AFC – Week 3 Report

Palmer, otto mesi, dal dolore alla gioia.

Vendetta, tremenda vendetta.
Otto mesi di fatica, in palestra a recupera forza per un ginocchio distrutto in un maledetto pomeriggio di gennaio. Ma la vendetta è un piatto che si consuma freddo, anche le superstar non fanno eccezione.

Palmer, a dispetto delle parole, si gode la vittoria più dolce: "Mi sono lasciato dietro tutto ciò che potevo avere di personale. Non sono venuto in cerca di vendette. Ho solo pensato che questo incontro dovevamo vincerlo. E' un confronto all'interno della division, usciamo con una w. Non ho giocato bene, ma se usciamo con una vittoria dimostra quanto questa squadra sia cresciuta" .

Pur non giocando bene, solo 190 yards due intercetti e 3 fumble, per Palmer c'è stata la soddisfazione di 4 segnature, mica ordinaria amministrazione. A otto mesi di distanza i Bengals ritrovano gli Steelers, ma la partita ha un andamento del tutto diverso. Partono forte, anzi fortissimo gli uomini di Cowher. Chiudono quelli di Lewis. Come sempre è l'arrivo che conta. Ovvio che le gare non hanno la stessa importanza, ma per il nuovo "triplet" è pur sempre qualcosa .

Roethlisberger perde il confronto contro il rivale, e tra i due è sembrato sicuramente quello più indietro. Se due indizi fanno una prova, a Pittsburgh devono iniziare le macumbe.

Il MNF contro Jacksonville aveva lanciato preoccupanti segnali, la partita di ieri li ha ampiamente confermati. Tre intercetti, due in red zone ( i primi della carriera), non sono assolutamente proponibili contro una squadra dal cinismo incredibile.

I Bengals, ringraziano per i 5 turnover (3 intercetti e due fumble), e non credono a Babbo Natale vestito in nero e giallo. A ricambiare la cortesia neanche ci pensano. Segnano 21 dei 28 punti dalle palle recuperate, e raddrizzano un incontro che li vedeva sotto per 7-0.

"Avevo troppa pressione, ma penso che sia comunque un passo avanti", la giustificazione di Big Ben. Limitati nel running game nell'ultimo MNF, la squadra di Cowher ha cercato subito di riproporre il classico "Steelers Football", imponendo il ritmo con le corse di Parker, e bloccando gli avversari ( Johnson contenuto a sole 47 yards). Ma avere cura del pallone è la prima regola con una condotta conservativa.

Palmer e Roethlisberger la dannarsi l'anima, Manning in un tranquillo pomeriggio a guardare Polaroid assieme ai compagni dell'attacco di Indianapolis. Con i Jaguars impegnati a non farlo entrare in campo, sfruttando al massimo il gioco su corsa, il quarterback ha risposto senza scomporsi.

"Bisogna rimanere concentrati. Abbiamo giocato abbastanza match per sapere che la partita dura 4 quarti". Bloccata nello sviluppo del gioco offensivo, Con le corse che non funzionavano, e il gioco aereo senza la solita fluidità , Indianapolis ha trovato altri modi per segnare.

Un ritorno di calcio, tanto per iniziare. Uno dei rari touchdown su corsa del proprio quarterback, per continuare. Oplà , quando entra, fresco come una rosa, finta di hand off, eseguita con rara perizia, e passeggiata in zona pitturata.

Difficile pensare di poter superare questi Colts se non vi è riuscita una squadra particolarmente ispirata come quella di Del Rio. L'unica colpa dei Jaguars: non aver capitalizzato le molte occasioni avute, commettendo errori imperdonabili sia con lo special team, sia con nel gioco aereo, dove Leftwich è apparso approssimativo nella misura dei propri lanci.

"Abbiamo perso troppe opportunità . Dobbiamo far in modo che queste cose non succedano più. Nel primo tempo dovevamo uscire con più di sette punti sul tabellino". Con 191 yards sul terreno ed oltre 39 minuti di possesso Jacksonville sperava di limitare l'attacco avversario, semplicemente non facendolo entrare in campo.

Nel primo tempo tutto è sembrato stranamente facile. In attacco Leftiwich si limita all'handoff, in difesa i "big body" tolgono i corridoi centrali per le corse, mentre in profondità  coperture fisiche su Harrison e soci. Tutto perfetto, tutto troppo bello, la squadra ha concesso poco anche nelle tre serie in cui l'attacco dei Colts era in campo, senza concedergli il ritmo indispensabile. Nella ripresa,la difesa di Indianapolis si adeguata, migliora la tecnica di placcaggio, e impedisce guadagni semplici sul terreno, garantendo un possesso palla maggiore a più acclamati giocatori della franchigia.

I Titans confermano i limiti della linea offensiva dei Dolphins che concede ancora 5 sacks. Due squadre senza vittorie, e con molti problemi, hanno dato vita ad un incontro risolto nell'ultimo quarto, grazie ad un field goal, arrivato al termine di uno dei pochi drive positivi dell'attacco di Miami.

I migliori giocatori in campo, i punter, impegnati sei volte a testa, con Donnie Jones che ha vinto la gara per la posizione di campo, importantissima in match così ravvicinati. Cueleppepr non ha lanciato touchdown, ha mostrato ancora segni della propria difficoltà  a ritrovare la mobilità  ( 7 corse 5 yards), ma almeno non ha commesso errori.

"E' sempre positivo vincere. Non importa quanto sia lo scarto. Più gioco e meglio sento di andare. E' questione di timing. Non dobbiamo pensare di essere più avanti di quanto siamo. Ma, di certo, questa squadra ha i giocatori per avere un buon attacco". Contento Lui, ma i miglioramenti sono centellinati come in un allambicco da distilleria. Sack, passaggi fuori misura, assegnamenti di bloccaggio sbagliati.

"Dobbiamo ancora crescere molto" ha ammesso Saban " rimane comunque una grande vittoria per la squadra".

Non che i Titans abbiano fatto molto di più. Ancora alle prese con un gioco di corsa che non decolla, privata anche del proprio titolare Brown per infortunio, la squadra si è affidata a Collins per l'intero incontro, con Young che per la prima volta non ha giocato uno snap. Finalmente lanciato un td pass per il buon Kerry, il primo della stagione, ma ha anche due intercetti, uno nel possibile drive del sorpasso sul finale di match, e un senso di precarietà  continua, con lanci non impossibili fuori misura. "Meritavamo di più" ha dichiarato " oggi abbiamo messo l'anima in campo"

"L'attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite".
A Houston lo hanno capito benissimo. Ultima difesa della lega, eguale 0 vittorie in classifica. Il match con i Redskins conferma la debolezza della secondaria texana che concede 22 passaggi completati di fila, nuovo record NFL, ad un attacco che fin qui aveva una sola realizzazione.

"Abbiamo avuto una settimana difficile, con molte critiche " ha ammesso il neo recordman Brunell "abbiamo cercato di rimanere concentrati, lavorando duro e guardando avanti. E' un grande onore aver battuto questo record, ma il merito deve essere diviso per undici giocatori. I ricevitori erano al loro posto, la linea ha fatto un lavoro egregio ".

Kubiak, alla terza sconfitta consecutiva, è apparso frustrato "Non abbiamo fatto bene difensivamente, e dobbiamo riguardare tutto molto scrupolosamente, sia sul come sia sul chi deve fare i giochi. Abbiamo molta strada da compiere".

Per Huoston i problemi nascono da un attacco che non riesce a mantenere il controllo del pallone, costringendo la propria difesa agli straordinari non retribuiti. I sindacati protestano. Anche ieri solo 61 yards sul terreno, con una media di 3.4 a portata, nonostante il maggior utilizzo dei nuovi arrivati Gado e Dayne.

La linea ha finalmente concesso un solo sack, ma Carr rimane incapace di far girare la squadra senza un briciolo di credibilità  delle corse. Il risultato è un perentorio 495 yards a 261 in favore della squadra ospite, aiutata anche dal rientro di Portis. "Dobbiamo migliorare per non essere lo zimbello della lega, perché non riusciamo nemmeno ad essere competitivi" ha dichiarato il cornerback Dunta Robinson.

Non è carnevale, ma i Browns sono mascherati da Ravens, almeno fino a 3:21 dalla conclusione, quando Frye si sveglia, torna il giocatore di sempre, e lancia un intercetto in end zone, con McAliste in posizione perfetta.

"Conoscevo il gioco perché lo avevano eseguito in precedenza, per cui sono stato attento, era la nostra ultima opportunità ".

Via al drive del sorpasso, grazie ad un field goal allo scadere di Stover. 52 yards di paura, per i Ravens che volano 3-0, 52 yards di disperazione per i Browns che finisco nell'abisso di una partenza 0-3.

"Tutto è iniziato dallo sguardo di McNair" ha dichiarato Heap autore del primo td del quarto periodo "Ci ha guardati negli occhi, e ci ha detto cosa dovevamo fare". Per Baltimora è terminata la striscia di inviolabilità  della end zone, a 9:28 del secondo quarto, quando un miracolo della coppia Frye-Edwards ha portato ad una segnatura da 58 yards.

Da quel momento McNair to Mason (136 yards per il ricevitore) è diventato il leit motiv, mentre Marc Clayton ha contribuito con ricezioni pesanti nel traffico, nei momenti cruciali.

Cleveland si comporta da cicala, e dilapida un vantaggio di 11 punti in un solo quarto, sciupando in un solo gioco tutto il lavoro costruito da una difesa arcigna, che si è piegata ma non spezzata. Lewis non ha potuto banchettare come al solito contro i Browns (sole 86 yards). Privi di Drounghs, il gioco di corsa di Cleveland ha perso anche quel minimo di credibilità  che aveva.

La difesa Ravens ha trascurato le corse, mandando costantemente in blitz almeno un OLB, punendo duramente Freye, sette sacks, mantenendo un'aggressività  costante per tutto il match. Il quarterback non ha mai dato reale continuità  alla sua squadra, che ha vissuto di fiammate e improvvisazione. Wislow ed Edwards hanno costituito i terminali più importanti della manovra dei Browns, ma hanno garantito big play continui "E' una sconfitta pesante. Sono dispiaciuto per come è maturata. Erano sotto e li abbiamo lasciati rientrare".

Secondo successo stagionale per Eric Mangini, la cui squadra riesce nell'impresa nonostante un guadagno di yards pari a circa la metà  di quello avversario, e riuscendo a correre per sole 70. Pennington non ha sfoderato una prestazione da incorniciare, ma è riuscito a lavorarsi bene le due saftey avversarie, i rookie Whitner e Simposn. Gli sforzi della difesa, 3 sacks e 3 turnover con una segnatura su ritorno di fumble, hanno concluso l'opera. "Levarsi il cappello di fronte a questa difesa" ha elogiato il quarterback " quando necessitavamo di un aiuto, sono arrivati i big play"

Bills sconfitti, nonostante McGahee guadagni 150 yards e Losman lanci per oltre 300 ( ambedue massimi in carriera).

"Abbiamo commesso errori imperdonabili. Penalità , turnover, questo ci ha uccisi" ha dichiarato il running back, mentre l'allenatore Jauron guarda al futuro " Dobbiamo sicuramente giocare meglio di così. I ragazzi devono mostrare maggior accortezza". Certamente, la squadra ha mancato nel mettere sotto pressione Pennington, che doveva essere forzato maggiormente, soprattutto, avrebbero dovuto essere stabilito un game plan più aggressivo, con più blitz, vista l'improduttività  del running game newyorkese.

Rivincita per rivincita, nella nottata si è disputato il SNF tra Denver e New England. Il ricordo va alla sconfitta di Gennaio, che ha chiuso l'epopea dei Patriots, ma questa è un'altra storia.

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