Rashean Mathis, autore dei due intercetti che hanno consacrato la potenza difensiva dei Jags.
La Espn, quest'anno al debutto nella copertura del leggendario Monday Night Football, non avrà di che lamentarsi: alla seconda partita mandata in onda della stagione è stato già infranto un record, quello del minor numero di punti segnati in combinata da due squadre in una partita giocata di lunedì notte, esattamente 9; per ulteriori informazioni sull'impresa, necessita rivolgersi allo sportello difensivo dei Jacksonville Jaguars, che ieri notte le hanno letteralmente suonate ai campioni del mondo in carica nuovamente guidati da Ben Roethlisberger, il cui rientro non è stato per nulla sereno.
In uno scontro nel vero senso della parola, le due difese in primis hanno fornito una prestazione fenomenale limitando i rispettivi attacchi in un autentico gioco di scacchi, dove la posizione di campo avrebbe potuto fare la differenza in qualsiasi frangente: ma nessuna differenza si è potuta notare, almeno nel primo tempo, quando l'aggressività degli uomini di Bill Cowher e la ferocia della difesa di Jack Del Rio hanno annullato reciprocamente i rispettivi reparti offensivi, impossibilitati a raggiungere il territorio favorevole se non in sporadiche occasioni, sempre troppo distanti per qualsiasi tentativo di field goal e tendenti al blocco nelle conversioni dei terzi downs.
Una competizione dai margini di errore limitatissimi non era certo il miglior scenario possibile per il rientro di Big Ben, che è apparso a tratti insicuro e spesso fuori sincronia con i propri ricevitori, lasciando al fido Hines Ward, sempre infastidito da uno stiramento, il compito di provare a fare qualcosa di determinante ma escludendo le uniche due ricezioni effettuate dall'Mvp del Super Bowl per 23 yards, arrivate puntualmente a convertire in situazioni di pressione, non c'è stato null'altro da segnalare.
L'attacco degli Steelers, comprensibilmente da mettere a punto per vie aeree, non ha nemmeno potuto puntare sul suo cavallo vincente, Willie Parker: il suo numero, per esigenze di copione, non è stato chiamato spesso, solo 11 volte, ed in queste sono arrivate solamente 20 yards, con nessun primo down ottenuto; l'aspetto, da non sottovalutare, non ha mai permesso a Roethlisberger di usufruire con successo di una delle sue armi, la playaction, in quanto la difesa concentrata dei Jags non ha mai fatto intendere di abboccarvici.
Il reparto allenato da Mike Smith ha sciorinato una grinta spaventosa, e l'intensità di ogni singolo elemento non è mai calata man mano che la battaglia faceva il suo corso e le forze potevano venire meno: Mike Peterson, il leader emotivo e vocale del gruppo nonché Mvp della serata, è stato onnipresente nell'aiutare nel fermare le corse ed i passaggi a corto raggio nel mezzo, collezionando diversi placcaggi in aiuto al compagno attorcigliato sulle gambe dell'avversario di turno. Particolare impressione hanno fatto anche le secondarie, con un Donovin Darius intimidatore come pochi e finalmente tornato ai suoi consueti livelli dopo il brutto infortunio del 2005, con un Brian Williams fisico ed attento e con un Rashean Mathis spietato, autore dei 2 intercetti che hanno permesso ai padroni di casa di sigillare questa memorabile prestazione.
Dopo un primo tempo tentennante, Byron Leftwich e Fred Taylor hanno trovato il modo di impensierire la forte difesa dei campioni, sfruttando al massimo le caratteristiche dell'attacco a tre ricevitori fissi. Nel primo drive offensivo del secondo tempo, terminato senza esito, Taylor si è infatti sbloccato con una galoppata di 25 yards costringendo gli uomini di Cowher a prestargli maggiore attenzione prima dello snap, mentre Leftwich ha iniziato a lavorare le secondarie ai fianchi nel drive immediatamente successivo, quello che ha regalato i primi 3 punti con la conclusione di 31 yards di Josh Scobee.
Le caratteristiche fisiche dei tre bersagli di Byron sono state sfruttate al massimo, con Matt Jones a ricevere palloni ad altezze siderali e Reggie Williams ad imporre il fisico nei frequenti screen a lui destinati, uno dei quali ha fruttato uno dei guadagni decisivi (48 yards) per il secondo field goal di serata, arrivato con poco più di 10 minuti ancora da giocare.
Con un equilibrio del genere, si poteva presumere che venisse tutto deciso da episodi, ed i due già citati intercetti di Big Ben hanno effettivamente servito l'occasione su un piatto d'argento. Mathis, con ottimo senso dell'anticipo, ha dapprima posizionato l'attacco in territorio favorevole dalla quale Scobee ha centrato il terzo ed ultimo calcio, mentre nella seconda occasione ha riportato l'ovale sino alla linea della yarda, consentendo a Leftwich di chinarsi per tre volte e far scadere inesorabilmente il tempo rimasto.
La prova difensiva dei Jaguars di ieri notte fa già parte delle prestazioni più storiche della giovane franchigia: notevoli i numeri accumulati, accentuati dallo spessore dell'avversario affrontato, che parlano di 7 primi downs concessi, 3.2 yards a giocata (1.9 su corsa), 2 sacks e 2 intercetti, oltre ad un'accentuata cattiveria agonistica in ogni azione giocata.
Tuttavia, nonostante i numeri alla voce produzione, non pare corretto valutare con eccessiva fretta la riabilitazione di Roethlisberger, e capire se questi sia o meno lo stesso che ha vinto 12 gare di regular season su 15 in carriera. Considerando il grave incidente in moto ed i fastidi dell'operazione di appendicite che ne hanno compromesso la continuità di allenamento e di pre-stagione, è necessario dargli del tempo per ristabilire le vecchie connessioni con i ricevitori, che ieri notte hanno visto troppi palloni fuori misura e troppe incomprensioni tra lettura del quarterback e traccia del destinatario del lancio, tutti episodi che sarà necessario evitare in vista del big match di domenica contro Carson Palmer ed i caldissimi Cincinnati Bengals.
Ma intanto a Jacksonville, il mercato più piccolo della Nfl che ospita una delle franchigie più sottovalutate del campionato, resta uno shutout ai danni dei vincitori del'ultimo Super Bowl…