AFC – Week 17 Report

Per Tony Dungy la vita va avanti, nonostante tutto

I Pittsburgh Steelers hanno vinto anche nella partita decisiva per assicurarsi un posto nei playoffs, battendo tra le mura amiche dei Lions completamente allo sbando.

Tra i protagonisti principali di questa vittoria c'è il solito intramontabile "The Bus", al secolo Jerome Bettis, che ha saputo trascinare la squadra in una delle giornate più nere nella breve carriera di Ben Roethlisberger.

Il RB da Notre Dame, nativo proprio di Detroit ha sfoggiato una prestazione maiuscola, segnando 3 dei 5 TD che hanno consegnato la vittoria a Pittsburgh. La partita è stata fin da subito scoppiettante, con un primo quarto ricco di segnature, a cui ha dato inizio Randle El che con un ritorno di punt da 88 yard ha rotto il ghiaccio per gli Steelers; i Lions hanno però subito risposto per le rime e con un Joey Harrington finalmente brillante hanno messo a segno 2 mete nel giro di pochissimi minuti; in entrambe il QB ha coperto un ruolo cruciale sfornando due deliziosissimi TD pass, uno per il TE Pollard e l'altro per il FB Schlesinger, che portano inaspettatamente in vantaggio i Lions.

A riportare nella nuda e cruda realtà  i giocatori di Detroit è il bus numero 36 colorato di nero a striscie gialle che investe i una mezza dozzina di difensori intenti a sbarrargli la strada; il Jerome Show inizia verso fine primo quarto, quando il RB degli Steelers decide di mettere per la prima volta piede in endzone, e prosegue senza interruzione a cavallo dell'intervallo, quando sempre lui segna con altre due corse "dritte e forti", una da 5 yds a fine secondo quarto e una da 4 yds ad inizio del terzo.

Per Bettis dovrebbe essere l'ultima partita di stagione regolare della carriera, infatti a fine match si ferma a lungo sul campo per salutare compagni e tifosi dichiarando apertamente che il suo desiderio più grande sarebbe quello di chiudere la sua militanza NFL a Detroit, sua città  natale e guarda caso meta del prossimo Super Bowl. Sul risultato di 28 a 14 Pittsburgh sperava di poter limitarsi a controllare la partita ma ancora una volta Harrington, in giornata di grazia, decideva di rendergli le cose difficili confezionando il terzo TD pass di giornata, destinatario questa volta l'ex prima scelta Roy Williams.

Vedendo il collega così in forma Roethlisberger si riprende dal torpore in cui sembrava caduto e marcia sull'endzone avversaria dopo una bella corsa da 7 yard sul finire del penultimo quarto; per "Big" Ben una prestazione non proprio da incorniciare, condita da 2 intercetti e da una percentuale di completi che non raggiunge nemmeno il 50 %, che avrà  comunque già  modo di riscattare la prossima settimana nella wild card contro i Cincinnati Bengals del suo avversario Carson Palmer.

Comunque l'importante era vincere e Pittsburgh non ha tradito le aspettative di milioni di tifosi.
Brutta storia, questa, per i Kansas City Chiefs che nonostante abbiano fatto appieno il loro dovere disintegrando letteralmente i Cincinnati Bengals , pieni zeppi di riserve, non sono riusciti ad entrare nelle wild card.

L'attacco di Dick Vermeil, sempre più vicino all'addio al football, ha giocato una delle migliori partite della stagione ma non è bastato per raggiungere l'obiettivo prefissato ad inizio stagione.

Con un Trent Green al limite della perfezione, 23 su 29 per 344 yards e 1 TD, l'offense dei Chiefs ha fatto immediatamente capire agli ospiti che aria tirava all'Arrowhead Stadium, e al loro primo drive offensivo del match trovavano subito la segnatura grazie al FG di Lawrence Tynes. Sempre su FG i Bengals si rifanno sotto, e rispondono per le rime impattando la partita con Shayne Graham; con un botta e risposta del genere nessuno, soprattutto tra i fans dei Bengals, si sarebbe immaginato che per gli ospiti questa sarebbe stata l'unica palla a varcare la linea dell'endzone; al minuto 3 e 31 secondi del primo tempo finisce infatti la partita di Cincinnati e comincia l'assolo di Kansas.

A riportare avanti i Chiefs ci pensa nuovamente Tynes, con un FG da 24 yds nel primo drive del secondo quarto, poco prima che Larry Johnson decidesse di mettere in mostra tutte le sue qualità . Il RB probowler in quaranta secondi esatti mette a segno 2 TD su corsa, il primo da 49 e il secondo da 14 yards, intervallati dal primo intercetto di giornata del QB ospite Jason Kitna.

LJ non ha però perso vigore nell'intervallo, e al rientro in campo colpisce nuovamente la difesa di Cinci con una corsa di 20 yards dritta in endzone che porta il punteggio sul 27 a 3 in favore di Kansas.

Con una difesa ampiamente costretta agli straordinari le speranze dei Bengals vengono riposte nell'attacco, e nelle mani esperte, ed insicure, del QB backup Kitna; il sostituto dell'ex prima scelta Carson Palmer fa però di tutto per farlo rimpiangere, e dopo un 3 and out si fa nuovamente intercettare dalla difesa avversaria, questa volta dal veteranissimo Patrick Surtain, ex Dolphins come Sammy Knight, potragonista del primo turnover della partita. In un match che ha sempre meno da dire e con le notizie non buone che giungono da Pittsburgh i tifosi di Kansas non perdono comunque la voglia di festeggiare e di sostnere Vermeil ed i suoi ragazzi.

E come a predire le parole pronunciate a fine partita dall'head coach "Oggi abbiamo comunque dimostrato di essere una squadra che aveva le carte in regola per entrare nei playoffs" i giocatori di Kansas decidono di mostrare il loro vero valore, andando ancora a segno su FG, con Tynes, prima della fine del terzo quarto e fissando il risultato sul 37 a 3 finale a metà  dell'ultimo quarto con l'unico TD pass di giornata di Trent Green, destinatario il WR Dee Brown.

Bella partita quella giocata dai Chiefs che forse avrebbero davvero meritato di andare avanti, come tante altre squadre, a dimostrazione del buon equilibrio che si "respira" nella NFL. Duro invece il commento sulla partita del difensive end di Cincinnati Justin Smith : " Questa partita è finita così, e noi abbiamo giocato come in un allenamento. Questo non deve mai più succedere. Non ci sono più scuse ora, ma noi abbiamo il dovere di "giocare" la prossima settimana. O vinciamo o andiamo a casa immediatamente."

Nell'AFC East di particolare interesse era la partita di Oakland , dove i Raiders ospitavano i New York Giants in piena corsa playoffs. In una partita dove i predoni hanno fatto di tutto per tenere il passo degli avversari Randy Moss ha sfoggiato finalmente una prestazione degna del nome che porta sul retro della sua jersey, concludendo la sua ultima stagionale con 7 ricezioni per 116 yards e 2 TD.

Non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda Kerry Collins, il QB veterano, ex della partita, ha messo insieme dei buoni numeri ma troppe volte è sembrato fuori dagli schemi, con pochissime idee e molto confuse come mostrato più volte in questa regular season. Per i Raiders si tratta della terza stagione consecutiva con più di 10 sconfitte che costa il posto a coach Turner, ritenuto dalla dirigenza il principale responsabile di questo deludentissimo anno.

Vedere Oakland chiudere con un 4-12 fa sicuramente effetto, soprattutto facendo scorrere i nomi che compongono il roster; tra i grandi è ad un passo dall'addio l'immenso Charles Woodson, il difensive back ex heisman chiede troppo per rinnovare e lo staff dirigenziale dei Raiders sembra poco propenso a fare regali.

Nella post season ci sarà  comunque da lavorare, e il primo investimento sarebbe quello di trovare un QB capace di innescare il trio da favola Moss - Porter - Gabriel.

Chi invece avrà  da lavorare per preparare al meglio lo scontro della prossima settimana sono i Denver Broncos impegnati in quest'ultima di regular season nello scontro divisionale contro i San Diego Chargers .

Partita brutta, con un primo tempo senza segnature e privo di emozioni; le due squadre danno fuoco alle polveri solo nel secondo quarto, quando infiammano improvvisamente la partita con 3 TD consecutivi. Iniziano i Broncos con Tatum Bell che segna 2 td su corsa consecutivi, a distanza di circa 7 minuti l'uno dall'altro, distribuendoli ad inizio e fine quarto.

Al fenomenale RB di Denver risponde il miglior giocatore dei Chargers, LaDanian Tomlinson che riporta sotto i suoi con una corsa di 6 yard, concludendo il primo drive offensivo guidato da Philip Rivers, QB prima scelta dello scorso anno, che ha sostituito il titolare Drew Brees, infortunatosi dopo un sack subito nel drive precedente.

Per l'ex stellina di North Carolina State una buona possibilità  di mettersi finalmente in mostra, peccato che il giovane QB macchi la sua prestazione con due errori che segnano la partita. Nel terzo quarto su un sack subito perde il pallone e permette al difensore di Denver Demetrin Veal di segnare una safety, e nell'ultimo quarto si fa intercettare da Cox che riporta la palla sino alle 15 yard di San Diego, permettendo così a Bell di realizzare il suo terzo TD personale di giornata sull'azione immediatamente successiva, una corsa da 19 yards.

Nell'avvicendamento classico di fine stagione da segnalare negli ultimi due quarti la presenza in campo del QB backup dei Broncos, Bradlee Van Pelt, e dell'ex heisman Rob Dayne, che ha dato il cambio a Bell concludendo con 62 yards in 13 portate. Tra le file di Denver si respira già  aria di playoffs, con un gasatissimo e concentratissimo John Lynch, chiave e guida della difesa nella vittoria contro i Chargers, che dichiara "Nella mia testa, ogni volta che hai l'opportunità  di giocare nella NFL, tu hai il dovere per te stesso, per la tua squadra, per tutte le persone che pagano il biglietto per vedere la partita allo stadio, di giocare con impegno, di giocare duro" .

Note positive si vedono anche sulla sponda di San Diego, con Tomlinson che setta due nuovi record nella storia della franchigia, con il TD segnato nel secondo quarto raggiunge infatti il ventesimo stagionale, superando così il record precedente,19 , realizzato da Chuck Mencie nel 1981; stesso discorso vale per le yard corse, infatti con le 92 di questa partita raggiunge le 9.755 in carriera, superando di 33 yard il record precedente dell' hall of famer Lance Alworth, fermo a 9.721.

Cambia la latitudine ma non muta quel senso di amarezza per la stagione positiva e l'obiettivo mancato e anche i Miami Dolphins salutano la compagnia. I delfini chiudono però la stagione con una vittoria di qualità , battendo i campioni uscenti, i New England Patriots , con un risicato 28 a 26.

Protagonista indiscusso della partita è il piccolo Doug Flutie che nel quarto finale mette a segno un improbabile, quanto indelebile, drop kick, il primo in assoluto che la storia della NFL ricordi. Oltre all'ex QB dei Chargers chi si reso protagonista di una buona partita è sicuramente Ricky Williams; il RB di Miami che, come molti ricorderanno, ha perso tutta la passata stagione per diversi problemi di carattere personale ha concluso la sua apparizione in quel di New England con 108 yards corse e 1 TD segnato, giusto quello di apertura. Al TD su corsa di Williams i Patriots hanno trovato subito una risposta con un preciso passaggio di Brady per Deion Branch hanno pareggiato il conto; per il QB dei padroni di casa questa sarà  l'ultima azione della regular season 2005, infatti Bill Belichick decide di dare spazio alle seconde linee e al backup Matt Cassel.

Dopo due mete nell'arco di 14 minuti la partita vive una fase di stallo in cui gli unici punti messi a tabellone derivano dai FG calciati dai kicker delle due squadre, 3 per Olindo Mare dei Dolphins e 2 per Adam Vinatieri dei Patriots, e da due buone prestazioni delle difese che non concedono spazi ai rispettivi attacchi avversari. A farne le spese della "cattiveria" difensiva di Miami è il povero Cassel, che viene sacckato all'interno della propria endzone provocando una safety che fissa momentaneamente il punteggio sul 18 a 13 per gli ospiti.

Ad inguaiare ulteriormente New England ci pensa Gus Frerotte, che in collaborazione con Marty Booker mette a segno il TD pass che porta avanti i Dolphins di 12 punti. Nello strenuo tentativo di recuperare i Patriots si riversano in attacco e accorciano le distanze con Tim Dwight, altro ex Chargers, che riceve in endzone un passaggio di Cassell; proprio dopo questa segnatura succede il "fattaccio", con Flutie che mette a segno la conversione da un punto grazie al drop kick che fa sorridere anche coach Belichick. Peccato che l'invenzione del QB di riserva dei Patriots non serva granchè, infatti Miami segna nuovamente su FG con Olindo Mare, il kicker che adora il calcio nostrano, e restituisce la palla per la disperata rincorsa finale.

In un drive straordinariamente veloce, se si calcolano le abitudini dell'attacco di New England, i Patriots segnano ancora con Matt Cassell su TD pass, questa volta per Ben Watson, che si riscatta così per la safety subita.

Ai campioni del mondo uscenti non resta quindi che provare la carta della conversione da due punti e ci prova con Cassell che cerca Childress in endzone, ma non riesce a completare il passaggio e consegna la vittoria alla franchigia della Florida. Miami chiude quindi la stagione con la certezza di aver notevolmente migliorato il record, e le prestazioni, dello scorso anno, la chiude inoltre con un Williams che sembra finalmente ritrovato e potrebbe tornare utile sia in chiave di trade, sia in chiave prossima stagione. Eccitazione anche tra i Patriots nonostante la sconfitta, con Flutie che gongola per aver deliziato il pubblico con la sua giocata e Cassell felicissimo di aver giocato la sua seconda partita ed aver realizzato i suoi primi TD nella NFL.

Nell'altra sfida della AFC East si scontravano le due franchigie perdenti della divisione al Giants Stadium di New York, dove i Jets affrontavano i Buffalo Bills . Herman Edwards, coach di NY, voleva dai suoi ragazzi una prestazione superlativa in modo da chiudere in bellezza la stagione e dimenticare un'annata storta e piena di infortuni.

Nei minuti iniziali della partita però le cose si mettono male per i biancoverdi che vanno in svantaggio per 2 volte causa i FG di Rian Lindell e si trovano ad inizio del secondo quarto in svantaggio per 6 a 3. I Jets, che nel primo quarto sono riusciti a tenere il passo grazie al calcio da 3 punti di Mike Nugent, iniziano a fare sul serio e sfondano il muro alzato dalla difesa dei Bills andando in meta con una corsa da 3 yds di Cedric Houston; di pari passo con l'attacco anche la difesa di NY decide di passare alle maniere forti e forza Holcomb a sbagliare; dopo aver intercettato un passaggio del QB già  nel primo quarto, Ty Law si ripete nel secondo, poco dopo che il suo compagno di squadra Brown aveva riportato un pallone sballato di Holcomb fino in touchdown.

Con un totale di 3 intercetti subiti in poco meno di due quarti il giocatore dei Bills cerca di raddrizzare la sua partita andando a segno con un TD pass da 22 yards per Eric Moulds. Dopo l'intervallo sulle ali dell'entusiasmo è ancora Buffalo a tenere in mano il pallino del gioco e ribalta il punteggio prima con un FG di Lindell e poi con un altro TD pass di Holcomb, questa volta con destinatario Roscoe Parrish.

A tenere in partita i padroni di casa ci pensa il loro kicker, Mike Nugent, che segna prima il FG del momentaneo 20 a 23 e poi quello che impatta il punteggio della partita. L'equilibrio dura però appena un drive, giusto quello che serve a Lindell per riportare in vantaggio Buffalo di 3 punti. Sul 26 a 23 i Bills si preparano a fare di tutto per portare a casa la vittoria e sperano di riuscire a rientrare in possesso del pallone il più presto possibile in modo da sfruttare il cronometro in loro favore.

Le speranze degli uomini di Mularkey non tardano ad avverarsi ma non nel modo da loro sperato, infatti sul calcio di Lindell che rimette in gioco il pallone Justin Miller, kicker return dei Jets, si inventa una corsa da 95 yards fino in endzone, mettendo a segno i sette punti che delineano il punteggio finale. Con i Jets avanti di 4 punti tocca agli ospiti provare il tutto per tutto per ribaltare l'esito della partita, succede però che l'attacco non riesca a portare un drive fino in fondo e che Holcomb continui a combinare pasticci in serie; il giocatore che ha rubato il posto a J.P. Losman subisce prima un sack che le costa un fumble, recuperato da Anderson, e poi un intercetto che chiude definitivamente la partita; a pizzicare il quarto pallone del match, il suo terzo personale, è ancora Ty Law che fornisce proprio nell'ultima di stagione la sua prestazione migliore, con 3 intercetti e 2 tackle a statistica.

Con una vittoria si conclude così la terribile stagione dei Jets, sintetizzata perfettamente dalle parole di coach Edwards a fine partita : " Noi abbiamo dovuto disputare una stagione orribile. Questo non è positivo per i giocatori, non è positivo per l'organizzazione. Noi abbiamo combattuto con le tutte le nostre forze ma non è bastato, solo queste cose si possono dire su degli uomini che sono stati condizionati da tante situazioni avverse. " .

Per i Bills le cose invece non si sono concluse nel migliore dei modi e rimane anche poco da salvare in una stagione che non li ha mai visti tra i protagonisti o gli outsider, probabilmente salterà  qualche testa, le prime della lista sono quelle del GM Tom Donahoe e del HC Mike Mularkey; nei prossimi giorni conosceremo gli sviluppi.

Anche nella AFC North era in programma una sfida tra due squadre della divisione, i Baltimore Ravens e i Cleveland Browns , entrambe reduci da una stagione poco positiva. I Ravens, che la scorsa settimana hanno sbattuto fuori dai playoffs i Vikings, facevano visita a Cleveland decisi a chiudere in bellezza la stagione.

I Brown assolutamente poco propensi ad alzare bandiera bianca nelle mura amiche desideravano la stessa cosa e si preannunciava una partita davvero interessante. L'inizio era però tutt'altro che spettacolare, e dopo un primo quarto senza segnature Baltimore prendvae il sopravvento; in 7 minuti i Ravens andavano a segno tre volte, due su FG del solito Matt Stover ed una su TD di Adalius Thomas, che riportava in endzone un fumble provocato da Terrell Suggs a spese del QB avversario Charlie Frye.

Con un tris del genere per i Browns poteva diventare esageratamente difficile tenere i nervi saldi, non perdere le staffe e rimanere concentrati sulla partita; ad aiutarli in questo arrivavano i 2 FG con cui il loro kicker, Dawson, accorciava le distanze e li permetteva di andare all'intervallo in svantaggio di una sola meta.

Al rientro in campo è ancora Baltimore ad allungare con un nuovo FG di Matt Stover, inguaiando ulteriormente Cleveland; sul 16 a 6 si fa tutto più difficile per i Browns che però proprio nel loro momento più duro tirano fuori gli artigli e si impegnano per ribaltare il risultato. Il primo a suonare la carica è Charlie Frye che trova la via dell'endzone con un TD pass da 6 yards ricevuto da Antonio Bryant; poco dopo ad inventare la giocata che vale la partita è Dennis Northcutt, uno dei migliori ritornatori della lega, che dopo a aver ricevuto il punt calciato dai Ravens corre per 62 yards fino all'area di meta avversaria.

La segnatura che definisce il 20 a 16 finale arriva a 6:05 dalla fine del terzo quarto, da quel momento, sino al termine della partita, non viene più segnato nemmeno un punto. Cleveland strappa così la vittoria che le permette di impattare il record dei Ravens, ottenendo la sesta vittoria a fronte di dieci sconfitte. Per i Browns si chiude una stagione che lascia delle sensazioni comunque positive, soprattutto grazie all'intesa che hanno trovato i due rookie Charlie Frye e Braylon Edwards, rispettivamente QB e WR, che potrebbero mutare il futuro di questa squadra. Per Baltimore c'è sempre il solito problema dell'attacco che realizza poco e non riesce a supportare debitamente il lavoro straordinario svolto dalla difesa.

Difesa superlativa mostrata anche dai Jacksonville Jaguars nella sfida divisionale contro i Tennessee Titans , dove i giocatori della Florida hanno lasciato gli ospiti a soli 13 punti segnati in partita.

In un match incredibile, dominato per tre quarti, i Jaguars hanno alternato diversi giocatori, sia negli schieramenti di attacco che in quelli di difesa, tutti capacissimi di mantenere una certa padronanza di campo e di gioco. Le prime 5 segnature di Jacksonville sono arrivate su corsa e su calcio, a mettere il proprio nome nel box score della partita sono stati nell'ordine : Pearman e Toelfield su corsa, due volte Scobee su FG e ancora Wimbush su corsa.

All'intervallo sul punteggio di 27 a 0 i Jaguars sono ormai certi di chiudere al meglio la stagione e di continuare la striscia positiva in vista dei playoffs, per confermare la loro supremazia nel match decidono però di confezionare ancora dei punti. A segnare nell'arco del terzo quarto è il QB backup di Gerrard, attuale titolare in attesa del ritorno di Leftwich, ovvero Quinn Gray; il QB proveniente da Florida A&M completa due TD pass che scrivono la parola fine sulla partita, il primo ricevuto da Matt Jones e il secondo da Ernest Wilford per un totale di 40 punti messi a segno da un attacco in forma smagliante.

I disastrati Titans, tra le cui file mancava McNair, hanno alternato in cabina di regia Billy Volek e Matt Mauck senza ottenere alcun risultato, almeno fino all'ultimo quarto. A 9:01 dal termine della partita succede infarti che Volek decide di provare a combinare qualcosa, e prima che il cronometro raggiunga lo 0 segna 2 TD, entrambe su passaggio, per Ben Troupe e Bo Scafe.

Volek ancora una volta sembra uno dei pochi a salvarsi tra le fila di Tennessee, squadra che dovrà  probabilmente votarsi alla ricostruzione per recuperare credibilità  e risultati. Kyle Vanden Bosch trova solo delle amare parole per descrivere il presente dei suoi Titans : "Abbiamo tanti problemi e tanti vuoti da colmare", forse per indicare alla dirigenza che in off season ci sarà  da lavorare parecchio.

Entusiasmo alle stelle invece sulla sideline opposta, dove tutti i giocatori di Jacksonville attendono con ansia di affrontare i campioni in carica dei New England Patriots, portavoce dello stato d'animo generale è Deion Grant : "La prossima settimana andremo contro chi deve difendere il titolo. Voi potete chiedermi se mai desiderei qualcosa meglio di questo"beh, magari poter andare avanti nei playoffs e chiudere la bocca alle tante persone che ci danno per sconfitti"

Chi doveva avere un morale altissimo ma si ritrova a dover affrontare un periodo di incredibile tristezza è l'intera squadra degli Indianapolis Colts , che dopo la scomparsa prematura del figlio dell'head coach Tony Dungy, James, si è stretta a riccio intorno al proprio allenatore. Fa effetto vedere a fine partita questa persona straordinariamente forte uscire alzando al cielo il pallone della vittoria, quasi a voler dimostrare che lo sport amato per ora le permette di sopportare il dolore e l'amarezza per la perdita di una persona cara.

Tornando alla partita, in un RCA Dome dal clima surreale, Indy che schiera le riserve parte subito forte contro Arizona e va a segno con Utrecht, il TE, che riceve il passaggio del backup QB Jim Sorgi. Sempre il giovane QB segna ancora nel terzo quarto confezionando un passaggio di 18 yards per Troy Walters, dopo che Vanderjagt aveva segnato un FG e prima che i Cardinals vadano in meta.

Concedendo pochissimo ad Arizona i Colts portano a casa la quattordicesima vittoria stagionale, chiudendo il match in loro favore sul 17 a 13. Apprezzabile l'impegno di Indianapolis nel conseguire la vittoria prima del turno di riposo in vista dei playoffs che li attendono tra quindici giorni.

L'ultima squadra della AFC South sono ancora una volta, sia nell'articolo che nella divisione, gli Houston Texans che perdono anche nella loro apparizione finale a San Francisco. La squadra texana ha fornito ancora una prestazione mediocre, perdendo in over time per un FG calciato da Joe Nedney.

Prima di arrendersi in OT Houston ha comunque segnato 17 punti e tenuto il passo dei 49ers. A segnare i primi punti è stato il kicker Kris Brown che ha trasformato un FG da 21 yards, poi è toccato al RB Vernand Morency chiudere una corsa di 3 yards direttamente in endzone. Avanti 14-0 Houston ha però inspiegabilmente mollato, permettendo ai Niners di raggiungere il primo pareggio della partita; nel terzo quarto i Texans sono però riusciti a riportarsi davanti per qualche minuto grazie ad un TD pass di Tony Banks ricevuto da Corey Bradford, poco prima che San Francisco trovasse nuovamente il pareggio con una corsa da 40 yards.

Con la quattordicesima sconfitta stagionale Don Capers saluta i Texans dopo 4 anni segnati dalle sconfitte con un licenziamento comunicato dagli stessi in una conferenza stampa del 2 Gennaio. Per Houston oltre alla prima scelta del Draft sembra necessaria una ricostruzione e la dirigenza avrà  molto lavoro da svolgere nei mesi successivi alla fine della stagione NFL.

La sorpresa dell'anno nella AFC sono stati sicuramente i Jaguars, in pochi li avrebbero visti ai playoffs, oltretutto con una partita di anticipo, mentre la delusione , anche se preventivata, è stata Oakland, troppo talento per chiudere all'ultimo posto e con un record di 4-12.

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