Denver vince con i big plays

Javon Walker è stato ancora fondamentale con la sua capacità  di confezionare grandi giocate.

Mike Shanahan sa come vincere, l'ha più volte dimostrato in passato. E per farlo, ha fatto vedere che non serve un attacco dalle cifre stellari, basta una grande difesa, diventata la prima dal 1934 a concedere un solo TD nelle prime 5 partite disputate, ed un'intelligente gestione del cronometro con un running back sempre diverso di anno in anno e con una linea che apre varchi in qualsiasi condizione. Per vincere, al momento, basta questo. Se durerà , questo è un altro discorso, considerando che a Denver gioca il terzo peggiore attacco aereo della Nfl.

Non che la prova contro i disastrati Raiders fosse insuperabile, tutt'altro, e per una volta diamo ragione anche a Randy Moss, che ha criticato i compagni per non avere abbastanza fuoco dentro, dato che Oakland, in occasione della partita più sentita dell'anno, ha fatto di tutto anziché tirar fuori gli attributi.

Gli errori del team di Art Shell sono stati così tanti che sembra difficile persino ricordarli tutti: turnovers in buone posizioni di campo (guadagnate a fatica), un field goal mancato, false partenze in quantità  industriali sono stati una croce per tutta la serata, e la poca esperienza in campo di Andrew Walter, scelto al terzo giro nel 2005 ed ex Arizona State, non ha certo aiutato a migliorare la situazione complessiva.

Guardando le statistiche di fine gara sembrerebbe impossibile, davanti ad un 13-3, che non ci sia stato il dominio chiaro da parte di una delle due compagini coinvolte, ma se analizzato il tutto per bene ci si accorge che i Raiders, eseguendo meglio, avrebbero perso comunque ma perlomeno dando maggiori difficoltà  gli arci-rivali, in ogni caso rimasti senza segnare per tutta la seconda metà  di gara.

Le occasioni sono capitate, ma Oakland se le è fatte passare davanti: nel primo drive era arrivato un posizionamento in territorio favorevole, dal quale Sebastian Janikowski, potente e talvolta poco accurato, aveva calciato a lato un field goal di 54 yards (e questo ci può stare benissimo); Walter si era fatto poi intercettare da Champ Bailey nei pressi della goal line avversaria mandando all'aria altre probabilità  di segnare, e l'unico turnover dei Broncos, opera di Darrent Williams su un ritorno di punt, è stato trasformato in soli tre punti dopo due sacks consecutivi affibbiati a Walter.
Meno influente perché arrivato dopo la metà  del quarto periodo, ma comunque da inserire nella lista è stato il fumble di Lamont Jordan sulle 27 yards di Denver, grazie al quale i padroni di casa hanno potuto chiudere con comodità  una partita mai in discussione per quanto fatto vedere in campo.

A Jake Plummer, 11/18 per 102 yards, è bastato pochissimo per mettere il suo zampino nella gara: in occasione dell'unica meta di giornata, segnata da Tatum Bell con una corsa nei pressi della goal line, il discusso quarterback ha centrato un altro big play assieme a Javon Walker per un guadagno sul profondo di 54 yards, e lo stesso n. 84 è tornato protagonista poco dopo su una doppia riverse, terminata con una corsa di 29 yards del wide receiver decisiva per scrivere altri 3 punti sul tabellone, grazie al secondo ed ultimo field goal di serata per Jason Elam (51, 22).

Per il resto, neanche l'attacco dei Broncos ha fatto vedere un granchè, anzi, confermando di essere uno dei meno prolifici della Nfl basandosi solamente su big plays (d'effetto, in ogni caso, il fatto che Plummer li effettua sempre e solo lanciando in bootleg) ed insistendo nel stancare la difesa con intelligenza grazie alle corse di Bell, 83 yards in 23 tentativi con un significativa media stagionale di 4.7 yards a portata, che rende in parte l'idea del guadagno medio di un gioco improntato su di lui ideale per frustrare un avversario psicologicamente tenendo contemporaneamente le redini del gioco.

Ed il piano è funzionato alla perfezione, specialmente se alla frustrazione di cui sopra vanno a sommarsi le grandi giocate corali di una difesa che comincia davvero ad impressionare: ottimo il lavoro su Randy Moss, che ha ricevuto 5 palloni per 86 yards, d'accordo, ma al quale è stato negato un TD certo da un intervento da campione di John Lynch, e davanti al quale è riuscito a rimanere Champ Bailey in occasione dell'intercetto, seguendone i movimenti passo per passo fino ad anticiparlo, sventando un'altra situazione in territorio pericoloso.

Significative anche le 2.6 yards a portata di un Lamont Jordan sempre più in crisi, come significativi sono 2 dei 4 sacks messi a segno da Denver, ottenuti da un rookie, Elvis Dumervil, che gioca solamente in situazioni particolari e che prima di questa partita aveva collezionato solamente un placcaggio in tutta la carriera.

In questo contesto, Andrew Walter ha fatto ciò che ha potuto, completando il 50% dei passaggi tentati per 189 yards, riuscendo a trovare il solo Moss con una certa continuità  ed utilizzando il tight end Courtney Anderson come ulteriore valvola di sfogo quando Randy veniva raddoppiato o triplicato senza ulteriori alternative, rese ancor più sottili dalla sospensione arrivata in settimana a carico di Jerry Porter. Il quarterback dei Raiders, alla terza partenza da titolare dopo l'infortunio di Aaron Brooks, ha alternato cose discrete (un gioco da 51 yards con Moss) ad errori di chiara inesperienza, anche se è doveroso sottolineare che molte delle cose buone fatte vedere in campo sono state vanificate dalle penalità , ben 13, comminate per la maggior parte agli uomini di linea offensiva, nella quale nemmeno colui che doveva esserne il giocatore migliore, Robert Gallery, riesce a trovare un modo di giocare ai livelli del college, fatto che nella sua permanenza Nfl sta cominciando a far nascere delle domande alle quali prima o poi il tackle dovrà  rispondere.

Oakland esce sconfitta quindi un'altra volta, ed ottiene la peggior partenza dal 1964 con lo 0-5 registrato sinora; contando anche le ultime 6 gare del 2005, gli insuccessi consecutivi salgono a 11 e ciò che preoccupa maggiormente è l'assenza di miglioramenti che possano incoraggiare per l futuro, un futuro che da martedì potrebbe proseguire senza i servigi di Randy Moss, sempre che si decida di stare ad accontentare gli ennesimi lamenti della viziata superstar, che avrebbe chiesto di andarsene prima della deadline di domani notte, oltre la quale nessuno scambio sarà  più effettuabile a stagione in corso.

Ben diversa la situazione di Denver, giunta alla quarta vittoria consecutiva, successo che pone la squadra del Colorado in testa alla Afc West ancora alla pari con i Chargers a 4-1, in attesa degli impegni che testeranno nuovamente la grandiosa difesa di cui dispone in un test apparentemente non difficile contro i Browns domenica prossima, che sarà  seguito dalla vera e propria prova del nove del 29 ottobre prossimo, quando i Broncos saranno in trasferta all'Rca Dome di Indianapolis con Peyton Manning pronto ad attenderli.

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