Michael Vick, sempre decisivo per i Falcons
Il Monday Night numero 13 ha visto protagonisti Atlanta Falcons e New Orleans Saints, con i padroni di casa impegnati a non distanziarsi troppo dal treno per la corsa ai playoffs, in pericolo dopo una prima parte di stagione terminata a 6-2 e che onestamente aveva fatto presagire una situazione migliore a questo punto del campionato salvo poi perdere due scontri diretti importanti contro Tampa Bay e Carolina, davanti di due partite proprio ai Falcons nella Nfc South.
Lo scontro ha opposto due reparti offensivi dalle caratteristiche simili se fatte le dovute proporzioni, ovvero con due attacchi molto buoni nel gioco di corsa (il paragone andrebbe fatto però con Deuce McAllister in salute) e con due quarterbacks molto mobili e dal braccio potente ma spesso impreciso.
L'attacco di Atlanta ha iniziato con stenti ed incertezze nel primo quarto, ed è stato sospinto dagli errori avversari in posizione favorevole di campo per segnare il primo TD della gara con TJ Duckett; nel primo drive di New Orleans, infatti, Joe Horn ha perso un pallone poi recuperato da DeAngelo Hall e riportato dallo stesso per 62 yards, fatto che ha permesso all'attacco dei Falcons di giocare la sua seconda serie (la prima era finita in un 3 & out) partendo dentro le 20 yards avversarie e dunque riuscendo a segnare con facilità .
La prima serie concreta è arrivata verso la fine del primo periodo per i georgiani, quando una bootleg di Michael Vick ed un passaggio corto per Warrick Dunn trasformato in un sostanzioso guadagno hanno condotto il reparto ancora dopo la metà campo; il drive è però entrato in stallo ed i Saints, mettendo pressione sul quarterback con il veloce Will Smith, hanno costretto Atlanta a liberarsi del pallone per la seconda volta nel quarto.
New Orleans ha mostrato volontà di rimediare al turnover precedente costruendo una serie di 14 giochi alimentata da una manciata di corse nel mezzo di Antwan Smith e da due penalità per offiside della linea difensiva avversaria, ma un altro fallo, fischiato all'inesperto Montrae Holland, ha sostanzialmente costretto gli ospiti ad accontentarsi di un field goal di John Carney, veterano con 16 anni di Nfl dietro di sé.
Come i Falcons, anche i Saints hanno dunque stentato nella fase offensiva non avendo grandi punti di riferimento (Joe Horn sta giocando a livelli molto inferiori rispetto agli anni scorsi) ed anche in questo caso l'aiuto è arrivato dalla difesa: ad inizio secondo quarto, infatti, ancora Will Smith ha messo Vick nei guai deflettando un suo passaggio e permettendo al compagno Jason Craft di intercettare il pallone e riportarlo sino alle 7 yards di Atlanta, posizione dalla quale Smith ha segnato il TD del sorpasso esattamente nel gioco successivo.
Dopo il vantaggio provvisorio degli ospiti la partita si è improvvisamente accesa ed Atlanta ha fatto vedere qualcosa anche offensivamente; Vick, dopo aver rischiato il secondo intercetto consecutivo non trattenuto dal rookie Josh Bullocks, ha convertito un terzo down insidioso con la collaborazione di Michael Jenkins e quindi ha trovato Brian Finneran in profondità per una giocata di 36 yards.
In situazione di goal line e con due tentativi falliti, Vick si è trovato senza ricevitori disponibili ed ha deciso di correre alla sua sinistra tuffandosi verso il piloncino della endzone attraversandola solamente con la mano che non teneva il pallone e, dopo un challenge di coach Mora, si è addirittura visto accordare il touchdown dagli arbitri tramite una decisione molto controversa che ha comprensibilmente fatto infuriare Jim Haslett.
Verso il finire del primo tempo la situazione dei Saints ha preso una brutta piega: l'improduttività dell'attacco aereo è diventata evidente e Brooks ha commesso un errore costoso forzando un lancio intercettato e riportato in meta da DeAngleo Hall, ma l'azione è stata annullata a causa della penalità comminata a Demorrio Williams, autore di uno stupido colpo ai danni del quarterback che ha trasformato un TD in 15 yards di penalità a sfavore.
Un altro colpo duro è arrivato di lì a poco, quando l'offensive coordinator Greg Knapp ha aperto la borsa dei trucchi allineando Vick come slot receiver, con Dunn a servirgli l'handoff permettendogli di lanciare un missile da 54 yards per il rookie Roddy White che, grazie ad uno scontro tra difensive backs, è riuscito ad entrare in area di meta praticamente indisturbato per i punti del 21-10.
Con un minuto e poco più sul cronometro c'è stato il tempo per New Orleans di confezionare una segnatura importante, che ha ridotto lo svantaggio a 4 punti grazie ad una serie che ha visto Brooks lanciare 6 completi su 7 tentativi dopo essersi fatto anche fischiare un intentional grounding, e con il perfetto lancio in direzione di Az-Zahir Hakim che ha fissato il parziale del primo tempo sul 21-17 per i Falcons.
La ripresa ha confermato la difficoltà per i Saints di convertire i terzi downs (0/6 fino a quel momento) a causa di due 3 & out consecutivi, l'ultimo condito dal secondo intentional grounding sanzionato ad Aaron Brooks, il quale ha gettato involontariamente le basi per l'immediato TD dei Falcons; la penalità ha infatti posizionato Mitch Berger all'interno della endzone per l'esecuzione del punt, quindi l'attacco di Atlanta è rientrato in campo sulle 50 yards ed in due giochi ha varcato la linea di meta, con la seconda corsa vincente della serata di Michael Vick.
I padroni di casa hanno archiviato la partita con importanti giocate difensive, due delle quali hanno evidenziato lacune nei bloccaggi della linea offensiva di New Orleans: i difensive linemen di riserva di Atlanta hanno lavorato molto bene con il rookie Darrell Shropshire a stendere Brooks sulla linea della yarda quindi con Antwan Lake che ha atterrato il quarterback medesimo per una safety da 2 punti che ha portato il distacco a 13 lunghezze, diventate poi 19 con due field goals a segno per Todd Peterson.
Il 36-17 finale ha dimostrato ancora una volta le lacune della squadra di Haslett, soprattutto in fase offensiva. Il reparto non ha convertito nemmeno un terzo down (una conversione di quarto down è arrivata a risultato acquisito) e dopo un primo tempo chiuso con 110 yards su corsa nella ripresa il risultato sempre più staccato ha imposto una strategia maggiormente votata ai lanci che, come analizzato poc'anzi, a causa dell'assenza di mani sicure soprattutto in profondità , non ha combinato più nulla dopo aver messo sul tabellone 17 punti nella prima frazione.
Michael Vick, per far vincere i Falcons, deve prendersi dei rischi e pagarne le conseguenze: da una parte c'è la tendenza a raccomandargli di restare nella tasca per evitare gli infortuni (è uscito nel quarto periodo per un colpo al costato), mentre dall'altra c'è la consapevolezza che le sue movenze elettriche sono necessarie perché quando lui corre con produttività (38 yards e 2 mete in 6 portate) i Falcons vincono sempre o quasi. Resta il fatto che Alge Crumpler rimane l'unica arma sicura nel gioco aereo, per il resto si è visto ben poco sia da Roddy White e sia da Michael Jenkins.
Le tre settimane che seguiranno saranno fondamentali nel valutare le ambizioni di questa squadra, partita così bene per poi perdersi lentamente per strada, con il rischio che le recenti sconfitte possano aver compromesso la partecipazione ai playoffs della Nfc dopo che le premesse erano state ben diverse.