Inside NFL Week #4

Vince Young durante la prima partita da starter contro Dallas.

Premessa
Una nuova rubrica nasce quasi per caso, magari spinta dalla sola voglia di godersi le poche settimane di fooball che ci concede la NFL, magari dall'irrefrenabile desiderio di scoprire su questo mondo quanto più si può, tenendo d'occhio tutti i rumors, le news, i fatti che gravitano "dentro e fuori" la National Football League nei cinque giorni effettivi, quelli che trascorrono dal Monday Night ai Sunday Games, in cui soffriamo di "astinenza" da football.
Questa rubrica nasce quindi in accordo con la redazione NFL per raccogliere, in generale, quello che succede nell'arco di una settimana dall'altra parte dell'oceano, quella parte che, poco a poco, andremo a scoprire insieme, notizia per notizia, lettera per lettera, di un alfabeto lungo centotrentaquattrore, circa.

Andersen. Il nonnetto terribile dei Falcons ha sfoderato una prestazione sublime portando Atlanta alla vittoria grazie ai 5 field goal e ai 2 extra point trasformati. A quarantasei anni questo "vecchietto" di origini danesi è stato capace di segnare 19 punti in una partita dimostrando che nonostante le sue ventiquattro stagioni nella lega i muscoli reggono, e il piede è ancora quello di una volta. Dopo aver portato a casa il premio di "Special Team Player" del weekend Morten ha messo in cantiere un nuovo progetto, quello di raggiungere le 400 partite giocate in carriera, magari allungandosi ancora un po' la carriera; finora il kicker uscito nel 1982 da Michigan State ha disputato 356 match vestendo le maglie di New Orleans Saints, Atlanta, Kansas City Chiefs, New York Giants e Minnesota Vikings, prima di tornare ai Falcons quest'anno dopo il taglio di Petersen.

Bernard Berrian. Il widereceiver di Chicago al terzo anno nella NFL sembra essere diventato il ricevitore preferito da Rex Grossman, quarterback che dopo tantissima sfortuna e tanti infortuni sta ammaliando tutta la NFL. Berrian, ex prodotto di Fresno State, dopo due anni senza convincere ha saputo sfruttare l'infortunio che ha costretto alla sideline Mark Bradley, ricevendo per 363 yards e 3 touchdown. Dopo aver ricevuto per 108 yards contro Seattle nell'ultima settimana, prima volta in carriera sopra le 100, il numero 80 è atteso ad una nuova prova da "go to receiver" contro Buffalo.

Collisione; terribile quella verificatasi all' Edward Jones Dome di St. Louis durante la partita dei padroni di casa contro Detroit. Durante un kickoff in un duro scontro di gioco il FB dei Rams Paul Smith ha sbattuto violentemente contro la OG rookie dei Lions Frank Davis riportando la peggio. Dopo essere stati portati entrambi d'urgenza all'ospedale Davis è stato rilasciato appena dopo aver riscontrato una frattura al collo, mentre Smith è rimasto in osservazione tutta la notte con coach Linehan a fargli da balia. L'head coach di St.Louis, raggiunto dai cronisti, ha elogiato il sacrificio del ragazzo per aiutare la squadra dicendosi preoccupato per possibili ferite agli occhi; c'è chi giura, però, che negli spogliatoi il buon Scott abbia sfogato la sua rabbia per l'accaduto contro il malcapitato Dave Toub, allenatore degli special team, reo di aver sbagliato la chiamata e aver costretto ad un intervento stile kamikaze il giovane FB.

Droga. Dopo la squalifica rifilata la scorsa settimana a Odell Thurman, LB dei Bengals, per aver violato la legge NFL sull'abuso di sostanze, si torna a parlare di droga all'interno della lega. Questa volta nell'occhio del ciclone è tornato, dopo già  esserci stato in estate, la safety di San Diego Terrence Kiel, scoperto ad introdurre illegalmente in Texas dello sciroppo alla codeina, sostanza utilizzata da molti giovani americani per sballarsi e sentirsi come sotto effetto di cocaina. A mettere nei guai l'ex atleta di Texas A&M sembra essere un impiegato della Fedex che afferma di aver ricevuto dalle mani del giocatore il pacchetto contenente l'oggetto incriminato; ad aggravare le cose sembra che, come risulta dalle indagini, non si sia stata quella l'unica volta in cui la safety dei Chargers ha spedito materiale illegale al suo indirizzo in Texas. A San Diego si attende una dura sentenza da parte della NFL, anche se ciò che stupisce davvero è cosa spinga questi ragazzi a complicarsi la vita con degli "interessi" così stupidi.

Esordio. Primi palloni lanciati da Matt Leinhart nella NFL domenica, nella sfida contro Atlanta. L'ex heisman di USC ha lanciato per 49 yards subendo un intercetto ed un paio di sack, anche se alla fine si è detto contento di aver mosso i suoi primi passi nella lega. Chiudendo la sua partita d'esordio con 5 passaggi completati su 8 tentati, Leinhart si è dimostrato piuttosto preciso e pronto, anche se ancora a corto d'esperienza, ad affrontare il football professionistico. Anche nella sua prima intervista post esordio il numero 7 dei Cardinals non ha perso occasione per dimostrare il suo carattere, difendendo a spada tratta la propria offensive line : "Io penso che appena riuscirò ad avere una certa leadership nel guidare la linea tutto andrà  meglio. I ragazzi sono pieni di talento, ci vuole tempo per trovare i giusti meccanismi. Dobbiamo solo imparare ad aver fiducia gli uni negl'altri, appena succederà  vedrete che andrà  meglio"..

Forzare. Il verbo che Hasselbeck ha deciso di rimandarsi a memoria durante la scialba prestazione contro Chicago. Ai limiti di una crisi di nervi per l'assenza di Alexander, sia maledetto Madden, e per una difesa dei Bears che non lo lasciava respirare il QB di Seattle ha deciso mettere su uno dei dischi preferiti dal Favre delle ultime stagioni, "forzare il passaggio finchè si ha braccio". Così facendo, in concomitanza con lo sciagurato schema a quattro ricevitori voluto da Holmgren, Hasselbeck ha collezionato intercetti, 2, e sack, 5, a ripetizione.

Galeotto. Sembra sia questa la professione futura di Koren Robinson, ex ricevitore di Minnesota, da poco accasatosi a Green Bay. In questi giorni è stata infatti chiesta la condanna del giocatore a novanta giorni di prigione per aver causato un incidente mortale, mentre guidava ubriaco, in California. Licenziato da Seattle proprio per questo motivo, non più di due mesi fa, durante il training camp a Mankato, Robinson ci è ricascato, e dopo essere stato arrestato per guida in stato di ebbrezza è stato "cacciato" dall'head coach dei Vikings, Brad Childress. L'ex giocatore di North Carolina State è atteso in questi giorni sulle coste del Pacifico in compagnia del suo avvocato per discutere il caso che lo vede coinvolto, anche se i Packers sperano di recuperarlo entro sabato, vista l'assenza del WR n. 3 Robert Ferguson.

Haynesworth. E' stato sulla bocca di tutti, ma non per come ha giocato, bensì per quello che ha fatto, un gesto che a memoria d'uomo da quando seguo il football non mi ricordo di aver mai visto; un gesto che di umano e atletico ha ben poco, anzi sembra più dettato da un istinto primordiale, animalesco, che di è di colpo impadronito di un ragazzo, di un atleta, che mai aveva mostrato sfaccettature così violente del suo carattere prima d'ora. La passeggiata del DT dei Titans sulla faccia di Andre' Gurode è stata vergognosa, un'azione che ha dimostrato poco rispetto verso l'avversario, in uno sport dove di solito, il rispetto stesso, viene prima di ogni cosa. Ancora più assurda è stata la reazione di Haynesworth quando è stato invitato a lasciare il campo, sembrava una "bestia" ferita che sbraitava verso chiunque provasse a dirle qualcosa, affrontando a muso durissimo anche il suo head coach, Jeff Fisher. Il bruttissimo gesto non è piaciuto per nulla a tanti, tifosi in primis, e ha causato discussioni su quale fosse la strada migliore da seguire, dalla radiazione alla squalifica, dalla multa ad un semplice richiamo; la NFL dal canto suo ha deciso di utilizzare da subito il pugno di ferro e in un paio di giorni ha deciso di punire il giocatore con una squalifica di cinque settimane; squalifica che i Titans, non contenti della decisione della lega e convinti che fosse "morbida", hanno deciso di prolungarla fino a sette. Nel mentre Haynesworth, resosi probabilmente conto del terribile errore e del danno procurato ha voluto parlare direttamente con l'OL di Dallas, scusandosi e tenendosi costantemente informato sulle sue condizioni. Certo, il numero 92 di Tennessee rischia di essere ricordato solo e per sempre per questo brutto episodio, che con la definizione "sportivo" non ha proprio nulla da spartire.

Imbattuti. Dopo quattro settimane di NFL solo tre franchigie non hanno subito l'onta della sconfitta: Chicago, Indianapolis e la sorprendente Baltimore. Chicago è forse la squadra che sta giocando meglio con una difesa sempre sugli scudi ed un attacco, finalmente, convincente. Indianapolis conferma che nonostante la perdita di Edgerrin James rimane una squadra difficile da battere, soprattutto fin quando potrà  contare su Marvin Harrison e Peyton Manning, vera croce e delizia dei Colts. Baltimore, infine, sta raccogliendo i frutti di questa straordinaria seconda giovinezza che sta vivendo Steve "Air" McNair, il quarterback ripudiato da Tennesse che sembra tornato in grandissima forma.

Jacksonville. I Jaguars erano una delle squadre più attese quest'anno ma domenica dovranno fare i conti con un'infermeria che sembra moltiplicarsi di settimana in settimana. Saranno sicuramente out tre importantissimi titolari : il defensive tackle Marcus Stroud, che con Henderson compone una delle coppie più formidabili della lega, il defensive end Marcellus Wiley, e il widereceiver Matt Jones, uno dei giocatori fondamentali per il passing game del quarterback Byron Leftwich.

Knee. Dannato ginocchio verrebbe da dire. Uno degli infortuni che sta decimando la NFL, gli ultimi a farne le spese in ordine di tempo sono Cedric Houston, runningback dei Jets, e Tarvaris Jackson, attesissimo quarterback backup dei Vikings che è già  finito sotto i ferri, ancora prima di esordire. Se a qualcuno va male, ad altri va bene, e sempre a causa l'infortunio subito dal rookie di Minnesota l'ex QB di Dallas Drew Henson ha trovato la strada per rientrare nella NFL.

Licenziamento. Che a Green Bay avessero poche idee e pure confuse lo si era capito già  in questa offseason, prima grazie al gioco non gioco, smetto non smetto, di Brett Favre, poi con il taglio, a dir poco sorprendente, del RB Najeh Davenport; dopo il Monday Night perso contro Philadelphia la dirigenza dei Packers ha mietuto una nuova vittima, questa volta il designato è stato Ahmad Carrol, tagliato all'indomani della partita. La cosa assurda è che la prima scelta del 2004 da Arkansas a conti fatti, statistiche alla mano, nella partita di lunedì sera è stato il migliore dei suoi.

Malattia. Brutta tegola per gli Indianapolis Colts che saranno costretti a rinunciare al forte DT Corey Simon, al quale è stata diagnosticata una malattia che è tuttora avvolta nel mistero; il coaching staff di Indy dice di voler mantenere la segretezza per rispettare la privacy del giocatore, l'head coach Tony Dungy dice che non dirà  nulla finché non verrà  autorizzato dallo stesso Simon. A peggiorare le cose nelle ultime settimane si è aggiunto un infortunio che le malelingue dicono essere utilizzato per mascherare la reale situazione del defensive tackle ventinovenne dei Colts.

Nessun provvedimento da parte del coaching staff dei Giants nei confronti del TE Jeremy Schokey, uno dei giocatori più chiacchieroni di tutta la lega. In molti si attendevano un'esclusione nella partita contro Washington visto anche i precedenti dello scorso anno, quando l'head coach Tom Coughlin punì con la panchina Burress, contro San Diego, dopo aver ricevuto apprezzamenti poco incoraggianti sull'attacco al termine della partita precedente. Scetticismo per il mancato richiamo di Shockey tra le fila dei Giants, a parlare a nome di tutti è stato il veteranissimo RB Tiki Barber che tenta di placare i toni della polemica: "Non credo che ci siano tensioni tra Jeremy e il coach, penso che lui abbia detto certe cose in un momento di nervosismo e che probabilmente sia riuscito a chiarirsi con il nostro allenatore, per questo sarà  sicuramente presente a Washington".

L'Offensive Guard di Houston Mike Brisiel, rookie undrafted, è collassato durante il primo quarto della partita contro Miami mentre era allineato nella linea a protezione del QB David Carr. Crollato a terra il giocatore dei Texans è stato soccorso dallo staff medico della squadra e dopo cinque lunghi minuti di preoccupazione si è rimesso in piedi andando negli spogliatoi sulle proprie gambe.

Pollack. Il defensive end e linebacker di Cincinnati è attualmente inserito tra le injury riserve della squadra dopo il secondo, serissimo, infortunio al collo. David Pollack, al secondo anno da Georgia, è però a serio rischio di chiudere anticipatamente la carriera, in quanto i dottori che lo hanno visitato hanno dichiarato che una persona con due infortuni al collo del genere è difficile che riesca a giocare nuovamente a football senza grossi problemi. Per il numero 99 dei Bengals il ritorno sui campi si allontana.

Quattro. Questo sembra ormai il numero preferito della difesa di Atlanta. Lo straordinario inizio di stagione del reparto dei Falcons con Rod Coleman sugli scudi, Kerney e Brooking che stanno inanellando prestazioni sempre più positive, sta confermando che Boley è uno dei linebacker più promettenti della lega. Il giocatore al secondo anno da Southern Mississippi è stato uno dei migliori nella partita contro i Cardinals, dove assieme ai compagni della difesa ha causato 4 turnovers e 4 sacks all'attacco avversario.

Ritorno. Ma anche rivincita, ovvero il leight-motive della week 5, ovvero la riapparizione di Terrel Owens in quel di Philadelphia, città  dove ha lasciato tutt'altro fuorché un bel ricordo. Se TO farà  una bella partita dimostrerà  di aver avuto ragione lui, se vinceranno gli Eagles dimostreranno al numero 81 che, a loro, lui non manca affatto; però potrebbe anche verificarsi il classico "tra i due litiganti il terzo gode", quindi i Cowboys vincenti con Owens tenuto lontano dai giochi per la soddisfazione di "Big Thuna" Bill Parcelle, che sembra già  mal sopportare le bizze, e soprattutto la linguaccia, del prodotto di Tennessee Chattanooga.

Settimo. Il giro in cui è stato scelto uno dei rookie migliori di quest'anno, il WR che più di ogni altro sembra dominare i pari ruolo all'esordio nella NFL, Marques Colston di New Orleans. Il giocatore dei Saints pare sia diventato il bersaglio perferito di Drew Brees che nell'ultima partita lo ha "lanciato" verso un touchdown lungo 86 yards; sorprendente è anche il fatto che al draft fosse stato scelto come TE.

Tre. Il numero di ricevitori infortunatosi durante il Monday Night Football tra Green Bay e Philadelphia. Ad inaugurare la serata è stato Reggie Brown, ricevitore degli Eagles, che dopo aver subito un placcaggio da Carrol ha dovuto abbandonare il campo per un infortunio alla spalla; sempre per Philadelphia ha abbandonato il campo anche Donte' Stallworth, causa un riacutizzarsi dell'infortunio agli adduttori. Infine durante il terzo quarto si è anche infortunato al piede Robert Ferguson, WR dei Packers, dopo aver portato un placcaggio durante un gioco degli special team.

Una. Il numero di palle ricevute da Randy Moss, il fenomenale WR di Oakland che ha realizzato un touchdown da 5 yards prima di sparire completamente dalla partita. La situazione dei QB dei Raiders è imbarazzante e Randy non sembra amare questa situazione, soprattutto perché per uno come lui è difficile accettare di avere le statistiche pari a un ricevitore mediocre. Attorno al nome Moss cominciano a girare insistenti voci di trade, anche se il numero 18, raggiunto da una testata giornalistica di San Josè, ha dichiarato di non sentirsi assolutamente penalizzato dalle difficoltà  incontrate finora dai suoi "pitcher", Aaron Brooks e Andrew Walter.

Vick. Il fenomenale quarterback di Atlanta sembra confermare l'idea che molti addetti ai lavori hanno di lui, ovvero che sia una sorta di runningback aggiunto. Con 333 yards corse in quattro partite Michael è sorprendentemente nella top five della classifica dei RB nella NFL. Per ora occupa la quinta posizione di questa classifica, mentre è molto più in basso in quella riservata ai QB; nessuno dirà  nulla fino a quando in Georgia continueranno a piovere vittorie, con le prima aria di tempesta c'è da scommettere che ritornerà  anche il ritornello secondo il quale un quarterback di colore non potrà  mai essere un grande passatore.

Il Widereceiver dei Bengals Chris Henry sarà  costretto a saltare due partite per aver violato la legge sull'abuso di sostanze della NFL. Per Cincinnati si tratta del secondo giocatore sospeso quest'anno, due nel giro degli ultimi quindici giorni. Viene da pensare che gli allontanamenti di Ricky Williams e Onterrio Smith, e le squalifiche che vengono puntualmente comminate dalla NFL non stiano facendo da monito per i giocatori, sempre più propensi ad avere comportamenti dannosi per la loro immagine, nonché per la propria stessa "vita sportiva.

Young. Per Vince, numero 10 dei Titans, è arrivato l'esordio come starter nella NFL. La sua prima apparizione da titolare non è stata entusiasmante, ma nemmeno negativa, e si è conclusa con 14 di 29 passaggi completati per 155 yards, 1 touchdown e 2 intercetti. Il battesimo del fuoco è stato superato, ora si spera che nelle prossime partite Young faccia intravedere quelle doti tecniche e atletiche che tanto ci erano piaciute quando vestiva la maglia dei Texas Longhorns.

Zero. Come i punti realizzati da San Francisco nella partita contro Kansas City in quello che è stato il peggior shootout si sempre subito dalla franchigia californiana. Dopo qualche prestazione che faceva ben sperare i tifosi i 49ers sono tornati a paventare gli stessi limiti della passata stagione, con un Smith inconcludente sui passaggi e di rimando il miglior ricevitore, Arnaz Battle, "tenuto" a sole 34 yards. Unico a salvarsi in attacco Frank Gore, 65 yards corse.

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