I Bears demoliscono Seattle

Rex Grossman è uno dei motivi della rinascita dell'attacco dei Chicago Bears.

Bizzarra, la quarta settimana Nfl. Questo l'unico termine che troviamo consono dopo aver visto i Bengals prendere 38 punti in casa dai Patriots, dopo aver assistito al drive vincente di Peyton Manning che ha condannato inesorabilmente i Jets e dopo ben 75 punti tra Detroit e St. Louis: e quale dessert, ultimo ma non per questo meno appetitoso, il calendario Nfl ci ha riservato per la nottata il succulento scontro tra due potenze della Nfc, Chicago Bears e Seattle Seahawks, che si sono fronteggiate al nuovo Soldier Field nella Windy City.

E la parola bizzarro si intona anche con la prestazione della squadra di Mike Holmgren, che una settimana dopo aver seppellito i Giants con un +35 nel primo tempo, ieri notte ha collassato risentendo sicuramente dell'assenza dell'Mvp della scorsa stagione Shaun Alexander ed è stata messa in ginocchio dal nuovo entusiasmante attacco aereo dei Bears guidato da Mr. Rex Grossman, ancora una volta sopra le 200 yards di passaggio.

Il 37-6 che si legge a favore dei Monsters Of The Midway fa strabuzzare gli occhi, primo perché la gara ha visto annichilito uno degli attacchi con più varietà  di soluzioni nonchè uno dei più consistenti dell'intera lega, secondo perché una produzione offensiva del genere, a Chicago, non la si vedeva da moltissimo tempo ed ora ci si comincia a chiedere se questi Orsi possano davvero percorrere tutta la strada, in virtù del fatto che la difesa è rimasta la stessa identica minaccia di un anno fa, quando quasi da sola portò la squadra alla seconda miglior posizione della Nfc.

Senza Alexander, Matt Hasselbeck, visibilmente scocciato dall'esito della gara, è stato oggetto di pass rush per l'intera permanenza in campo e solo nel secondo drive offensivo dei Seahawks è riuscito a colpire i suoi ricevitori per guadagni consistenti, consentendo a Josh Brown di mettere il primo di due field goals rappresentanti gli unici punti della serata prodotti; normalmente quarterback da 60% di completi, il regista di Seattle si è visto costretto a forzare in più di qualche occasione terminando con 16 completi in 35 tentativi con 2 intercetti a carico ambedue opera del rientrante Ricky Manning Jr, opportunamente appostato nello slot come corner aggiunto a vigilare le diverse opzioni dell'attacco di Holmgren.

Senza un gioco di corse credibile, ben presto screditato dal potente front seven di Chicago a discapito del sostituto di Alexander, Maurice Morris (11 portate, 35 yards), sono arrivati problemi in serie, problemi che si sono concretizzati in due drives consecutivi terminati con un 3 & out e con altrettanti ancora consecutivi con un turnover al passivo, fatto che ha agevolato il lavoro di Rex Grossman e Thomas Jones, quest'ultimo autore di 98 yards su corsa e 2 mete, con posizioni di partenza molto ghiotte finite spesso a punti.

Dopo un primo tempo chiuso sul 20-6 grazie anche ad un paio di calci dell'ottimo Robbie Gould, ancora immacolato in questa stagione, Hasselbeck non si è più ripreso continuando a sparecchiare palloni fuori misura, talvolta lunghi, spesso troppo corti, penalizzato dall'eccessiva fretta a cui è stato puntualmente sottoposto da quei due diavoli di Tommie Harris ed Alex Brown, che hanno fatto impazzire anche uno come Walter Jones, nonché dalle ottime coperture di Nathan Vasher e Charles Tillman, che hanno reso inefficaci molti dei tentativi di far entrare in partita i vari Jackson, Branch ed Engram.

Con una difesa presto stanca per la lunga permanenza sul terreno di gioco e con un Marcus Trufant frustrato dalla marcatura del sempre sfuggente Muhsin Muhammad, una sicurezza se ce n'è una sulle conversioni di terzo down, l'attacco diretto da Grossman ha aperto la ripresa confezionando 65 yards in 10 giochi totali mettendo a segno la terza meta della serata e l'ha proseguita infierendo il colpo finale alle secondarie di Seattle, che un paio di serie più tardi, hanno concesso un allungo di troppo alla sorpresa Bernard Berrian per un TD da 40 yards, ennesimo gioco stagionale a lunga gittata con protagonista il terzo anno da Fresno State il quale, detto per inciso, con le 316 yards e 3 mete ricevute in stagione ha già  superato i relativi records di carriera in sole quattro giornate di gioco.

Un attacco del genere, provvisto di un quarterback con pochissima esperienza ma che gioca da veterano come Grossman, con una minaccia in profondità  come Berrian, con un motore come Thomas Jones che permette a Chicago il lusso di tenere la stellina Benson in panchina e di utilizzarlo solo in determinate occasioni, per finire con il maggior coinvolgimento di Muhammad e del tight end Desmond Clark, altro valore aggiunto rispetto all'anno passato, rischia davvero di far passare la difesa in secondo piano, ma il reparto guidato da Brian Urlacher ha giocato duro come di consueto inscenando un vero e proprio assalto al quarterback.

5 sono stati i sacks inflitti ad Hasselbeck, due ciascuno per Mark Anderson e Tommie Harris, uno per Alex Brown, ed oltre ai già  citati intercetti di Manning, finalmente lontano dai guai giudiziari, ancora una volta il reparto non ha concesso TD al Soldier Field: il fatto è che i Bears ci hanno abituati a questi numeri, che ormai sono diventati la regola e non stupiscono quindi più di tanto.

Ora per i Seahawks si prospetta una vera manna dal cielo, ovvero una settimana in bye che darà  più tempo ad Alexander per cercare la via della guarigione ed alla squadra di lavorare sugli errori commessi, uno su tutti quello di affrontare con il set a quattro ricevitori una delle difese più castiganti sui blitz lasciando poca protezione al quarterback, mossa tattica che non ha consentito ad Hasselbeck di effettuare con la necessaria lucidità  la progressione di letture sui ricevitori.

A Chicago, invece, il momento è di quelli dorati: il calendario futuro propone sfide sulla carta fattibili, come quella contro i pur insidiosi Bills, proseguendo con i Cardinals ed i 49ers ambedue in piena crisi e quindi contro i Miami Dolphins, che hanno regalato nel pomeriggio la prima vittoria stagionale agli Houston Texans. A patto di non sottovalutare nessuna di queste compagini, data l'imprevedibilità  della disciplina, ciò costituisce un motivo in più per tenere alto il morale del gruppo e per credere che, dopo aver confezionato la miglior partenza dal 1991, ci sia la concreta possibilità  di arrivare imbattuti perlomeno a metà  stagione.

Come ha dichiarato alla stampa il linebacker Lance Briggs dopo la gara di ieri, i Bears di Lovie Smith stanno mandando un messaggio ogni settimana, e dopo ogni vittoria trovano sempre più persone pronte a credere in loro.

E dopo una signora partita come quella giocata ieri, c'è da scommettere che il numero dei loro estimatori sta crescendo a dismisura"

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