Randle El con i colori dei Indiana Hoosiers in azione…quando ancora giocava QB.
Capita a volte, quasi per caso, di imbattersi per gioco o per sano spirito di ricerca, in documenti che sembrano nulla più che qualche record trascritto su una pagina o una serie di statistiche consegnate alla storia, salvo poi accorgersi, lasciando l'occhio scorrere alla rinfusa tra le righe, che in questi fogli consegnati ai posteri si riscontrino nomi e cognomi conosciuti, persone che nell'arco degli anni hanno segnato, nel bene o nel male, l'epopea di questo fantastico sport.
In un pomeriggio come tanti, perso in una partita a NCAA Football 2006 o al Madden di turno, mentre ero alla ricerca dei vari record che poteva battere il mio giovane de inesperto QB, mi metto a leggere il file pdf contenente il libro dei record 2005 della NCAA, e proprio li, tra le prime righe, il mio sguardo un po' assonnato si ferma a contemplare un nome, uno di quei nomi che a prima vista ti dice qualcosa, ma che se non fai mente locale non lo colleghi ad un qualcosa, o meglio, ad un qualcuno in particolare.
Tra i primi record che visiono, quelli destinati alla total offense, trovo subito un giocatore che nella NFL non sta propriamente entusiasmando, Luke McCown , ex QB di successo con Louisiana Tech, che detiene ben 3 record nella NCAA, tutti raggiunti nella sua stagione da Freshman (2000), che riguardano il maggior numero di play giocati da un QB al primo anno (80) e il maggior numero di passaggi tentati (72) e completati (47) da una matricola.
Luke McCown
Nessuno avrebbe pensato 5 anni fa che con un esordio del genere il biondo ragazzo della Louisiana si perdesse nel dorato mondo del football professionistico, dove dopo aver giocato senza alcuna fortuna nei Cleveland Browns, ora fa il terzo QB nei Tampa Bay Buccaneers.
Trovare questa prima strana connessione NCAA-NFL insinua dentro di me la voglia di scoprirne altre, la voglia di trovare altri QB che a livello di college erano stati fenomenali, al punto da scrivere il loro nome in un libro che viene venerato come una bibbia da tutti gli amanti e gli addetti ai lavori del college football; è così, che tra un sorso di birra ed uno spuntino, mi metto alla ricerca di altre "meteore" di successo.
Negli ultimi anni un altro QB che aveva fatto cose egregie al college è passato dalle parti di Cleveland, dal 1999, anno in cui è stato draftato, al 2003 Tim Couch ha guidato, o perlomeno ha cercato di guidare, l'attacco dei Browns.
Il ragazzo di Hyden (Kentucky), che ha speso la sua carriera NCAA nello stato che le ha dato i natali, detiene diversi record, soprattutto in fatto di passaggi; sono infatti suoi i primati che riguardano più passaggi completati per partita in una stagione (36.4) e nell'arco di due stagioni (34.7), ed è anche sua la più alta percentuale di passaggi completati (67.1%) in carriera con un minimo di 1000 tentativi.
La stessa efficacia e precisione è drasticamente mancata a Couch nella sua carriera tra i pro, e dopo 5 stagioni ai Browns in cui non le sono mancate le possibilità per giocarsi le proprie chanches, e dove ha totalizzato 59 partite da titolare per un totale di 11.131 yards lanciate con una percentuale di 59 completi, è passato senza fortuna a fare il backup nei Packers e si è ritrovato ad inizio stagione senza contratto. Dopo una discesa così pericolosa verso l'oblio non rimane che augurarle un possibile ritorno nella NFL.
Senza contratto ad inizio stagione si è ritrovato anche un compagno di draft di Couch, Shaun King, scelto tra i primi picks del 1999 da Tampa Bay, con la speranza che aiutasse i Bucanieri ad emergere nella lega.
Shaun King
Il ragazzo di colore proveniente da Tulane aveva infatti incantato tutti nell'ultimo anno al college, fissando il miglior rating in stagione a 183.3, un record tuttora imbattuto.
In quella stessa stagione entrò nel novero di QB che sono riusciti nella loro esperienza al college a correre per 100 yards e passare per 300 yards durante una sola partita. A convincere i Bucs ad investire su King furono proprio i numeri messi insieme nel suo anno stellare, il 1998, in cui chiuse con 3.232 yards lanciate grazie a 223 passaggi completati su 328 tentati per un totale di 36 TD pass e 6 intercetti.
Dopo un solo anno giocato da titolare, il 2000, dove non riuscì assolutamente a confermare l'ottima impressione destata nelle sue 5 partite da rookie, Shaun venne relegato a fare il backup di Brad Johnson e dopo 5 anni passati a guardare i Buccaneers giocare, nel 2004, passa ai Cardinals dove gioca 3 partite prima di trovarsi senza squadra all'inizio di questa stagione.
Sempre a Tampa Bay, Shaun ha incrociato gli sguardi con il giocatore che doveva sostituire, un altro di quei ragazzi che nella NCAA aveva lasciato ottimi ricordi, Trent Dilfer.
Trent Dilfer
L'odierno QB dei Browns, aveva iniziato infatti la sua carriera in Florida nel 1994, anno in cui fu selezionato dopo aver giocato nell'università di Fresno State.
Sulla costa del pacifico, ai tempi del college, Trent riuscì a scrivere il suo nome nel libro dei record, risulta infatti il QB che ha tentato più passaggi senza subire intercetti, esattamente 271. Fa sorridere che proprio gli intercetti siano stati la croce sulla carriera di Dilfer nella NFL, infatti a fronte di 2.953 passaggi tentati ha subito ben 117 intercetti, oltretutto superiori al numero di TD pass lanciati, che raggiungono quota 106.
L'ex Bulldogs può però ritenersi fortunato, infatti nel suo lungo peregrinare nel football professionistico, dove ha vestito le maglie di Tampa, Baltimore, Seattle e Cleveland, è riuscito a vincere un superbowl nella sua unica stagione passata ai Ravens, dove tra l'altro, viene rimpianto tutt'oggi.
Nei Ravens che vinsero il superbowl Dilfer non era l'unico QB ad aver impressionato ai tempi della NCAA, anche il suo backup, Chris Redman, riuscì a fissare un primato per i giocatori di college; l'ex numero 7 dei Louisville Cardinals totalizzò il miglior rating per un QB che avesse lanciato per un minimo di 50 passaggi in una partita, portandolo a 199.2, in un match che chiuse con ben 6 TD pass contro gli East Carolina Pirates.
Chris Redman
Nelle sue 6 stagioni da pro, Chris, non ha però combinato granchè, giocando poco e chiudendo sempre con rating bassissimi, e dopo 5 stagioni con i Ravens ha firmato per i Titans nel 2005, che l'hanno tagliato senza farlo scendere in campo.
Anche l'attuale backup dei Titans, Billy Volek, ex Fresno State Bulldogs come Dilfer, ha vissuto il suo momento di gloria al college, dove nei suoi 3 anni da QB titolare, dal 1997 al 1999, ha subito la minor percentuale di intercetti sul totale di passaggi tentati, 1,3 % per soli 12 intercetti su un totale di 934 passaggi.
Volek, che nel corso degli anni ha sempre ricoperto il ruolo di backup di Steve McNair, ha avuto pochissime possibilità di mettersi in mostra, giocando a sprazzi, alternando prestazioni positive e negative senza mai del tutto sfigurare.
Billy Volek
Ormai alla soglia dei 30 anni, Billy, potrebbe avere la possibilità di partire finalmente titolare se McNair decidesse di smettere a fine stagione, e se i Titans, di contraltare, decidessero di puntare definitivamente su di lui.
Un altro QB che sembrava destinato ad un roseo futuro e che invece si è perso facendo il backup ( se non addirittura il terzo QB) è Tee Martin. L'erede dell'immenso Peyton Manning con la maglia dei Tennessee Volunteers ha speso la sua carriera tra Pittsburgh e Oakland, sistemandosi temporaneamente nella NFL Europe, dove ha giocato nei Berlin Thunders.
Gli anni migliori di questo ragazzo sono però stati quelli del college, soprattutto il suo anno da junior, 1998, quando si impose agli onori delle cronache completando più passaggi consecutivi nell'arco di una partita (23) e di un'intera stagione (24); il record di 23 passaggi consecutivi completati le ha regalato anche la miglior percentuale di completi in un match; Martin detiene infatti questo record grazie alla partita eccellente giocata contro South Carolina in quel 1998, quando completò ben 23 passaggi su 24 tentati che lo portarono ad essere il QB con la miglior percentuale su un minimo di 20-29 passaggi tentati, 95.8%.
Tee Martin
Nella NFL ha chiuso, attualmente, la sua carriera giocando solo 3 match e completando solamente 6 passaggi sui 16 tentati, per una percentuale di 37.5, che rispetto a quella del record NCAA, fa davvero sorridere. Dopo la stagione 2004 con i Raiders, Tee, si è trasferito nella CFL, vestendo la maglia dei Winnipeg Blue Bombers.
Sicuramente una delle storie più curiose è quella di Antwaan Randle El , odierno WR dei Pittsburgh Steelers che ai tempi del college giocava QB negli Indiana Hoosiers, e giocava pure bene. Tra il 1998 e il 2001 questo talentuoso ragazzo è stato forse il miglior scrambler che la NCAA ricordi, tra i suoi "guinness" va sicuramente sottolineato quello che riguarda la sua intera carriera e che le ha permesso di essere l'unico QB ad aver totalizzato più di 3500 yds su corsa e più di 7000 su passaggio, più precisamente 3895 running e 7169 passing yards.
Questi stessi numeri hanno permesso a Randle El di scrivere il suo nome anche nei primati che spettano ai QB che hanno superato nell'arco della loro carriera rispettivamente le 2000 yds su corsa combinate alle 4000 yds su passaggio e le 3000 yds su corsa combinate alle 3000 yds su passaggio.
Nella sua stagione da Junior, il 2000, Antwaan è riuscito anche ad annoverare tra i suoi record la "combine" di 200 o più yards conquistate su corsa e su passaggio nell'arco di una sola partita; questo traguardo è stato raggiunto dall'odierno numero 82 di Pittsburgh nel match contro i Minnesota Golden Gophers del 21 ottobre di quell'anno, quando totalizzò 210 yards di corsa e 263 yards di passaggio.
Un giocatore così eclettico non poteva certo mancare anche tra i pochi eletti che nell'arco della loro carriera sono riusciti a raggiungere i 40 TD personali e i 40 TD segnati su passaggio, infatti nei suoi 4 anni da universitario ne ha totalizzati 86, e curioso è il fatto che la maggior parte di questi, per l'esattezza 44, siano stati segnati su corsa (42 invece i TD pass). Il totale delle mete segnate da Antwaan lo hanno portato ad essere uno dei soli due QB della NCAA ad aver superato i 200 punti segnati personalmente combinati ai 200 punti ottenuti su passaggio (segnati 263 e passati 258).
Ultimo fatto curioso per questo WR fuori dall'ordinario è che Antwaan Randle El scritto per esteso sia il nome del QB che abbia corso più yards durante la carriera universitaria, ed ancora più curioso è il fatto che questo record figuri nelle statistiche riservate ai RB. Con questa incredibile lista di primati ottenuti viene da chiedersi perché nella NFL non le sia mai stata data la possibilità di giocare come QB, se non sporadicamente quando coach Cowher decide di aprire il libro dei trucchi ed utilizzare qualche gioco speciale.
Per un QB che non sapremo forse mai se sarebbe stato in grado di mantenere le promesse, eccone altri due che sicuramente di promesse, e premesse, ne hanno mantenute davvero poche.
Il primo di questi è Tim Rattay, altra stellina dei Louisiana Tech Bulldogs, che dopo aver fatto fuoco e fiamme nella NCAA era stato indicato come base per la ricostruzione dei 49ers post T.O., al secolo "Tornado" Owens., peccato però che il Rattay visto al college sembri solo un lontano parente del QB che per 5 stagioni ha difeso i colori di San Francisco.
Tim Rattay
Tim nella sua carriera universitaria ha spopolato, e soprattutto in materia di passaggi ha scritto pagine e pagine di record.
Alla fine del triennio 1997-1999 il QB di Elirya, Ohio, aveva fatto suoi i primati riguardanti le yards lanciate per partita in tutta la sua carriera, concludendo con un buonissimo 386.2 (12.742 yard in 33 partite); le yards guadagnate nell'arco di 2 stagioni, 8.808 in 23 partite tra il 1997 e il 1998; le yards lanciate durante un opening game, 590, record ottenuto contro Nebraska nel match del 29 agosto 1998; il maggior numero di TD pass lanciati in 3 anni (115), in una carriera della stessa durata (sempre 115) e in media a partita durante la carriera (3.5); il maggior numero di passaggi da TD completati verso solo ricevitore, Troy Edwards, sia in una stagione (26 nel 1998) che in tutta la carriera (39 tra il 97 e il 98); più punti segnati a partita in tre anni, 21.3, e nell'arco di tre stagioni, 702 distribuiti nell'arco di 33 partite e dati da 2 TD personali sommati a 115 TD pass; più passaggi tentati per partita in tutta la carriera per una media di 47.0.
A suggellare questa serie positiva di numeri e statistiche va inoltre ricordato che Rattay è il QB che durante la carriera universitaria ha superato più volte le 400 yards lanciate a partita, riuscendoci in ben 12 occasioni. Scelto al draft del 2000 dai Niners ha vissuto i primi anni come backup di Jeff Garcia, esordendo nella sua stagione da rookie e facendo qualche sporadica apparizione tra il 2001 e il 2002; nel 2003 ha fatto vedere ottime cose nelle 11 partite in cui è stato impiegato, 3 da starter, chiudendo con 7 TD e 856 yds lanciate su 73 passaggi completati; le buone premesse fatte intravedere in quell'anno da Tim portarono il coaching staff di San Francisco a pensare seriamente a lui per ricostruire la squadra dopo la querelle Owens-Garcia e in quell'aria di rinnovamento e rifondazione le affidarono il ruolo di QB titolare.
Nelle 9 partite giocate nel 2004 Rattay non si dimostrò all'altezza delle aspettative finendo la stagione con il bassissimo rating di 70.3, pareggiando il conto tra TD e intercetti (10) e fornendo sempre delle prestazioni al limite della mediocrità ; con l'arrivo sulla costa del Pacifico del n. 1 del draft 2005, il QB Alex Smith, Tim si decise a fare le valigie e a trasferirsi ai Tampa Bay Buccaneers, dove, finora, ha giocato 4 partite da titolare prima di essere relegato a fare il backup se non addirittura il terzo QB dietro a Brian Griese e Chris Simms.
Restando in materia di numeri uno, passiamo a parlare dell'altro QB dalle promesse non mantenute, il "giramondo" Ty Detmer, che al termine della sua carriera NCAA con i Brigham Young Cougars, dal 1988 al 1991, aveva scritto il proprio nome e cognome su ben 59 records riservati ai passaggi e alla total offense.
Ty Detmer
Per elencare tutti questi forse non basterebbe un libro, ma vale la pena cercare di sintetizzarli e suddividerli nelle categorie a cui appartengono per provare ad analizzare la carriera da sogno, infranto,di questo ragazzo.
Nel total offense Ty ha messo in cantiere diversi primati tra cui spiccano per prestigio quelli riguardanti : il maggior nr. di yards guadagnate alla fine della seconda (9.455) e della terza (13.456) stagione; più stagioni in cui ha superato le 4000 yards, 3; più partite consecutive in cui ha totalizzato più di 300 yards in stagione (12) e in carriera (19); più partite in carriera al di sopra delle 400 yards, 13, a ex-equo con Timmy Chang.
Se nel total offense si è ben comportato nel passing game puro non è stato da meno, aggiungendo alla sua collezione i primati per : più yards guadagnate per game nell'arco di due anni, 406.2 (9.748 in 24 partite tra l''89 e il '90); più yards guadagnate per match in una carriera di 4 anni, ovvero 326.8 (15.031 in 46 partite); più yards lanciate nella stagione da Sophomore, 45560; più yards guadagnate per tentativo in stagione, 11.1 nel 1988, e in carriera, 9.8, pari a 15.031 yds su 1530 passaggi tentati.
Un giocatore così dominante a livello di college non poteva non annoverare tra i traguardi raggiunti quelli riguardanti i touch down segnati. In questa speciale graduatoria l'allora giovane Detmer risultava il migliore in diverse classifiche. Per iniziare è suo il maggior numero di TD segnati in carriera, 135, di cui 14 su corsa e 121 su passaggio; proprio questi ultimi le garantiscono il primato anche nei TD pass completati in una carriera lunga 4 anni.
Sempre in quel quadriennio Ty ha stabilito il record di touch down segnati per partita, fissandolo a 2.9 (quasi 3 TD a partita), e ha creato una striscia di 35 match consecutivi in cui è riuscito almeno a lanciare un TD pass che rimane uno dei record più difficili da battere tuttora.
A confermare le grandi qualità di questo QB vi è infine il record di punti segnati da un giocatore, 420, suddivisi tra i 135 touch down segnati e le 5 conversioni da 2 punti trasformate nella sua carriera universitaria.
In quegli anni d'oro Detmer riuscì anche a riempire la bacheca di trofei personali, quali il Maxwell Award, il Davey O'Brien Award, e raggiunse il sogno di ogni ragazzo che gioca a football vincendo anche il trofeo Heisman, massimo riconoscimento per un atleta della NCAA football, nel 1990.
Peccato che tutte queste premesse siano crollate miseramente nella NFL, relegando l'ex Cougar tra quei QB mediocri che non hanno saputo ripetere le gesta compiute al college quando sono arrivati nel professionismo.
Scelto da Green Bay al draft del 1992, si è trovato la strada sbarrata dal fenomenale Brett Favre, di cui è stato il backup per 4 stagioni prima di trasferisi, nel 1996, a Philadelphia. Nella città dell'amore fraterno Ty ebbe l'occasione di dimostrare il suo valore giocando nell'arco di 2 stagioni una ventina di partite, condite da più di 3.500 yards lanciate e 22 TD.
Dopo aver giocato la stagione 1997 a fianco del fratello Koy, anch'egli QB, Ty si trasferisce ai San Francisco 49ers per una sola stagione prima di passare ai Cleveland Browns. Nel 2001 firma con i Detroit Lions dove, dopo un primo anno da backup, passa a fare il terzo QB, stesso ruolo che ricopre attualmente con gli Atlanta Falcons, squadra in cui milita dalla stagione scorsa.
La sua ultima presenza nella NFL risale, attualmente, al match del 6 gennaio 2002 contro i Dallas Cowboys (ultima di stagione regolare) in cui guidò alla vittoria la franchigia di Detroit. Dopo quasi 14 stagioni di National Football League Detmer ha totalizzato solo 6.351 yards lanciate, per un totale di 34 TD e 35 intercetti, con una media di yard conquistate per tentativo di 6.71 ed una percentuale di completi pari a 57.7; con un rating complessivo di 74.7 Ty dimostra ulteriormente che i numeri eccezionali mostrati al college sono ormai solo lontani ricordi.
Parlando di Heisman vengono alla mente altri QB, vincitori di questo trofeo, che sono passati nella NFL senza lasciare alcun segno.
Cominciamo da Andre Ware che lo vinse nel 1989 e fu il primo QB di colore a riuscirci. Scelto dai Lions come n.1 al draft dell'anno successivo, giocò per Detroit senza mai convincere prima di trasferirsi a Minnesota ed in seguito ad Oakland, dove chiuse la carriera NFL con 1.112 yards lanciate e 5 TD. Nel 1995 emigrò nella CFL dove vestì le maglie di Ottawa Rough Raiders e Toronto Argonauts (dove fece il backup a Doug Flutie) prima di chiudere la carriera al di qua dell'oceano con i Berlin Thunders nella NFL Europe.
Nel 1992 a portarsi a casa l'Heisman fu Gino Toretta dei Miami Hurricanes, "The U" per intenderci, che lo strappò di mano ad un certo Marshall Faulk.
Gino Torretta
Questo QB di chiare origini italiane venne chiamato al 7 giro del draft dai Minnesota Vikings, e dopo non essere mai sceso in campo passò ai Lions nel 1994.
Nel 1995 si "divise" tra i rooster di Detroit e San Francisco prima di accasarsi nel 1996 nei Seattle Seahawks. Proprio a Seattle giocò la sua unica partita lanciando un TD pass di 32 yards che consegnò la vittoria alla sua squadra contro Oakland. Dopo aver passato il 1997 senza mai scendere in campo, prima con i Seahawks e poi con i Colts, decise di annunciare il suo ritiro a fine stagione con un annuncio pubblico.
Nel 1993 è la volta di Charlie Ward, QB dei Florida State Seminoles che è stato uno dei migliori scrambler a calcare i campi della NCAA. Non scelto al draft del 1994 lui scelse la NBA e i New York Knicks.
Charlie Ward
In molti si chiedono ancora oggi perché non fu chiamato dalle squadre NFL, i critici e gli analisti ritengono che lo stile di gioco troppo conservativo di quegli anni mise fuori causa il ragazzo, considerato "uno troppo avanti" per il football dei primi anni '90; a confermare ciò vi è il fatto che nei draft di quei anni vennero scelti Maddox, Ericson, Brad Johnson, Bledsoe, Mirer, Dilfer, tutti passatori puri. Ward fu quindi un precursore dei vari Brooks, McNabb, Culpepper, Vick, e viene da chiedersi che cosa avrebbe combinato se fosse stato di solo qualche anno più giovane.
A vincere qualche anno dopo, nel 1996, fu Danny Wuerffel dei Florida Gators, arrivato nella NFL, scelto dai Saints, giocò solo 6 stagioni prima di ritirarsi. Dopo 3 anni a New Orleans in cui gioca, non bene, una quindicina di partite, si trasferisce prima ai Packers (2000), poi ai Bears (2001) ed infine ai Redskins (2002) dove chiude la carriera NFL. Tra le sue note, la più positiva post-college è la vittoria del World Bowl 2000 con i Rhein Fire.
Nell'anno 2001 è la volta di Eric Crouch dei Nebraska Cornhuskers che venne draftato da St.Louis nella primavera successiva. Con i Rams ebbe però poca fortuna, infatti il coaching staff della franchigia del Missouri decise di trasformarlo in WR; dopo un ritiro annunciato dopo pochi mesi dal draft causa innumerevoli infortuni, Erich torna a giocare, prima facendo il training camp del 2003 con i Packers (tornando al ruolo di QB) e poi firmando ad inizio 2005 con i Chiefs, presentandosi come safety. Attualmente fa parte del roster dei Sea Devils, nella NFL Europe.
Eric Crouch
Al termine di questa carrellata di QB caduti in disgrazia, e tornando al libro delle statistiche NCAA, parliamo di alcuni interpreti del ruolo che negli ultimi anni sono passati professionisti dopo aver messo in bacheca alcuni record al college.
Tra questi spiccano per qualità e quantità di record conquistati l'attuale terzo QB dei Jets Kliff Kingsbury e il quarto dei Texans B.J. Symons che si sono suddivisi i primati in materia di passaggi e la guida dei Red Raiders di Texas Tech in questi primi anni del XXI secolo. Al primo spettano quelli per più passaggi completati in una stagione (479), in 2 anni (844) e in 3 anni (1.206), nonché la più alta percentuale di passaggi completati in una partita (su un minimo di 40 tentativi), 83.1% e la più bassa percentuale di intercetti subiti in carriera, 2,12 % con 40 int. in 1.833 passaggi.
Al secondo spettano invece quelli riguardanti più yards guadagnate in una stagione completa (Bowl Compresi), 5.833, più partite con 400 yards passate in stagione (11) e consecutive (9), più TD segnati in stagione (57, 5 su corsa e 52 su passaggio) e per cocludere più punti seganti nell'arco di una stagione, ovvero 348.
Un altro ragazzo che ha avuto una carriera NCAA straordinaria ma che dopo essere stato draftato nel 2005 non ha avuto molta fortuna è Timmy Chang. L'ex QB di Hawaii è salito agli onori delle cronache per aver tolto di mano il record di yards guadagnate in carriera a Ty Detmer, portandolo a 16.910 yds.
Tra i record di questo fenomenale ragazzo che potrebbe diventare il primo QB asiatico della NFL deve essere citato assolutamente quello che riguarda le stagioni con più di 4.000 yards di total offense guadagnate, infatti, al pari di Detmer, è stato l'unico a riuscirci in 3 stagioni su 4. Altri primati che meritano di essere ricordati sono il maggior numero di passaggi consecutivi completati in carriera senza subire intercetti (80) e il maggior numero di tentati in una partita (70) senza essere stati intercettati. Dopo essere stato scelto dai Cardinals ed aver provato con gli Eagles si trova attualmente senza squadra, anche lui dopo aver fatto cose piene di merito nei suoi anni di college.
A questo punto, viene da domandarsi se su questi ragazzi vi sia una sorta di maledizione, che per qualche motivo le impedisce di essere una star nella NFL dopo esserlo stata al college. Il dubbio nasce anche dal fatto che QB dominanti come Peyton Manning, Brett Favre, Dan Marino non siano nominati in nessun record, e QB attualmente molto buoni come Chad Pennington e Daunte Culpepper lo risultino in una sola occasione.
Certo è dura pensare a questi giovani, con i loro sogni, con la speranza nascosta di riuscire nello sport amato, che si risvegliano un giorno e si trovano davanti ad una dura realtà di traguardi ed aspettative non raggiunte per qualche millimetro, per qualche maledetto pollice di erba che li ha divisi dalla giocata decisiva o dal touch down che ti cambia la vita.
Ma d'altro canto il football è questo, uno sport deciso dai centimetri, dai pochi o tanti che ti allontano o ti avvicinano alla catena del down o alla linea, agognata, dell'endzone.
A tutti i personaggi incontrati in questo viaggio faccio i complimenti per aver calcato i campi del magico mondo NFL, e a chi può ancora calcarli auguro che un giorno, magari neanche troppo lontano, nel trambusto e i rumori di un'azione d'attacco, come per magia, trovi uno spiraglio tra i caschi dei propri uomini di linea e lanci la palla verso il cielo, oltre i propri sogni spezzati, riprendendo la rincorsa verso quella gloria tanto sperata.