Steve Hutchinson dovrà guidare la sua linea offensiva contro Pittsburgh
Quando nella notte del 5 febbraio a Detroit, nel corso del Superbowl XL farà il suo ingresso il campo l'attacco di Seattle per inaugurare il loro primo drive offensivo in molti tra analisti, spettatori e semplici telespettatori non potranno fare a meno di pensare al matchup, alla partita nella partita, che di li a poco si disputerà sul sintetico del Ford Field tra la inscalfibile offensive line dei Seahawks e la temutissima difesa 3-4 degli Steelers.
Il "muro" di Seattle partirà con la necessità e la convinzione di dover difendere ad ogni costo l'incolumità del proprio QB, cosa, questa, che finora le è riuscita benissimo ma che con una difesa penetrante come quella di Pittsburgh potrebbe prodursi con meno efficacia; proprio questa spiccata capacità dei difensori degli Steelers nel mettere costantemente pressione al QB avversario è valsa agli stessi il soprannome di Blitzburg.
Purtroppo i ragazzi di Dick LeBeau rischiano però di presentarsi al grande ballo non al massimo delle loro potenzialità , con quattro titolari alle prese con acciacchi e quant'altro che tuttora non ne garantiscono la disputa del match e con tre di questi che compongono la linea "mediana" di difesa potrebbe rivelarsi più complicato del previsto cercare di attraversare incolumi il muro avversario.
Tra gli infortunati spiccano i nomi di James Farrior e Larry Foote i due inside linebacker che in stagione regolare hanno messo insieme più di 200 tackle, più di 100 ognuno (119 e 102 rispettivamente), corredati da qualche sack ed un fumble recuperato a testa; rischia di saltare anche il veteranissimo Joey Porter che rimane il leader della squadra in materia di sack, 10.5 in stagione, proprio davanti al quarto infortunato eccellente Kimo Von Oelhoffen, il giocatore più odiato nella storia dei Bengals, reo di aver attentato, involontariamente, agli arti inferiori di Carson Palmer nel divisional playoff del 15 gennaio.
Con queste premesse e comunque con la certezza che se giocheranno, i quattro citati, non saranno comunque al meglio, Pittsburgh potrebbe trovare diverse difficoltà ad attuare la tattica "tutto-blitz" che la contraddistingue, anche se, bisogna ammetterlo, i veri mattatori e migliori interpreti difensivi dovrebbero presentarsi al Superbowl al 110 % della loro forma; le safety Chris Hope e Troy Polamalu arriveranno infatti a Detroit dopo aver disputato una stagione davvero entusiasmante, che ha consacrato soprattutto le abilità difensive dell'ex Trojans di USC, unico uomo ovunque di Blitzburg.
Il capellone di origine hawaiana ha dimostrato nell'arco delle sedici partite di regular season di essere il giocatore forse più temibile della lega, grazie anche ad una straordinaria duttilità nel coprire ruoli e posizioni diversi a seconda della situazione difensiva che si trova a giocare e ad una spiccata capacità nel leggere meravigliosamente il gioco avversario durante il suo svolgimento.
Il numero 43 di Pittsburgh ha concluso la sua seconda stagione da pro confezionando 91 tackle, 3 sack e 2 intercetti, numeri di poco conto rispetto a cosa ha fatto realmente vedere sul campo, dove non c'è snap o posizione di campo che non lo veda protagonista, dove ovunque si muove il pallone noti nelle immediate vicinanze una chioma riccioluta che corre sotto un casco quasi a formare un insieme di colori che ricorda vagamente un qualsivoglia supereroe dei fumetti.
E come ogni supereroe che si rispetti ecco materializzarsi a fianco il suo "fido" compagno, ruolo coperto in maniera eccelsa da Hope, free safety al terzo anno da Florida State, che sta conducendo in porto una stagione da protagonista, e anche se vissuta un po' nell'ombra del compagno, lo ha comunque proiettato tra i migliori interpreti del ruolo; a completare il reparto delle secondarie di Pittsburgh ci sono i 2 cornerback titolari Deshea Townsend e Ike Taylor che nonostante abbiano concesso oltre 3,500 yards di passaggio hanno comunque contribuito a limitare i danni permettendo pochi giochi in profondità e solamente 24 TD alle squadre avversarie.
Proprio le secondarie potrebbero però rivelarsi il punto debole di Pittsburgh, che sui passaggi soffre sicuramente le situazioni di inferiorità numerica che si vengono a creare quando le chiamate difensive costringono Polamalu o Hope ad abbandonare la propria posizione per portare pressione alla linea avversaria e al QB; dati alla mano, dalle statistiche di regular season, le due safety risultano infatti il terzo e il quarto miglior tackler della squadra, a dimostrazione che nella difesa degli Steelers i due giocatori ricoprono un ruolo di fondamentale importanza, soprattutto per la loro strategia di gioco e per le innumerevoli situazioni in cui forzano le giocate dell'attacco avversario.
Per la riuscita delle penetrazioni e quindi per evitare di essere colpiti a tradimento in profondità dal buon braccio di Matt Hasselbeck Pittsburgh dovrà fare affidamento sui suoi uomini di peso, ovvero sui 3 difensive lineman che si disporranno davanti alla linea d'attacco di Seattle; il nose tackle Casey Hampton e i 2 difensive end Aaron Smith e il già citato Kimo Von Oelhoffen saranno quindi incaricati di aprire gli spazi in cui dovranno infilarsi i giocatori che di volta in volta verranno incaricati da LeBeau di blitzare sul QB avversario.
Tutti e tre arrivano da una stagione positiva sia a livello statistico che a livello di gioco, dove, con le loro prestazioni, hanno permesso a Pittsburg di mettere insieme 47 sack e concedere la miseria di 1,376 yards di corsa, meno di 100 a partita; dai numeri si può quindi affermare che gli Steelers interpretano la 3-4 nella maniera migliore possibile, forse la migliore di tutta la NFL, infatti, se si pensa che l'utilità di questo tipo di difesa è proprio quella di limitare al minimo le corse loro hanno ottenuto il massimo dei risultati.
Il problema di Seattle potrebbe nascere proprio da queste limitazioni, e potrebbero trovarsi in grossa difficoltà se i ragazzi terribili di Cowher riuscissero a tenere fuori dalla partita l' MVP della lega, il running back Shaun Alexander; in questo caso Holmgren e il suo offensive coordinator Gil Haskell potrebbero trovarsi costretti a puntare il tutto per tutto sul passing game e quindi confidare in una offensive line che fino a questo momento ha innalzato barriere contro tutti gli avversari, concedendo solamente 27 sack in stagione.
La linea, tra le più pesanti e mobili della lega, è capitanata dal probowler Steve Hutchinson, ex guardia dell'università di Michigan che da anni è considerato, infortuni permettendo, uno dei migliori giocatori della lega; il numero 76 dei Seahawks ha finalmente portato a termine una stagione senza subire infortuni che lo tenessero lontano dai campi di gioco dimostrando tutto il valore che le era stato accreditato, e proprio grazie a queste prestazioni ha attirato le attenzioni di diverse squadre NFL, vista anche la possibile free agency che lo attende in off season.
Dalla parte sinistra di Seattle con la sua presenza e quella del veteranissimo tackle Walter Jones per Pittsburgh potrebbe rivelarsi davvero dura passare, vista anche la possibilità di schierare come bloccatore uno dei TE, molto probabilmente l'intraprendente Jerramy Stevens che sta acquistando sempre più importanza anche da ricevitore.
Sul lato destro è sicura la presenza dell'altra guardia Gray, mentre rischia di dover rinunciare al grande evento Sean Locklear, tackle al secondo anno da North Carolina State che è in stato di arresto dopo essere stato accusato di aver picchiato la moglie nel week end scorso; brutta tegola per Seattle e brutta tegola per Holmgren che si trova a pochi giorni dal superbowl a dover giustificare il comportamento violento del giocatore con la stampa e trovare un sostituto provvisorio per la sua linea d'attacco.
In caso di defezione il posto di tackle sinistro dovrebbe spettare a Floyd Womack, veterano al quarto anno di NFL e uomo più pesante dell'attacco di Seattle che in stagione ha fatto poche presenze e potrebbe essere un po' arrugginito.
Il pilastro centrale dell'offensive line e responsabile dello snap sarà il centro alla dodicesima stagione da Washington State Robbie Tobeck, giocatore che con la sua esperienza risulta essenziale per dare il via al gioco di Seattle nonché per consegnare nel modo più sicuro l'ovale nelle mani di Hasselbeck.
Con una linea che ha evitato quasi 200 sack e ha quasi sempre concesso il tempo all'attacco di trovare il gioco necessario a conquistare il primo down ed evitare clamorosi errori si preannuncia una bella sfida con la difesa aggressiva schierata da Pittsburgh; inoltre nelle situazioni di corsa può tornare utilissima anche la presenza in campo del pesante FB dei Seahawks Mack Strong che con la sua stazza garantisce degli ottimi blocchi per aprire la strada ad Alexander o a Maurice Morris.
A seconda del gioco che si svilupperà sul campo non saranno quindi solo i cinque giocatori dell'offensive line a contrapporsi alla 3-4 di Pittsburgh, ma potranno essere utilizzati sia Stevens che Strong per mettere in difficoltà i blizzatori avversari. In tutti e due gli schieramenti si rivelerà importante l'apporto delle riserve o dei giocatori di situazione che nell'arco della stagione regolare hanno ben figurato quando si sono trovati a calcare il campo al posto dei titolari.
In primis Pittsburgh potrà contare sul LB James Harrison, grandissimo atleta che si è reso protagonista di uno spettacolare intercetto contro i Chargers che ha fatto il giro del mondo, e Seattle sul già citato Womack, in grado di coprire ben 4 dei cinque ruoli della linea offensiva.
Domenica sera quindi tutti davanti alla TV a seguire uno scontro che è la vera essenza del football, quando attacco e difesa si trovano di fronte a colpi di bloccaggi e tackle, riusciti e mancati, di sack e giocate al limite dell'atletismo, il tutto condito da quel rumore divino di caschi e protezioni che si scontrano, di provocazioni e promesse d'umiliazione sparate nel vuoto, quando l'adrenalina ti scorre nel sangue e il suo pulsare nelle vene supera anche quello del cuore; Tobeck contro Hampton; Hutchinson contro Von Oelhoffen; Gray contro Smith; Locklear e Jones contro Foote e Farrior, Haggans o Porter; questo è il grande gioco del football che vi attende, che lo spettacolo abbia inizio"