AFC – Week 1 Report

Fratello vs Fratello

Siamo ripartiti. La nave si è mossa, levando l'ancora per salpare verso una nuova avventura.
Anno nuovo vita nuova. Nuove facce, nuove speranze, un valzer di allenatori mai visto prima, ed un nuovo commissario, erede di quello che è stato uno dei manager sportivi di maggior successo degli ultimi 30 anni. Godell avrà  un fardello pesante, e non basterà  presenziare in TV e firmare palloni per cavalcare il successo.

Siamo ripartiti. C'è un nuovo calendario, che vedrà  spesso due posticipi, e uno schedale televisione che coinvolgerà  anche NFL Network, oltre alla possibilità  di avere stream legali, come già  per il baseball. Molte novità  , ma non è cambiato il copione dell'opening day. Un anticipo al giovedì che ha visto di fronte i campioni del mondo, e una delle formazioni più in crescita.

La prima giornata è sempre molto strana, la polvere sedimentata è difficile da spolverare, ripulire ed oliare i meccanismi per far ripartire il motore non è mai semplice. Sono però prontissimi gli Steelers, che destano complessivamente una migliore impressione rispetto ai Dolphins del redivivo Cuelpepper. Batch domina la scena, mentre FWP ( fast Willie Parker), dimostra che può sopportare il peso di un intero backfield tutto per Lui.

Soliti assoli dalla difesa, imperniata su Polamlu e Porter. Per Miami, positivo l'esordio dell'ex Vickings, recuperato a tempo di record. Stonato, invece, il complesso linea offensiva, che non ha fatto il proprio dovere, sia in protezione che sulle corse. Brown non ha trovato spazio, lasciando la squadra monodimensionale ( 69% di passaggi) e dunque prevedibile.

Parlando di ruggine difficile non valutare la prova di New England in difficoltà , ma vittoriosa in rimonta per 19 a 17. La dinastia ha perso la linea di successione diretta, pur rimanendo una compagine tosta da superare. Il gioco decisivo, quello del sorpasso, con tanto di corna fuori dal finestrino, è una saftey di Warren a 8:33 dal termine.

" Il mio scopo era di arrivargli addosso in end zone. Eravamo pari, così ho cercato di placcarlo". Ma altrettanto fondamentale, un cruciale stop su un quarto e uno alle sette yards difensive, con McGhee incapace di superare la muraglia avversaria.
" Non ero teso, pensavo addirittura che fosse un terzo down, e che quindi fosse il gioco giusto da chiamare".

Partenza disastrosa, sotto 17 a 7 all'intervallo, con Brady mascherato da Ryan Leaf( 3 su 11 per il due volte MVP del super bowl). Tom esce dai blocchi come un pachiderma, e al primo gioco perde il pallone, riportato in end zone da Fletcher.

" Non era proprio la partenza che volevamo. Ma abbiamo recuperato" .
Tutto sembrava strano e irreale nell'aria. Mancano i fuochi artificiali, nessuna fanfara, non si gioca al giovedì, onore tipico di chi detiene il titolo, assenti giustificati McGuinest, Viantieri e Givens, Branch in holdout e Bruschi infortunato. Poco alla volta tifosi e squadra si abituano alla nuova situazione, il buoi9 diventa luce.

La difesa prende in mano le redine del match, con una pressione sulla linea sempre crescente, e un gioco di corsa ( 41 le portate con 4.5 di media) guidato dalla coppia Dillon-Marooney cheiniza a tirare la carretta.

"Siamo stati capaci di gestire bene il match all'inizio, ma mano a mano che si andava avanti la loro pressione saliva" ha commentato Dick Jauron, neo coach dei Bills.

In questa pazza NFL, che assomiglia sempre più al nostro campionato di calcio, per il continuo cambio di panchine e allenatori Edwards ritorna là  dove aveva iniziato come coordinatore, ma sperava in risultati migliori.

La difesa è ancora lontana dagli standard abituali dell' ex coach dei Jets, mentre in attacco, il richiamo ad un gioco più conservativo non ha prodotto i risultati sperati. La linea, vanto di questa franchigia, sta collassando. Il ritiro di Roaf sembra già  un macigno impossibile da spostare, e due nuovi tackle necessitano di maggior shackeraggio per questi palati.

Larry Johnson è stato a dir poco impacciato, incapace di dominare come nella passata stagione. Solo 68 yards, per un giocatore da 10 incontri consecutivi oltre il muro delle 100. Ben sette sack subiti, con uno di questi che ha lasciato Green incosciente sul campo da gioco. Panico e incontro interrotto undici minuti per prestare soccorso.

Palmer, reduce da un grave infortunio, apparso in buona forma, ha dichiarato il proprio sconcerto: " E' pesante vedere un collega colpito così. Prego per lui sperando per il meglio" .
Lo staff medico dei Chiefs ha comunque tranquillizzato tutti, evidenziando come l'infortunio sia meno grave del previsto.

Problemi sulla linea? Chiedere ad Houston, lì sono cronici e non risolti.
Anno nuovo vita nuova, si diceva, ma ai Texsans sono rimasti mobili di modernariato sul tavolo. L'arrivo di un nuovo coach, Kubiack non cambia la musica, l'orchestra è sempre fuori tempo.

5 volte a terra, con 37 yards in meno, il tutto accompagnato con solo 3.5 yards di media per gioco su corsa, per un totale di sole 70. Difficile giustificare la mancata scelta di Bush con simili numeri. " I sack non sono colpa del nostro quarterback" – ha ammesso il nuovo centro Flanagan – " Ha fatto le giuste chiamate ed ha eseguito bene. L'attacco e la linea offensiva, in particolare, non gli ha dato l'opportunità  di concludere il match vittoriosamente"

Tutto a dispetto di una partenza che sembra ottima, come a dire che il buongiorno non si vede dal mattino. Carr 4 su 4 ha condotto la squadra ad un iniziale vantaggio di 7-0. Gli Eagles? Poca roba: punt seguito da un intercetto. Poco alla volta la partita gira, si rivolta come un calzino. Ci pensa la difesa, Ryans su tutti (ben 13 tackle) a tenere la barca pari.

La scelta di secondo giro appare già  più inserito nel gioco rispetto alla prima assoluta, Mario Williams, incapace di incidere sull'andamento del match.
" Sono stato spesso raddoppiato. Ma così certo non va bene. Devo poter superare queste situazioni e mettere pressione nel backfield avversario" .

24 a 10 il finale, con Houston a secco come nel secondo tempo, e McNabb che trovava sempre maggiore confidenza. Stallworth, neo acquisto, ha finito con 141 yards e un td.
"Sapevamo che atleta era. Ora dobbiamo renderci bene conto di cosa possa fare per questo attacco. La capacità  di generare big play la conoscevamo già " ha dichiarato un quarterback liberato da assillanti presenze. In realtà , molto del successo è stato ottenuto per l'inesperienza di una secondaria giovane e priva di grande talento. Attendesi conferme probanti.

McNabb felice, T.O. dove sei? E' a sbracciarsi sulla sidelinee dell' Altell Stadium e ad assicurare la vittoria. Almeno a parole.
Inizio veemente, Dallas avanti 10 a 0 su Jacksonville. Quattro punt consecutivi e solo 7 yards sono stati l'esordio degno di un'accolita di micetti mansueti, più che di un gruppo di giaguari. La ruggine e la polvere qui si sprecavano.

Ma il tempo è galantuomo e i Cowboys tornano la dove erano nel 2005. Field goal sbagliati, penalità  sciocche e un incontro buttato al vento.

"Abbiamo avuto le nostre occasioni. Non le abbiamo finalizzate" ha detto Parcell. La partita cambia, con la velocità  con cui si rabbuia il tempo in montagna. La linea d'attacco mostra quanto vale (poco), e Bledose è pressato in ogni dove. Il suo passo ha la grazia di un elefante, le decisioni prese molto discutibili (ben 3 int.) le esecuzioni lasciamo perdere. Del Rio ringrazia.

Leftwich guida dignitosamente la propria compagine dopo un primo quarto passato a ricordare le ferie d'agosto. Gli ultimi tre danno 341 yards di total offense, contro i 201 degli avversari, 84 dei quali in un drive della disperazione. Taylor 115 yards di total offense, ha risposto alle assicurazioni della stella avversaria, sul campo e non.
"Ho sperato che non segnasse neanche un td" ha dichiarato alla stampa.

Quanto, conta la presenza di un quarterback esperto, basta chiederlo ai Ravens. Strano ma vero, i corvi non hanno creduto ai gufi.
"Questa squadra sa cosa posso dare, è la gente la fuori che non lo sa. Mi pare di aver dimostrato ampiamente di poter giocare ad alto livello".

Alto livello si traduce trasferta a Tampa, il confronto fra due difese straordinarie, o almeno tra due difese che erano straordinarie. La presenza dell'ex Titans fatto pendere l'ago della bilancia per Baltimora, permettendo una gestione efficace del pallone, e un tempo di possesso superiore di oltre dieci minuti. Il bilanciamento tra corse e passaggi pressoché perfetto, anche se Jamal Lewis dovrà  trovare modo di guadagnare più di 3.0 yards a portata.

In una situazione ottimale, la difesa con un Ray Lewis in più torna fare la differenza. 3 intercetti, altrettanti sack e sole 140 yards agli avversari, "zittiti" a 0 punti. Galloway senza alcuna ricezione, Williams 22 yards in 8 portate, e Simms panchinato nell'ultimo periodo, in favore di un rookie. Tampa difesa numero 1 del 2005, proviamo a fare un sondaggio oggi?

Dee-fense, Dee-fense, gridano sugli spalti i tifosi. Non all'Edward Dome Stadium Dome, dove gioca The "great show on turf". Sicuri o ha cambiato indirizzo?

Conosciuti per il proprio attacco elettrizzante, i Rams voltano pagina, e sotto la direzione di Linehan, cavalcano l'onda della difesa, permettendo al proprio kicker di fare la differenza, con sei field goal realizzati su sette tentativi.

"E' particolarmente preciso, quando sbaglia un calcio è un evento, che lascia quasi tutti perplessi. Con incontri in equilibrio, sappiamo che può risultare determinante" .
Parola di Marc Bulger. Certo le critiche non mancheranno, in una città  abituata a ben altro spettacolo, rispetto a quello offerto da un attacco incapace di segnare in 11 possessi.

Probabile che Denver non si aspettasse di giocare un match di tale intensità , ma certo, lasciando 5 palloni agli avversari ( 2 fumble e 3 intercetti) non puoi pensare di vincere. Plummer sente già  aleggiare l'ombra di Cutler sul proprio posto, i fantasmi del deserto ritornano, mentre sembra ritornato il modesto giocatore dei bei tempi che furono.

L'unico td dell'incontro porta la firma del rookie Mike Bell, ma è una magra consolazione guadagnare oltre 6 yards per tentativo, e trovarsi incapace di mantenere il controllo del pallone.

Cleveland è stat baciata dalla dea bendata e ha visto l'attesissimo esordio di Reggie Bush. Buona la prima, e Browns con un pugno di mosche. I Saints gli hanno distribuito 22 palloni, per 119 yards tra passaggi e corse.

"Se fossi stato a scuola mi sarei dato un B. Ero concentrato solo sul risultato della squadra, volevo partire con una vittoria" ha dichiarato il candidato più logico al titolo di rookie dell'anno. Più che il giocatore ha però sorpreso l'attacco dei padroni di casa, e non certo in positivo. Pur ritrovando qualche disperso per infortuni vari ( Edwards, Wislow) tanto per fare due nomi, o meglio cognomi.

Solo 186 le yards totali, con un 40% di conversione dei terzi down. Nulle le corse, senza costrutto il gioco aereo, il guadagno medio è stato di poco oltre le 3 yards. Frye ha lanciato due intercetti, la linea ha concesso 5 sack.

Le cose non sono andate meglio in difesa, dove la squadra ha concesso oltre 300 yards a d un attacco che in pre season giudicare anemico era poco. Mai una pressione su Brees, e solo un reale big play in tutto il match.

Ciò nonostante, grazie ad un buon Wislow, la squadra è riuscita a rimanere in partita fino alla fine, recuperando dopo essere stata costretta ad una scena muta per oltre 30 minuti.
Crennel si è trattenuto poco con i media: "Semplicemente hanno giocato meglio di Noi" .

La macchina del tempo riporta tutto al 2002. Almeno a Nashville. Di fronte le due squadre che sembrano candidate più accreditate alla prima scelta assoluta 2007, ma una delle due, quella che giocava in casa ha poche idee, ed anche confuse, vista l'incertezza nel comunicare il quarterback partente, avvenuta solo 90 minuti prima della partita, e considerata l'alternanza tra il prescelto, Collins, e il giovane di belle speranze Young. Cosa hanno in comune i due? Andre Dyson, che li ha intercettati entrambi.

Perché il 2002? Per il rating di Pennington 122.3. Il giocatore è sembrato uguale, se non migliore di quello che visto ad inizio millennio, quando era il top della NFL quanto a formula passatori.

"Chad ha fatto un ottimo lavoro nel prepararsi per ritornare un quarterback d'elite, il nostro quarterback partente. Sono contento che abbia giocato e vinto questo incontro" ha dichiarato il suo target principale Coles. NYJ si è complicata la vita correndo male ( 2.7 di media) pur utilizzando il neo arrivato Barlow, ma soprattutto è riuscita a farsi rimontare 16 punti, quando Travis Henry ha raggiunto l'end zone due volte in pochi minuti nell'ultimo periodo.

A Pennington sono serviti 3:48 in cui ha gestito 7 giochi per riportarsi avanti, questa volta per sempre. Collins ha sprecato allo scadere l'occasione del pareggio, ma è giusto così. " Sono contento di come abbiamo giocato. I meccanismi hanno funzionato perfettamente, il timing era perfetto, sono orgoglioso" ha ammesso felice Eric Mangini. Non altrettanto Tennessee, nonostante Collins si professi orgoglioso "per come abbiamo lottato e siamo rimasti e ritornati nel match".

Prime time per il Manning Bowl. A New York si sono trovati di fronte, sotto lo sguadro attento di Olivia e Archi, i Manning brothers. Per chi avranno tifato? Chissà .

Ha vinto il maestro, ma l'allievo ha avuto numeri migliori.
"Sono orgoglioso di essere fratello di Eli. E' stato fantastico vederlo di persona, e non in TV. Mi sono commosso quando l'ho visto uscire dagli spogliatoi. L'ho guardato scaldarsi, e durante l'inno nazionale, mi sono ripetuto che era fantastico essere assieme sul campo ".

Ciò che ancora manca al ragazzo è la leadership, il killer instict del fuoriclasse. Come nel terzo quarto, quando ricevuto un presente dal fratello, meglio che a Natale. Risultato, mai ricevere regali senza contraccambiare. Handoff a Tiki, e pallone restituito con un fumble. Peyton sul successivo possesso non ha perdonato, portandosi avanti 23 a 14. Da li i Giants non sono più rientrati, complice un altro pesante intercetto di Eli sul 23 a 21.

In generale non è stato tutte rose e fiori per Indianapolis. La linea offensiva di NY ha dominato, lasciando nessun sack a Freeney e soci, aprendo buchi enormi a Jacobs e Barber, che hanno combinato per 186 yards ed un impressionante 6.9 di media. Molto buona anche la difesa e le coperture degli uomini in blu, che hanno spesso costretto in situazioni di 3° e lungo Peyton. E' mancato qualcosa, qualche errore di troppo come le costose 10 penalità , molte in attacco, o come qualche drop su potenziali intercetti.

I Colts hanno svolto il solito ottimo lavoro in protezione del proprio quarterback ( nessun sack concesso, così come gli avversari), che ha ripagato con le solite magie. Non sono riusciti a stabilizzare un bricioli di running game, rendendo improbabile ogni play action,marchio di fabbrica del figlio più grande di Archie.

Rhodes e Addai si sono spartiti il compito, ma hanno chiuso con un insufficiente 2.4 di media. Sarà  una lunghissima stagione, se la formazione di Dungy non riuscirà  a ritrovare l'efficacia che aveva con la terza parte del triplett, Edgerrin James.

Del Monday Night leggerete a parte, ma certo colpisce la dura lezione intra-divisionale impartita dai Chargers, guidati dal Rivers, a Randy Moss. Non sarà  stato felice Shell, vedere la propria formazione a 0.

" Non abbiamo giocato altrettanto bene. Non avevamo la stessa intensità . Sembravamo impreparati" le parole del nuovo-vecchio head coach.

San Diego era con Rivers in cabina di regia, ma al giocatore è bastato un solo meccanismo, l'handoff. Tomlison ha portato la palla 31 volte, e San Diego ha corso la palla 71% delle volte. Fortuna che doveva diminuire il suo carico.

"Ho aspettato questo giorno a lungo. E' stato emozionante. Non mi importa se devo effettuare 50 lanci o 50 handoff fin tanto che la squadra vince" . Oakland.
LaDainian ha minimizzato "Quando gioca un quarterback giovane, si deve correre molto. Non lo si può metter in situazioni in cui commetta errori, a meno di esservi costretti".

Il resto lo ha fatto la difesa, che ha chiuso con 9 sacks, tre per Merriman, bloccando sul nascere le iniziative avversarie. "Li abbiamo frustrati impedendo loro di dettare il ritmo. Non avevano tempo di lanciare e hanno dovuto prendere decisioni affrettate" . Più chiaro di così.

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