Touchdown insolito per il tight end Campbell
Per Dallas era una sfida da vincere a tutti i costi, dopo le due sconfitte che avevano rallentato la corsa dei Cowboys verso i playoff e fatto arrabbiare non poco Bill Parcells, desideroso di vedere un'immediata ripresa, soprattutto dell'attacco, contro i Chiefs, in gran forma dopo le tre vittorie consecutive che li hanno rilanciati in vista della postseason.
Di fronte c'era una difesa solida come quella di Dallas contro un attacco esplosivo come quello di Kansas City, a cui la defezione di Priest Holmes non ha creato alcun problema, visto il rendimento da MVP del suo backup Larry Johnson.
Ne e' nata una partita strana, emozionante e tirata fino all'ultimo, dove Dallas ha cambiato il suo modo di attaccare, cercando i colpi a sorpresa, mentre Kansas City, pur giocando alla grande offensivamente, ha pagato le gravi amnesie della propria difesa, soprattutto della secondaria.
La vittoria dei Cowboys arrivata all'ultimo secondo con il primo touchdown di Dan Campbell dopo due anni di nulla, permette a Dallas di restare in scia dei New York Giants nella lotta per il titolo divisionale, mentre ferma le ambizioni dei Chiefs, che potevano approfittare delle simultanee sconfitte di San Diego e Jacksonville ed issarsi in vetta alla propria division.
Kansas City ha continuato a macinare il proprio gioco, lasciandosi guidare dalle corse di un inarrestabile Larry Johnson che, dopo aver triturato settimana scorsa la miglior difesa sulle corse, ha continuato il suo periodo d'oro con un'altra prestazione monstre contro una signora difesa come quella di Dallas, chiudendo con piu' di 140 yards e tre delle quattro mete segnate dalla propria squadra, agguantando cosi' per l'ottava volta la multipla segnatura nella sua ancora breve carriera.
Il running back ex Penn State ha segnato in tutti i modi possibili, sfruttando sempre il lato sinistro, ma entrando prima con una corsa centrale, poi con una off-tackle pura e poi con una corsa piu' esterna, sfruttando il perfetto blocco di Gonzalez in campo aperto.
Proprio Gonzalez è stato l'altro protagonista di giornata per i Chiefs, rebus irrisolto per le due safety di Kansas City, con le sue ricezioni nel mezzo e con tracce che colpivano sistematicamente lo spazio della strong safety. In piu' a questo ha aggiunto un lavoro eccezionali sui blocchi per le corse di LJ, costruendo in pratica 2 dei 3 touchdown su corsa del proprio runningback.
Purtroppo tutto il lavoro svolto dall'attacco è stato vanificato dalla pessima partita della difesa di Kansas City, tornata ai momenti bui di qualche anno fa, quando veniva spesso punita con giocate apparentemente innocue.
La secondaria che fin'ora era stata forse il reparto più solido dell'intero reparto, ha sofferto incredibilmente il book esplosivo adottato dai Cowboys, più orientati verso un football conservativo nelle giornate precedenti.
La flea flicker con cui Terry Glenn ha segnato la meta da 71 yards che ha dato il primo vantaggio a Dallas è stato un errore chiaro di posizionamento e di lettura da parte di Surtain e Wesley, uno molto distante dalla traccia e quindi incapace di andare a chiudere sul wr lanciato, l'altro totalmente fregato dalla finta di corsa che da il là alla flicker.
Ciliegina della pessima prestazione difensiva è stata la meta che ha deciso l'incontro, in cui i Chiefs hanno consentito a Bledsoe di percorrere 68 yards in 3 minuti e mezzo, senza riuscire minimamente a mettere pressione al QB avversario, notoriamente in difficoltà contro le squadre che pressano molto sulla linea di scrimmage. Il fatto che poi il touchdown sia stato segnato dal TE Campbell, che è tutto fuorchè un ricevitore, chiude il cerchio negativo della giornata.
Dallas, dal canto suo, è stata brava a leggere le difficoltà della secondaria centrale degli avversari, stravolgendo il proprio gioco e andando spesso a colpire, sia con Glenn che con Witten negli spazi delle due safety. Non a caso i primi due td pass di Bledsoe sono arrivati con lanci mirati nella zona fra Surtain e Knight.
Nel primo caso come detto con la flea flicker, nel secondo con un lancio centrale a Witten in copertura singola contro Knight, che ha sfruttato le proprie mani per arpionare un pallone difficile. Il tutto era nato dallo splendido lavoro della linea difensiva che su un terzo and goal aveva sackato Trent Green con l'ex Fujita (pessimo lavoro di Larry Johnson in protezione), recuperando il pallone con il rookie Spears, lanciatosi in una corsa di 60 yards chiusa sulla sideline.
Il libro dei trucchi da cui l'OC dei Cowboys ha attinto, non si è fermato ai primi due touchdown, ma ha costruito anche il terzo, in cui Terry Glenn ha sfruttato a perfezione una end around sulle sei yards avversarie, segnando il suo primo rushing touchdown.
Probabilmente si poteva tentare di seguire maggiormente il gioco di corse con la coppia Barber-Julius Jones, abile a trovare gli spazi giusti per guadagnare sempre un discreto numero di yards, ma la giornata di grazia di Bledsoe e il fatto di avere di fronte una secondaria molto debole, hanno fatto cambiare i piani in corsa, permettendo di recuperare un incontro difficile e di portare a casa una vittoria fondamentale per le speranze di postseason dei Cowboys.
Vittoria che, a dirla tutta, poteva essere messa in discussione all'ultimo secondo da un field goal in mezzo ai pali dalle 41 di Tynes, agevolato da un ottimo kickoff return di Dante Hall e da una ricezione da 34 yards dello stesso mini ricevitore a dieci secondi dalla fine.
Peccato per i Chiefs che anche questo field goal, come altri in questa disgraziata stagione per i kicker della NFL, sia uscito, facendo disperare Trent Green e Vermeil, chiamati ad un pronto riscatto domenica prossima, per non perdere definitivamente le speranze playoff costruite grazie alle tre vittorie consecutive firmate Larry Johnson.