Taylor, la end zone sta aspettando
Cenerentola sugli scudi, campioni del mondo in difficoltà . Iniziano i Dolphins (3-5), che con una prestazione maiuscola, superano in trasferta i Bears (1-7), con il perentorio punteggio di 31 a 13. Proseguono gli Steelers (2-6), che difficilmente difenderanno il proprio titolo dopo la sconfitta, sul proprio terreno, ad opera dei Broncos (6-2).
Avanti all'intervallo, la squadra di Saban ha preso fiducia, infilando la miglior difesa della lega sul proprio terreno, la corsa. Con Ronnie Brown al centro del gioco, 157 yards su corsa (massimo in carriera) e 33 su ricezione, Miami ha creato la più grande sorpresa della giornata battendo la formazione che aveva segnato il maggior numero di punti e ne aveva subiti di meno. Anche per i Bears tramonta il sogno di una stagione perfetta. "Molti di Voi" ha dichiarato Taylor alla stampa "e nell'intero paese, ci davano per spacciati. Abbiamo ascoltato un sacco di critiche, gente che metteva in dubbio perfino il carattere di questa squadra. Vorremo trattare tutti con classe, ma non sempre ci riusciamo. Ora correi dire a questi signori, "Come ci vedete adesso"".
Per Chicago tutto è andato storto. Due infortuni, uno al wr Berrian e uno al LB Urlacher nel finale, hanno privato la formazione di due pedine fondamentali, ma sono state la penetrazione della linea difensiva e le sei palle perse a determinare il match. Grossman non ha mai avuto tempo per lanciare, e sotto pressione per l'intero incontro ha subito 3 sacks. Harrington, pur tendendo paradossalmente in gara i Bears con i propri errori, non è mai stato toccato dagli avversari, ed è una novità assoluta per un quaterback di Miami.
Si diceva i campioni del mondo. Denver cercava "Big Play", per resuscitare un attacco non proprio esplosivo e prendersi una rivincita sul championship 2005: "E' sempre una bellissima cosa vincere contro un'ottima squadra" ha dichiarato l'head coach "Ma i due incontri non si possono proprio paragonare". Ci ha pensato Javon Walker a concretizzare quanto richiesto dal proprio staff. Segnando su corsa (uno sprint da 72 yards) e su ricezione, due volte. Una seconda scelta spesa bene nello scambio con i Packers.
Broncos decisi ad aprire il gioco fin dal primo possesso, e, usciti dallo spogliatoi come una molla, colpiscono due volte con lanci in profondità , facendo tutto il campo in due minuti. Giusto qualche secondo dopo la palla è di nuovo nelle mani del quarterback in maglia bianca, grazie al primo di numerosi errori avversari. 13 secondi sono un'eternità , e rappresentano la differenza tra una partita, e l'inizio della fine. Eseguendo due volte lo stesso gioco, un lob per la star della serata, Plummer centra la seconda esecuzione per il 14 a 0.
La rimonta è stata impossibile. Pittsburgh ha ancora commesso troppi errori, concedendo 6 volte la palla agli avevrsari, ben 4 nelle ultime 10 yards di campo. Big Ben ha lanciato per il massimo in carriera, spesso guadagnando tempo con le proprie gambe, ma si è fatto anche pizzicare 3 volte, due su lanci che avrebbero potuto portare ad altrettante segnature. Ogni realistica aspettativa di playoff deve essere accantonata, solo i Cardinals hanno un record peggiore, e solo una volta, sotto la direzione di Cowher Pittsburgh ha avuto un record peggiore. Parker "Ripetiamo sempre le stesse cose, una dopo l'altra. Siamo un a ottima squadra che è 2-6 perché non riusciamo a concentrarci sui dettagli". Ancora una volta, per gli Steelers, più giochi, più tempo di possesso, più yards, ma meno punti.
Con la sconfitta arrivano a 4 le gare di distacco dai leader divisionali i Baltimora Ravens (6-2), che hanno superato i Cincinnati Bengals (4-4), per 26 a 20. "E' una vittoria pesante, che ci mette in posizione davvero privilegiata all'interno della nostra divison" le parole dell'head coach Ravens. Cinque minuti sono sufficienti per il 14 a 0 e 55 per proteggerlo, più che corvi a Baltimora possono dirsi avvoltoi. Sfruttando un recupero di fumble, e riportando un intercetto direttamente in end zone, la squadra ha costruito la partita che voleva.
Costringere Palmer a lanciare, mettendolo sotto pressione con continui blitz; controllare il gioco, correndo in faccia ad una difesa non ermetica, lanciando solo sul corto e quando indispensabile, era il piano della squadra ospite. Tutto è filato liscio, e 37 minuti in attacco per McNair e soci sono stati manna dal cielo. Quando mantieni il possesso del pallone, difficilmente gli avversari possono segnare. "Per vincere bisogna giocare al meglio" ha ammesso Palmer. "Oggi non lo abbiamo fatto". Gli ha fatto eco Rudi Johnson "Come gruppo non abbiamo giocato ai nostri livelli. Non ci sono spiegazioni da dare. Semplicemente non abbiamo giocato bene".
Il vaso di coccio, in una AFC North ricca di giganti, è rappresentato dai Cleveland Browns (2-6), sconfitti a San Diego dai Chargers (6-2) per 32 a 25. I Browns che sono riusciti a controllare per metà incontro Tomlinson, concedendo solo una segnatura difensiva a San Diego, erano in vantaggio 12-10 all'intervallo, grazie ai field goal di Dawson ( alla fine 6 per un record di squadra).
La ripresa è stata un'altra musica. "Eravamo frustrati per l'andamento dell'incontro, e il nostro allenatore ce le ha cantante negli spogliatoi" ha ammesso il miglior RB della lega. Schottenheimer "Sapevo che eravamo migliori rispetto a come stavamo giocando, mi sono fatto sentire". Si sarà anche "fatto sentire", ma Ladainian non è stato da meno con gli avversari, segnando 3 touchdown negli ultimi 16 minuti, correndo, a bocce ferme, per oltre 170 yards con un bel 9 di media.
San Diego comanda, assieme a Denver la AFC West, ma Kansas City (5-3) non molla. Terza vittoria in fila, sul terreno dei Rams (4-4), puniti ancora dal running game avversario. Dopo Tomlinson sette giorni or sono, Larry Johnson corre in faccia Little e a tutta la difesa avversaria, con 172 yards. "Non possiamo concedere campo ad avversari così" ha confessato il DE.
Troppi 3 fumble, anche per un attacco come quello di St. Luis, in grado di ribaltare velocemente il punteggio. Le palle perse, inusuali per una formazioni con un +10 di ratio turnovers, hanno dato invidiabili posizioni di campo ai Chiefs, che con il proprio eccellente running game non si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione. "Generalmente li abbiamo fermati bene. Anche sul terreno. Ma in due e o tre occasioni ci hanno fatto male. Quelle due o tre occasioni sono la differenza tra chi corre 80 0 90 yards e chi 170" ha ammesso Chavous. La posizione media di partenza per la squadra di Edwards sono state le proprie 32 yards, non male per una squadra che manca di profondità , solo 5.1 di media a gioco in questa stagione, 20^ squadra della lega.
Jacksonville (5-3) supera facilmente i Titans (2-6), nel confronto tra rivali della AFC SOUTH. 37 a 7 il punteggio di una gara senza storia. I Jaguars rimangono in corsa per una widlcard, e con un calendario agevole di qui alla fine, l'ingresso alla post season, sembra davvero alla loro portata. Garrad nominato ancora starter da del Rio, per le cattive condizioni di Leftwich ha stravinto il duello con Young, lanciando per 177 yards e 3 segnature, contro il singolo td dell'avversario, la cui prova è stata condita anche da tre errori. Il quarterback non si monta però la testa "Byron è il nostro titolare. Fin tanto che qualcuno non mi dirà il contrario Io sarò pronto solo a subentrare". Certo ora sarà più difficile rimetterlo a sedere e Grant ha ammesso il difficile compito dello staff "Sono contento di non essere Io l'allenatore capo della squadra. Sarà una decisone difficile da prendere".
Ottima la prova anche della difesa di Del Rio, che ha cercato di bloccare ogni corsia per corse e scramble, costringendo Young, a vincere con il proprio braccio. " La nostra tattica era semplice: costringerlo a rimanere nella tasca, da dove sarebbero potuti arrivare vantaggiosi regali" ha rivelato il DE McCray. Così è stato, con il giovane Vince pizzicato tre volte, e continuamente messo sotto pressione. Bennet dà fiducia al proprio quarterback "E' un leader. Sarà ovviamente dispiaciuto per l'andamento del match, ma questo giocatore èun combattente, e sa che l'attacco conta su di Lui".
Negli ultimi due match della giornata, Buffalo (3-5) risorge, e riduce al silenzio Green Bay (3-5), reduce da due vittorie consecutive, vincendo per 24 a 10, mentre Houston (2-6) perde 14-10, in volata contro i quotati New York Giants ( 6-2).
Pur rinunciando a McGahee ( subito fuori per infortunio), e non facendo muovere molto l'attacco (184 total yards contro le oltre 400 degli avversari, con 11 primi down a 26), i Bills hanno trovato un modo per uscire da una situazione difficile e portare a casa l'incontro. La soluzione, ancora e sempre, sta nel recupero del pallone, con ben 4 trunovers generati della difesa di Jauron.
Delusione invece per Houston, sorpassata nel finale da dei Giganti addormentati per oltre tre quarti di incontro, forse distratti dal prossimo confronto con i Bears. La bacchetta magica è stata Barber, che, nel drive decisivo ha portato o ricevuto la palla per 32 yards, permettendo il td del sorpasso a Shockey. Precedentemente, da segnalare la prima segnatura di questa stagione per il running back in maglia blu, ma anche una serie di inspiegabili errori e disattenzioni per la squadra della grande mela. "Non abbiamo giocato il nostro miglior football, ma abbiamo trovato modo di vincere", ha ammesso Manning, mentre sale il rammarico di Houston "Era una partita alla nostra portata, potevamo vincere. Non siamo riusciti a fare quei pochi giochi che dividono la vittoria dalla sconfitta" ha dichiarato Carr, tornato a guidare la squadra dopo la retrocessione a backup dell'ultimo turno.