Big XII: il punto post week 5.

Chase Daniels, sophomore QB dei Missouri Tigers che non sta facendo rimpiangere Smith.

Dopo le prime cinque settimane di football NCAA nella Big XII Conference la sorpresa si chiama, senza dubbio, Missouri. Gli uomini di Gary Pinkel sono entrati di diritto, 5-0 il record, e con prepotenza nei poll che permettono di staccare il biglietto per i bowl; attualmente venticinquesimi nel "USA Today coaches poll" e ventitreesimi nel "Harris Interactive poll" i Tigers puntano a continuare la loro striscia vincente, necessaria a raggiungere le prime dieci posizioni, ovvero quelle che ti permettono di giocarti le chanches fino all'ultimo.

Se Missouri non è riuscita a convincere gli addetti ai lavori ad inserirla nella Top Ten NCAA, è però riuscita ad entrare in questa speciale classifica sia con l'attacco, sia con la difesa; attualmente unico ateneo a mantenersi al top con entrambe i reparti, MU dovrà  cercare di replicare quello che ha fatto intravedere in queste prime cinque partite, dove su 300 minuti effettivi di football giocato ha mantenuto il possesso della palla per 277 minuti e 17 secondi, lasciando agli avversari di turno le briciole e dirigendo i "giochi", sempre, a proprio piacimento.

Per ora nessuna vittima illustre trapela dalla lista delle squadre sconfitte dai Tigers che recita nell'ordine : Murray State, New Mexico, Ohio e Colorado, squadra materasso di questa division.
La prima prova di un certo spessore Missouri la giocherà  questo sabato contro Texas Tech, e la replicherà  eventualmente la settimana successiva contro Texas A&M, squadre in salute entrambe in possesso di un record 4-1.

I Tigers hanno comunque goduto finora delle ottime prestazioni fornite dal quarterback Chase Daniels che sta sopperendo alla grande alla dipartita di Brad Smith, per quattro anni guida indiscussa di questa squadra. Il QB sophomore ha lanciato per 253 yards nell'ultima uscita contro i Buffaloes, la peggiore sin qui, segnando 4 touchdown e subendo 2 intercetti, è atteso ad un match non facile perché dovrà  puntare molto, se non tutto, sul passing game; con il RB Tony Temple poco convincente nelle prime uscite il peso dell'attacco di Missouri graverà  sulle spalle del forte WR William Franklin, 394 yards e 4 TD in stagione.

Per proseguire in questa striscia vincente non sarà  comunque sufficiente ai Tigers puntare tutto sul solo attacco, soprattutto se si ha la possibilità  di poter contare su una difesa di discreto spessore che ha nel linebacker Marcus Baron, 48 tackle quest'anno, e nel DL Brian Smith, leader con 7.0 sack nella Big XII, gli uomini di maggior talento e qualità .

Sabato scopriremo quindi se questo 5-0 è frutto del gioco di Missouri oppure se è figlio della "pochezza" degli avversari incontrati finora. A dircelo, come già  citato, sarà  la sfida di division contro Texas Tech, squadra che nel "USA Today coaches poll" è proprio una posizione avanti ai Tigers.

I Red Raiders si sono comportati piuttosto bene nelle prime giornate perdendo solo contro Texas Christian e mietendo qualche vittima importante lungo il cammino come Texas El Paso (UTEP) e Texas A&M, per una schedule che sembra più quella del campionato nazionale texano che quella della NCAA. Forti di quello che attualmente risulta essere il miglior QB della Big XII, Graham Harrell, 1,559 yards lanciate per 15 TD e 2 soli intercetti, i Texas Tech si stanno mantenendo ai vertici della South Division, giusto alle spalle dei fortissimi Longhorns.

Harrell, offensive player dell'ultimo week end nella conference grazie ai 4 TD pass lanciati e ad un buon numero di completi (32 su 45), sta guidando al meglio l'attacco che poggia sull'inedito schema a quattro ricevitori, distribuendo al meglio i passaggi tra i senior Robert Johnson e Joe Filani, leader per ricezioni della Big XII rispettivamente con 38 e 34 in 5 partite giocate, e il sophomore Shannon Woods, RB che si sta rivelando essenziale anche nei giochi di passaggio.

Se l'attacco funziona qualche problema sembra esserci nella difesa, dove soprattutto sulle corse i Red Raiders non riescono ad opporre resistenza, cosa dimostrata peraltro anche dalle statistiche che confermano la presenza di due ottimi difensive end come Keyunta Dawson e Jake Ratliff, l'attuale miglior coppia della Big XII, e di due buonissimi defensive backs quali Joe Garcia e Darcel McBath, leader della squadra nei tackle; la dodicesima posizione del ranking, l'ultima, nella "rushing defense" di Texas Tech sottolinea la mancanza di linebacker adeguati, e fa si che solo grazie alla buonissima difesa sui passaggi i ragazzi di Mike Leach riescano a mantenere gli avversari su punteggi piuttosto bassi.

Non sembrano avere di questi problemi i Texas Longhorns, i campioni nazionali che risultano essere la seconda forza difensiva della conference, prima sulle corse e quarta sui passaggi, soprattutto per le grandissime prestazioni fin qui fornite dalle safeties Marcus e Michael Griffin e dal cornerback Aaron Ross, leader nel "passes defended" con due intercetti. A corredare un reparto che sta risultando dominante e che era identificato dagli esperti come la vera forza dei nuovi Longhorns, dopo che l'attacco aveva perso Vince Young, si stanno mettendo in luce l'ottimo DE Tim Crowder e la coppia di linebacker composta da Rashad Bobino e Robert Killebrew, con il primo autore di 6 tackle e 2 sack nell'ultima partita contro Sam Houston State.

Nel match dell'ultima settimana si è anche comportato bene il freshman QB Colt McCoy, il ragazzo che ha l'ingrato compito di sostituire Young, che arriva dalla sorprendente striscia di 82,6 % di passaggi completati, 38 su 46, nelle ultime tre partite. Importante per il passing game dei Longhorns sembra ormai essere l'intesa che si è subito creata tra lo stesso McCoy e il widereceiver Limas Sweed, 340 yards e 5 TD ricevuti finora, che si sta rivelando la connessione più produttiva di tutto l'attacco nonostante la presenza di un ottimo RB quale Jamaal Charles; il rusher al secondo anno si sta dimostrando, con 334 yards corse e 3 touchdown segnati finora per un totale di 6.1 yds a portata, maturo e pronto a sostenere il peso del backfield di Texas.

Dopo le vittorie contro North Texas, Rice, Iowa State, il già  citato Sam Houston State, e la sconfitta alla seconda settimana contro Ohio State, la prova più dura di tutta la stagione attende Texas proprio questa settimana, contro i rivali di conference e division di Oklahoma.

Questo sabato l'HC Mack Brown dovrà  utilizzare tutta la propria esperienza per fermare quel mostro che risponde al nome di Adrian Peterson, runnningback dei Sooners attualmente il migliore di tutta la NCAA; il giovane RB di Palestine, Texas, è terzo nel ranking delle rushing yards dietro a Garrett Wolfe di Northen Illinois e Ray Rice di Rutgers, nonostante le 643 yards corse finora a fronte di 7 touchdown realizzati. Con 160 yards percorse a partita Peterson risulta essere l'uomo da fermare per cercare di avere ragione dell'attacco dei Sooners, reparto che può comunque contare su un discreto QB come Paul Thompson, 8 TD e 3 INT, e un validissimo WR come Malcom Kelly, che ha stabilito il nuovo record di yards ricevute in un quarto grazie alle 134 totalizzate nel primo quarto contro Middle Tennesse State.

Nella partita prima del loro bye week contro i Blue Raiders, sicuramente non una squadra di prima fascia, i Sooners hanno sfoderato una prestazione convincente con un 59-0 che li ha ampiamente ripagati della sconfitta sul filo di lana subita la settimana precedente contro Oregon, persa per 33 a 34.

In difesa fin qui ottime le prestazioni sfoderate dal LB senior Rufus Alexander, 36 tackle ed un sack in stagione, e dal DB Darie Williams che si preannunciano in grandissima forma per la sfida contro i Longhorns, anche se il QB Colt McCoy dovrà  principalmente guardarsi da Nic Harris, altro difensive back già  autore di 3 intercetti nelle prime quattro partite.

La sfida tra Oklahoma e Texas sarà  quindi fondamentale per gli equilibri della division, soprattutto perché si affronteranno due squadre complete, senza dubbio le più forti della Big XII.

Altra sfida importante all'interno della divison è quella che vedrà  di fronte Iowa State e Nebraska, con questi ultimi che sono stati sconfitti solo dai vicecampioni nazionali di Southern California. I Cornhuskers sapientemente guidati da quello che sulla carta è considerato il miglior quarterback della Big XII, Zack Taylor, 1267 yards e 12 touchdown completati finora, stanno dimostrando di possedere il migliore attacco della conference con 2,401 yards totalizzate nelle prime cinque partite. Oltre a Taylor sta risultando importante in fase offensiva l'apporto del runningback sophomore Marlon Lucky, 5 touchdown e 405 yards corse, mentre in difesa sono state fin qui ottime le prestazioni fornite dal DB Tierre Green e dai linebackers Corey McKeon e Stewart Bradley.

Anche i Cyclones di Iowa State non si stanno comportando male, con due sconfitte subite contro Iowa, Texas, e tre buone vittorie ottenute al cospetto di Toledo, UNLV e Northern Iowa. Proprio un quest'ultima uscita contro i Panthers gli uomini di Dan McCarney hanno fornito una delle migliori prestazioni stagionali, con l'ottimo QB Brett Meyer resosi protagonista della sua migliore prestazione in carriera con una percentuale di 82,7 passaggi completati in partita, e il WR Todd Blythe che ha ritoccato il suo record di TD con ISU grazie al ventitreesima ricezione in endzone. Discreta in attacco Iowa Stata sembra però avere grossi problemi in difesa, dove per ora risulta essere la peggiore di tutta la Big XII avendo subito 17 segnature per un totale di 377.4 yards a partita.

Grossi problemi in difesa anche per Kansas che di yards ne ha concesse 352 a partita agli avversari per un totale di 1321 yards in cinque match giocati finora. Nonostante questo i Jayhawks possono contare su due dei migliori giocatori difensivi della conference come il DE Paul Como, 20 tackle e 2 sack, e il LB Mike Rivera, autore di 42 placcaggi. Per l'attacco è stata importante la partita contro Nebraska nonostante la sconfitta, in quanto Adam Barmann è stato il primo quarterback a lanciare per più di 400 yards nella storia di Kansas e i ricevitori Dexton Fileds e Brian Murph hanno entrambe superato le 100 yards ricevute, 108 e 124 rispettivamente, per la prima volta in stagione.

I Jayhawks questa settimana dovranno vedersela con gli agguerriti Aggies di Texas A&M, squadra che nonostante l'invidiabile record 4-1 siede sul fondo della classifica nella South Division per aver perso l'unica partita giocata all'interno della stessa contro i rivali di Texas Tech.

Gli Aggies hanno dalla loro un buon attacco, che nelle ultime due partite è riuscito a realizzare un TD dopo aver terminato un drive da 99 yards, ottimamente guidato da Stephen McGee, quarterback molto preciso che ha lanciato il suo primo intercetto stagionale contro i Red Raiders dopo 91 passaggi tentati senza subirne. La forza di questo reparto è il gioco di corse, il migliore della Big XII per yards corse a partita con 214.8, che poggia su validi elementi quali il sophomore Jorvorskie Lane, 301 yards e 11 touchdown realizzati finora, il senior Courtney Lewis, ex titolare con 2 TD all'attivo, e il freshman Mike Goodson, considerato il miglior RB di tutto lo stato del Texas che in attesa di segnare il suo primo TD nella NCAA ha già  corso per 224 yards. Qualche problemino gli Aggies sembrano averlo in difesa dove non eccellono ne sfigurano mantenendosi attorno alla quinta posizione del ranking difensivo e presentando due ottimi giocatori come il DL Chris Harrington, 3.5 sack in 5 partite, e il LB Justin Warren, 38 tackle quest'anno.

Oklahoma State sembra aver evidenziato finora gli stessi problemi di Texas A&M con una difesa che non delude ma sicuramente nemmeno stupisce. L'unica nota davvero lieta del reparto pare essere la linea difensiva che presenta un trio di atleti molto validi come Marque Fountain, Victor DeGrate e Darnell Smith, con i primi due autori rispettivamente di 2.0 e 3.0 sack.
In attacco i Cowboys possono contare su quello che risulta essere il miglior ricevitore della conference Adarius Bowman, junior WR che ha ricevuto per 384 yards e 3 touchdown nelle prime quattro uscite stagionali. Al suo fianco stanno rendendo molto bene anche il RB Mike Hamilton, 3 mete per 319 yards corse, e il QB sophomore Bobby Reid, 799 yards, 10 TD e 3 intercetti lanciati fino a questo momento.

Con una partenza 3-1 che non si verificava sotto la guida dell'head coach Mike Gundy dal 2003, anno in cui i Cowboys terminarono 9-4 presenziando al Cotton Bowl, OSU spera di riuscire a staccare un importantissimo biglietto per un bowl.

Sabato Oklahoma State è attesa dalla prima sfida divisionale contro Kansas State, squadra che presenta uno dei peggiori attacchi della conference. Nonostante la presenza di un buon RB nel backfield come Thomas Clayton, 322 yards e 3 TD, i Wildcats stanno incontrando parecchi problemi causa l'inesperienza del freshman quarterback Dylan Meier, che con 4 intercetti a fronte di 3 TD pass è attualmente il peggior pitcher della Big XII. A rendere meno amara l'attuale situazione dell'attacco di Rob Prince, head coach al primo anno, è arrivata la prima prestazione sopra le 100 yards di un ricevitore di KU, grazie alle 101 yards ricevute da Yamon Figurs contro Baylor. A tenere alto il nome della difesa è sempre, solo, il linebacker Brandon Archer che ha totalizzato 43 tackle finora e anche contro i Bears è stato il leader difensivo con 10 placcaggi messi a segno.

Poche note liete anche per l'università  guidata dal capo allenatore Guy Morriss che questa settimana si giocherà  la sfida tra disperate contro Colorado. Baylor ha perso contro Texas Christian, Washington State e Army, riuscendo a vincere solamente al cospetto di Northwestern State e nell'ultima settimana, soprattutto grazie alle prestazioni del QB Shawn Bell, 282 yards lanciate per 2 TD, e del WR Trent Shelton, 3 ricezioni per 107 e 1 TD segnato, contro Kansas State. La sfida contro i Wildcats ha confermato che il miglior elemento della difesa dei Bears è senza alcun dubbio il DB Maurice Linguist, 31 tackle e 1 intercetto all'attivo, anche se il freshmani LB Joe Pawelek, 33 tackle e 1.0 sack, sembra essere un ottimo prospetto per il futuro.

La nomea di peggiore squadra della Big XII spetta comunque ai Colorado Buffaloes che non sono riusciti ancora a vincere una partita, a fronte di cinque sconfitte all'attivo; frutto di questo record perdente, 0-5, è l'inconsistenza dell'attacco che non ha trovato nel QB Bernard Jackson,486 yards lanciate e 218 corse per 3 rushing TD, la guida che sperava. L'unica nota positiva di Colorado è data dalla difesa che risulta essere una delle migliori di tutti gli stati uniti sulle corse, diciannovesima con 80.2 yards concesse a partita, e la terza della conference.

Il reparto difensivo presenta ottimi elementi in tutti i ruoli con i DE Abraham Wright, 6.0 sack, Walter Boye-Doe, 1.5 sack, il DT George Hypolite, 2.0 sack, e il LB Jordon Dizon, 39 tackle e 2.5 sack, che formano una trincea in grado di stoppare e mettere pressione a qualsiasi attacco avversario. Leader indiscusso di questo reparto è il senior DB J.J. Billingsley che mettendo a segno il suo 24 tackle stagionale contro Missouri ha raggiunto quota 201 in carriera, risultando il decimo giocatore dei Buffaloes a superare i 200.

Il week-end alle porte, grazie alle sei sfide divisionali in programma, sarà  quindi fondamentale per conoscere le reali forze in campo nella Big XII.

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