Urlacher ferma anche Vick

Urlacher pialla al suolo Michael Vick

Dopo alcuni risultati inaspettati del pomeriggio Nfl, la serata si è conclusa nella maniera migliore con lo scontro in diretta nazionale tra Bears e Falcons con grandi implicazioni di playoffs in ballo e con la difesa più consistente della lega a dover contenere Michael Vick, un capriolo velocissimo al freddo costretto a sfuggire ai cacciatori capitanati dal feroce Brian Urlacher, che nel freddo gelido della Windy City trovano le migliori condizioni per giocare.

Il clima freddissimo e molto ventoso ha predisposto una partita molto tattica, dura, una battaglia di posizioni di campo dove la componente vento avrebbe giocato a favore o meno di entrambe le squadre. I Bears sono stati messi in difficoltà  proprio da questo aspetto nel primo quarto, dovendo partire di media sempre all'interno delle proprie 20 yards con 2 drives consecutivi cominciati dalla linea della yarda dopo due eccellenti punts di Michael Koenen, lo specialista di Atlanta affermatosi con decisione in questo 2005.

L'attacco guidato da Kyle Orton ha messo assieme solamente 4 yards in altrettanti drives del primo periodo tutti terminati dopo i primi tre tentativi, con il rookie a sbagliare i suoi primi 5 passaggi rischiando in un paio di occasioni l'intercetto ed a subire la pressione messagli addosso dalla linea difensiva con Rod Coleman a registrare presto un sack e con Patrick Kerney a sfiorare una safety; l'attacco dei Falcons, però, non ha avuto sorte migliore dopo aver fronteggiato una difesa che fa della velocità  e della precisione nell'esecuzione i suoi punti forti.

Nonostante una posizione di partenza molto più avvantaggiata, addirittura oltre la metà  campo in tre occasioni su quattro, il reparto offensivo di Atlanta ha totalizzato non più di una quarantina di total yards nel primo periodo, con i defensive ends di Lovie Smith bene appostati all'esterno per contenere i movimenti di Vick e con Urlacher a dispensare colpi senza pensarci troppo, specialmente quando il n. 7 avversario si è avvicinato dalle sue parti.

I Falcons hanno comunque prodotto il primo drive a punti, conclusosi con un field goal di 30 yards di Todd Peterson, a cavallo tra primo e secondo quarto partendo dalle proprie 30 yards dopo una penalità  comminata agli special teams; Vick ha giostrato lo svolgimento di 11 giochi convertendo un importante terzo down andando con le proprie gambe all'interno delle 20 yards avversarie, ma la difesa allenata da Ron Rivera non ha permesso di andare oltre bloccando i tentativi di corsa nel mezzo di Warrick Dunn forzando quindi il tentativo di calcio citato poc'anzi.

Nella prima serie del secondo quarto la partita offensiva di Chicago è cominciata: Bernard Berrian si è reso protagonista di una ricezione da primo down e quindi di un end around da 38 yards che ha portato i Bears per la prima volta all'interno della redzone avversaria, con la difesa dei Falcons spiazzata ed accorsa quasi interamente nel mezzo per limitare Thomas Jones.

Anche questo drive si è però arenato in ghiotta posizione di campo dopo due corse dello stesso Jones fermate benissimo dai Falcons e quindi con il settimo incompleto su otto tentativi di un Orton davvero in difficoltà  nel convertire i tentativi di terzo down; la situazione ha forzato l'entrata in campo dell'affidabile Robbie Gould, che ha centrato i pali per mettere a referto i punti del 3-3 con 6 minuti e mezzo per terminare il primo tempo.

Brian Urlacher ha seminato il panico ovunque nella serie successiva, durata appena un minuto: nel primo gioco del drive è andato in blitz andando a deviare il tentativo di passaggio di Vick (21 yards nel passing game fino a quel momento), nel secondo si è abbattuto sulla corsa nel mezzo di TJ Duckett e quindi ha affrettato il lancio del n. 7 dei Falcons nel terzo, fatto cadere a terra dalla deflezione di Jerry Azumah; il possesso offensivo conseguente è quindi sfociato in un altro field goal di Gould di 29 yards, con Chicago a trarre vantaggio anche da una pass interference fischiata a DeAngelo Hall su Muhsin Muhammad.

I Bears, quindi, hanno recuperato ancora l'ovale dopo un'altra serie infruttifera per Vick e compagni, ed il football targato Chicago è emerso in primo piano; Thomas Jones ha guadagnato 31 yards grazie allo splendido lavoro della linea offensiva, andata a bloccare a destra permettendo l'improvviso taglio a sinistra del corridore, ed anche se la serie ha avuto il semplice effetto di portare i Bears verso la metà  campo senza poter segnare, essa ha dato un segnale chiaro che i Falcons erano in difficoltà .

Questa tendenza si è confermata all'uscita delle squadre dagli spogliatoi: l'intimidazione e la pressione della difesa di casa hanno giocato un ruolo determinante e Michael Vick, al primo snap del secondo tempo, ha bruciato un timeout confuso dalla disposizione in campo dei suoi avversari ed un gioco più tardi è stato atterrato da Alex Brown perdendo qualcosa come 14 yards.

L'attacco dei Bears è rientrato in campo schierando l'acclamato Rex Grossman al posto dell'inefficace Orton (autore di un 2/10 per 12 yards che si commenta da sè) ed il quarterback al terzo anno si è presentato con una playaction per Muhammad che ha posto l'attacco sulle 30 yards favorevoli e convertendo un terzo down con una slant veloce di Justin Gage, facendo aumentare a sproposito il rumore del pubblico presente al New Soldier Field.

La presenza di Grossman (3/6 per 40 yards nel drive) si è trasformata in un toccasana per i Bears, anche se la fortuna è stata decisamente dalla parte di Chicago: il quarterback, su terzo e goal, ha lanciato un intercetto preso da Keion Carpenter, ma il contatto di questi con il tight end Desmond Clark ha provocato un fumble ricoperto da Justin Gage sulla linea della yarda, trasformando il tutto in un primo e goal che ha permesso a Thomas Jones di varcare la linea di meta esattamente un'azione più tardi.

Con Vick in confusione è arrivato anche l'intercetto di Mike Green a 6:07 dal termine del terzo quarto, su un lancio tanto svogliato quanto condizionato dal vento da parte del quarterback, giocata di effetto devastante per il momento della partita nel quale è stata effettuata; Grossman è tornato allora in campo per la sua seconda serie, trovando Muhammad e Gage per due primi downs con delle spirali perfette e mettendo Gould nelle condizioni di infilare un field goal di 39 yards che ha fissato il risultato parziale sul 16-3 per i Bears.

Green ha eseguito un'altra giocata consistente all'inizio del quarto periodo, portando al culmine l'ennesima prestazione di alto livello della difesa più temuta della Nfl: con Atlanta in territorio favorevole dopo un drive di 7 giochi per 51 yards, la safety ha colpito con decisione Michael Jenkins, il quale aveva ricevuto il pallone sulla linea delle 11 yards, e dopo il contatto il solito Nathan Vasher ha preso al volo l'ovale realizzando il secondo intercetto consecutivo per il reparto prendendo al volo l'ovale dopo che questo era schizzato in aria dopo il tackle del suo compagno.

Pur uscendo senza punti dal turnover, i Bears hanno chiuso la gara ancora grazie alla difesa; con i Falcons costretti ad un terzo down con una yarda da prendere, prima Alex Brown e quindi Tank Johnson hanno fermato due corse consecutive alla linea di scrimmage causando il turnover on downs con 7 minuti da giocare, il che è equivalso alla parola fine per le speranze di Atlanta, ora inguaiata per la corsa alla wild card della pazza Nfc, che se terminasse oggi vedrebbe addirittura i Redskins qualificati con Falcons e Cowboys fuori.

La ricetta vincente dei Bears invece ha funzionato ancora, ed alla grande. I leaders della Nfc North hanno annullato Michael Vick rendendolo inoffensivo e frustrandolo nel gioco aereo, riuscendo ad infastidirlo al punto giusto per non farlo più sentire a proprio agio, uno dei suoi punti deboli; il reparto difensivo ha fatto una partita strepitosa con un Urlacher da 12 tackles che non ha smesso un attimo di tormentare l'asso di Atlanta, con una linea degna di qualsiasi squadra da playoffs composta da gente come Ogunleye, Brown, Johnson ed Harris e con un Nathan Vasher che ci ha messo lo zampino ancora una volta dopo le giocate importanti delle scorse settimane.

Se Grossman dovesse continuare ad essere questo, se prende le decisioni giuste come ha fatto domenica notte, allora la strada per Detroit e per il Super Bowl numero 40 potrebbe davvero essere percorribile per questi spaventosi Orsi"

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