Stephen Strasburg, fenomeno dei Nationals
Debutta oggi una rubrica nuova dedicata alle Minors. Non ci occuperemo di New York, Boston, Chicago (o solo marginalmente), ma di New Orleans, Chattanooga, San Josè. Le Minors sono la fucina di talenti dell'MLB, e tutti i giocatori (quasi tutti) che ammiriamo in The Show sono passati dall'A+, dall'AA, dall'AAA. Ma le Minors non sono solo prospetti in attesa di esordire: sono anche giocatori esperti, pronti a sostituire qualche infortunato del piano di sopra per poi tornare giù, o semplicemente giocatori non abbastanza bravi da giocare in MLB ma che fanno la loro figura nelle leghe minori (è comunque baseball professionistico, è bene ricordarlo).
Qualche linea guida: divideremo in Triplo A, Doppio A, A avanzato, A e dopo il draft anche A- e Rookie League (solo con focus sui giocatori più promettenti). Naturalmente anche per gli altri livelli terremo maggiormente in considerazione i prospetti, ma con la possibilità di aprire anche a prestazioni eccezionali di non-prospetti o storie particolari.
La prima puntata sarà dedicata più alla stagione in generale, le prossime alle due settimane appena trascorse
. Bene, possiamo partire.
Triplo A
Ok, siamo tremendamente banali, e apriamo la rubrica parlando di Stephen Strasburg (50.1 IP, 28 H, 12 BB, 60 K, 2.14 GO/AO tra AA e AAA), il fenomeno dei Nats che ha concluso il 3 Giugno la sua carriera nelle Minors con una prestazione ancora una volta maiuscola. L'8 Giugno esordirà ufficialmente in Major League, ed è giusto così visto che le Minors le ha dominate in lungo e in largo.
L'altro fenomeno (o almeno, additato e pagato come tale) è Aroldis Chapman, mancino cubano dei Cincinnati Reds. Chapman sta andando tutto sommato bene, con 3.42 di ERA (3.60 FIP), ogni tanto mostra problemi di controllo ma la stuff c'è e quella fastball mancina a 100 mph fa discretamente impressione.
Parlando di prestazioni di squadra, vanno fortissimo gli Omaha Royals. Diciamo subito una cosa: hanno il vantaggio di avere in squadra Kila Ka'aihue e Alex Gordon, che in qualsiasi altra organizzazione sarebbero in MLB (parlare dei Roylas di Dayton Moore ci costerebbe troppo tempo). Domenica 30 Maggio i Royals hanno battuto sei home-run nella stessa partita, a coronamento del periodo d'oro che stanno attraversando.
Note a margine: con le recenti promozioni, il Triplo A perde tre prospetti del calibro di Buster Posey (Giants), Chris Tillman (Orioles) e Andrew Cashner (Cubs). Nel prossimo report parleremo sicuramente di Carlos Santana, catcher fenomeno degli Indians.
Doppio A
Apriamo anche qui con un giocatore draftato nel 2009, il numero 2 dietro Strasburg, ovvero Dustin Ackley (Mariners). Ackley sta giocando in seconda base e sta battendo .216/.380/.331, cifre assolutamente non esaltanti (eccezion fatta per l'OBP), ma inficiate da un Aprile sfortunatissimo (BABIP – batting average in balls in play – di .180). A Maggio ha infatti battuto .303/.475/.447 (anche se per lo stesso discorso di prima la BABIP è stata .355, quindi fortunato). Certo con quell'OBP almeno un ruolo da leadoff se lo ritaglierebbe tranquillamente.
Passiamo a un altro super prospetto che pareva tendente al semi-bust e che invece sta dimostrando quanto di buono si diceva su di lui (anche esagerando, come Boras – l'agente – che lo paragonò ad A-Rod). Parliamo ovviamente di Mike Moustakas, terza base Royals che sta battendo .371/.452/.765 con 13 HR in 35 partite. La terza base Royals, per il futuro, sembra a posto con Gordon e Moustakas.
Finiamo con Mike Stanton, che ha concluso la carriera nelle Minors ed è pronto a debuttare con Florida. Dotato di una potenza speciale, di un atletismo debordante, ha tutto per essere una superstar al piano di sopra. Stanton chiude con una linea di .311/.441/.726 per 1.167 di OPS. Numeri da capogiro.
Note a margine: il doppio A è spesso la vera casa dei prospetti, mentre il Triplo è pieno di utility player. Parleremo sicuramente di Kyle Gibson (Twins) e Mike Montgomery, che già avrebbero meritato qualche riga in più.
A avanzato
L'A avanzato (o semplicemente A+) si divide in Florida State, Carolina e California League. Quest'ultima è famosa per essere una lega estremamente favorevole agli hitters (ne sa qualcosa il nostro Alex Liddi, al di là di meriti e qualità che ovviamente ha). E' sempre bene tenere a mente questo aspetto.
Nella Florida League sta giocando la quarta scelta dell'ultimo draft, Tony Sanchez (Bradenton, Pittsburgh). Sanchez è un catcher difensivo ma ritenuto da molti una mazza non all'altezza, tanto che la sua scelta al numero 4 destò non pochi dubbi; dubbi che però sta provando a fugare, con ottime prestazioni anche nel box di battuta. Dovrebbe concludere la stagione in doppio A.
Passando alla Carolina League, il focus lo mettiamo su Julio Teheran (Myrtle Beach, Braves). Teheran è un pitcher colombiano classe '91 semplicemente entusiasmante. Ottimo controllo, ottima stuff, ha prodotto di recente una prestazione del genere: 8 IP, 6 H, 0 ER, 14 K. Ai Braves di pitcher se ne intendono, e Teheran ha tutto per continuare la strada segnata in passato da Smoltz, Maddux, Glavine. Aveva cominciato la stagione in singolo A, e potrebbe concluderla in Doppio anche se non so quanta voglia abbiano i Braves di spingerlo così tanto.
E finiamo con la California League, dove segnaliamo un giocatore scelto all'ultimo draft ma che non compare in nessuna Top-10: Brandon Belt, prima base di San Josè (Giants). Belt è un texano classe 1988 che sta battendo .388/.498/.606, con 41 BB a fronte di 32 K. “Solo” 5 HR, ma ben 22 doppi. Ovviamente è atteso da conferme in Doppio A, dove potrebbe finire a breve.
Singolo A
L'A è la quarta categoria (dall'altro in basso) delle Minors. Ci sono i 3 pitcher liceali scelti al primo giro nell'ultimo draft (Wheeler, Matzek, Hobgood) per cui per questa puntata ci concentriamo su di loro.
Partiamo da Wheeler (attualmente infortunato). Zachary Wheeler, classe 1990 (come gli altri due), dalla Georgia, scelto dai Giants come sesto assoluto. In 7 partenze con gli Augusta Greenjackets, 26.2 IP, 21 H, 17 BB, 23 K e 5.06 ERA. Numeri non entusiasmanti, ma prima dell'infortunio sembrava essersi rimesso in carreggiata, con 1 sola partenza pessima nelle ultime 4.
Tyler Matzek è un mancino scelto dai Rockies al numero 11 del draft 2009. E' sceso per problemi di firmabilità , ma i Rockies non ci hanno pensato due volte a sceglierlo riuscendo poi a firmarlo. 3 partenze con gli Asheville Tourists, 15 IP, 10 H, 4 ER, 8 BB, 18 K.
Matzek è davvero un ottimo pitcher e si sta confermando in questo inizio di carriera tra i pro. Protrebbe costituire con Friedrich (Doppio A, ne parleremo magari in futuro) una coppia di mancini devastante per i Rockies.
E finiamo con Hobgood, scelto come quinto dagli Orioles. Gli Orioles da quando c'è Andy McPhail a dirigere le operazioni di baseball scelgono principalmente pitchers (a parte Wieters, su cui era impossibile passare). Hobgood è un enorme (fin troppo…) pitcher californiano, ed è stato visto da alcuni come un overdraft alla quinta assoluta. In realtà nelle proiezioni non si discostava molto da Wheeler. Fin qui ha 59.1 IP, 56 H, 26 BB, 39 K. Le BB sono ovviamente troppe, ma almeno il dato di groundball è incoraggiante.
E con questo concludiamo. Dalla prossima puntata uno sguardo anche alle leghe estive (la Dominican Summer League per esempio, dove c'è Sano – ne parleremo) e ci concentreremo sulle prossime due settimane.
Questa è stata una puntata “pilota”, si direbbe nel mondo della TV, con qualche dato qua e là ; d'altronde era impossibile fare diversamente, dovendo riassumere 2 mesi di regular season.
Alla prossima!