Gli Steelers esultano, si va al Super Bowl !
Per la sesta volta nella loro storia i Pittsburgh Steelers hanno staccato il biglietto per il Grande Ballo. La squadra di Bill Cowher ha completato un impronosticabile quanto sbalorditivo trittico di vittorie esterne aggiungendo i Denver Broncos alla lista delle vittime su cui Ben Roethlisberger aveva già scritto i nomi dei Cincinnati Bengals e degli Indianapolis Colts. Partita facile, forse troppo, quella vinta dagli Steelers all'Invesco Field at Mile High.
Un primo quarto incentrato sulla difesa e caratterizzato da un paio di baci della Dea Bendata (fumble di Willie Parker poi annullato dopo un challenge e semi-intercetto di Champ Bailey trasformato in una ricezione di Hines Ward) si è concluso con il field goal del 3-0 timbrato da Jeff Reed e con un turnover immediato dei Broncos. Nel drive successivo ai primi 3 punti dell'incontro Jake Plummer, su un sack del solito Joey Porter, è incappato nel primo dei due fumble di una domenica amara. Pittsburgh non ha perdonato e partendo dalle 39 di Denver è arrivata in piena redzone grazie al preziosissimo Heath Miller, servito per 24 yds da Big Ben.
Il numero 7, sul primo snap del secondo quarto, ha poi firmato il primo dei suoi 3 touchdown (2 lanciati, uno su una scramble): con una finta Roethlisberger ha messo fuori tempo l'intera difesa dei Broncos per poi offrire a Cedrick Wilson il più facile dei palloni su una corner studiata in allenamento. Per il ricevitore degli Steelers, fino a week 17 l'erede deludente di Plaxico Burress, si è trattato del primo touchdown della sua esperienza in black'n'gold e, soprattutto, della sua migliore partita in carriera. All'esordio in un Championship Wilson ha messo insieme 5 ricezioni per oltre 90 yds, giocando 60 minuti di grande carisma e grande precisione.
Sul 10-0 i Broncos, che da subito avevano fatto capire a Parker e Jerome Bettis che il gioco a terra non era consigliabile, partendo dalle 40 per un kickoff illegale di Reed hanno messo insieme un buon drive, ma un terzo & 10 giocato alla mano per Mike Anderson ha portato la squadra di Shanahan ad arenarsi sulla linea delle 5 facendo entrare Jason Elam per il chip del 10-3. La risposta degli Steelers è stata terrificante. Un drive di 14 azioni per 80 yds con 3 terzi down convertiti da un Big Ben particolarmente preciso soprattutto nelle situazioni decisive e touchdown di prepotenza di Bettis per il 17-3. Con 1:55 da giocare nel secondo quarto i Broncos hanno deciso di rischiare subito e a pagare è stato Plummer, intercettato da Ike Taylor sulle 38 di Denver.
Un mezzo rigore per Pittsburgh, che con un Parker finalmente libero di godere di maggiori spazi ha preso subito due primi down (corse da 10 e da 14) per poi vedersi annullare un bellissimo td di Bettis da 12 yds per una formazione illegale. Così, a 15 secondi dal riposo, ci ha pensato di nuovo Roethlisberger, che in scramble verso sinistra ha trovato un passaggio rischioso ma perfetto per Ward. Sul 24-3 è calata la notte. I Broncos hanno trovato finalmente 7 punti con una bellissima palla di Plummer per Lelie a 3:36 dalla fine del terzo per poi rispondere ad un field goal di Reed da 42 yds con la meta di Mike Anderson per il 24-17.
A 11 minuti dalla fine partita riaperta, ma dopo un three & out dell'attacco la difesa di Pittsburgh ha risposto alla grande concedendo a Plummer un completo su 4 passaggi e costringendo il quarterback di Denver ad un sack su terzo down e un fumble sul disperato tentativo di conversione del quarto. Così, partendo a 4:52 dalla fine sulle 17 dei padroni di casa, Cowher ha consegnato la partita in mano a Bettis. Un attestato di stima e grandissima fiducia, dopo il fumble da brividi di Indianapolis.
The Bus ci ha messo tutta la sua voglia di tornare a casa, nella sua Detroit, per giocarsi il Super Bowl XL. Extralarge, come lui. Tredici yds macinate in quattro snap a terra per Big Jerome, scramble in meta da 4 yds per Big Ben. Sul 31-17 è iniziata la festa di Pittsburgh. La maledizione dei Championship, ben 4 persi in casa nell'era Cowher, è finita. Gli Steelers tornano al Super Bowl dopo 10 anni.