Dopo quattro partite l'attacco dei Philadelphia Eagles è il numero uno nella NFL
Se andiamo a guardare il record con cui gli Eagles dell'anno scorso e quelli del 2006 si presentano al confronto della week #5 con Dallas vedremo che le due squadre hanno lo stesso bilancio: tre vinte ed una persa. Eppure guardando meglio sembra di avere a che fare con due franchigie diverse tanto è cambiata l'atmosfera che circonda la franchigia.
Nel 2005 infatti Philadelphia doveva fare i conti con un franchise quarterback afflitto da numerosi problemi fisici e con un certo Terrell Owens con tutto quello che ne consegue. Quest'anno invece sembra di essere tornati a vedere quella squadra che dal 2001 al 2004 vinse quattro titoli divisionali e che, nonostante una concorrenza nella NFC East notevolmente rafforzata, è sempre in lotta per il primo posto.
Così come per la squadra in generale anche per un giocatore in particolare quest'anno è tutta un'altra musica. Sto parlando ovviamente di Donovan McNabb che sembra essersi messo alle spalle tutti i problemi che lo avevano limitato nel 2005.
La prima differenza che balza all'occhio è quella che riguarda il suo fisico e la sua mobilità . L'anno scorso a causa di un problema fisico rimediato ad inizio stagione e di vari infortuni McNabb non ha mai trovato il ritmo giusto. Gli va dato onore di aver voluto giocare nelle sue condizioni ma quella di sottoporsi all'operazione che ha chiuso anticipatamente la sua stagione (e quella degli Eagles) si è poi rivelata la migliore decisione.
Il 30enne quarterback infatti quest'anno si è potuto allenare regolarmente con gli Eagles fin da aprile e guardandolo giocare sembra addirittura migliore del McNabb che ricordavamo. Finora l'ex giocatore di Syracuse ha completato il 59.4 percento dei passaggi (percentuale più alta in carriera dopo quella del 2004), ha una media di 8.7 yard per ricezione (miglior media in carriera) ed un rating di 106 (anche questo miglior risultato della carriera).
Anche andando a confrontare i suoi numeri con quelli dei suoi colleghi troviamo McNabb primo nella NFC per il rating, primo nella NFL per yard passate, yard per ricezione e TD lanciati (9 contro un solo intercetto). Tutti questi numeri ci dicono che McNabb è diventato più efficiente nello scegliere il compagno cui lanciare.
Non va inoltre dimenticato il suo pieno ritorno ad un'eccellente forma fisica che gli permette di guadagnare con le sue gambe una frazione di secondo per il lancio. Un compagno di squadra che lo conosce da parecchio tempo, Brian Dawkins, a tal proposito ha spiegato che McNabb "è a posto fisicamente e non pensa più agli infortuni. Questo gli permette di guadagnare tempo nel pocket e di far arrivare il pallone alle nostre armi offensive".
Il quarterback sembra rinato non solo fisicamente ma anche mentalmente. Nella settimana che precede la sfida contro la nuova squadra del WR non è scoppiata nessuna polemica e l'unico inconveniente è stato un messaggio mandato da McNabb e non ricevuto da Owens. Vederlo scherzare con i giornalisti riguardo ad un argomento che in passato gli aveva procurato tanti fastidi è senz'altro un'ottima cosa per una NFL che mai come ora ha bisogno di buone notizie.
Il wide receiver Reggie Brown confrontando il McNabb odierno con quello che ha visto un anno fa ha detto che nel 2006 il quarterback "è molto più rilassato. Non si deve preoccupare di essere valutato in ogni momento senza un motivo apparente. Ora può semplicemente scendere in campo e divertirsi come tutti gli altri".
La ritrovata tranquillità gli ha inoltre permesso di rimettere al primo posto nei suoi pensieri la squadra e così è stato per tutti i compagni. Recentemente McNabb ha dichiarato che il successo di questo primo quarto di regular season è dovuto al fatto che "i ragazzi stanno giocando bene insieme ed ora siamo una squadra. Nessuno ha cercato di elevarsi o separarsi dal gruppo".
Il quarterback ha avuto sicuramente il suo ruolo in questo. Ad esempio è stato fondamentale per il successo nel Monday Night passato il discorso fatto da McNabb alla squadra. Qualunque cosa abbia detto il resto della squadra lo ha ascoltato e nel secondo tempo ha prodotto un parziale di 24 a 0 che ha annichilito i Packers.
Oppure sono le piccole cose (concordate ovviamente con lo staff tecnico) richieste ad un leader che hanno aiutato ad inserire nel gruppo anche i nuovi arrivi. Il riferimento è alle sessioni extra che McNabb faceva con il nuovo WR Donte' Stallworth prima e dopo gli allenamenti per aiutarlo ad apprendere gli schemi degli Eagles e a farlo sentire da subito parte del gruppo.
Oltre ai fattori per così dire "interni" quali fisico e mente c'è da ricordare ovviamente anche il contributo fondamentale dei suoi compagni di reparto offensivo. Tutto parte dalla linea offensiva che nonostante qualche cambiamento sta facendo alla grande il suo lavoro proteggendo il quarterback ed aprendo spazi per le corse di Brian Westbrook.
Proprio quest'ultimo è un altro elemento fondamentale del gioco degli Eagles. Spesso quando la prima opzione non è riuscita a separarsi dai difensori è proprio sul running back che McNabb scarica il pallone. Anche se quest'anno si è allenato poco a causa di alcuni problemi fisici Westbrook si è sempre fatto trovare pronto ricevendo ben 15 palloni, 164 yard e due TD in tre partite.
Il reparto che più destava preoccupazioni dopo la separazione da Owens era sicuramente quello dei wide receiver. È troppo presto per dare giudizi ed Owens non è certo un giocatore che si può rimpiazzare ma finora il reparto e con esso l'attacco degli Eagles non ne ha risentito parecchio. Rispetto alle prime quattro partite dell'anno scorso (con Owens in campo) l'attacco ha guadagnato di media solo 5.5 yard in meno ed ha segnato in media 1.2 punti in più.
Il tight end T.J. Smith ha dichiarato che "quest'anno tutti i ricevitori sanno che il pallone può giunger loro in ogni momento e nessuno si prende una pausa". Brown si riferisce al fatto che l'anno scorso e soprattutto due anni fa Owens era il catalizzatore del gioco aereo degli Eagles e questo poteva provocare cali di concentrazione negli altri WR. L'anno scorso dopo quattro partite Owens era il WR più utilizzato con 32 ricezioni mentre quest'anno nessun giocatore supera le 20 ricezioni.
Reid e McNabb in campo sono infatti riusciti ancora di più ad enfatizzare uno dei concetti chiave dell'attacco degli Eagles: la distribuzione dei lanci. Cinque ricevitori finora hanno ricevuto almeno un TD ed almeno cento yard totali ed in ogni partita si è messo in luce un giocatore diverso mettendo così in seria difficoltà gli avversari.
L'aggiunta di un ricevitore veloce come Stallworth è stata fondamentale per allungare la difesa e questo ha permesso agli Eagles di trovare sempre un giocatore libero al centro. Non a caso i ricevitori con il maggior numero di ricezioni sono un TE (Smith) e un RB (Westbrook). L'arrivo di Stallworth ha poi costretto a raddoppi meno frequenti su Reggie Brown che sta finalmente diventando quel giocatore per cui gli Eagles avevano speso la 35esima scelta assoluta nel 2005.
Infine anche senza Stallworth e Westbrook McNabb e compagni sono comunque riusciti a far girare l'attacco grazie al miglior bilanciamento fra corse e lanci. Rispetto ad un anno fa gli Eagles hanno accumulato 26 corse e 54 yard in più e lanciato 39 volte di meno e la miglior efficienza di McNabb ha impedito tracolli nelle yard lanciate in totale.
Tutti questi discorsi prendono spunto ovviamente da sole quattro partite contro avversari che in totale finora hanno un record di 4-11. Per avere conferme sullo stato di McNabb e degli Eagles non resta che aspettare le prossime partite e quale migliore occasione della sfida contro i Dallas Cowboys di Owens e Parcells?