2006 AFC NORTH PREVIEW

Carson Palmer: dal suo ritorno al 100% dipende buona parte della stagione dei Bengals.

Bella division la North. Senza dubbio una delle più equilibrate della NFL. Gli Steelers sono i favoriti ma in troppi forse dimenticano che il 2005 ha visto i Bengals in testa a fine stagione regolare e che quindi, in teoria, potrebbero essere loro i favoriti della divisione. Non fosse per l'infortunio a Carson Palmer"e per la squalifica a Thurman. Ne potrebbero quindi approfittare i rinvigoriti Ravens del nuovo arrivato McNair e i Browns guidati da un quarterback giovane, tendenza questa, accentuata nella North più che altrove. Se Baltimora trova la quadratura ci sembra in grado di recitare la parte della sorpresa della stagione con, però, Pittsburgh sempre due gradini più in alto.

BALTIMORE RAVENS

Perché nessuno mi ha avvertito che quest'estate i Titans si sono spostati nella North division?. Come dite? Quelli con McNair, Rolle, Mason sono i Baltimore Ravens e non la squadra di stanza a Nashville. La sideline di Billick, due anni in fila senza playoffs e tre anni che vede scendere il totale vittorie a fine anno, è più rovente che mai ed al n. 1 di Winning Drive difficilmente saranno disposti a sopportare un altro anno di vacche magre, con una mancata qualificazione ai playoffs. Sulla carta i Ravens sono un bel puzzle i cui pezzi, per ora, sono ancora dentro la scatola: allo staff il compito di metterli al posto giusto per fare della squadra la sorpresa della division e, perché no, della conference.

OFFENSE

Un episodio a testimoniare che in attacco, Baltimore, ha tanto da fare ma anche molta carne al fuoco. C'è stato un momento in cui, durante il training camp, i giocatori accanto a McNair si sono guardati fra di loro, attoniti. Non riuscivano a capire la chiamata del loro nuovo quarterback. Presto detto: era uno schema dei Titans dell'anno passato. Con McNair Jim Fassel, l'offensive coordinator, si trova un quarterback diverso da Boller, con un rilascio più veloce, un esperienza maggiore, un pocket passer (come lo è diventato con gli anni McNair) che può rilanciare finalmente il passing game di Baltimora e togliere pressione dalle corse.
A beneficiarne dovrebbero essere così sia i due ricevitori che il running back Jamal Lewis. Reduce da una delle peggiori annate della sua carriera, l'ex Università  di Tennessee ( ecco che si torna al discorso iniziale ) si è presentato al camp in condizioni di forma nettamente migliori rispetto all'anno passato e pronto per tornare ad essere mister 2000 yards.
Però i dubbi sul running back rimangono anche dando un'occhiata alla sua situazione contrattuale. In pratica Lewis, nonostante abbia firmato un triennale, giocherà  per una stagione, questa, e per non dare la possibilità  ai Ravens di uscire dall'accordo (che lo ha posto, come media salario annuo, sui livelli di un Tomlinson o di un Alexander) firmato in estate nel 2007. Come polizza è stato anche firmato l'ex Bronco Mike Anderson che, di Lewis, ne è un po' la controfigura e che dovrebbe prendere il posto del partito Chester Taylor.
Tutto il ragionamento però alla base delle prestazioni della linea offensiva che ritorna in tutti i suoi effettivi ed a cui si è aggiunto il rookie Chris Chester di cui è stato detto e si è letto un gran bene. Se la seconda OL più vecchia della lega riuscirà  a garantire protezione a McNair e aprire i varchi per le corse allora Baltimora potrà  migliorare le 6 vittorie della stagione 2005 anche perché la difesa è sempre da top 6.

DEFENSE

Dicevamo la difesa. Sempre una delle migliori della lega. E non si vede perché quest'anno non dovrebbe essere altrimenti. Tornano infatti i lungodegenti della stagione passata, quel Ray Lewis, che seppur in lento declino è sempre uno dei miglior Middle Linebacker della lega, e la safety Ed Reed.
Altra nota di fondamentale importanza sarà  il ritorno alla formazione 4-3, adorata da Lewis e agognata dal 2001 quando i Ravens cambiarono passando alla 3-4. Certo sono partiti due giocatori (Weaver e Kemoeatu) che erano i migliori hitters della squadra ma dal draft i Ravens hanno pescato, con la prima scelta, il mastodontico (6-4 per 340 pounds) Haloti Ngata che, non tragga in inganno l'aggettivo, è la cosa più lontana dall'essere un colonna di cemento con il cervello. Il NT da Oregon infatti possiede notevoli doti atletiche che, per esempio, gli hanno permesso di bloccare ben 7 calci durante la sua carriera universitaria (10° all-time nella storia della NCAA), di correre le famose 40 yards in 5.13 o ancora di saltare quasi 3 metri nel salto in lungo.
La scelta di Ngata e della sua fisicità  potrà  finalmente permettere a Ray Lewis di tornare ad essere quel playmaker che è sempre stato, visto che non si troverà  più ad affrontare guardie e centri come in passato.
A Ngata i Ravens hanno aggiunto, via free agency, Trevor Pryce che rappresenta, allo stesso tempo, un miglioramento della posizione di end rispetto all'anno scorso ed un via libera alle scorribande verso il quarterback avversario di Terrell Suggs, atteso da una stagione in doppia cifra nei sacks.
Tutto ok quindi? A dire il vero qualche dubbio esiste e riguarda, principalmente, la safety che giocherà  accanto a Reed e la profondità  del reparto dietro il quale, oltre ai due cornerbacks titolari, il roster non offre molta qualità  fatta forse eccezione per il rookie Pittman.

SPECIAL TEAMS

A tirare tra i pali ci sarà  sempre il kicker Matt Stover ormai più sicuro di una velina in un programma calcistico da dentro le 40 yards (17 calci sbagliati in carriera su 278 tirati) mentre chi è cambiato è il punter. Il partente Zastudil, infatti, verrà  rimpiazzato dal veterano Araguz o dal rookie Koch che, l'anno scorso, stabilì a Nebraska il record per una stagione di media del punt con 46.5 yards a partita. A riportare i calci ci sarà  sempre l'enigmatico B.J. Sams.

CINCINNATI BENGALS

La versione dei Portland Jail Blazers applicata al football. In un estate in cui la squadra di Cincinnati si è impegnata pesantemente dal punto di vista economico (estensioni al capo allenatore, a Chad Johnson, a Levi Jones, a Jeremi Johnson) il rovescio della medaglia sono stati gli arresti e le sospensioni di quattro giocatori, il più grave dei quali è senza dubbio la sospensione per il primo mese di regular season del LB Thurman. E con un Palmer del quale nessuno sa come tornerà  dall'infortunio al ginocchio potremmo vedere i Bengals andare a Tampa Bay a metà  ottobre con un solo "1" sotto la voce vittorie. Peccato perché Cincinnati è pur sempre la vincitrice della divisione ed una delle favorite nella AFC. Ma vediamo nei dettagli.

OFFENSE

Si dovrebbe ripartite da Carson Palmer ma non si sa bene quando il quarterback potrebbe essere pronto. Come assicurazione nel frattempo è stato firmato Anthony Wright, non una cima, ma buon back-up. Ecco, appunto, riserva. E allora sarà  meglio che Palmer sia pronto al più presto per innescare un attacco che riparte dalla posizione n. 6 della lega (in quanto a statistiche ovvio) ed ha nei Johnsons' ( Rudy e Chad ) un uno/due micidiale. Ma forse più importante dei due, in prospettiva, sarà  il risolversi o meno della situazione Chris Henry. Il ricevitore terzo anno infatti è una delle chiavi del gioco Bengals perché permette a Cincinnati di aprire il campo e tenere la difesa impegnata e concentrata su tre pericolosi ricevitori contemporaneamente. Mancando di un tight end ricevitore è fondamentale avere un numero 3 che tenga la difesa impegnata. Con Henry questo può succedere, senza sarà  più difficile anche se è stato preso, proprio in quest'ottica, il versatile Antonio Chatman che non sarà  di grossa taglia fisica, come invece lo staff di Cincinnati ama che siano i propri receiver, ma è veloce e bravo a prendere yards dopo la ricezione.

DEFENSE

L'anno scorso ad un certo punto si è visto Gamba_di_legno correre indisturbato nella metà  campo difensiva dei Bengals e andare in meta. 115.6 yards a partita, 223.1 quelle concesse su passaggio. Era fin troppo scontato che la nuova stagione di Cincinnati dovesse partire dall'attenzione al reparto difensivo. Via il rotto Herring, safety fuori per quasi tutta la stagione passata, e dentro Dexter Jackson che, seppur in là  con gli anni, darà  alle secondarie quella fisicità  che tanto è mancata nel 2005 e che potrà  contare anche sul ritorno della FS Madieu Willams. A solidificare ancora la precaria run-defense dei Bengals c'è stato l'arrivo nel mezzo della linea difensiva dei 335 pounds di Sam Adams. Arrivo dal quale trarrà  beneficio anche Odell Thurman e tutto il reparto dei linebackers.

SPECIAL TEAMS

Sperando di ripetere la stellare stagione passata (Pro Bowl e 131 punti) Shayne Graham sarà  sempre il kicker titolare mentre i punts li calcerà  di nuovo Larson. Il citato acquisto di Chatman darà  impulso anche ai ritornatori mentre sono stati rifirmati tutti i giocatori più importanti dello special team a cominciare dai LBs Wilkins e Navies per arrivare alla safety Mitchell.

CLEVELAND BROWNS

Un'estate aggressiva quella dei Browns. Con tanti soldi da spendere nel mercato e con il GM Savage sempre nella stanza dei bottoni, Cleveland è stata una delle più scatenate squadre sul mercato firmando giocatori di nome e di carisma che Romeo Crennel, al secondo anno sulla sideline, cercherà  di inserire nel progetto Browns per dargli continuità  e stabilità . Parole che fino a qualche anno fa non potevi nemmeno accostare alla parola Cleveland. Non è tutto rose e fiori comunque. Ci sono giocatori che devono riprendersi da vecchi acciacchi, nuovi infortuni (leggere LeCharles Bentley), punti interrogativi che nel corso della stagione dovranno trovare una risposta.

OFFENSE

A lanciare il football ad un attacco sulla carta potente, pieno però di molti autoproclamatisi go-to-guy, Crennel ha lasciato il solo secondo anno Frye. Mossa azzardata vista la qualità  dei ricambi a disposizione ma anche attestato di stima e di fiducia. Certo avrebbe fatto comodo che il centro Bentley, preso da Savage per cercare di vincere le battaglie contro i nose tackles Casey Hampton e Haloti Ngata, fosse rimasto davanti a Frye ma così non sarà  visto l'infortunio dell'ex Saint. Crennel dovrà  fare di necessità  virtù.
E meno male che a sinistra è stato preso, come tackle, Kevin Shaffer a dare manforte ad una linea che, prima dell'infortunio, era ben assortita e promettente.
Parlavamo di un attacco potente. Nel backfield partirà  titolare Ruben Droughns con il rookie Harrison a levargli un po' di pressione e qualche portata per cercare di non ripetere la stagione 2005 che, partita nel migliore dei modi, ha visto poi calare vistosamente il rendimento dell'ex scelta dei Lions nel 2000.

Il reparto di ricevitori è invece quello che potrebbe dare i maggiori frutti alla squadra. Il tight end Winslow Jr. sembra infatti essere pronto a mostrare quello che tutti si aspettano da due anni e che gli infortuni hanno reso impossibile da vedere. Oltre a Winslow, però si parla di ottobre inoltrato, potrebbe essere della competizione anche il ricevitore Edwards, pure lui in recupero fisico dopo l'operazione del 3 gennaio scorso al ginocchio. Con Edwards in palla il lato opposto sarà  occupato da Joe Jurevicius (10 TD con i Seahawks l'anno scorso) con Northcutt nello slot. Ovvio che una coppia formata da quest'ultimi due giocatori non darebbe le garanzie di quella con Edwards in campo.

DEFENSE

Appena arrivato ai Browns la prima cosa che l'ex assistente di Belichick ha fatto è stato adottare lo schema 3-4 come difesa base. Da lì in poi è stata tutta una ricerca di personale adatto a giocare quel tipo di difesa che Crennel vuole a tutti i costi. A fine 2005 era evidente che i problemi dei Browns fossero nella pass-rush, nell'assoluta mancanza di qualcuno che riuscisse a penetrare nel backfield avversario. Due mosse dell'estate 2006 potrebbero aver colmato il vuoto. L'arrivo di McGinest dal mercato e la scelta nel draft, con la 13° chiamata, di Kamerion Wimbley potrebbero aver colmato quella lacuna viste le qualità  dei due giocatori.
Ma per rendere una 3-4 rispettabile ci vuole, davanti, un uomo di stazza, di quelli che appena il running back avversario riceve il pallone fanno la faccia cattiva ed agitano il dito alla Mutombo. Ted Washington corrisponde alla perfezione alla descrizione e, anche se la carta di identità  dice 38, può aiutare i Browns a migliorare nella difesa sulle corse. Momento che, l'anno passato, li ha visti fare meglio solo di due squadre in tutta la stagione.
A dar manforte è stato anche rifirmato l'end Roye: una mossa che lo staff tecnico riteneva una priorità  per portare avanti un certo di tipo di progetto difensivo.

SPECIAL TEAMS

Appena i Browns diventeranno squadra da playoffs di Phil Dawson sentiremo parlare come succede per Vinatieri e Vanderjagt. Nel frattempo mister 84% in carriera nei calci continuerà  a mettere punti per Cleveland mentre a dare stabilità  al reparto punt è stato preso Zastudil dai Ravens. A cercare di riportare i punts e i kickoffs avversari ci sarà  sempre Dennis Northcutt mentre un addizione importante potrebbe essere stata la firma di Chris Thompson, l'ex cornerback dei Bears, già  eccellente performer al college ma chiuso nel suo ruolo sia a Chicago che qui a Cleveland.

PITTSBURGH STEELERS

La fotocopia della stabilità . Questo sono gli Steelers. Per il terzo anno consecutivo infatti l'intero staff tecnico è stato confermato ma, in estate, qualche voce futura che vorrebbe Cowher lontano da Pittsburgh è apparsa, così come le velate critiche mosse da Hines Ward tramite Sports Illustrated. Gli Steelers rimangono comunque i favoriti della division nonostante il ritiro del loro leader carismatico, Jerome Bettis, di un ricevitore, Randle El, che permetteva a Whisenhunt di creare sempre nuove situazioni d'attacco, della safety Hope, e un end, Kimo von Oelhoffen, che avevano reso la difesa la quarta della nazione.

OFFENSE

Di novità  non ce ne sono molte ma, di quelle presenti, alcune sono significative e meritano un approfondimento. A cominciare dai running backs dove Willie Parker avrà  la possibilità  di essere il back designato per tutta la stagione con Duce Staley a prendere il posto di Bettis, di cui non ha la leadership comunque, e Vernon Hayes a giocare le situazioni di terzo down. Un trio composito che dovrebbe garantire sempre l'applicazione dello stile Steelers.
Altra novità  è la presenza nel roster di un ricevitore che sa giocare in profondità , cosa che mancava da quando è partito Burress. Santonio Holmes è un buonissimo receiver, veloce, che potrà  mettere in risalto le qualità  sul profondo di Roethlisberger e dare la possibilità  a Ward di occupare lo slot in alcuni situazioni di terzo down.
Su tutto ciò pesano le condizioni fisiche del Roethlisberger post incidente motociclistico, atteso ad una stagione di conferma dopo la vittoria nel Super Bowl.

DEFENSE

Anche in difesa qualche novità  c'è stata ma sembra che gli Steelers riescano a pescare sempre bene dal draft. Partito Hope in direzione Titans, per sostituirlo Pittsburgh ha scelto dal draft Anthony Smith da Syracuse a cui ha affiancato Ryan Clark in uscita dai Redskins. Ma meglio si è comportata nello sostituzione dell'involontario (per molti senza l'IN) fautore dell'infortunio occorso a Carson Palmer durante gli ultimi playoffs: Kimo von Oelhoffen. Detto che il posto da starter dovrebbe essere di Brett Beisel, dal draft è stato preso Orien Harris che potrebbe contribuire subito alla causa.
Il resto della difesa di Pittsburgh è rimasto immutato con i vari Polamalu, Farrior, Porter, Hampton a guidare un gruppo tutto sommato giovane verso nuovi traguardi.

SPECIAL TEAMS

Pittsburgh ha dei buoni giocatori nel reparto. Le condizioni climatiche all'Heinz Field, prato in erba (poca soprattutto d'inverno) e forti venti, non hanno però impedito al kicker Jeff Reed di cancellare il record di Gary Anderson mettendo a segno 22 calci in fila prima di chiudere con 25/29. Incaricato dei punts sarà  sempre Chris Gardocki mentre la partenza di Rande El spalanca subito le porte alla prima scelta Holmes e all'altra Reid come ritornatori.

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