Redskins corsari a Tampa

Impressionante la difesa dei Redskins per la quantità  di colpi micidiali messi a segno…

Le sfide di wild card hanno avuto inizio nella serata di ieri, partendo con lo scontro del Raymont James Stadium tra Tampa Bay e Washington, uno scontro tra due grandissime difese dove ogni yarda sarebbe costata sudore e fatica e dove i turnovers avrebbero presumibilmente deciso a chi sarebbe andata la vittoria finale.

I Redskins hanno affrontato il primo tempo come meglio non potevano dal lato difensivo, leggendo molto bene quella che era la via da percorrere per indirizzarsi verso il successo: fondamentale era forzare Chris Simms e Cadillac Williams, entrambi alla prima esperienza in assoluto nei playoffs, a commettere errori pesanti e così è stato.

La partita è cominciata con un 3 & out per i Buccanners e con un drive più lungo ma altrettanto inefficace per i Pellerossa, quindi, una volta restituito il possesso ai padroni di casa, la difesa di Washington ha effettuato il primo big play della gara.

La prima azione della serie, un lancio di Simms inteso per Joey Galloway, è stato infatti intercettato da LaVar Arrington e riportato per 21 yards fino ai pressi della endzone, varcata un'azione più tardi dalle gambe di Clinton Portis per la meta che ha aperto le segnature.

Un altro errore di inesperienza ha decretato quindi il 14-0, quando Carnell Williams ha commesso un fumble colpito da Marcus Washington, con tanto di pallone preso da Sean Taylor e riportato in meta in un'azione molto simile a quella vista la settimana scorsa a Philadelphia.

Se la difesa ha fatto molto bene, l'attacco di Washington ha terminato il primo tempo in netto svantaggio numerico rispetto a quello di Tampa nonostante il punteggio a favore, con un attacco aereo limitato a 36 yards (Santana Moss limitato ad una ricezione) e con un Clinton Portis inefficace con 2.2 yards di media, numeri sui quali i Buccaneers dovevano assolutamente insistere per iniziare la rimonta.

La difesa ha cominciato bene la seconda frazione di gioco, con un sack di Ellis Wyms e con il recupero veloce del pallone grazie ad un 3 e fuori forzato agli avversari; Simms ha condotto una serie veloce ed efficace, durata 3 minuti e poco più per più di 50 yards di guadagno.

Arrivati dentro le 10 yards i Bucs sono stati sospinti sulla linea delle 2 da una potente corsa di Mike Alstott, quindi Simms ha portato personalmente in endzone la palla con una bootleg a sinistra dopo aver fintato l'handoff ancora sul potente fullback; in precedenza c'era anche stato il problema tra Sean Taylor e Michael Pittman, che sono venuti alle mani con la safety dei Redskins espulsa dal campo per comportamento antisportivo.

L'attacco di Washington è stato nuovamente neutralizzato dal tremendo Simeon Rice, autore di un sack ad una mano ai danni di Brunell dopo aver ridicolizzato Chris Samuels, ed ha dovuto restituire in fretta il pallone ai padroni di casa, che hanno confezionato un drive interessante che si è fermato proprio sul più bello, con una chiamata coraggiosa ma troppo rischiosa di Gruden: su un quarto e uno l'uomo chiamato Chuckie ha ordinato una playaction presumibilmente per colpire Galloway, ma la penetrazione di Marcus Washington ha costretto Simms a gettare via il pallone nonché l'occasione per un più saggio field goal.

I Bucs non hanno atteso molto per provare nuovamente il pareggio, in quanto due corse telefonate ed un incompleto hanno fatto apparire e scomparire in un amen l'attacco dei Pellerossa. Fortunatamente per i Redskins la loro difesa li ha salvati ancora, forzando un paio di incompleti di Simms facendo arrivare il cronometro a 5:09 dal termine con un solo timeout a disposizione di Tampa, in vantaggio spaventoso per yards accumulate sino a quel momento nel secondo tempo con 141-22.

Ma la forte difesa di casa è stata ancora spietata: dopo una buonissima corsa di Portis, che aveva parzialmente rimediato ad una precedente penalità  dell'attacco, Brian Kelly ha prima pizzicato poi intercettato un passaggio molto forzato da parte di Brunell, dando un possesso chiave ai suoi colori sulle 35 yards dentro il territorio dei Redskins.

Con poco tempo rimasto a disposizione Simms sembrava aver tirato fuori il classico coniglio dal cilindro: un lancio millimetrico, perfetto, eseguito con un'audacia da veterano per poco non è stato trasformato in TD da Edell Sheppard, che per questioni di porzioni di secondo non è riuscito a tenere il possesso dell'ovale prima di perderlo nel contatto con il terreno dentro l'area di meta, forzando un quarto down poi trasformatosi in un passaggio incompleto che ha sancito il turover on downs.

L'ultima e decisiva opportunità  è arrivata con un minuto da giocare, con Tampa senza timeout dopo aver perduto il challenge sul presunto possesso di Sheppard, una situazione semidisperata risoltasi con l'intercetto ad opera di un Marcus Washington nettamente Mvp difensivo dei suoi su un lancio lievemente deflettato effettuato da un Simms che per quanto fatto vedere in campo non meritava di terminare la gara così.

La partita è stata senz'altro emozionante ed estenuante ma lo spettacolo offerto dall'attacco di Washington è stato qualcosa di abominevole: 122 yards di total offense sono il numero minimo di yards con il quale una squadra ha vinto una gara di postseason nella storia della Nfl, minori persino delle 145 con le quali i Ravens batterono i Titans nel 1999 andando poi a vincere il Super Bowl.

Come ripetuto più volte quest'anno, Washington può ringraziare solamente la sua difesa, che anche questa volta ha vinto la partita da sola.

Fondamentali le giocate dei linebackers, con un Marcus Washington strepitoso per durezza ed intensità , che ha messo lo zampino in tutte le palle recuperate dal reparto e con un LaVar Arrington che ha spezzato l'inerzia sin dalle prime battute con un intercetto fondamentale; ottimo anche il contributo di Lemar Marshall, non sempre preciso nei tackles, ma protagonista di azioni particolarmente incisive dove ha fermato assieme ai compagni le galoppate di Williams ed Alstott.

Dopo questa sorta di rivincita presa contro i Bucs, che li avevano battuti sia nell'ultima gara di playoffs disputata nel 1999 che nella partita di regular season di quest'anno, la strada dei Pellerossa passerà  la settimana prossima da Seattle, in visita agli insidiosissimi Seahawks di quel Shaun Alexander che solo i Cowboys hanno saputo fermare in questo campionato.

Gruden, invece, torna a casa ma può essere orgoglioso dela squadra che è riuscito a costruire anche se alcune delle sue chiamate lasciano un pò perplessi.

Chris Simms, figlio d'arte, ha preso decisioni molto buone, si è ripreso in fretta dal primo intercetto lanciato (che comunque ha avuto il suo peso) ed ha guidato il suo attacco fino praticamente a pareggiare la gara con un lancio perfetto, non trasformato in meta dal possesso incerto di Sheppard.

Anche Williams ha fatto un grande esordio nei playoffs ed anche lui, come il compagno, si è ripreso immediatamente dal pesante turnover commesso: le sue yards per portata sono cresciute in ogni singolo quarto e fermarlo è stato spesso un problema perché la ripresa che ha il ragazzo nelle gambe dopo il primo contatto è davvero di quelle da leccarsi i baffi.

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