.

"Sono davvero stanco di perdere" ha sbottato Kirby Freeman, "Miami è stanca di perdere. Questa squadra di football è stanca di perdere.". Più chiaro di così".
Gli Hurricanes avranno comunque modo di accedere ad un Bowl se otterranno la sesta vittoria stagionale nell'impegnativa sfida di fine regular season contro Boston College.

Le altre squadre

– il 30-0 al passivo per i Seminoles di cui abbiamo parlato in precedenza non è stato immune da conseguenze: Jeff Bowden, il criticatissimo offensive coordinator di Florida State, dopo essere stato attaccato da più parti ha deciso di dare le dimissioni lasciando un grande vuoto tra i giocatori, che sono rimasti scioccati dalla notizia. I Seminoles dovranno anche fare a meno del running back Antone Smith, infortunatosi al gomito e fuori fino alla prossima primavera e chiuderanno la stagione regolare con lo scontro con i Gators.

– North Carolina è riuscita finalmente a vincere un a partita, precisamente il derby contro North Carolina State. Questo fine settimana i giochi si chiuderanno contro Duke in un'altra rivalità  fortemente sentita, quindi avrà  ufficialmente inizio l'era di Butch Davis, ex coach di Miami Hurricanes e Cleveland Browns che ha preso il posto del licenziato John Bunting, il quale allenerà  proprio la sua ultima partita contro Duke.

– Virginia spera ancora in un posto per un Bowl avendo all'attivo 5 successi. Se vincerà  la sfida con i rivali di Virginia Tech di sabato questo posto diverrà  assicurato, in caso contrario la stagione dei Cavaliers si chiuderà  con un record perdente.

– nulla è cambiato per i Blue Devils fanalini di coda, ultimi e senza vittorie in tutta la Acc. Coach Ted Roof ha promesso una partita al di sopra delle possibilità  per i suoi giocatori, motivandoli con la storica rivalità  nei confronti dei Tar Heels; Duke ha battuto North Carolina una sola volta negli ultimi 16 anni e se l'impresa riuscisse nuovamente, i seniors che lasceranno l'ateneo quest'anno avranno collezionato 8 vittorie in 4 anni.

Le classifiche

Atlantic Division
Wake Forest 5-2 (9-2)
Boston College 5-2 (9-2)
Maryland 5-2 (8-3)
Clemson 5-3 (8-3)
Florida State 3-5 (6-5)
North Carolina State 2-6 (3-8)

Coastal Division
Georgia Tech 7-1 (9-2)
Virginia Tech 5-2 (9-2)
Virginia 4-3 (5-6)
Miami 2-5 (5-6)
North Carolina 1-6 (2-9)
Duke 0-7 (0-11)

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