Doppio gioco.

Coach Belichick pensa ai nuovi Patriots e al record degli Steelers da battere con il quarto Super Bowl.

La stagione dei New England Patriots sta nascendo al training camp estivo sotto la guida del solito Bill Belichick, mago della strategia e padre del miracolo bostoniano che negli ultimi anni ha dominato con una certa costanza la lega. Vittima di un cambio di line-up piuttosto difficile da gestire, soprattutto in difesa, e di importanti perdite nel coaching staff, i Patriots sono riusciti nel 2005 a concedersi comunque un viaggio ai playoff dopo aver vinto la division per il terzo anno consecutivo. Pur faticando e senza mai riuscire a trovare una vera continuità , Tom Brady e compagni sono riusciti nell'ultimo mese di gare a piazzare un record di 4-1 che garantiva l'accesso in postseason anche se con il secondo peggior record finale dell'era Belichick. Il 10-6 del 2005 è infatti superiore solo al 9-7 del 2002, ossia al "dopo sbornia" del trionfo nel primo Super Bowl. Nonostante gli stravolgimenti nel coaching staff la stagione dei Patriots ha dovuto fare i conti più con qualche infortunio di troppo che con la mancanza di idee di gioco. Belichick si è confermato genio nella gestione difensiva nonostante le assenze ed ha definitivamente impostato l'attacco sul proprio leader dando ancora più responsabilità  a Tom Brady, il quale lo ha ripagato con il proprio career high in fatto di yards lanciate: 4110. Anche l'attacco ha però i propri problemi, con un running game precipitato rispetto alla stagione precedente e un pacchetto ricevitori che non ha dato i frutti sperati e con il solo Deion Branch davvero in grado di fungere da terminale per il gioco aereo con una certa costanza ed efficacia. Questo ha spesso spinto Brady a forzare più del solito e a dover giocare senza la solita tranquillità , con una difesa che lo obbligava spesso a rincorrere e un attacco che lo abbandonava più del previsto. Il lato positivo è stato quello di poter dimostrare di nuovo la propria grandezza, la propria bravura a trovare grandi giocate anche in momenti difficili. Per questi motivi, durante il draft, i Pats si sono concentrati su ruoli con cui dare maggiore profondità  in tutte le zone di movimento dell'attacco, puntando a running back, tight end e receiver. Il tutto per inseguire due obiettivi da giocarsi sullo stesso fronte: ritornare ad essere campioni del mondo conquistando il Super Bowl dopo un anno di pausa ed eguagliare il record dei Pittsburgh Steelers di quattro anelli in sei stagioni, stabilito tra il 1974 e il 1979. Un doppio risultato che esalterebbe ancor di più le imprese compiute negli ultimi anni.

Per la difesa Belichick ha deciso di puntare molto sui giocatori presenti anche lo scorso anno, sperando nella maggior esperienza accumulata da uomini come Asante Samuel, Ellis Hobbs e Eugene Wilson sulle secondarie. Il problema maggiore potrebbe però essere quello di risolvere l'enigma dei linebacker centrali della 3-4 più forte degli ultimi anni, con un Tedy Bruschi e un Mike Vrabel ultratrentenni, e con il primo sempre a rischio ritiro per i problemi avuti nel febbraio 2005. Dean Pees è l'uomo a cui i Pats hanno affidato la difesa, un reparto arretrato che in questi mesi di offseason sta comunque valutando una serie interminabile di giocatori per creare un roster più che competitivo. La prima speranza, tolta quella di ridurre il numero di infortuni più o meno gravi, è quella di vedere esplodere i giocatori che stanno per entrare nel terzo/quarto anno di professionismo, solitamente le stagioni chiave per la maturazione di un giocatore di football. Se ciò avvenisse, puntando sul supporto di veterani come i già  citati Bruschi e Vrabel, ma anche di Richard Seymour, allora la difesa potrebbe ritrovare una certa compattezza e giocarsi al meglio la stagione dopo le delusioni dello scorso anno. Uno dei punti forti è quello di avere Bruschi sin dall'inizio e di poterne quindi valutare in pieno le condizioni, ma ancora non è chiaro come Pees e Belichick decideranno di giocare sulle secondarie. Asante Samuel, ad esempio, ha mostrato buone cose quando è stato chiamato in causa, ma alla lunga è venuta meno una certa continuità , sono venute a galla carenze in fatto di concentrazione e pesanti lacune nella copertura dei receiver avversari. E lo stesso discorso, legato forse ad un po' d0inesperienza, vale per altri coetanei di Samuel, troppo spesso vittime di tremendi saliscendi per quanto concerne il rendimento. Il reparto difensivo lo scorso anno è stato solo il 26° in fatto di yards concesse, e in un certo senso alla squadra basterebbe portarsi quanto meno nella parte più alta di questa speciale classifica per giocarsi al meglio la stagione; per un balzo di dieci o dodici posizioni può bastare una stagione giocata al 100% del proprio fisico, senza infortuni e con un playbook efficace e ben disegnato sugli uomini a disposizione. I record difensivi dei campionati 2003 e 2004 sembrano attualmente lontani, ma Belichick ci ha già  sorpreso più volte sfruttando nomi poco noti.

L'attacco del 2005 ha trovato il miglior Brady di sempre, ma è crollato in punti che erano stati certezze fino alla stagione precedente quella conclusasi in gennaio. Le 4110 yards non sono bastate nel momento clou e la prima sconfitta ai playoff per Brady è stata inevitabile quando, nel traffico sulla goal line di Denver, è sbucato Champ Bailey che con un intercetto dalle tempistiche impressionanti ha capovolto il campo e rispedito a casa i Patriots. A questo offensive team serve tempo, serve di poter controllare l'orologio e, per farlo, non necessita solo di una difesa in grado di concedere più secondi sul timer, ma anche di un gruppo di uomini in grado di supportare Brady. A partire dalle corse, dove il "vecchio" Corey Dillon sembra quasi giunto al capolinea. Forse solo una stagione storta, ma 32 anni cominciano a essere tanti per chi esce dal backfield a testa bassa e così, tramite draft, ecco arrivare Laurence Maroney da Minnesota, veloce RB che al college ha mostrato ottime qualità  in fatto di letture difensive ed ha sempre giocato con grande intelligenza, aspettando di poter attaccare negli spazi che la linea andava a creare. Tre anni da titolare sempre sopra le mille yard. Un ottimo backup per far rifiatare Dillon e per cominciare ad aprire le porte al futuro da subito. David Givens vola in Tennessee e lo spot di WR viene completato da Chad Jackson, uno dei migliori receiver selezionabili in aprile. Poi i tight end, con un nome da tenere in mente come quello di Garrett Mills, inserito come fullback dopo una carriera universitaria divisa tra i due ruoli. Mills ha dichiarato dopo la firma che giocherà  dove ci sarà  bisogno, ma le sue carte sembrano quelle giuste per Brady. Ottimo difensore del backfield se impostato come FB, può portare la palla con una certa sicurezza, uscire a ricevere e giocare, appunto, in chiusura di linea come TE, mettendo in campo buone mani anche su tracce più profonde rispetto agli screen che giocherebbe dal backfield. Con questo pedigree, se cresciuto nel modo giusto (e qui Belichick di solito non fallisce mai), Mills potrebbe davvero essere l'uomo in più nell'attacco dei Patriots.

Il compito più gravoso spetterà  però al nuovo kicker; questa frase stonerebbe in qualsiasi contesto se non fosse che i Patriots sono stati "costretti" a rinunciare a Adam Vinatieri subito dopo la fine del campionato 2005. Al draft è stato scelto Stephen Gostkowski, giocatore dal piede potente e preciso uscito da Memphis. Sostituire Vinatieri non è facile, perché mettere la palla da lontano non è importante quanto riuscire a metterla quando i secondi scendono rapidamente verso lo zero e quel field goal vale una partita, una carriera, un'intera vita. Proprio l'ex kicker tenne a galla con due field goal nel finale di gara i Patriots 2005 dopo un avvio di stagione che, senza quei due calci contro Pittsburgh e Atlanta, poteva trasformarsi in un 1-4 invece che in un 3-2: tutta la differenza del mondo. Il fatto che Gostkowski sia stato scelto prima di andare su dei difensori può dimostrare due cose: a quanto i Patriots siano abituati ad avere garanzie sui calci piazzati (due Super Bowl vinti grazie a un "semplice" ingresso in range) e quanto in realtà  scommettano sui difensori già  a disposizione o pescati nel mercato free agent.

Per entrare nella storia dalla porta principale, per depositare definitivamente nel museo del football il primato degli Steelers anni '70, ai Patriots servirà  soprattutto ritrovare la compattezza e la continuità  che, fino a due stagioni fa, sembravano non abbandonarli praticamente mai. Ricominciare a giocare con una difesa aggressiva in grado di forzare gli errori avversari e trarne praticamente sempre il maggior profitto, ridare spazio all'attacco ragionato e chirurgico di Brady, magari con meno yards lanciate ma sempre fondamentali. Dean Pees è atteso dal compito di ridare alla difesa la dura scorza del 2004; se riuscirà  in questa impresa siamo convinti che l'attacco, con la tranquillità  di sempre, potrà  tentare di completare questo "doppio gioco" fino in fondo: Super Bowl e record. Settembre è sempre più vicino.

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