Papi, ti presento Manny

Certe storie d'amore tra un giocatore ed il pubblico non finiscono mai, e lasciano delle ferite che non guariscono molto facilmente.

A Boston sono in tanti che hanno fatto fatica a digerire la storia con Manny Ramirez , e l'affetto non più ricambiato del tutto negli ultimi tempi. Inutile oggi rivangare veleni sopiti e rimettere in piazza tutte le polemiche che portarono alla separazione, più volte annunciata anche negli anni precedenti ma mai concretizzata, e che solo alla trade deadline del 2008 divenne realtà , lasciando sbigottiti i tifosi che ormai a quelle voci si erano abituati senza crederci più.

E così, dopo 7 anni e mezzo di servizio con la maglia dei Red Sox, da un giorno all'altro Manny se n'era andato, lasciando il posto di guardiano del muro ad un uomo nuovo ed aprendo una voragine nel cuore di moltissimi fans.

Da allora non era più tornato a Fenway Park, e da allora qualcuno aveva iniziato ad aspettarlo, sperando già  di poterlo rivedere durante la post season dello stesso anno, speranza stroncata alla vigilia delle World Series quando i Red Sox furono eliminati dai Rays ed i Dodgers dai Phillies. E da allora tutti avevano iniziato a chiedersi quale sarebbe stata la reazione del pubblico nel vederlo un giorno ritornare da avversario.

La notte scorsa questa attesa è finita, ed il pubblico si è diviso, molti applausi, e molto fischi, ingiusti per un uomo che comunque ha dato alla squadra tantissimo, basti pensare alla media battuta globale di .312, 276 HR e 868 RBI. In cinque delle otto stagioni a Boston Manny ha chiuso con una OPS superiore a 1.000, ed ha dato un contributo fondamentale per la vittoria dei due titoli nel 2004 e nel 2007.

I numeri, già  di immenso valore, non rendono però giustizia alle storie umane, agli episodi che lo hanno reso unico per i fans, i quali gli hanno perdonato di tutto, e che probabilmente gli avrebbero perdonato anche i capricci degli ultimi mesi, infatti la sensazione che si percepiva in quei giorni era che a non poterne più di lui, delle sue finte malattie e delle continue polemiche erano più che altro i suo compagni.

A Boston Manny non parlava tanto con i giornalisti, non aveva un vero e proprio rapporto con il pubblico, come e non aveva tanti amici in squadra (Enrique Wilson?), ma con David Ortiz aveva un buon rapporto; sicuramente ce lo aveva sul campo: ai tempi migliori quei due messi uno dietro l'altro nel lineup rappresentavano una minaccia per qualunque pitcher, tanto che un tifoso li paragonava alle caselle più pericolose del Monopoly:

"They are like Boardwalk and Park Place: You might get past one, but not both"

.

E Big Papi sicuramente i capricci di Manny oggi se li è dimenticati, ed i giorni scorsi ha parlato a lungo del suo ritorno, difendendolo a spada tratta:

"E' incredibile pensare di trovarlo sul tuo campo da avversario, perché un conto sarebbe stato andare a giocare al Dodger Stadium, ma tutt'altra cosa sarà  vederlo a Fenway con una maglia diversa, dopo tutto quel tempo passato nella stessa squadra. Sarà  come quando ho rivisto Pedro Martinez giocare da avversario"

A proposito della loro amicizia ha detto ridendo: "Non gli ho parlato ultimamente, ho avuto sempre problemi a parlare con lui anche quando stava qua, perché cambiava numero ogni giorno ed era impossibile trovarlo: meglio non fare programmi con Manny, perché sicuramente te li rovinerebbe, ma comunque rivederlo sarà  come rivedere un vecchio amico."

Big Papi ha anche parlato dell'attitudine al lavoro di Manny, esaltandolo in maniera particolare:

"Abbiamo sempre avuto un'ottima relazione per quello che riguarda il lavoro, e io ho imparato moltissimo: lui lavora sodo, e questo è un aspetto che molti non conoscono, perché quando uno ha un talento così grande, la gente pensa che i risultati piovano da cielo, invece Manny è molto meticoloso negli allenamenti e cura la preparazione fisica in una maniera che non ti aspetteresti"

E a proposito della reazione che il pubblico gli avrebbe riservato ha detto: "Quando lasciò Cleveland, ai tifosi è mancato, quando lascerà  Los Angeles ai tifosi mancherà , proprio come è mancato quando è andato via da qua. Io non sono la persona giusta per commentare o dire cosa dovrebbe fare il pubblico a Fenway, ma credo che la gente dovrebbe ricordarsi di tutto quello che ha fatto in quegli anni, di quanto sia stato decisivo nella cavalcata che ha portato alla vittoria delle World Series, specialmente quelle del 2004, e spero che i fans gli riservino tanti applausi."

E Manny che ne pensa? Prolungando il silenzio stampa che dura da 4 mesi si è limitato ad un laconico "No, gracias."
Ma poi, parlando con i compagni dei giornalisti, si è lasciato sfuggire un "They want the soap opera!"

In campo abbiamo visto Manny ridere insieme con i vecchi compagni molta serenità , come aveva detto Papi, come dei vecchi amici che si rincontrano dopo tanto tempo, ed è stato molto bello.

Per la cronaca nella prima gare della serie è andato 1 su 5, con due strikeout.

Oltre tutto questo, va anche ricordato che in questa serie c'è anche un altro ritorno importante, Joe Torre , manager storico dei rivali New York Yankees, che dal 2008 è alla guida dei Dodgers, e molto rispettato a Boston, ma troppo serio e riservato per pensare di volere ricoprire un ruolo di protagonista in questa serie.

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