Week 11 preview

Dopo aver fatto vedere buone cose sostituendeo Bledsoe, Tony Romo si prepara alla sfida coi Colts.

“It will be fun this week. This is why you play the game.” Queste sono state le parole di Tony Romo riguardo la sfida che lo attende contro Peyton Manning ed i suoi imbattuti Colts.
Certo che Tony avrebbe potuto dire lo stesso di molte delle partite della week 11, specialmente ora che usciamo da una delle più eccitanti domeniche di football.
Ci sono stati infatti 2 grandi comebacks (21 punti rimontati da San Diego e 19 da Baltimora), 2 partite da 900 yards totali (Cincinnati-San Diego e Pittsburgh-New Orleans), 10 giochi da almeno 70 yards (il massimo dalla nona settimana del 2001) e un TD da 108 yards che ha eguagliato un record NFL per il più lungo gioco nella storia della lega di football professionistico.
Senza dimenticare che con la sofferta vittoria contro i Bills, Indianapolis è diventata la prima squadra nella storia a partire 9-0 in due annate consecutive e vincendo domenica diventerebbero la 17^ a partire 10-0: chissà  se i tifosi dei Colts stanno già  facendo gli scongiuri vista la storia di questo infausto numero"
Sembrerà  strano ma domenica sarà  la prima volta che Peyton giocherà  al Texas Stadium, e lo farà  come colui che ha il miglior rating della lega e avendo di fronte quello che, pur se con poche partite, ne possiede il secondo.
Tony Romo sembra aver rivitalizzato gli scialbi Cowboys dell'inizio del torneo ed ora le speranze di play offs non sembrano più una chimera: Dallas è comunque il solo team NFL classificato nei primi 10 posti nella categorie di passaggio, corsa e overall sia in attacco che in difesa.
Ora hanno perso per il resto della stagione Greg Ellis, Owens continua a fare qualche drop di troppo (anche se comunque è il migliore WR della lega come TD ricevuti), ma da quando Romo sostituì Bledsoe nella sfida contro i Giants le cose sembrano nettamente cambiate a Dallas.
Indianapolis continua invece imperterrita la sua marcia, incurante degli ostacoli e facendo quello che è necessario per vincere: ogni volta che si è trovata obbligata a fare una giocata decisiva nel quarto quarto"l'ha fatta con una sicurezza quasi imbarazzante.
I problemi nella difesa contro le corse sembrano non migliorare affatto, ma non sembra costituire proprio un problema per gli uomini di Dungy, tanto riescono sempre a trovare un modo per vincere le partite!
Domenica contro la coppia Jones-Barber potranno essere dolori, come pure non sembra esserci alcun DB in grado di marcare singolarmente Owens o anche solo il rientrante Glenn, e la feroce pass rush che servirebbe per mettere sotto pressione Romo è un debole ricordo dell'anno scorso.
Ma anche se dovessero subire molto punti poi c'è sempre l'attacco. Abbiamo ancora negli occhi la sublime prestazione contro i Broncos, una signor difesa che veniva tagliata come il proverbiale burro, che ci permette di dire che niente può fermare quest'attacco, lo si può limitare forse, ma fermare proprio no.
Pensando poi che non c'è più un RB affidabile come James ma un eterno backup ed un rookie"ci si può solo inchinare davanti a Manning, Harrison, Wayne e compagnia bella: dicono di non puntare alla perfect season, anzi di non pensarci per niente, ma se continuano così è difficile immaginare chi li possa fermare se non loro stessi.
Come dicevamo l'attaco dei Cowboys ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà  i Colts e segnare molti punti, ma secondo me la partita si deciderà  quando la palla ce l'avranno Manning & Co.: se la difesa del Tonno riuscirà  a limitarli (importante la pressione da mettere sulla linea e una prestazione con pochissimi errori da parte della secondaria) potranno sperare di vincere la gara, ma se alla fine si ridurrà  il tutto ad una gara a chi segna di più"festeggiate pure il 10-0 cari tifosi Colts.
Pronostico secco? Questa volta mi smentisco e vado con Indianapolis in una gara da almeno 50 punti ed attacchi con numeri da record.
Domenica sera a Denver ci sarà  lo scontro che potrà  dire molto su chi sarà  il vincitore dell'AFC West, se i padroni di casa o i loro rivali di San Diego del RB più forte della lega: LaDainian Tomlinson.
LdT che però ha sempre trovato pane per i suoi denti in quel di Denver: una media di sole 52.8 yards in 5 partite contro le 115.2 di quanto gioca in casa contro i Broncos. E questo si riflette inevitabilmente sui Chargers tutti che infatti non vincono in Colorado dal 1999 e sono 1-5 contro i loro rivali divisionali negli ultimi 3 anni.
Entrambi i team hanno il record di 7-2, ma forse i Chargers hanno un qualcosa in più perché vengono dalla straordinaria partita di Cincinnati in cui hanno rimontato 21 punti e in cui hanno dimostrato grandi pregi (un attacco in grado di segnare sia via aria che via terra) ma anche grandi difetti (la difesa ha subito troppo sentendo oltre il dovuto alcune assenze chiave).
San Diego sembra aver dimenticato il noioso "Marty-Bowl" e tutte le critiche d'inizio anno ed ora mette in mostra un attacco spumeggiante che non si basa solo più sulle gambe di LdT ma che può fare affidamento anche sul braccio sicuro di Rivers.
Atteso al varco della sua prima stagione da titolare, il buon Philip sta mostrando tutto il suo potenziale con una sicurezza disarmante, commette pochi errori e non ha paura di fare scelte rischiose o di sbagliare.
Dall'altra parte Denver, come spesso gli succede, vince ma non convince, forse a causa del suo attacco, quasi mai sicuro ed affidabile, eppure è sempre lì, tra le prime, con una difesa che ha concesso solo 111 punti in totale (i migliori della lega), ma che domenica dovrà  fare a meno di diverse pedine come il LB Gold e i DE Ekuban e Chuckwurah.
In attacco coach Shanahan sta cercando di mischiare le carte ed ha fatto qualche cambiamento per tentare di trovare la chimica giusta: Plummer alterna partite buone a prestazioni in cui giustifica tutta la poca fiducia dei tifosi nei suoi confronti, l'alternanza fra i RB's non da molte sicurezze, mentre sempre più decisive sono le prestazioni di Javon Walker.
Secondo me domenica la partita sarà  vinta da chi difenderà  meglio, da chi riuscirà  a limitare maggiormente gli avversari: San Diego ha assenze importanti in difesa che iniziano a pesare e potrebbe avere difficoltà  a fermare le corse dei Broncos, mentre l'attacco può far male a chiunque (anche se abbiamo già  detto delle difficoltà  che hanno sempre incontrato i Chargers in generale e Tomlinson in particolare all'Invesco Field), anche ad una difesa tosta come quella dei Broncos.
Un fattore potrebbe essere anche il clima. Se sarà  una partita a basso punteggio le percentuali di vittoria dei Chargers saranno minori, quanto più si alzerà  il punteggio tanto più aumenteranno le loro chance di guadagnare la testa della division in solitaria.
Io vado con la tradizione e dico Broncos con un Walker delle grandi occasioni ed un gioco di corsa che farà  parecchio male.
A Jacksonville ci sarà  il ritorno di un vecchio amico: Tom Coughlin farà  ritorno per la prima volta nella città  della franchigia che ha guidato dal 1995 al 2002 portandola a giocarsi due Championship.
E sia per i suoi Giants che per i Jaguars sarà  una partita delicata, molto importante, da vincere assolutamente per non vedere sfuggire il treno dei play offs.
Entrambe vengono da una sconfitta, ma se i Giants possono rammaricarsi dei troppi infortuni che gli sono piovuti addosso, i Jaguars devono soprattutto prendersela con se stessi per il gran numero di occasioni perse e le troppe partite alla loro portata lasciate per strada.
Due le grandi sfide nella sfida: il faccia a faccia tra Eli Manning e il miglior intercettatore della lega Rashean Mathis, e soprattutto lo scontro tra due RB veterani che stanno facendo una stagione alla grande, Fred Taylor (6 gare con oltre 100 yards guadagnate dalla linea di scrimmage) e Tiki Barber (primo nella lega come yards corse con 971 e secondo come yards dalla linea di scrimmage, 1.269).
Pronostico difficile visto il saliscendi delle prestazioni dei Jaguars e le difficoltà  impreviste dei Giants, ma alla fine dico New York vincente di poco e Jacksonville di nuovo a mordersi le mani per l'occasione persa.
Altra sfida intensa e molto importante per gli sviluppi futuri delle due squadre è quella di Baltimora dove i Ravens, forti del loro 7-2, ricevono gli Atlanta Falcons reduci da due brutte sconfitte consecutive che rischiano di compromettere il loro cammino verso la post season.
Arrivano le sconfitte e ritornano le polemiche su Vick ed il suo modo di giocare, ma ormai non è una novità  e tutti ci sono abituati: ma Vick è questo, o lo si prende così, con tutti i suoi pregi e difetti, o è meglio lasciar perdere. Tentare di cambiarlo è inutile e forse anche dannoso.
I Ravens stanno continuando nella loro straordinaria stagione, inattesa ad inizio anno, e sembrano trovare sempre più fiducia in se stessi: nonostante qualche difficoltà  di troppo in difesa continuano a vincere (3 consecutive da quando è Billick ha chiamare gli schemi d'attacco) ed ormai la vittoria della division dipende solo da loro, continuassero così sarebbero un ostacolo molto duro sul cammino verso Miami.
Viste le recenti prestazioni dei Falcons fare un pronostico è alquanto problematico, ma tanto sono abituato alle brutte figure e quindi non mi sottrarrò neanche questa volta: Ravens grazie ad una grande prova difensiva se Lewis e Thomas saranno in campo, Falcons grazie alle loro corse in caso contrario.
Tra le tante altre partite affascinanti della settimana abbiamo anche la sfida Brett vs Tom in Packers-Patriots dove se è pur vero che i favoriti d'obbligo sono gli uomini di coach Belichick, c'è un po' di curiosità  per vedere come questi reagiranno alla prima serie di due sconfitte consecutive da tempo immemorabile.
I Jets, dopo l'importante vittoria a New England che ha riaperto i giochi per la division, sono attesi dall'esame Bears che potrà  dire molto di più sulle reali possibilità  di play offs di Pennington & Co., mentre i Bengals avranno la loro probabile ultima chance di puntare a raggiungere la post season nella trasferta al SuperDome di New Orleans.
Houston-Bills è una partita che ha poco da dire dal punto di vista play offs ma che è molto importante per i due giovani QB che stanno facendo una stagione piena di alti e bassi, Dolphins-Vikings rischia invece di essere il canto del cigno di Brad Johnson.
Chiefs-Raiders vedrà  il ritorno in campo di Trent Green in una gara che nasconde poche insidie per Kansas, Browns-Steelers sarà  sicuramente uno scontro molto caldo vista la rivalità  esistente fra le due squadre, mentre Pathers-Rams sarà  una sfida che sa tanto di ultima spiaggia per St.Louis e di prova del nove per Carolina che deve dimostrare di aver finalmente cambiato registro per poter puntare dritto verso un posto nella corsa verso il Superbowl.
Eagles-Titans può essere l'occasione per Philadelphia di guadagnare terreno rispetto a Cowboys e Giants nella corsa alla vittoria nella NFC East, mentre Cardinals-Lions e Bucs-Redskins sono partite che hanno poco da dire: l'unica cosa da rilevare sarà  il tanto sospirato esordio come titolare del QB di Washington Jason Campbell.
In ultimo è ora di parlare di quello che può essere definito quasi uno scontro al vertice: 49ers-Seahawks! Si, perché nella disastrata NFC West anche San Francisco può ancora aspirare a raggiungere i play offs dovendo ancora incontrare due volte Seattle e quindi potendo in teoria ancora vincere la division.
Certo la realtà  è un'altra cosa e le possibilità  che ciò accada, considerando anche il quasi certo ritorno di Alexander e quello probabile di Hasselbeck, sono pari a quelle che la Bellucci accetti quel mio famoso invito a cena.
La partita del Candelstick Park sarà  però un evento particolare perché, nell'intervallo, si terrà  la cerimonia del ritiro ufficiale di un grandissimo uomo e di uno straordinario campione che ha segnato la storia dei 49ers e di tutta la NFL, della quale ha riscritto un numero impressionante di record: tutti in piedi domenica, pronti ad applaudire, ed anche a commuoversi perchè no?, Jerry "World" Rice, il più grande, si ritira.

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