Dopo un anno finalmente il football torna al Superdome di New Orleans: speriamo di non rivederlo mai più così!
Con la terza settimana iniziano ad arrivare i bye week, qualche partita in meno per noi appassionati, qualche possibilità di riposo e di riflessione per alcune squadre: Kansas City ed Oakland ne hanno veramente bisogno per riprendersi dalla partenza 0-2 (specie per i Raiders ci sarà molto da lavorare con un QB infortunato da cambiare e tante lacune da colmare), San Diego potrà sfruttare la pausa per migliorare l'integrazione di Rivers, mentre Dallas, rinvigorita dalla vittoria contro gli storici rivali di Washington, potrà lavorare sugli errori commessi (le troppe penalità per esempio).
La partita più interessante della domenica è certamente la sfida di Pittsburgh tra gli Steelers ed i Bengals: già le sfide del 2005 in regular season avevano regalato grande spettacolo, quella nei playoffs, punto di partenza della splendida cavalcata vincente degli Steelers, ha portato anche tante polemiche ed aumentato lo spirito di rivincita dei tigrotti di coach Lewis.
Palmer ha già dimostrato, in questo scorcio di stagione, di aver dimenticato l'infortunio subito contro i rivali, ma chissà se trovarsi di fronte quei colori possa risvegliare in lui cattivi pensieri. Nell'ultima visita all'Heinz Field aveva trascinato i suoi alla vittoria per 38-31 con 3 TD, Rudi Johnson aveva aggiunto 2 corse in end zone e il tabù Steelers sembrava sfatato per i Bengals.
I playoffs hanno detto altro, come ben sappiamo, ma la convinzione di Cincinnati non è certo diminuita e si ripresenteranno a Pittsburgh con grande voglia ma senza, purtroppo, diversi giocatori: tra infortuni e squalifiche mancheranno diversi uomini chiave in difesa (che già non è il punto di forza"), come il LB Pollard, la S D.Jackson nonché il "turbolento" LB Odell Thurman, ed in attacco, il WR T.J. Houshmandzadeh, il LT Levi Jones ed il C Braham.
L'inizio degli Steelers è stato alquanto enigmatico: convincente ed a tratti spettacolare nell'esordio contro Miami senza il QB titolare, incerto ed asfittico a Jacksonville con in campo Big Ben. Quali sono i veri campioni? Quelli che avevano controllato senza eccessivi patemi gli assalti dei Dolphins o quelli il cui attacco ha firmato virgola contro i Jaguars?
Di sicuro i campioni sono in attesa del miglior Roethlisberger, le cui disavventure mediche sono degne del miglior signor Rezzonico, e dipendono troppo dal loro gioco di corsa, finora affidato al solo Parker in attesa che il neoacquisto Davenport riesca a dare un aiuto (Staley è dato ormai per disperso").
Dare per sfavoriti i detentori del Vince Lombardi Trophy è sempre un rischio, e pur con tutti i dubbi su di loro, questa volta non mi sento proprio di darli per sconfitti: le assenze dei Bengals sono pesanti, e l'Heinz Field è sempre difficile da espugnare, quindi dico Pittsburgh di sei.
Gli Steelers dovranno cercare di tenere la palla il più possibile per fiaccare la difesa avversaria, controllare l'orologio e tenere sulla sideline la propria difesa che avrà un compito arduo ogni volta che dovrà fronteggiare Palmer e soci. Stabilizzare il gioco di corsa le chiavi in attacco, mentre fermare per quanto possibile Rudi Johnson (Polamalu importante come al solito) e aggredire la linea avversaria per non dare tempo a Palmer di fare le sue letture, le chiavi in difesa.
Scontro interessantissimo sarà quello di Indianapolis tra Colts e Jaguars. Le sfide contro Dallas e Pittsburgh hanno dimostrato che quest'anno Jacksonville ha tutte le carte in regola per puntare al massimo: difesa fisica ed attenta, attacco continuo e variegato.
Manning e soci hanno iniziato subito bene con due vittorie per potersi mettere alle spalle i playoffs 2005: l'attacco ha continuato a sfornare numeri convincenti sapendo sopperire alla partenza di E.James, mentre la difesa, pur se condizionata da diversi infortuni, deve ancora dimostrare di poter ripetere i numeri dell'inizio dell'anno scorso.
La difesa dei Jaguars può senza dubbio mettere in difficoltà i Colts: una grande pressione ed aggressività nonché un'impressionante durezza e sicurezza nei placcaggi ha costretto gli Steelers a 153 yards totali e soli 9 first down dopo che già i Cowboys avevano fatto la dura conoscenza di Peterson & Co.. Il rookie Addai troverà un avversario ben diverso dai Texans di domenica scorsa!
In attacco Leftwich sta coinvolgendo tutti e tre i suoi ricevitori principali, mentre Fred Taylor sembra essere tornato indietro di qualche anno: nella lega si sta' pian piano facendo strada la convinzione che questi Jaguars saranno un osso duro da affrontare per chi vuole arrivare a Miami. Il titolo della AFC South non sarà facile da conquistare quest'anno per Indianapolis!
Per vincere Manning dovrà cercare di variare quanto più possibile il gioco e coinvolgere tutti le sue armi. I Jaguars non si vorranno far correre in faccia, quindi il modo per tenere in controllo il match sarà quello di muovere la palla in aria: ma Darius sarà d'accordo? Difficile.
La difesa dei Colts avrà un compito forse pure peggiore viste le condizioni di alcuni suoi uomini cardine e le recenti prestazioni contro Giants e Texans. L'ambiente dell'RCA Dome darà di sicuro qualche vantaggio agli uomini di casa, ma considerando anche le incerte condizioni di Vinatieri e lo stato emotivo dei Jaguars"dico Jacksonville vincente di 3 punti.
Altro scontro tra candidate al grande ballo di gennaio è quello di Seattle fra i locali ed i Giants. I Seahawks danno la sensazione di aver cominciato con il freno a mano tirato, probabilmente qualche infortunio di troppo e la partenza di Hutchinson stanno pesando più di quanto si pensava, ma comunque sono ancora imbattuti e hanno già respinto il primo assalto di Arizona alla supremazia nella division.
New York è reduce da una rocambolesca rimonta a Philadelphia dopo che erano stati letteralmente dominati: segno sì di un grande carattere, ma anche, se si considera l'esordio contro i Colts, di una formazione ancora alla ricerca dei giusti equilibri.
Manning piccolo è stato insignito del premio di giocatore NFC della settimana, ma lo scontro con il fratello ha dimostrato che c'è ancora molto da lavorare (e lui è il primo a saperlo) per arrivare al titolo tanto sognato in famiglia.
La difesa dei Giants sembra però non migliorata rispetto allo scorso anno: le potenzialità sono tante, ma finora piuttosto inespresse. E se si vuole riportare il titolo nella grande Mela"la chiave è una sola: migliorare la difesa!
Seattle è cambiata, in difesa ed in attacco, uomini importanti sono stati aggiunti (per ultimo Branch, MVP del Superbowl 2004) ma anche tolti. Arrivare ai playoffs non sarà complicato, ma quello che accadrà dopo è un'incognita. E' vero che alcune favorite nella NFC stanno deludendo (Carolina) o sembrano in ritardo (Dallas), ma altre sfidanti si prospettano all'orizzonte (Atlanta), e proprio lo scontro di domenica servirà anche a dare delle risposte a coach Holmgren e magari dei segnali alle rivali.
L'anno scorso New York uscì sconfitta all'overtime dopo che Feely aveva sbagliato ben tre field goals, mentre ora Feely viene da quella che è stata probabilmente la sua miglior partita, Manning lanciò per ben 53 volte (career record) completandone 29 per un totale di 344 yards, 2 TD ed un intercetto, dall'altra parte anche Hasselbeck si fece notare con un 21/37 per 249 yards, 2 Td ed un intercetto, Alexander corse per 11° con un TD: fu' una partita di grandi attacchi in pratica, lo sarà anche questa volta?
Come al solito Seattle dovrà cercare di stabilizzare il gioco di corsa, finora poco convincente, per poi attaccare sul profondo le secondarie dei Giants, mentre in difesa dovrà aggredire Manning dandogli pochissimo tempo per lanciare e sfruttando le debolezze della linea offensiva (domenica scorsa Eli è sopravvissuto a 8 sack), tanto comunque Barber correrà le sue yards, ma l'importante sarà togliere dalla partita Toomer e Burress. Io vado ancora con i campioni NFC e dico Seattle di 3.
Tra le altre partite non mancano sfide interessanti, come quella che sa già di match ad eliminazione tra Tampa Bay e Carolina: una che è impelagata tra grossi problemi offensivi cui la difesa non riesce sempre a rimediare, l'altra che sta pagando oltre misura qualche infortunio negli uomini chiave e che si sta seriamente candidando a squadra delusione dell'anno.
I Vikings sono attesi dalla prova del nove contro i solidissimi Bears (finalmente il vero Grossman?): una vittoria per dimostrare di non essere una meteora. Detroit-Green Bay è la classica sfida a chi sta peggio, servirà solo a stabilire chi non finirà senza vittorie e magari a vedere se Favre riscriverà il personale libro dei record"negativi. Miami ha l'occasione, contro i Titans, di dimostrare che le belle parole spese per loro in pre-season non sono state sprecate, Bills-Jets servirà a stabilire chi ha fatto i maggiori progressi (diciamo la verità : pochi credono che una di queste squadre finirà ai PO).
I Redskins devono obbligatoriamente espugnare Houston se non vogliono già rimettere nel cassetto le aspirazioni di post-season, Browns-Ravens è l'occasione per Lewis & Co. di approfittare dello scontro diretto di Pittsburgh, San Francisco-Philadelphia una partita con due squadre con spiriti opposti: entusiasmo tra i niners per la prima vittoria dell'anno, delusione per gli Eagles dopo una partita malamente persa ed un grave infortunio ad uno degli uomini chiave:J.Kearse.
Arizona-St. Louis è una di quelle sfide da non perdere per gli amanti degli alti punteggi e degli attacchi spettacolari, mentre al Gilette Stadium di Foxboro si terrà la rivincita, un po' in tono minore, del Divisional Playoffs dell'anno scorso tra Patriots e Broncos (Plummer sempre più a rischio panchina).
Qualche riga in più si deve spendere per il Monday Night: New Orleans-Atlanta. Non credo che sarà una partita equilibrata o appassionante, anche se il duo Vick-Dunn è sempre in grado di dare spettacolo, ma è importante perché sancirà il ritorno del football al Superdome, poco più di un anno fa' luogo di tragedia e morte ed ora simbolo della voglia di rinascita della città patria del Jazz. E' solo un piccolo passo sulla lunga strada del ritorno alla normalità , ma sarà bello rivedere quel terreno pieno nuovamente di gente festante ed allegra, e lo potremo vedere anche noi, in diretta, dall'altro lato dell'oceano, così ci sentiremo più vicini alla gente di New Orleans che tanto ha sofferto e sta ancora soffrendo.