Merriman, una forza della natura
C'è sempre una prima volta nella vita. Ditelo agli Houston Texsans. Raccontatatelo ai tifosi di una franchigia che ha affrontato 8 otto volte Manning senior, uscendo otto volte con le pive nel sacco. Come dice il proverbio non c'è otto senza nove, o qualcosa del genere.
Altro giro altra corsa, ma anche questo turno Carr trova sotto la gomma un riprova sarai più fortunato. 43 a 24 il finale di un match dove tutto rimane uguale a se stesso, soprattutto i suoi Texsans. Si riconoscono subito fin dal primo gioco, in cui Mathis arriva a placcare Carr. Ok, sono ancora freddi. Secondo snap, fumble e palla agli avversari che capitalizzano subito. Si certo sono i Texsans. Errare è umano, perseverare diabolico. Una migliore protezione sulla linea non coincide con una inversione di tendenza. Alla fine saranno "solo" 4 i sacks subiti. Continuare così, questo anno c'è chi fa peggio.
Niente di nuovo. "Sotto di 14 in questo stadio non è semplice. E' già difficile vincere mantenendo il match in linea, andare subito indietro lo rende incredibilmente difficile". Messie lapalisse, alias David Carr. Soddisfazioni solo in "garbage time" per il quarterback, con tre td pass tardivi.
I Colts, al contrario, partono come una palla di cannone, segnano in sei dei primi sette possessi, archiviando senza preoccupazioni un incontro che è sembrato un allenamento, uno dei classici scrimmage attacco contro difesa. Oltre 500 yards, 75% di terzi down convertiti, 20 giochi in più degli avversari. Niente di particolarmente nuovo. A dire il vero una novità c'è, quella di un gioco di corsa che ha finalmente prodotto qualcosa, 125 yards.
Nessuna sorpresa neanche nel libro dei record, pagina 27 del manuale del football, in cui Peyton ( 400 yards 3 td) cancella una leggenda, un certo Unitas. Nuovo record per completi della propria squadra, 2.797, mentre lanciava il suo secondo td pass per il rookie Addai. "MI sento sempre a disagio quando si parla di Unitas. E' un paragone speciale essere accostati a Lui".
C'è chi fa peggio, si diceva. Peggio dei 10 sacks concessi in due match da Houston? Difficile, ma ad Oakland ci sono riusciti. Il proprio, o meglio i propri, quarterback sono andati a terra più volte di quanti punti abbia segnato la squadra. 15 a 6 il computo nelle due categorie dopo due incontri. Pur non subendo un secondo storico shutout consecutivo, c'è poco da festeggiare nella baia.
Dopo lo 0 casalingo, la squadra è volata sulla costa est, in quel di Baltimora per affrontare una difesa che è sembra ritornata quella dei tempi d'oro. "Nessuno ha ancora superato la nostra linea di end zone" ha detto il coach dei Ravens " Questo è qualcosa cui la nostra difesa tiene molto, e che ci da motivazioni particolari". Si temeva un secondo disastro, e così è stato, anche se Janikoswski è riuscito a segnare il proprio nome tra quello dei marcatori. Ben due volte. Non sono però bastati 6 punti per portare a casa l'incontro.
I Ravens ne hanno segnati ben 28, assicurandosi una seconda vittoria, ancora marcata difesa. Sei sacks, uno che è valso due punti, 3 intercetti, 5 fumble, 5 turnover complessivi, per un match già chiuso nel primo tempo, e concluso con le seconde linee in campo al posto dei titolari. Adelius Thomas "Se tieni qualcuno sotto i dieci punti, è quasi certo che finisci per vincere". Non c'è voluto molto impegno per controllare un attacco che ha corso ad una media di 1.5 yards. Viaggiare la palla in aria? Che ne dite di un Moss con solo due ricezioni. Con Walter in campo quasi dall'inizio, per sostituire un infortunato Brooks, l'attacco ha fatto virgola, arrivando a 160 yards. Nessun valzer comunque. Shell è stato chiaro "Aroon è ancora il nostro quarterback titolare. Ovviamente se sta male e non può giocare, Walter ha le sue opportunità di andare in campo".
Match estremamente conservativo per i Bills, che non hanno gettato al vento la vittoria, come la settimana scorsa, quando la squadra ha buttato via punti su punti. A Miami non è successo. La squadra di casa ha perso nettamente la battaglia sulla linea senza mai riuscita a bloccare il lato sinistro, dove Denney ha dominato LJ Shelton, completando una giornata memorabile con 3 sacks.
Cuelpepper ha corso per la propria vita, senza mai incidere sulla partita, e pur lanciando oltre 250 yards, è stato fischiato a lungo."Spero che i nostri tifosi ci sostengano di più. A nessuno piace essere fischiato. Ai giocatori non piace ed aiuta gli avversari ha trovare fiducia" ha detto con disappunto Saban. Sette sacks subiti, ben 5 già nei primi 15 giochi offensivi, con la squadra che ha mostrato ancora l'incapacità di trovare il giusto equilibrio tra corse e passaggi. Troppe forzature ed errori imperdonabili, come un punt bloccato, senza stabilizzare un credibile gioco sul terreno, con solo 20 corse, nonostante un Brown positivo ( oltre 4 di media). Non sempre più yards significa vittoria.
Contrariamente, Losman ha lanciato solo lo stretto indispensabile, 18 volte, e il suo più lungo completo è stato una chiamata arbitrale per interferenza difensiva da 50 yards. "Ancora una volta questo incontro dimostra che i numeri contano solo fino ad un certo punto" il commento del quarterback. McGaahe (25 corse 91 yards), difesa e special team hanno completato il lavoro, guadagnandosi la pagnotta. Jauron" La nostra difesa ha fatto un lavoro straordinario, mettendo pressione quando era necessario, contenendo anche le corse". E' bastato.
Derby dell'Ohio favorevole ai Bengals. e Browns spazzati via, 34 a 17, come foglie al vento. Punteggio fin troppo leggero per la squadra di Crennel "Non abbiamo giocato bene, in nessun settore del gioco. Questo è tutto quello che posso dire". Sul dire tutti d'accordo, ma fare qualcosa per migliorare un gioco di corsa che versa in condizioni peggiori di un malato terminale. 54 yards a 2.8 di media, numeri che pesano come una sentenza di condanna. I soli lanci di Frye non hanno garantito continuità . Con solo 2 su 10 di conversione sui terzi down non si inventa nulla. I 3 turnover sono stati solo la vetta di una montagna piena di orrori. Lanci fuori misura, soprattutto troppo corti, mancanza del timing, con quarterback e ricevitori fuori sincronia per una fretta inspiegabile.
Al contrario, Palmer, è apparso assolutamente preciso, chirurgico nella propria capacità di sezionare una difesa sul corto, sul lungo, nel mezzo o all'esterno dei numeri. Una settimana a volte vale quanto l'eternità . Quello che si è presentato davanti ai tifosi è un altro giocatore, in grado di lanciare per oltre 300 yards e due touchdown, arrivando alla seconda migliore prestazione della carriera, non limitandosi ad appoggiare la palla nella pancia del proprio runner. "E' un grande leader, ed un grande quarterback, basta vedere come ci ha guidati" ha dichiarato Washington, autore della prima segnatura del match.
La vittoria è comunque costata carissima. Ben due giocatori erano fermi, altri tre si sono aggiunti durante l'incontro, e lo stesso Chad Johnson è uscito malconcio a fine match. "Dobbiamo farcene una ragione" ha riportato in press conference Marvin Lewis "Le squadre migliori sono quelle che riescono ad andare avanti. La profondità del roster è fondamentale".
L'allievo non supera il maestro, ed i Jets Non si ripetono. Vincente alla prima, la squadra dell'ex difensive coordinator di Belichick, viene superata per 24 a 17 da New England. "Era Jets contro Patriots. Io ho solo cercato di allenare per vincere contro New York, cercando di fare del mio meglio per la mia squadra. Altrettanto avrà fatto Eric." Un pizzico di pepe si è aggiunto ad una già forte rivalità . Mangini sul suo precedente incarico ha dichiarato che " Era l'ultima cosa cui ho pensato questa settimana. Ero concentrato sui nostri giocatori e sulla nostra squadra". Mas il freddo gelo con il quale i due head coach si sono salutati, rende chiare l'idea di rapporti non proprio idilliaci.
Si parte con New York nelle vesti Bella Addormentata nel bosco. Sotto di 24 punti ad inizio terzo quarto, arriva "principe azzurro" Pennington, che, come da copione, porge le labbra alla propria amata squadra, svegliando improvvisamente. Cotchery cade, ma non si ferma. Coles taglia fuori mezza difesa, ma dove vi eravate nascosti. Jets a distanza di una segnatura a nove minuti dal termine. Ma non tutte le favole hanno il lieto fine, e la rimonta rimane incompiuta. Vilma, bloccando un field goal, ha dato l'ultima volta la palla all'attacco della propria formazione. Le energie sono venute meno sulle proprie 45 yards
"Sono orgoglioso di come la mia squadra sia rientrata in partita, e di come abbia lottato fino alla fine. Sotto di 24, abbiamo avuto anche la possibilità di pareggiare questo incontro". L'orgoglio non fa punti, e neppure li fanno due ricevitori oltre le 100 yards e oltre 300 per via aerea. Niente ha potuto sopperire alla mancanza di un briciolo di gioco su corsa. Barlow e Blaylock si sono alternati con lo stesso pessimo risultato. Non bastano due spettacolari touchdown a ribaltare un incontro di cui sono protagonisti i Patriots. "Sappiamo ancora come chiudere gli incontri. Li abbiamo visti rientrare nel match, ma alla fine ne siamo usciti".
San Diego non completa l'opera, ma rimane nella storia. Solo altre due squadre sono riuscite a mantenere gli avversari a 0 punti per i primi sette periodi della stagione. Per il secondo match consecutivo, i Chargers giocano a rubare la marmellata ai pargoli. Titans e Raiders in fila, non poteva scegliere di meglio Schottenheimer."Siamo 2-0, e questo è quello che conta. Mi è piaciuto ogni aspetto del nostro gioco. Tutti hanno dato il massimo, e le prime due settimane sono andate bene".
Pur senza sacks, dopo i 10 della prima giornata, bisogna comunque dare credito ad una difesa soffocante, guidata da un Merriman superlativo, che sta diventando un assoluto dominatore in ogni aspetto del gioco. "Vogliamo che la gente inizi a considerarci i migliori. Se non ci danno il credito dovuto, dobbiamo solo continuare su questa strada". Super Tomlison non ha fatto straordinari. Solo due segnature, neanche 100 yards, una sciocchezzuola da 35 minuti, poi molto tempo dedicato ad incitare i compagni sulla sideline. Turner (138 yards) lo ha sostituito degnamente, mentre Rivers ( 25 su 35) ha mostrato di poter completare "Abbiamo bisogno di maggior equilibrio, con un attacco più bilanciato, Ieri abbiamo iniziato a vedere qualcosa" sono state le parole di Ladainian.
Corse e difesa. Queste le armi dei Chargers. Ieri ne è bastata una sola, i Titans, contenuti a poco più di 200 yards, hanno potuto qualcosa solo nel finale, quando i titoli di coda erano già passati da un pezzo, e la banda aveva ormai smesso di suonare. Nel primo tempo, si è vista una sola squadra. 15 yards in 19 snap, tre giochi e a casa per due interi periodi, con l'iniziale primo down, se ne escludiamo uno ottenuto per penalità , che arriva solo nel terzo periodo. Ragazzi non scherziamo, questa è la NFL. "Ovviamente non sono contento. Abbiamo molta strada da fare. Collins rimane il titolare, ma darò tempo anche a Young" ha ammesso Fisher, che ha ancora alternato i propri quarterback, iniziando con il veterano e finendo con rookie.
L'incontro più equilibrato ed interessante della giornata è stato l'ultimo a terminare. Un OT che ha protratto il match fino al tardo pomeriggio all'Invesco Field di Denver. 9 a 6 sui Chiefs, che cadono ora 0-2 dopo l'incontro che segna il più basso punteggio nella storica rivalità fra le due squadre.
Poco attacco e tanta difesa. I Broncos riescono a tenere senza touchdown gli avversari per la seconda giornata consecutiva, forzando due fumble e contenendo bene un attacco guidato dal running back Larry Johnson, che ha prodotto ben il 63% delle yardsdi Kansas City. Le note positive termina qui. C'è solo da applaudire la linea Maginot, perché come la difesa crea, l'attacco distrugge.
Troppo pochi due buoni drive, di 12 e 14 giochi, conclusi con altrettanti field goal, per salvare il reparto offensivo. Plummer non ha inciso, solo 56.7 di rating, e una folla che continua a chiederne la testa, ad ogni errore, come neanche in Francia nel tempo del terrore repubblicano. Unico protagonista ritrovato Javon Walker ( 5 ricezioni 79 yards), che ha siglato tutti i momenti salienti, con una reverse nel drive del primo field goal e con una ricezione da 25 yards nel supplementare. Elogi da Shanahan"Javon vuole la palla ad ogni gioco, è eccitante vedere un giocatore che vuole ricevere il pallone ad ogni snap"
Poco, come già detto, ma almeno qualcosa i Broncos, nulla o quasi i Chiefs.Troppo monodimensionali e Johnson dipendenti, soprattutto mancando del proprio quarterback titolare. 60% di corse non hanno lasciato onesta la difesa avversaria, sempre a saturare ogni spazio sulla linea. "Avremmo probabilmente giocato in maniera leggermente diversa, prendendo qualche rischio in più con Trent sotto il centro" ha dichiarato Edwards, ammettendo l'eccessiva prudenza.
Pur controllando bene il match, soprattutto in avvio, l'incapacità di finalizzare in red zone è stata decisiva. Uscire con soli 3 punti in due viaggi nella red zone, perdendo un pallone, non promette niente di buono, con un attacco formato formichina risparmiosa " Quando non segni alcun touchdown non puoi essere soddisfatto, per come si è giocato. Abbiamo mosso bene la palla, prendendo molti primi down, controllando agevolmente la partita. Ma in red zone non siamo stati particolarmente fortunati" le parole di Huard, al suo primo match da titolare in sei anni.
Tutti seduti ad ammirare Pittsburgh Steelers e Jacksonville Jaguars, il MNF della nottata.