Marcus Clayton è un serio candidato al premio di Rookie of the Year
A distanza di poco più di un mese torniamo ad occuparci dei rookie per aggiornare l'articolo e aggiungere altre matricole. Il confronto tra Mario Williams e Reggie Bush vede in leggero vantaggio il giocatore dei Texans.
Williams, infatti, pur non giustificando la prima scelta assoluta, e pochi lo possono fare, mostra flash di "grandezza" uniti ad un progresso continuo in ogni partita. Anche se limitato da un problema al piede, Williams è ormai in grado di far sentire la sua presenza, come testimoniato dai 22 tackle e 4.5 sack fin qui raccolti.
Conta poco per giudicare la sua stagione ma, se metterà a segno altri due sack nelle restanti sei partite, eguaglierà il record di sack per un lineman chiamato con la prima scelta assoluta (attualmente detenuto da un certo Bruce Smith).
Bush invece sta riscontrando più problemi del previsto nonostante la buona annata dei Saints. Il running back è secondo tra i pari ruolo con almeno 40 corse per yard guadagnate di media: 3.0 (il peggiore è l'infortunato Shaun Alexander). Sta giocando leggermente meglio come ricevitore anche se guadagna solo una media di 6.7 yard a ricezione (comunque sotto la media rispetto agli altri RB). Il computo dei TD segnati finora è un misero due (uno su punt return e l'altro con una corsa).
Pur con le dovute differenze la loro annata è così deludente che Williams e Bush non sono neppure i migliori rookie della loro squadra. Tra i Texans il rookie che più si è messo in mostra è DeMeco Ryans. Il MLB scelto al secondo round guida i rookie della lega per numero totale di tackle (85) di cui 70 messi a segno da solo (secondo nell'intera NFL).
Per descrivere il suo lavoro fino ad ora basta riportare una frase del suo head coach, Gary Kubiak: "La difesa inizia a considerare Ryans un leader e il rispetto per lui è cresciuto parecchio tra i compagni. Lui si occupa di fare tutte le chiamate e finora li dispone tutti al posto giusto. Avere un leader così nella nostra difesa ci ha aiutato parecchio a ridurre il numero di errori e yard concesse".
Bush invece è stato oscurato completamente dalla strepitosa stagione di Marques Colston e forse dovrebbe anche essergli grato. Se non fosse per il giocatore scelto al settimo round ora staremmo tutti a parlare di quanto ha deluso l'ex Trojan.
Invece ci occupiamo di Colston che è ormai uno dei maggiori candidati al premio di Rookie of the Year ed una delle più grandi steal del draft 2006. Il wide receiver è quinto nella NFL per yard ricevute ed è secondo (in coabitazione) per TD ricevuti. Colston inoltre se dovesse tenere l'attuale media riuscirebbe a fine anno anche a stabilire il record di yard ricevute da un rookie. Il record attuale (1473 yard) appartiene a Bill Groman che lo stabilì nella AFL con gli Houston Oilers.
Il suo dominio fisico su molti cornerback e la sua abilità nel correre le tracce stanno completamente stravolgendo gli scout report che circolavano qualche mese fa. Oltre alle doti del giocatore non vanno poi dimenticato il contesto in cui Colston gioca. Il suo successo, infatti, è dovuto anche all'abilità dei Saints nel distribuire la palla impedendo alla difese di concentrarsi solo su un giocatore (otto Saints hanno ricevuto almeno dieci palloni).
In attacco un altro dei giocatori che maggiormente ha impressionato è Laurence Maroney. Il running back dei Patriots forma un tandem perfetto con Dillon, è capace di guadagnare yard sia di potenza che con la sua elusività ed è molto abile nel protegger palla (nessun fumble finora). Sa poi rendersi utile anche nel ritornare i kickoff raccogliendo quasi 30 yard a ritorno (primo nella NFL).
Parlando di back non si può fare a meno di nominare Joseph Addai. Il rookie dei Colts ha guadagnato finora 618 yard (primo tra le matricole), ha vinto la concorrenza di Dominic Rhodes e non risente del peso di essere il successore di Edgerrin James. Ovviamente nessuno si aspetta che il rookie metta insieme gli stessi numeri di James ma quello che gli si chiede è di tenere bilanciato l'attacco. Peyton Manning lancia poco più dell'anno scorso quindi si può dire che Addai ha fatto la sua parte.
Un altro giocatore che come Addai ha battuto la concorrenza di giocatori più esperti è il wide receiver dei Packers Greg Jennings. Il rookie, scelto al secondo round, si è dimostrato un ottimo numero due e nonostante un problema fisico che lo ha limitato è una delle rivelazioni del 2006.
Jennings è solo uno dei rookie in attacco che stanno aiutando Favre nella rincorsa ad un posto nei playoff. Proprio nella protezione del quarterback è stato fondamentale l'apporto delle guardie Daryn Colledge e Jason Spitz e del versatile Tony Moll. Grazie anche alla loro presenza i Packers hanno ridotto il numero dei sack concessi da 35 a 15 in dieci partite.
Sempre tra i giocatori della linea difensiva da segnalare il centro degli Jets Nick Mangold ed il LT dei Chargers Marcus McNeill. Il primo ha rubato la scena al ben più pubblicizzato D'Brickashaw Ferguson e i due sono una buona base su cui costruire per il futuro. Ferguson sta progredendo col passare del tempo ma come accade per Mario Williams il suo giudizio risente dell'alta posizione in cui è stato scelto.
Marcus McNeill invece è passato in secondo piano nel draft a causa di qualche dubbio sulla sua tenuta fisica ma è uno dei migliori nell'attacco guidato da Tomlinson e Rivers. Spesso il running back corre sul suo lato sfruttando la sua bravura nello sfruttare il suo imponente fisico (2 metri per 152 chili) per aprire varchi.
C'è poco da dire invece a riguardo dei quarterback menzionati nell'articolo precedente (Young, Leinart e Gradkowski). Il primo è quello dei tre che sta ottenendo i migliori risultati in termini di vittorie ma fa pochi progressi come passatore. Nelle nove partite in cui ha giocato soltanto tre volte ha completato più del 50 percento dei passaggi tentati.
Sono leggermente migliori i numeri di Leinart ma bisognerà vedere come reagirà il QB in un ambiente troppo abituato alla sconfitta per uno come lui. I primi segni erano tutt'altro che positivi ma per fortuna è arrivata la vittoria contro i Lions che gli ha ridato un po' di serenità .
Nell'ultima partita, in cui finalmente i Bucs sono ritornati ad usare parecchio il gioco di corse, si è ripreso anche Gradkowski. Il rookie ha anche stabilito il record di franchigia per yard e TD lanciati da un quarterback al primo anno (rispettivamente 1208 yard e nove TD).
Degni di nota anche i running back Leon Washington (Jets) e Wali Lundy (Texans). Entrambi hanno superato la concorrenza di giocatori più esperti e sono ora in cima alla depth chart.
In difesa uno dei migliori rookie, se non il migliore in assoluto, è stato Mark Anderson. Il defensive end, pur non essendo titolare (la concorrenza è davvero di altissimo livello), ha messo a segno 8.5 sack ed è quinto nell'intera nazione. Quando mancano sei partite alla fine della regular season Anderson ha già superato il record di Urlacher di sack messi a segno da un rookie (era 8). Niente male per un giocatore che è stato scelto soltanto al quinto round.
È riuscito invece a guadagnarsi un posto da titolare il DE dei Broncos Elvis Dumervil. L'anno scorso l'ex giocatore di Louisville guidava la Division I-A per sack e tra i pro non ha perso l'abitudine (sono già sei). Dopo la partenza ritardata (tenuto fuori le prime tre partite) il giocatore sta iniziando ad attirare i raddoppi avversari sia quando viene schierato come end che come tackle. Probabilmente questa diventerà una costante a tutto vantaggio dell'altro end, Kenard Lang, che domenica contro i Raiders ha messo a segno due sack.
Tra le squadre che hanno fatto le migliori scelte ci sono i Ravens e i Raiders. Tra i primi da segnalare i defensive back Dawan Landry e Ronnie Prude (addirittura neanche scelto) e il DT Haloti Ngata. I primi due hanno mostrato buone cose contro il gioco aereo ed inoltre il primo ha risolto il problema della strong safety per Baltimore.
Ngata si è perfettamente inserito tra i Ravens e fin dall'inizio si è guadagnato il posto di titolare. Deve ancora migliorare la sua tecnica ed eliminare qualche pausa mentale ma ci sono pochi dubbi sul fatto che sarà una delle colonne dei Ravens per i prossimi anni.
Tra i Raiders ci sono invece Thomas Howard e Michael Huff che spiccano in una difesa che con un altro attacco avrebbe portato a casa più vittorie. Si trova in una squadra alla deriva pure il linebacker dei Lions Ernie Sims ma questo non gli ha impedito di mettersi in mostra. In una squadra che in qualche elemento sembra aver mollato Sims spicca sempre per la sua carica e determinazione.
Stesse doti con in più un'ottima velocità si ritrova in AJ Hawk, weak linebacker dei Packers. L'inizio non era stato dei migliori (specialmente contro il gioco aereo) ma Hawk fa progressi in ogni partita e guida un buon gruppo di giovani LB. Il rookie è nono nella NFL per tackle e fin qui ha accumulato anche 3.5 sack (primo tra i giocatori con almeno 70 tackle).
Degni di nota anche il LB di Cleveland Kamerion Wimbley e il DT di St.Louis Victor Adeyanju. Il primo ha stabilito il record della franchigia per sack messi a segno da un rookie (6.5) lasciando intravedere un buon futuro nella NFL. Adeyanju invece ha preso a settembre il posto di Anthony Hargrove e da allora è sempre partito titolare. Addirittura i Rams hanno potuto scambiare Hargrove per quanta fiducia (sembrerebbe ben riposta) hanno nel DT.
Chiudiamo con il kick returner Devin Hester. In molti si sono stupiti quando i Bears hanno speso una seconda scelta per il CB quando la squadra è già coperta in quel ruolo. Finora però i risultati dicono che la scommessa è stata vinta. Il rookie ha ritornato in end-zone due punt e un missed field goal e due di questi sono stati decisivi per il successo dei Bears. Il secondo punt ha permesso a Chicago di superare Arizona mentre il FG ha chiuso la partita con i Giants dieci giorni fa con tanto di record da 108 yards di TD eguagliato. Non per niente si parla di usarlo anche per ritornare i kickoff oltre ai punt.